Il termine lungo per impugnare le sentenze della Cassazione per errore di fatto revocatorio è di un anno dalla pubblicazione del provvedimento
Cass., sez. VI-1, 31 marzo 2016, n. 6308 Impugnazioni – Errore di fatto – Revocazione dei provvedimenti della Cassazione – Termine lungo di impugnazione annuale ex art. 391 bis c.p.c. – Operatività – Applicazione del termine lungo semestrale ex art. 327 c.p.c. – Esclusione (Cod. proc. civ., art. 391 bis) Fallimento – Trasformazione di una società di persone in società di capitali – Fallimento del socio illimitatamente responsabile – Termine annuale dalla trasformazione – Deroga in caso di mancato consenso dei creditori – Insussisenza (l. fall., art. 147, co. 2) Impugnazioni – Ricorso per revocazione fondato su interpretazione capziosa del provvedimento impugnato – Interpretazione delle norme manifestamente erronea – Condanna del ricorrente ex art. 96, co. 3, c.p.c. (Cod. proc….
Continua a leggere...La sostituzione fraudolenta di beni immobili con partecipazioni societarie legittima l’azione in revocatoria da parte del creditore
Cassazione civile, sez. III, 14 Luglio 2023, n. 20232. Parole chiave: Società – Revocatoria ordinaria – Eventus damni – Sostituzione di beni immobili con partecipazioni societarie –Variazione qualitativa del patrimonio del creditore – Creditore – Debitore Massima: “In tema di azione revocatoria, il requisito oggettivo dell’”eventus damni”, il quale ricorre non solo nel caso in cui l’atto dispositivo comprometta totalmente la consistenza patrimoniale del debitore, ma anche quando determini una variazione soltanto qualitativa del patrimonio che comporti una maggiore incertezza o difficoltà nel soddisfacimento del credito, è configurabile in caso di sostituzione di beni immobili con partecipazioni societarie, le quali sono soggette a maggiori mutamenti di valore.” Disposizioni applicate: art. 2332 c.c., art. 2901 c.c. Nel caso di specie, la…
Continua a leggere...Rapporti tra sospensione necessaria e sospensione discrezionale del processo
Cass., sez. VI, 21 febbraio 2022, n. 5599, Pres. Orilia – Est. Abete [1] Procedimento civile – Sospensione del processo – Necessaria – Presupposto – Obiettivo rapporto di pregiudizialità giuridica – Necessità – Inesistenza o nullità assoluta del titolo – Sospensione necessaria – Configurabilità – Fondamento – Annullabilità del titolo – Sospensione necessaria – Configurabilità – Esclusione – Fondamento (artt. 295, 337 c.p.c.) Massima: “La sospensione necessaria del processo ex art. 295 c.p.c., nell’ipotesi di giudizio promosso per il riconoscimento di diritti derivanti dal titolo, ricorre quando in un diverso giudizio tra le stesse parti si controverta dell’inesistenza o della nullità assoluta del titolo stesso, poiché al giudicato di accertamento della nullità, la quale impedisce all’atto di produrre “ab origine” qualunque…
Continua a leggere...I rapporti tra sospensione necessaria ex art. 295 c.p.c. e sospensione facoltativa ex art. 337 c.p.c.
Cass., sez. VI, 1° giugno 2021, n. 15230, Pres. Amendola – Est. Positano [1] Sospensione del processo – Sospensione facoltativa – Motivazione del provvedimento – Necessità (artt. 295, 337 c.p.c.) La sospensione discrezionale in parola è ammessa ove il giudice del secondo giudizio motivi esplicitamente le ragioni per le quali non intende riconoscere l’autorità della prima sentenza, già intervenuta sulla questione ritenuta pregiudicante, chiarendo perché non ne condivide il merito o le ragioni giustificatrici. CASO [1] A seguito di un sinistro stradale asseritamente provocato da un’avaria del motociclo appena acquistato, un soggetto proponeva, nell’agosto 2012, ricorso ex art. 696 c.p.c. al fine di accertare le cause di tale incidente. Con atto di citazione del luglio 2018, il medesimo si rivolgeva…
Continua a leggere...Querela di falso ammessa (e definita con sentenza passata in giudicato) in pendenza del giudizio di verificazione di scrittura privata
Cass., 29 gennaio 2021, n. 2152 Pres. Spirito – Rel. Iannello Procedimento civile – Istanza di verificazione di scrittura privata – Accertamento non definitivo dell’autenticità della sottoscrizione – Querela di falso – Ammissibilità (C.c. art. 2702; C.p.c. artt. 214, 215, 216, 221, 355) [1] La parte nei cui confronti venga prodotta una scrittura privata può optare tra la facoltà di disconoscerla e la possibilità di proporre querela di falso, essendo diversi gli effetti legati ai due mezzi di tutela: la rimozione del valore del documento limitatamente alla controparte o erga omnes. Nell’ambito di uno stesso processo, qualora sia già stato utilizzato il disconoscimento, cui sia seguita la verificazione, la querela di falso è inammissibile ove ricorrano entrambe le seguenti condizioni:…
Continua a leggere...La riassunzione del giudizio di primo grado non implica acquiescenza tacita alla sentenza di appello dichiarativa della nullità della notificazione della citazione introduttiva ex art. 354 c.p.c.
