Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
Il requisito di indipendenza del professionista attestatore di cui all’art. 182-bis L.F.
Corte d’Appello Bologna, Terza Sezione Civile, decreto, 20.1.2020 Massima: “è necessario verificare in concreto se il rapporto di natura professionale o personale (nel cui concetto va ricompreso anche il rapporto di credito) sia tale da pregiudicare l’indipendenza di giudizio del professionista, scelto dal debitore, per la redazione della relazione ex art. 182-bis l.fall.”. Disposizioni applicate: art. 182-bis l.fall. – art. 67, co. 3, lett. (d) l.fall. – art. 2399 c.c. Parole chiave: accordo di ristrutturazione dei debiti – attestatore – requisito di indipendenza CASO La Corte d’Appello di Bologna è stata chiamata a pronunciarsi su tre reclami “gemelli” presentati dalle società Alfa (controllante), Beta e Gamma (controllate), avverso i decreti con cui il Tribunale di Forlì rigettava i ricorsi presentati…
Continua a leggere...La responsabilità dell’amministratore per la mancata adozione di adeguati assetti va provata in concreto
Tribunale di Venezia sez. specializzata per le imprese, 16 dicembre 2020 Parole chiave Responsabilità dell’amministratore – adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili Massima La responsabilità dell’amministratore per il mancato assolvimento dell’obbligo di adottare assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati deve essere dimostrata indicando le specifiche condotte fonte di responsabilità Disposizioni applicate art. 2086 c.c. – Principi di comportamento del collegio sindacale approvati dal CNDCEC il 18/12/20 Il Tribunale di Venezia si è pronunciato in merito all’applicazione dell’art.2086 c.c. in tema di gestione dell’impresa, come novellato dall’art.375 del D.Lgs 14/2019, in vigore dal 16 marzo 2019, il quale prevede a carico dell’imprenditore, operante in forma societaria o collettiva, il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura…
Continua a leggere...Fino alla dichiarazione di improcedibilità, la rinuncia alla domanda di concordato preventivo non paralizza l’iniziativa del P.M. in caso di atti di frode
Cass. civ., Ord., Sez. I, 7.12.2020, n. 27936 – Pres. Genvoese – Rel. Dolmetta Parole chiave Concordato preventivo – domanda – effetti rinuncia – revoca – dichiarazione di improcedibilità – cessazione automatica – iniziativa del P.M. – fatti di frode. Massima La rinuncia alla domanda di ammissione al concordato preventivo comporta la dichiarazione di improcedibilità ma non determina la cessazione automatica del procedimento di concordato. Quale conseguenza, fino alla dichiarazione di improcedibilità il P.M. può esercitare il potere di iniziativa ex art. 173 L.F. e domandare la dichiarazione di fallimento del debitore qualora ravvisi fatti di frode. Riferimenti normativi Art. 7 L.F. – Art. 173 L.F. CASO La società Alfa ha presentato domanda di concordato preventivo, ammessa dal Tribunale di…
Continua a leggere...Ammissibilità delle domande tardive nella procedura sovraindebitamentaria di liquidazione del patrimonio del debitore
Trib. Ancona 14 novembre 2019, Est. Mantovani Parole chiave: legge speciale 27 gennaio 2012, n. 3 – procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento – procedura di liquidazione del patrimonio – termine per la proposizione delle domande di partecipazione al concorso – ammissibilità di domande tardive Massima: Nella procedura di liquidazione del patrimonio del debitore ex lege n. 3/2012 devono ritenersi inammissibili le domande d’insinuazione tardiva, avendo il Legislatore compiutamente disciplinato la materia della formazione del passivo, senza farne menzione e dovendosi da ciò ritenere che la legge abbia voluto riservare alla scelta discrezionale del liquidatore, cui è riservata l’indicazione del termine ultimo entro cui presentare le domande di partecipazione al concorso, la fissazione del limite cronologico per l’insinuazione al…
Continua a leggere...Spunti sull’applicabilità degli artt. 135 – 184 L.F. agli accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182bis L.F.
Cass. Civ., sez. VI – 5, Ord., 2 ottobre 2020, n. 21181 – Pres. Mocci – Rel. Delli Priscoli Parole chiave: Concordato fallimentare, concordato preventivo, effetto esdebitatorio, coobbligati, fideiussori, obbligati in via di regresso, accordi di ristrutturazione dei debiti. Massima: Gli artt. 135 – 184 L.F., i quali prevedono che, a seguito dell’omologa del concordato fallimentare o preventivo, i creditori conservano i loro diritti nei confronti dei coobbligati, dei fideiussori del debitore e degli obbligati in via di regresso, rappresentano una deroga sia sostanziale che processuale alla disciplina comune prevista dagli artt. 1239 e 1301 c.c., deroga che si giustifica in virtù della natura pubblicistica del concordato e del relativo favor legislativo. Per effetto di tale deroga, da ritenersi a…
Continua a leggere...Revocatoria ex art. 67 L.F. del pagamento ottenuto dalla escussione di pegno
Tribunale di Venezia – Sent.1172/2020 pubbl.24.07.2020 Rep.2453/2020, giudice: Dott.ssa Maria Carla Quota Parole chiave: Pegno; Revocatoria Fallimentare; Atto dispositivo Massima: Connotato essenziale del pegno irregolare è l’attribuzione al creditore garantito della facoltà di disposizione del bene oggetto di pegno – o, nel caso si tratti di titolo di credito o documento di legittimazione, del relativo diritto – per soddisfare i propri crediti. In caso di pegno regolare postulandosi l’altruità delle cose date in pegno, il creditore garantito dovrà soddisfarsi secondo il meccanismo previsto dagli art.2796 e 2798 .c.c: ne consegue che l’incameramento della somma conseguente all’escussione del pegno rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 67 L.F. ed è assoggettabile a revocatoria. Riferimenti normativi: art. 67, co. 2 L.F., art. 67, co….
