Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
Le misure protettive e cautelari quale bilanciamento tra gli interessi del ceto creditorio e la redditualità dell’impresa in crisi
Tribunale di Roma, 21 novembre 2022 Parole chiave: Misure protettive e cautelari – Requisiti – Funzionalità – Composizione negoziale della crisi – Prospettiva di risanamento Massima: “Le misure di protezione di cui all’art. 18 hanno la funzione di evitare che l’iniziativa di un singolo creditore possa pregiudicare lo svolgimento delle trattative e provocare la dispersione delle potenzialità economiche dell’impresa anche per il tramite e con l’apporto di finanza esterna. Il Tribunale nel confermare le misure protettive previste dall’art. 18 del C.C.I. deve bilanciare gli interessi del ceto creditorio e di quelli ordinamentali alla conservazione del valore e delle potenzialità reddituali dell’impresa in crisi e che il sistema disegnato dal nuovo codice della crisi d’impresa, peraltro, consente non solo di valutare…
Continua a leggere...Esenzione da revocatoria per pagamenti eseguiti in conformità di un piano attestato dal soggetto poi fallito
Tribunale di Bologna, 21 ottobre 2022 Massima: “In ordine all’ampiezza dell’esenzione da revocatoria degli atti esecutivi del piano attestato, l’affidamento dei terzi contraenti non pare possa essere tutelato oltre i limiti dell’evidenza, seppure sopravvenuta, dell’inidoneità del piano stesso al risanamento prospettato. Seppure possa ammettersi che nella valutazione ex ante il piano si presentasse come veritiero e fattibile e sia stato ragionevolmente attestato come tale, l’esenzione non può “coprire” gli atti esecutivi compiuti in un momento in cui si sia già evidenziata l’inidoneità al superamento della crisi”. Disposizioni applicate: art. 67, co. 3, lett. d), l.fall. – art. 67, co. 2, l.fall. Parole chiave: revocatoria – pagamenti – piano attestato – attestazione CASO Il Tribunale di Bologna è stato chiamato a…
Continua a leggere...La Corte di Cassazione può revocare direttamente la dichiarazione di fallimento e provvedere sull’imputabilità dell’apertura della procedura ai fini dell’addebito delle relative spese
Cass. ord., Sez. I, 4 novembre 2022, n. 32533 – Pres. Ferro, Rel. Fidanzia Parole chiave Fallimento – revoca – spese – effetti – opposizione. Massima: “La Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso avverso la sentenza della Corte di Appello che rigetti il reclamo proposto contro la sentenza dichiarativa di fallimento, può revocare direttamente la dichiarazione di fallimento e provvedere ex art. 147 T.U. Spese di Giustizia sull’imputabilità dell’apertura della procedura ai fini dell’addebito delle spese qualora non siano necessari ulteriori accertamenti di fatto”. Riferimenti normativi Art. 366 CCII – Art. 389 CCII – Art. 147 T.U. Spese di Giustizia – Art. 6 L.F. – Art. 15 L.F. CASO La Corte di Appello di Roma ha rigettato il reclamo ex…
Continua a leggere...Inammissibile il ricorso per la ristrutturazione dei debiti del consumatore presentato senza un OCC
Tribunale di Cosenza, Sez. Fallimentare, 31 ottobre 2022, Giudice Savaglio Parole chiave Codice della crisi – Sovraindebitamento – Ristrutturazione dei debiti del consumatore – Domanda Massima: “La domanda di ristrutturazione dei debiti del consumatore deve necessariamente essere presentata al tribunale da un OCC, con la conseguenza che – laddove il ricorso venga presentato al tribunale da un avvocato, senza l’assistenza di un OCC – la domanda deve essere dichiarata inammissibile”. Disposizioni applicate Articolo 68 codice crisi (presentazione della domanda e attività dell’OCC) CASO Un consumatore avanza una domanda concernente una proposta di ristrutturazione dei debiti al Tribunale di Cosenza. Il ricorso viene presentato il 30 settembre 2022, dopo l’entrata in vigore del codice della crisi (15 luglio 2022). La domanda…
Continua a leggere...Adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili in funzione della tempestiva rilevazione della crisi d’impresa
Tribunale di Cagliari, Sez. impr., 19 gennaio 2022, Pres. Tamponi – Greco – Rel. Caschili Parole chiave Crisi d’impresa – Inadeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili – Denunzia al tribunale ex art. 2409 c.c. Massima: “Gli adeguati assetti sono funzionali ad evitare che l’impresa scivoli inconsapevolmente verso una situazione di crisi o di perdita della continuità, consentendo all’organo amministrativo di percepire tempestivamente i segnali che preannunciano la crisi e di assumere le iniziative opportune per evitarla. Una volta manifestatasi la crisi, sfuma la gravità dell’adozione di adeguati assetti e viene in massimo rilievo, invece, la mancata adozione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per fronteggiarla. La violazione dell’obbligazione di predisporre adeguati assetti è più grave quando la società non…
Continua a leggere...Trasferibilità delle quote agli eredi di socio di Srl e nomina del liquidatore giudiziario
Sentenza n. 337/2020 del 19.02.2020 – Tribunale di Venezia Sezione Specializzata in materia di Imprese Parole chiave: autonomia statutaria; limiti alla trasferibilità delle partecipazioni; messa in liquidazione della società; nomina e revoca del liquidatore giudiziale; invalidità delibera. Massima: “Nel caso in cui, per effetto della autonomia statutaria, siano previste clausole che subordinino il trasferimento al gradimento dei soci superstiti, la comunicazione agli eredi del socio defunto da parte del socio superstite di voler continuare la società individua il momento in cui gli eredi diventano a tutti gli effetti soci modificandosi, così, la compagine sociale. In caso di messa in liquidazione della società la nomina del liquidatore giudiziale deve essere introdotta con ricorso in sede di volontaria giurisdizione”. Riferimenti normativi: art….
