Il peso delle parole
di Amalia Di Carlo - Ufficio stampa di Marketude Scarica in PDFQuanto pesa una parola? Dipende. Dipende dell’effetto che innesca nella persona che la legge o riceve. Dipende dai meccanismi che smuove, dalle corde che tocca, dalla motivazione che fornisce. Le parole hanno un grosso peso e un impatto fortissimo nell’agire e nel reagire delle persone.
Ed è per questo che andrebbero dosate e usate accuratamente, senza alcuna superficialità, ma con un grandissimo senso di responsabilità, soprattutto nei rapporti interpersonali e in quelli ovviamente di lavoro.
Una volta mi fecero un esempio, molto calzante ed efficace, che voglio donare a voi. Se prendi un foglio di carta nuovo, da una risma, e lo spiegazzi, accartocci più che puoi; quando tornerai a distenderlo non sarà mai più quello di prima, ma riporterà segni e marcature indelebili. Così una persona se viene “maltrattata” verbalmente anche se scusa e perdona, riporterà per sempre al suo interno dei segni incancellabili e non sarà più la stessa di prima.
Al giorno d’oggi la dinamica degli accadimenti è spesso talmente rapida e repentina che richiede una comunicazione telegrafica, eliminando i “fronzoli” che però, spesso, se utilizzati ammorbidiscono e rendono più “umano” il messaggio”; vi faccio un esempio: “Maria portami il fascicolo 32”: comunicazione asettica, rapida immediata ma soprattutto imperativa; contro “Maria per piacerebbe potrebbe portarmi il fascicolo 32 appena ha un attimo? Grazie mille!”; sicuramente una frase più lunga, ma altrettanto sicuramente più educata.
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