Continua a leggere...Revocabilità dell’accordo di pegno su quote di S.r.l.: tra principio di consecuzione ex art. 69 bis L.F. ed effetto novativo
Cass. Civ., sez. I, Ord. 28.02.2020 n. 5619 – Pres. Di Virgilio – Rel. Dolmetta Parole chiave: Fallimento, revocatoria fallimentare, decadenza dall’azione revocatoria, consecuzione, concordato preventivo, domanda di concordato, concordato in bianco, domanda prenotativa, novazione, pegno su quote, privilegio pignoratizio, partecipazioni, società a responsabilità limitata. Massime: Nel caso di deposito da parte di una società di una domanda di concordato in bianco ex art. 161 sesto comma L.F. a cui è succeduta, omisso medio, la dichiarazione di fallimento, in applicazione al principio della consecuzione ex art. 69 bis L.F., il dies a quo per il calcolo dei termini di decadenza dell’azione revocatoria va retrodatato alla data di iscrizione nel registro delle imprese della domanda di concordato prenotativa. L’eventuale sussistenza di…
Continua a leggere...La “data valuta” degli estratti conto dei contratti di leasing non è da sola idonea a rendere il rapporto opponibile al fallimento
Corte di Cassazione Civile, Sez. VI, Ordinanza n. 4953/2020 del 25/02/2020 (Ud. 20/11/2019), Pres. Scaldaferri, Rel. Caiazzo. Parole chiave: Fallimento – domanda di ammissione al passivo – istanza di rivendicazione – locazione finanziaria – estratti conto – data valuta – data certa – esclusione. Massima: “In tema di insinuazione allo stato passivo, le “date valuta” risultanti dagli estratti conto bancari relativi al contratto di leasing, non sono idonee a provare il tempo in cui le relative operazioni sono state realmente effettuate, né a conferire data certa alle stesse, essendo nella prassi bancaria utilizzate dette date in maniera convenzionale per postergare il tempo di effettuazione dei versamenti ed antergare invece quello dei prelievi” (massima ufficiale). Disposizioni applicate: art. 95 l. fall.;…
Continua a leggere...La scientia decoctionis in capo al creditore bancario
Cass. Civ. Sez. 6, Sent. 17 giugno 2020[1], n. 11696. Pres. Bisogni – Rel. Dolmetta Parole chiave: Rimesse di terzi in conto corrente – Ordinante socio del fallito e successivamente Scientia Decoctionis – Assuntore del Concordato Fallimentare – Facoltà del creditore di rifiutare il versamento / determinazione del dies a quo del periodo sospetto. Riferimenti normativi: Legge Fallimentare[2] art. 67 comma 2 e comma 3 lett. b), art. 124 comma 4, Codice Civile art. 1206. CASO Una procedura fallimentare ha promosso azione revocatoria di “pagamenti normali” e “derivanti da pagamenti effettuate da debitori” eseguita da un Ente Pubblico[3], intervenuti nel semestre anteriore alla dichiarazione di fallimento, a valere di un rapporto bancario intestato all’impresa fallita. Nel corso del giudizio, nella…
Continua a leggere...Privilegiato e non chirografario il credito surrogatorio per il rimborso di finanziamenti assistiti da garanzia SACE
Cass. civ., sez. III, 13 maggio 2020, n. 8882 – Pres. Travaglino – Rel. Fiecconi Parole chiave: Concordato preventivo – Credito per rimborso di mutuo assistito da garanzia SACE S.p.a. – Natura privilegiata – Sussiste [1] Massima: Il privilegio previsto dall’art. 9, comma 5, d.lgs. 123/1998 deve intendersi riferito non solo ai casi di erogazione diretta di denaro, ma anche ai crediti derivanti dalle concessioni di garanzia previsti dall’art. 7 d.lgs. 123/1998, che nascono privilegiati ex lege dal momento in cui viene concesso ed erogato il beneficio. Disposizioni applicate: cod. civ., art. 2745; d.lgs. 123/1998, artt. 7, 9 CASO Nell’ambito di una convenzione stipulata con un istituto di credito in relazione a un programma di finanziamenti a piccole e medie…
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