Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
I vizi della dichiarazione di voto sulla proposta di accordo di composizione della crisi possono essere sanati retroattivamente
Trib. Termini Imerese ord. 1 giugno 2017 n. 10594 [1] Procedure concorsuali – Accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento – Raggiungimento dell’accordo – Sanabilità della dichiarazione di voto. (l. 27 gennaio 2012 n.3, disposizioni in materia di usura e di estorsione nonché di composizione della crisi da sovraindebitamento, art. 11). [2] Procedure concorsuali – Accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento – Raggiungimento dell’accordo – Obblighi di buona fede – Conseguenze. (l. 27 gennaio 2012 n.3, disposizioni in materia di usura e di estorsione nonché di composizione della crisi da sovraindebitamento, art. 11; Cod.civ. art. 1175). [1] Nel procedimento di accordo di composizione della crisi, i vizi della dichiarazione di voto possono essere sanati retroattivamente. [2] Nel procedimento…
Continua a leggere...Il sequestro ai sensi del Codice antimafia su tutto il patrimonio della società non impedisce la dichiarazione di fallimento
Cass. civ., sez. I, 12 gennaio 2017, n. 608, Pres. Nappi; Est. Ferro; PM. Russo [1] Procedure concorsuali – Misure di prevenzione patrimoniali – Dichiarazione di fallimento – Ammissibilità. (r.d. 16 marzo 1942 n.267, disciplina del fallimento, art. 5, 6, 16, 18, 118, 119; d.leg. 6 settembre 2011, n. 159, Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, art. 20, 63). [2] Procedure concorsuali – Fallimento – Mancanza di attivo – Dichiarazione di fallimento – Ammissibilità. (r.d. 16 marzo 1942 n.267, disciplina del fallimento, art. 5, 6, 16, 18, 118, 119,121; d.leg. 6 settembre 2011, n. 159, Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, art. 20, 63). [1] Non sussiste alcuna incompatibilità fra procedura fallimentare e…
Continua a leggere...L’impugnazione del credito tempestivamente ammesso da parte del creditore tardivo
Cass. civ., sez. I, 4 aprile 2017, n. 8869- Pres. Didone – Rel. Terrrusi – P.M. Soldi (diff.) Fallimento ed altre procedure concorsuali – accertamento del passivo –conflitto tra creditori – impugnazione dei crediti tempestivamente ammessi – creditore tardivo – proponibilità – termine semestrale di cui all’art. 327 c.p.c. – applicabilità L’impugnazione di un credito tempestivamente ammesso a favore di un terzo può essere proposta dal creditore tardivo – contestualmente alla dichiarazione tardiva del suo credito, ove si sia in presenza di situazioni soggettive tra loro in conflitto – entro sei mesi dalla dichiarazione di esecutività dello stato passivo delle domande tempestive, in applicazione analogica dell’art. 327 c.p.c., salva la mancata conoscenza del processo fallimentare, della cui prova il creditore…
Continua a leggere...Il giudice dell’opposizione agli atti esecutivi ha il potere – dovere di acquisire il fascicolo del processo esecutivo
Cass. civ., Sez. VI, 25 gennaio 2017, n. 1919 – Pres. Amendola – Rel. Frasca [1] Opposizione agli atti esecutivi – Disponibilità delle prove – Fascicolo dell’esecuzione – Acquisizione – Fattispecie (cod. proc. civ., artt. 612, 617, 484, 488, 630, 115) [1] Nel giudizio di opposizione agli atti esecutivi il giudice ha il potere – dovere di acquisire il fascicolo del processo esecutivo: è pertanto illegittimo il rigetto della opposizione sulla base della mancata produzione in giudizio, da parte dell’opponente, degli atti e dei documenti inerenti la procedura esecutiva. CASO [1] Il giudice dell’esecuzione presso il tribunale di Napoli – Sezione distaccata di Portici – con ordinanza dichiarava l’estinzione di una procedura esecutiva e rigettava l’istanza di parte procedente di…
Continua a leggere...Crediti prededucibili e attivo fallimentare insufficiente
In molte occasioni, l’attivo fallimentare è di importo talmente esiguo da non riuscire a soddisfare totalmente i creditori prededucibili, o, addirittura, da non consentire il pagamento del compenso liquidato al curatore fallimentare. Sul punto si rende preliminarmente opportuno ricordare che possono essere considerati prededucibili, ai sensi dell’articolo 111 L.F., i crediti “così qualificati da una specifica disposizione di legge, e quelli sorti in occasione o in funzione delle procedure concorsuali”. Il successivo articolo 111-bis L.F. chiarisce quindi che i crediti prededucibili liquidi, certi e non contestati per collocazione e per ammontare possono essere soddisfatti al di fuori del procedimento di riparto se l’attivo è presumibilmente sufficiente a soddisfare tutti i titolari di detti crediti. Il successivo comma 4 del medesimo…
