Procedure concorsuali e Diritto fallimentare

Lo stato d’insolvenza rilevato dal pubblico ministero in sede di concordato preventivo

Cass., sez. I, 7 giugno 2017, n. 14156 (ord.) – Pres. Nappi – rel. Genovese – P.M. Salvato (conf.) Domanda concordataria – Rinuncia – Insolvenza – Istanza del PM – Dichiarazione di fallimento – Legittimità (L. Fall., artt. 7, n. 2, 162, 173, 179 e 180) Qualora il pubblico ministero, a seguito della partecipazione necessaria alla procedura concordataria, ex art. 162 l. fall., rilevi la sussistenza dello stato d’insolvenza, può legittimamente richiedere al tribunale di dichiarare il fallimento, indipendentemente dalle scansioni e dalle vicende del procedimento concordatario, come la rinuncia alla proposta concordataria, anche in difetto di convergenti istanze volte alla dichiarazione dell’insolvenza del debitore, da parte dei creditori. CASO La Corte d’appello di Venezia, con sentenza del 6 luglio…

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Il credito per spese legali liquidate sorto dopo il sequestro per misure di prevenzione legittima il creditore a presentare istanza di fallimento

Tribunale di Palermo; Quarta Sezione civile; decreto 15.6.2017; Pres. D’Antoni; Rel. Giammona Fallimento – Società sottoposta sequestro per misure di prevenzione – Credito per spese legali – Legittimazione (R.d. 16 marzo 1942 n. 267, legge fallimentare, art. 5; D.Lgs. 6 novembre 2011, n. 159, Codice antimafia, artt. 54, 57, 58, 59, 61). [1] Il credito per spese legali dell’avvocato antistatario sorto dopo il sequestro per misure di prevenzione nei confronti della società sottoposta a sequestro per misure di prevenzione ai sensi del d.lgs. 159/2011 (c.d. Codice Antimafia) è azionabile ai fini della dichiarazione di fallimento della società. CASO [1] Una società ed il suo avvocato chiedono dichiararsi il fallimento di una società sottoposta a sequestro per misure di prevenzione ai…

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È possibile il fallimento senza risoluzione del concordato?

Il lavoro esamina il discusso tema della possibilità di dichiarare il fallimento dell’imprenditore ammesso a concordato preventivo, senza la previa pronuncia di risoluzione del concordato. La situazione attuale Oggi, dopo quella che è stata, con formula efficace, definita “la stagione dei concordati”, un dato statistico, particolarmente evidente nel Tribunale di Como, ma credo diffuso in ogni tribunale d’Italia, è destinato a balzare agli occhi. Ed è un dato statistico che vede il ricorso allo strumento concordatario in netta flessione. Del resto, è lo stesso legislatore ad essersi reso conto che la stagione dei concordati troppo sovente ha prodotto distorsioni pratiche e spesso anche veri e propri abusi nel ricorso allo strumento in questione, ponendovi in parte riparo con la novella…

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Inammissibilità del ricorso ex art. 111 Cost. avverso il diniego della nomina del professionista nelle procedure da sovraindebitamento

Cass. civ., Sez. VI, (ord.), 8 agosto 2017, n.  19740 – Pres. Genovese – Est. F. Di Marzio Procedure da sovraindebitamento – Istanza di nomina del professionista – diniego del presidente del tribunale – Ricorso straordinario – Inammissibilità (Cost. art. 111; l. 27 gennaio 2012, art. 15, comma 9; d.m. 24 settembre 2014, n. 202). [1] È inammissibile il ricorso straordinario nei confronti del provvedimento del tribunale che, nelle procedure da sovraindebitamento, nega la nomina del professionista, perché privo dei caratteri di decisorietà e definitività.  IL CASO [1] Contro il decreto del Tribunale di Forlì che rigettava la istanza di nomina di un professionista in possesso dei requisiti di cui all’art. 28 l.fall. per la composizione della crisi di sovraindebitamento,…

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Gli organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento: costituzione e funzioni

Nelle procedure di accordo e di piano del consumatore l’organo tecnico è rappresentato dall’organismo di composizione delle crisi; nonché dal liquidatore (ovvero dal medesimo organismo) nella procedura di liquidazione. A tale organo, il legislatore riconosce un ruolo assolutamente centrale, disegnando specifiche competenze e particolarissime funzioni, allo scopo di individuare una soluzione alle crisi da sovraindebitamento degli imprenditori non fallibili e dei consumatori e di alleggerire la struttura processuale degli istituti di cui alla l. n. 3 del 2012. I (molteplici) compiti dell’organismo. Che il legislatore abbia confezionato per l’OCC una veste alquanto singolare è confermato dal fatto che tale organismo svolge compiti di “ausilio” del debitore, dovendo assumere “ogni iniziativa funzionale alla predisposizione del piano di ristrutturazione e all’esecuzione dello…

