25 Gennaio 2022

Studio legale e marketing: ESG e purpose

di Giulia Maria Picchi - Senior partner Marketude

Quando uno studio si avvicina al marketing, per procedere in modo ordinato, deve fare una serie di riflessioni prendendo in esame:

  • contesto di riferimento
  • obiettivi che intende conseguire
  • strategia che intende utilizzare
  • variabili che, nel complesso, determinano il sistema di offerta (dalle persone al prezzo, dalle modalità con cui il servizio viene erogato alle comunicazioni verso l’esterno e l’interno).

Non sempre questo percorso viene fatto in modo consapevole: soprattutto in momenti di espansione, le cose “accadono” e semplicemente si segue il flusso, cogliendo le occasioni che via via si presentano, al più cercando di limitare eventuali perdite -di tempo e soldi.

Quando però si vive una qualche forma di discontinuità, per esempio quando cresce o si contrae molto velocemente fatturato/clientela/struttura, o si percepisce che nel giro di poco tempo potrebbero alterarsi gli equilibri faticosamente conquistati o, ancora, quando accade qualcosa di improvviso e con un forte impatto sulle attività nel loro complesso, riemerge prepotente il desiderio di avere un ruolo attivo nella gestione dello studio e non solo subirne passivamente i cambiamenti.

Mi pare che sia fuori dubbio che questi ultimi due anni abbiano segnato un deciso momento di discontinuità, tanto imprevisto quanto dirompente. Passata (passata?) l’urgenza di trovare un modo per garantirsi la propria sopravvivenza, gli studi adesso si interrogano sulle loro prospettive future. L’esercizio di analisi può anche essere lo stesso di un paio di anni fa ma le risposte decisamente diverse.

Partiamo dal contesto di riferimento. Solo qualche esempio per descrivere le caratteristiche di quello attuale.

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