La comunicazione con i collaboratori per gestire i conflitti
di Mario Alberto Catarozzo - Coach, Formatore, Consulente – CEO di MYPlace Communications Scarica in PDFComunicare non vuol dire semplicemente saper parlare. Comunicare vuol dire saper mettere in comune. Allora la domanda seguente dovrebbe essere: cosa mettiamo in comune nella comunicazione? Sono due gli aspetti da condividere con i nostri interlocutori comunicando: il primo riguarda gli aspetti cognitivi, cioè cosa ho capito, oppure cosa penso; il secondo riguarda gli aspetti emotivi, quindi come sto e cosa provo. Dal mix di questi due mondi esce la comprensione e la condivisione. I nostri interlocutori possono così sapere direttamente da noi cosa pensiamo e come stiamo, senza dover invece interpretare e rischiare quindi di prendere cantonate.
PARLATE DI VOI
La prima regola in una comunicazione corretta è dunque concentrarsi su di sé, nel senso di parlare di se stessi dal punto di vista di ciò che abbiamo capito, pensiamo, vogliamo e di ciò che stiamo provando emotivamente. Ciò che diremo sarà per forza “vero”, perché è il nostro mondo e noi sappiamo come stanno per noi le cose. Ciò avrà due effetti benefici: il primo è di evitare di dire cose sul nostro interlocutore palesemente errate e farlo irritare; il secondo è di far sapere in modo inequivocabile la nostra opinione prendendoci lo spazio utile nel rapporto.