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Nel concordato in bianco può essere autorizzata la sospensione dei contratti pendenti – anche inaudita altera parte – ma non lo scioglimento

Tribunale di Rovigo decreto 9 agosto 2017 [1] Concordato preventivo – concordato in bianco – autorizzazione allo scioglimento dei contratti pendenti – Esclusione – Sospensione dei contratti in corso di esecuzione – Ammissibilità. (R.d. 16 marzo 1942 n. 267, legge fallimentare, art. 169 bis)   [2] Concordato preventivo – Sospensione dei contratti in corso di esecuzione – Provvedimento inaudita altera parte – Necessità del contraddittorio – Esclusione. R.d. 16 marzo 1942 n. 267, legge fallimentare, art. 169 bis) [1] Durante la fase in bianco del concordato preventivo è preclusa l’autorizzazione allo scioglimento dai contratti pendenti dei quali il tribunale può autorizzare soltanto la misura cautelare della sospensione ai sensi dell’art. 169 bis l. fall. [2] La natura cautelare del provvedimento…

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Le disposizioni che introducono nuovi privilegi non possono essere retroattive

Corte Cost., sentenza 13 luglio 2017, n. 176; Pres. Grossi – Est. Morelli [1] Privilegi – crediti per tributi diretti – privilegio sussidiario sui beni mobili – questione infondata di costituzionalità (Cost., art. 3; cod. civ., artt. 2752, 2776; d.l. 6 luglio 2011 n. 98, conv. in l. 15 luglio 2011, n. 111, Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria, art. 23, co. 39) [2] Privilegi – crediti per tributi diretti – privilegio sussidiario sui beni mobili – disciplina transitoria – incostituzionalità (Cost., artt. 3, 117; cod. civ., artt. 2752, 2776; d.l. 6 luglio 2011 n. 98, conv. in l. 15 luglio 2011, n. 111, Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria, art. 23, co. 39) [1] L’art. 2776 cod. civ., che…

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I vizi della dichiarazione di voto sulla proposta di accordo di composizione della crisi possono essere sanati retroattivamente

Trib. Termini Imerese ord. 1 giugno 2017 n. 10594 [1] Procedure concorsuali – Accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento – Raggiungimento dell’accordo – Sanabilità della dichiarazione di voto. (l. 27 gennaio 2012 n.3, disposizioni in materia di usura e di estorsione nonché di composizione della crisi da sovraindebitamento, art. 11).   [2] Procedure concorsuali – Accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento – Raggiungimento dell’accordo – Obblighi di buona fede – Conseguenze. (l. 27 gennaio 2012 n.3, disposizioni in materia di usura e di estorsione nonché di composizione della crisi da sovraindebitamento, art. 11; Cod.civ. art. 1175). [1] Nel procedimento di accordo di composizione della crisi, i vizi della dichiarazione di voto possono essere sanati retroattivamente. [2] Nel procedimento…

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Il sequestro ai sensi del Codice antimafia su tutto il patrimonio della società non impedisce la dichiarazione di fallimento

Cass. civ., sez. I, 12 gennaio 2017, n. 608, Pres. Nappi; Est. Ferro; PM. Russo [1] Procedure concorsuali – Misure di prevenzione patrimoniali – Dichiarazione di fallimento – Ammissibilità. (r.d. 16 marzo 1942 n.267, disciplina del fallimento, art. 5, 6, 16, 18, 118, 119; d.leg. 6 settembre 2011, n. 159, Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, art. 20, 63).   [2] Procedure concorsuali – Fallimento – Mancanza di attivo – Dichiarazione di fallimento – Ammissibilità. (r.d. 16 marzo 1942 n.267, disciplina del fallimento, art. 5, 6, 16, 18, 118, 119,121; d.leg. 6 settembre 2011, n. 159, Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, art. 20, 63). [1] Non sussiste alcuna incompatibilità fra procedura fallimentare e…

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L’impugnazione del credito tempestivamente ammesso da parte del creditore tardivo

Cass. civ., sez. I, 4 aprile 2017, n. 8869- Pres. Didone – Rel. Terrrusi – P.M. Soldi (diff.) Fallimento ed altre procedure concorsuali – accertamento del passivo –conflitto tra creditori – impugnazione dei crediti tempestivamente ammessi – creditore tardivo – proponibilità – termine semestrale di cui all’art. 327 c.p.c. – applicabilità L’impugnazione di un credito tempestivamente ammesso a favore di un terzo può essere proposta dal creditore tardivo – contestualmente alla dichiarazione tardiva del suo credito, ove si sia in presenza di situazioni soggettive tra loro in conflitto – entro sei mesi dalla dichiarazione di esecutività dello stato passivo delle domande tempestive, in applicazione analogica dell’art. 327 c.p.c., salva la mancata conoscenza del processo fallimentare, della cui prova il creditore…

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