Procedure concorsuali e Diritto fallimentare

L’applicabilità delle misure protettive di cui agli artt. 54 e 55 CCII nel concordato liquidatorio semplificato

Trib. Padova, sez. I civile, 12 ottobre 2023 – Est. Amenduni Parole chiave Concordato liquidatorio semplificato – misure protettive – composizione negoziata.  Massima: “All’esito della composizione negoziata, l’imprenditore può presentare domanda di accesso agli strumenti di regolazione della crisi ex art. 40 CCII e chiedere nel ricorso la concessione delle misure protettive di cui all’art. 54 co. 2 CCII”. Riferimenti normativi Art. 25 sexies CCII – art. 40 CCII – art. 54 CCII – art. 55 CCII. CASO E QUESTIONI La pronuncia del Tribunale di Padova in commento consente di fare il punto sugli orientamenti giurisprudenziali che si sono formati circa l’applicabilità al concordato liquidatorio semplificato delle misure protettive di cui agli artt. 54 e ss. CCII. Il tema ha…

Continua a leggere...

Accordi di ristrutturazione dei debiti, la nozione di creditori estranei e requisiti di validità dell’attestazione

Cassazione Civile, Sez. I, 15 maggio 2023, n. 13154 – Pres. M. Cristiano – Rel. L. Abete Parole chiave: 1) Accordo di ristrutturazione dei debiti – Omologazione – Suddivisione dei creditori tra aderenti, “estranei contrattualizzati” ed “estranei puri” – Inammissibilità; 2) Accordo di ristrutturazione dei debiti – Attestazione – Mancata verifica dell’attuabilità dell’accordo con specifico riferimento ai creditori estranei, comunque denominati – Inammissibilità Massime: “Nell’ambito di una procedura di accordi di ristrutturazione dei debiti, regolata dalla legge fallimentare, i creditori vanno suddivisi tra creditori aderenti e creditori non aderenti, essendo inammissibile l’introduzione di una terza categoria, intermedia, di creditori che abbiano raggiunti accordi di dilazione di pagamento con l’imprenditore, ma che non siano stati fatti oggetto di autenticazione e pubblicazione….

Continua a leggere...

Trasferimento d’azienda (o di suoi rami) nella composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa e autorizzazione del Tribunale

Trib. Milano, Ord., 12 agosto 2023, Est. Agnese Parole chiave Crisi d’impresa – Composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa – Trasferimento d’azienda – Autorizzazione – Presupposti Massima: “L’autorizzazione non è necessaria per la validità e piena efficacia del contratto traslativo dell’azienda o dei suoi rami, ma è necessaria per far conseguire all’acquirente il beneficio della esenzione dalla responsabilità solidale per i debiti inerenti all’esercizio della azienda ceduta e anteriori al trasferimento, che risultino dai libri contabili obbligatori. I presupposti cui la legge subordina l’autorizzazione sono costituiti dalla funzionalità degli atti rispetto alla continuità aziendale e alla migliore soddisfazione dei creditori. Tali elementi devono operare congiuntamente e, nella valutazione che deve essere eseguita dal Tribunale, si pongono in un…

Continua a leggere...

La valutazione sugli assetti adeguati e la business judgment rule

Decreto del 21 settembre 2023, Tribunale di Venezia, Sezione Specializzata in materia di Impresa Parole chiave: assetti adeguati, business judgment rule, flusso prospettico di cassa Massima: “La valutazione di adeguatezza degli assetti non può prescindere dalla tipologia dell’attività imprenditoriale esercitata e dalle dimensioni dell’azienda”. Riferimenti normativi: art. 2086 cc; art. 2409 cc; art. 2 co. 1 lett. A) CCII; CASO   La socia sig.ra Alfa proponeva ricorso ex art. 2409 cc denunziando quali irregolarità, tra l’altro, l’assenza di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile, la mancanza della redazione di un budget per l’esercizio successivo, la mancanza di un piano pluriennale di sviluppo, nonché la mancanza di un flusso prospettico di cassa ex art. 2 co. 1 lett. A) CCII. Si…

Continua a leggere...

Il trattamento del debito c.d. promiscuo nelle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento

Trib. Milano, 20 ottobre 2023, Est. Giani [1] Sovraindebitamento – Ristrutturazione dei debiti del consumatore ex art. 67 CCII – Debitoria c.d. promiscua – Inammissibilità. Massima: “Deve essere condiviso l’orientamento, espresso da ultimo da Cass., 26 luglio 2023, n. 22699, per cui in presenza di una debitoria mista o c.d. promiscua, caratterizzata dal permanere di debiti maturati nell’ambito del pregresso esercizio dell’attività d’impresa, è inammissibile l’accesso alla procedura del consumatore, riservata esclusivamente alla definizione di debiti di natura consumeristica. Peraltro, la persona fisica titolare di obbligazioni miste, nell’impossibilità ad accedere alla ristrutturazione dei debiti del consumatore, può comunque conseguire l’esdebitazione mediante l’istituto della liquidazione controllata”.  CASO [1] La pronuncia del Tribunale di Milano contribuisce ad arricchire l’acceso dibattito (soprattutto giurisprudenziale,…

Continua a leggere...

