Specializzarsi per fare la differenza: la nuova era della professione
di Mario Alberto Catarozzo - Coach, Formatore, Consulente – CEO di MYPlace Communications Scarica in PDFGeneralisti o specializzati? Questa è una delle domande più frequenti che gli avvocati si pongono, perché siamo a cavallo di due epoche storiche: la prima ha visto il generalista e il passaparola come valore, la seconda vedrà lo specialista e il web come nuovo asset competitivo. Cosa fare dunque? La risposta va articolata, perché fa parte di un nuovo scenario delle professioni, in cui la specializzazione rientra.
IL TEMPO DEI GENERALISTI
Dal dopoguerra fino al 2008, quella che viene definita la prima epoca delle professioni, il mercato aveva dinamiche molto diverse dalle attuali. Il numero degli avvocati era oltre un quinto inferiore all’attuale negli anni ’80, il canale unico di acquisizione di nuova clientela era rappresentato dal passaparola e i clienti si fidelizzavano restando spesso a vita con lo stesso professionista. In questo scenario capite bene che essere un generalista pagava: lo studio legale dove si faceva civile a trecento sessanta gradi era avvantaggiato sul mercato, in quanto aveva una “forbice” così ampia per assorbire qualunque richiesta di consulenza. A ciò si aggiunga che la competizione era decisamente inferiore all’attuale, per cui anche gli altri colleghi erano tendenzialmente generalisti, ciascuno nel proprio settore. Per settore di attività intendiamo le quattro grandi aree del diritto: diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, diritto tributario. Molti avvocati addirittura si ponevano trasversalmente rispetto a queste aree del diritto, cambiando toga e passando da un’udienza civile ad una penale velocemente. Diciamo che non sempre erano dei principi del foro, anche perché sapete bene che tra un’area e l’altra del diritto ci sono differenze spesso sostanziali e procedurali enormi, rendendo il lavoro del civilista e quello del penalista mestieri completamente diversi. I clienti erano meno attenti di ora, si fidavano di più, entravano meno nelle dinamiche della propria questione e il resto andava da sé, è storia.