Dal nome al brand dello studio legale
di Mario Alberto Catarozzo - Coach, Formatore, Consulente – CEO di MYPlace Communications Scarica in PDFPer generazioni l’avvocato ha puntato sul farsi un “nome”, in modo che il passaparola potesse fare la sua parte e alimentare il business. Il nome, come dice la parola stessa, era il vero e proprio nome e cognome del professionista, in quanto lui o lei erano di fatto lo studio e tutto girava intorno a questo. Dominus, fondatore, titolare sono state altre declinazioni del nome, con la differenza che le prima riguardano le relazioni interne allo studio, mentre il nome attiene alla reputazione esterna, a ciò che il mercato percepisce. Potremmo cominciare così questa puntata dedicata al branding di studio. Infatti, un tempo l’avvocato si affermava sul mercato legale facendosi “un nome”, quindi una reputazione soprattutto sui c.d. “clienti prossimali”, cioè geograficamente vicini: città, provincia, regione. Con i cambiamenti tecnologici, culturali e di business il nome ha ceduto un po’ alla volta il posto al brand.
Che cos’è dunque il brand? Come si forma? Come si afferma sul mercato? Cerchiamo di capirne la natura e le dinamiche e comprendere come possiamo costruire il brand e affermarlo sul mercato, in particolare mediante l’utilizzo dei canali di comunicazione offerti del web e dai social network in particolare.
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