Eccezione di prescrizione presuntiva del curatore

Cass. S.U. Sentenza 29 agosto 2023[1], n. 25442, Pres. A. Amendola – Rel. F. Federici Parole chiave: Giuramento decisorio, legittimità in ambito fallimentare. Riferimenti normativi: Legge Fallimentare[2]: artt. 95 comma 1, 49, 220; Codice civile artt. 2731, 2737, 2739, 2944, 2956, 2959, 2960. CASO La questione sulla quale verte la decisione di legittimità, per la parte qui considerata, è focalizzata sulla legittimazione, da un lato, nell’ambito del giudizio di accertamento del passivo fallimentare, del curatore ad opporre la prescrizione presuntiva, in quanto parte processuale, o comunque in quanto terzo interessato, e, dall’altro la possibilità per la controparte di deferire giuramento “per accertare se si è verificata l’estinzione del debito”. Con l’ordinanza interlocutoria della Prima Sezione[3] viene richiesto alle Sezioni Unite…

Continua a leggere...

La soglia minima di cinquanta mila euro di debiti scaduti per l’apertura della procedura di liquidazione controllata

Tribunale di Lucca, Sezione crisi d’impresa e dell’insolvenza, 11 ottobre 2023, Presidente Giuntoli Parole chiave: Sovraindebitamento – Liquidazione controllata – Debiti scaduti Massima: “Nel caso in cui sia accertata l’esistenza di debiti scaduti per un importo superiore a 50.000 euro, sussiste – ai sensi dell’art. 268 del codice della crisi – uno dei requisiti oggettivi per l’apertura della procedura di liquidazione controllata sul patrimonio del debitore sovraindebitato”. Disposizioni applicate Art. 268 codice della crisi (liquidazione controllata) CASO Un creditore presenta domanda di apertura della procedura di liquidazione controllata sul patrimonio del debitore. Il Tribunale di Lucca verifica la sussistenza dei presupposti per l’apertura della procedura, fissati dall’art. 268 del codice della crisi. Dai documenti prodotti risulta che si è superata…

Continua a leggere...

Nel giudizio di opposizione allo stato passivo non sono ammesse domande nuove

Cass. civ., sez. I, 7 novembre 2022, n. 32750 – Pres. De Chiara – Rel. Campese Parole chiave: Fallimento – Accertamento del passivo – Opposizione allo stato passivo – Domande nuove ed emendatio libelli – Inammissibilità [1] Massima: “Il procedimento di opposizione allo stato passivo è un giudizio di carattere impugnatorio e, come tale, in difetto di una previsione espressa nell’art. 99 l.fall. che lo disciplina integralmente, non consente né l’introduzione di domande nuove, né la cosiddetta emendatio libelli, le quali vanificherebbero, d’altronde, l’obiettivo di semplificazione e celerità perseguito dal procedimento in parola nel rispetto dell’art. 24 Cost.”. Disposizioni applicate: r.d. 267/1942, artt. 98, 99 CASO Un avvocato proponeva domanda di ammissione al passivo del proprio credito in via privilegiata…

Continua a leggere...

Cooperativa agricola ed assoggettamento alla liquidazione giudiziale

Tribunale di Gela 7 luglio 2023 Parole chiave: Liquidazione giudiziale – Cooperativa Agricola – Requisiti accesso liquidazione giudiziale Massima: “Ai fini dell’applicazione dell’art 2545 – terdecies c.c., occorre accertare sulla base dell’attività svolta in concreto dall’intimata, e non sulla base delle mere risultanze formali della visura camerale e dello statuto sociale, sia se lo scopo mutualistico proprio della cooperativa (art. 2511 c.c.) sia compatibile con lo svolgimento di una attività commerciale, sia se oltre all’attività agricola essa eserciti una attività commerciale. (omissis) Lo scopo mutualistico proprio delle società cooperative (art. 2511 c.c.) non è incompatibile con lo svolgimento di una “attività commerciale” in quanto, come chiarito dalla consolidata giurisprudenza di legittimità, non è necessario il cd. lucro soggettivo, ossia il…

Continua a leggere...

Il concordato semplificato: condizioni di ammissibilità

Tribunale Parma, 12 luglio 2023,  est. Vernizzi. Concordato semplificato – Valutazione della ritualità della proposta – Riscontro dei requisiti di legge- Apertura – Provvedimenti conseguenti Parole chiave: Crisi ed insolvenza d’impresa – Composizione negoziata della crisi- Concordato semplificato- Presupposti – Vaglio di ritualità. Massima: “In relazione al vaglio di ritualità della domanda di concordato semplificato, è escluso che la valutazione del tribunale debba assumere portata “notarile” ed arrestarsi ad una verifica meramente formale della sussistenza dei presupposti di accesso alla procedura (competenza, iscrizione presso il Registro Imprese della ricorrente, requisiti soggettivi ed oggettivi ex art. 12 CCII, sottoscrizione della domanda ex art. 120 bis CCII, completezza della documentazione ex art. 39 CCII, tempestività della domanda). Il carattere di strumento liquidatorio…

Continua a leggere...