Cassazione civile sez. VI, 12 marzo 2020, n.7041, Pres. D’Ascola – Est. Scarpa. Impugnazioni civili – Acquiescenza tacita – Sentenza di appello declaratoria di nullità della notificazione della citazione di primo grado – Riassunzione della causa dinanzi al giudice indicato nella sentenza remittente – Incompatibilità con l’esercizio del potere di impugnazione – Esclusione – Proposizione di ricorso per cassazione avverso la sentenza di appello. (Cod. proc. civ. artt. 48; 329; 336; 353, secondo e terzo comma; 354, primo comma, 380 bis). L’acquiescenza tacita prevista dall’art. 329 c.p.c. è configurabile quando l’interessato abbia compiuto atti certamente dimostrativi della volontà di non contrastare gli effetti giuridici della pronuncia e dai quali, perciò, si possa desumere, in modo preciso ed univoco, l’intento di…
Continua a leggere...È esclusa la ricorrenza dell’errore revocatorio ex art. 395, n. 4), c.p.c. quando il vizio sia frutto dell’attività valutativa del giudice
Cass., sez. V, 22 ottobre 2019, n. 26890, Pres. Virgilio – Est. Putaturo Donati Viscido di Nocera [1] Revocazione – Errore di fatto – Nozione – Fattispecie (Cod. proc. civ., art. 395). L’errore di fatto previsto dall’art. 395, n. 4, c.p.c., idoneo a costituire motivo di revocazione, consiste in una falsa percezione della realtà o in una svista materiale che abbia portato ad affermare o supporre l’esistenza di un fatto decisivo incontestabilmente escluso oppure l’inesistenza di un fatto positivamente accertato dagli atti o documenti di causa, purché non cada su un punto controverso e non attenga a un’errata valutazione delle risultanze processuali. (Nella specie, la S.C. ha escluso che costituisca vizio revocatorio l’errata lettura del contenuto di fonti convenzionali regolatrici…
Continua a leggere...Matrimonio e «concorso di procedure». Tra nullità del matrimonio canonico, giudizio di delibazione e causa di separazione
Cass. civ. Sez. I, 19 dicembre 2017, n. 30496 , Pres. Di Palma, Est. Di Marzio Matrimonio – Divorzio – Giudizio di separazione dei coniugi – Sentenze ecclesiastiche di nullità – Delibazione in genere – Corte d’Appello – Cessata materia del contendere (Artt. 2909, C.c.; Art. 324 c.p.c.; Art. 65-68 L. 31 maggio 1995, n.218) [1] Deve dichiararsi cessata la materia del contendere nel pendente giudizio di separazione personale dei coniugi, allorquando passi in giudicato, nelle more, la pronuncia di delibazione della sentenza canonica che dichiara l’invalidità del matrimonio concordatario contratto tra le parti, riconoscendo in via definitiva effetti civili alla pronuncia del tribunale ecclesiastico. Matrimonio – Divorzio – Sentenze ecclesiastiche di nullità – Delibazione in genere – Corte d’Appello…
Continua a leggere...Il lodo arbitrale non può essere impugnato con regolamento di competenza
Cass. 6 ottobre 2017, n. 23473 Scarica sentenza Arbitrato – Impugnazione – Lodo arbitrale – Competenza – Eccezione di incompetenza – Regolamento di competenza – (artt. 47, 819ter, 827 c.p.c.) [1] Il lodo arbitrale è impugnabile esclusivamente con i mezzi previsti espressamente dall’art. 827 c.p.c. con esclusione di tutti gli altri, ivi compreso il regolamento di competenza. CASO [1] In un contratto d’affitto d’azienda veniva apposta una clausola compromissoria di arbitrato rituale. In seguito al mancato versamento dei canoni, il creditore azionava il procedimento arbitrale per chiedere, oltre alla risoluzione del contratto, le somme già maturate e non corrisposte. La parte resistente sollevava, in via pregiudiziale, eccezioni di incompetenza e improcedibilità. L’arbitro si pronunciava con lodo non definitivo dichiarandosi competente…
Continua a leggere...Breve rassegna di giurisprudenza in materia di impugnazioni
Il presente lavoro dà conto di alcune recenti pronunce di legittimità in materia di impugnazioni civili. Condizioni dell’impugnazione Cass, sez. VI-3, 21 giugno 2017, n. 15414, dopo aver ribadito il costante orientamento di legittimità, secondo cui la fusione per incorporazione dà luogo ad una vicenda evolutivo-modificativa, escludendo dunque il verificarsi di qualsiasi fenomeno di tipo successorio, ha precisato che la società incorporante deve dimostrare, ai fini dell’ammissibilità dell’atto di appello, di essere subentrata alla società incorporata, producendo l’atto di fusione. Se tale documento non viene prodotto neanche a seguito di rilievo officioso del giudice di seconde cure ex art. 182 c.p.c., la parte interessata non potrà provvedervi per la prima volta in sede di legittimità ex art. 372 c.p.c….
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