Continua a leggere...La Cassazione chiarisce cosa deve intendersi per «pagamenti nei termini d’uso» ai fini dell’esenzione dalla revocatoria fallimentare
Cassazione Civile, sez. I, 7 dicembre 2016 n. 25162; Pres. Nappi; Est. Di Virgilio; P.M. Renzis (concl. diff.). Fallimento – Azione revocatoria fallimentare – Atti a titolo oneroso – Esenzione – Pagamenti «nei termini d’uso» di cui all’art. 67, comma 3, lett. a), l.fall. – Nozione (r.d. 16 marzo 1942 n. 267, legge fallimentare, art. 67) [1] Il rinvio dell’art. 67, comma 3, lett. a), l.fall. ai «termini d’uso», ai fini dell’esenzione dalla revocatoria fallimentare per i pagamenti di beni e servizi effettuati nell’esercizio dell’attività d’impresa, attiene ai tempi ed alle modalità di pagamento proprie del rapporto tra le parti e non già alla prassi del settore economico di riferimento. CASO [1] La curatela del fallimento di una s.r.l. chiedeva…
Continua a leggere...I poteri del giudice di merito tra controllo sull’attestazione del professionista e sindacato sulla fattibilità del piano di concordato preventivo
Cass., Sez. I, 28 marzo 2017, n. 7959 [1] Concordato preventivo – Domanda di concordato – Valutazione di ammissibilità – Attestazione del professionista – Sindacato giudiziale – Verifica di adeguatezza e completezza – Tutela dei creditori (r.d. 16 marzo 1942, n. 267, disciplina del fallimento, del concordato preventivo e della liquidazione coatta amministrativa, art. 161, 162, 163) [2] Fallimento – Sentenza dichiarativa – Reclamo – Effetto devolutivo pieno – Nuove questioni – Ammissibilità (r.d. 16 marzo 1942, n. 267, art. 18) [3] Concordato preventivo – Proposta di concordato – Fattibilità – Ambito del sindacato giurisdizionale – Compatibilità con norme inderogabili – Realizzazione della causa concreta (r.d. 16 marzo 1942, n. 267, art. 161, 162, 163) [1] Al fine di pronunciarsi…
Continua a leggere...La compatibilità delle norme sull’esecuzione forzata con la liquidazione dell’attivo fallimentare
L’autore esamina le disposizioni in materia di espropriazione immobiliare introdotte dalle recenti riforma al fine di verificare se queste nuove disposizioni possono essere applicate anche nelle vendite fallimentari. Breve premessa. In seguito alle riforme del biennio 2005-2007 i connotati della liquidazione dell’attivo fallimentare hanno subito profondi mutamenti. Per potenziare il ruolo e la funzione del curatore il legislatore ha altresì disancorato le vendite fallimentari dalle tecniche e dalle modalità previste dal codice di rito, eliminando il richiamo contenuto nell’art. 105 l.fall., che salvaguardava la compatibilità con le regole proprie della legge fallimentare, unitamente al rinvio contenuto nel secondo comma dell’art. 108 l.fall. all’art. 578 c.p.c. Queste modifiche, unitamente alla significativa limitazione del potere di direzione e di decisione del giudice…
Continua a leggere...L’aliud pro alio nella vendita fallimentare
Trib. Como, 17 marzo 2017; G.D. Petronzi. Fallimento – Vendita forzata – Vizi – Aliud pro alio – Configurabilità – Limiti – Fattispecie (Cod. proc. civ., art. 617; legge fallimentare, art. 36; cod. civ., art. 2922) [1] L’istituto dell’aliud pro alio trova applicazione anche nel caso di vendita forzata di un bene nel corso di una procedura fallimentare, ma con presupposti più stringenti rispetto al caso di vendita negoziale, e va ravvisato soltanto quando la cosa oggetto della vendita forzata abbia carenze tali da renderla del tutto inidonea ad assolvere alla funzione economico-sociale, quale risultante dagli atti del procedimento. CASO [1] Con ricorso presentato ai sensi dell’art. 617 c.p.c., l’aggiudicatario di un compendio immobiliare chiede che venga dichiarata la nullità…
Continua a leggere...Sulla responsabilità del debitor debitoris per dichiarazioni false o reticenti rese nel pignoramento presso terzi
Cass., Sez. III, 28 febbraio 2017, n. 5037 [1] Esecuzione forzata per obbligazioni pecuniarie – Pignoramento presso terzi – Dichiarazione del terzo reticente ed elusiva – Pregiudizio per il creditore esecutante – Responsabilità – Limiti (Cod. proc. civ., art. 96, 543, 547, 548, 549; cod. civ., art. 2043) [1] Nell’espropriazione presso terzi, la dichiarazione del terzo reticente od elusiva è fonte di responsabilità per illecito aquiliano e la mancata instaurazione del giudizio di accertamento dell’obbligo del terzo non esclude tale responsabilità, potendo rilevare soltanto come del fatto colposo del creditore, ai sensi dell’art. 1227 c.c. CASO [1] La Corte di appello di Genova rigettava la domanda di risarcimento proposta dal creditore procedente nei confronti del debitor debitoris in ragione…
Continua a leggere...- PRECEDENTE
- 1
- 2
- …
- 27
- 28
- 29
- …
- 32
- 33
- SUCCESSIVO