Continua a leggere...Natura dell’accordo ex 182bis L.F. e prededucibilità dei finanziamenti concessi in esecuzione dello stesso
Tribunale Roma, Sez. fall., Ord., 27/02/2019, n. 947 Parole chiave: ammissione al passivo, prededuzione, finanziamenti, finanziamenti in esecuzione, accordo di ristrutturazione, fallimento. Massima: “Il credito sorto in forza di finanziamento erogato in funzione di un accordo di ristrutturazione ex art. 182 bis L.F. stipulato ed omologato prima dell’entrata in vigore del D.L. 78/ 2010, e quindi prima dell’entrata in vigore dell’art. 182 quater L.F., non è prededucibile in quanto l’articolo 111 L.F. non è suscettibile di applicazione analogica estensiva non dovendosi ritenere l’accordo di ristrutturazione ex art. 182 bis una procedura concorsuale” Disposizioni applicate: Artt. 182 bis, 182 quater, 111 R.D. 16.03.1942 n. 267, Art. 101 Decreto Legislativo 12.01.2019 n. 14. CASO La Banca Beta propone domanda di ammissione al…
Continua a leggere...Brevi note sul procedimento di apertura della procedura di liquidazione controllata
Trib. Verona, 20 settembre 2022, Pres. Attanasio – Est. Lanni [1] Sovraindebitamento – Liquidazione controllata – Procedimento unitario – Applicabilità. Massima: “Il procedimento per l’apertura di una procedura di liquidazione controllata, in virtù del rinvio contenuto nell’art. 65, comma 2, CCII, deve ritenersi soggetto alla disciplina generale del procedimento unitario contenuta nel Titolo III CCII (ed in particolare alla disciplina del procedimento unitario prevista per l’istanza di liquidazione giudiziale), nei limiti di compatibilità”. CASO [1] Con la sentenza in epigrafe il Tribunale di Verona ha dichiarato l’apertura della procedura di liquidazione controllata richiesta, con ricorso depositato in data 31 agosto 2022, da un debitore persona fisica, non esercitante attività d’impresa. Gli aspetti del provvedimento meritevoli di considerazione, e che subito…
Continua a leggere...Rapporto di factoring e revocatoria fallimentare
Cass. Civ. Sez. 1, Ordinanza 20 ottobre 2021[1], n. 14316, Pres. Magda C. – Rel. Mercolino G. Parole chiave: Fallimento – revocatoria fallimentare – fattorizzazione dei crediti – delegazione di pagamento – condizioni Riferimenti normativi: Legge Fallimentare artt. 67, primo comma, n. 2 – Codice civile artt. 1260 e 1269. CASO La questione sottoposta a mezzo ricorso alla Suprema Corte ha per oggetto l’inefficacia di pagamenti eseguiti in favore di un soggetto terzo, nei sei mesi anteriori alla dichiarazione di fallimento ed “effettuati a mezzo” di una Società di Factoring. Sostiene l’attrice che il rapporto di factoring instaurato con quest’ultima configurava anche una delegazione di pagamento avendo autorizzato, la società poi fallita, il Factor a pagare le somme di cui…
Continua a leggere...Il curatore e l’eccezione di prescrizione presuntiva
Cass. civ., sez. I, 27 giugno 2022, n. 20602 – Pres. Cristiano – Rel. Di Marzio Parole chiave: Fallimento – Accertamento del passivo – Credito per prestazioni professionali – Prescrizione presuntiva eccepita dal curatore – Deferimento del giuramento decisorio – Ammissibilità – Dichiarazione del curatore di non essere a conoscenza se il pagamento sia avvenuto o meno – Conseguenze [1] Massima: “A fronte dell’insinuazione al passivo fallimentare di un credito maturato in forza di un rapporto riconducibile alla previsione dell’art. 2956, n. 2), c.c., eccepita dal curatore fallimentare la prescrizione presuntiva e deferitogli dal preteso creditore il giuramento decisorio, la dichiarazione del curatore di non essere a conoscenza se il pagamento sia avvenuto o meno costituisce mancato giuramento”. Disposizioni applicate:…
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