Procedure concorsuali e Diritto fallimentare

Il voto negativo dell’amministrazione finanziaria non impedisce l’accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento. Una  lettura critica

Tribunale di La Spezia, 14 gennaio 2021 – contra Tribunale di Bari 18 gennaio 2021 Parole chiave proposta di transazione fiscale – voto negativo dell’amministrazione finanziaria – omologa dell’accordo da parte del Tribunale Massima L’accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento deve ritenersi raggiunto anche in caso di mancato raggiungimento delle maggioranze a causa del voto negativo espresso dalla Amministrazione finanziaria, purché lo stesso risulti decisivo per l’approvazione della proposta, e più conveniente rispetto all’alternativa liquidatoria Disposizioni applicate art. 12 comma 3 ter L.3/2012, come introdotto dall’art.4 ter comma 1 lett.f D.L.137/2020, convertito in L.176/2020 – CM 34/E del 29/12/2020 Il Tribunale di La Spezia si è pronunciato sulla controversa applicabilità del c.d. cram down nei confronti dell’amministrazione finanziaria, come…

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Insolvenza transfrontaliera: le Sezioni Unite chiariscono il criterio per individuare la giurisdizione in caso di trasferimento della sede legale di una società

Cass. Civ. Sezioni Unite, 17 dicembre 2020, n. 28981 Parole chiave Insolvenza transfrontaliera – fallimento – competenza giurisdizionale internazionale – criteri oggettivi – presunzione – sede statutaria – trasferimento – COMI.  Massima La Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, ha chiarito che ai fini della determinazione della competenza giurisdizionale in caso di procedura di insolvenza transfrontaliera il giudice nazionale è tenuto a verificare l’operatività della presunzione di corrispondenza tra sede statutaria e COMI solo nel caso in cui la sede legale sia stata trasferita in un altro Stato membro più di tre prima rispetto alla domanda di apertura della procedura concorsuale. Permane, in ogni caso, la possibilità di superare la medesima presunzione fornendo una prova che attesti che, nonostante il…

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Accesso alla procedura di piano del consumatore del socio illimitatamente responsabile dopo la riforma del 2020 della Legge n. 3/2012

Trib. Lecco 5 gennaio 2021, Est. Tota Parole chiave: legge speciale 27 gennaio 2012, n. 3 – procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento – procedura di piano del consumatore – riforma entrata in vigore Natale 2020 – legittimazione del socio illimitatamente responsabile di società di persone Massima: Nella procedura di piano del consumatore ex lege n. 3/2012, come riformata nel dicembre del 2020, il socio illimitatamente responsabile è equiparato al consumatore ed è quindi legittimato ad accedere alla procedura di piano, per i suoi debiti personali. Riferimenti normativi: artt. 6, comma 2, lett. b) – 7, comma 2-ter – 14-ter, comma 7-bis, L. 27 gennaio 2012, n. 3 CASO E SOLUZIONE Investito della questione della legittimazione alla procedura di…

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Concordato preventivo e strumenti finanziari partecipativi

Trib. Ravenna, Sez. Fall., 29 maggio 2020 – Presidente R. Sereni Lucarelli – Rel. A. Farolfi Parole chiave: Concordato preventivo – Ammissione – Piano concordatario – Datio in solutum – Strumenti finanziari partecipativi Massima Nel concordato preventivo è ammissibile la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti attraverso qualsiasi forma, anche mediante strumenti finanziari partecipativi (SFP), sotto forma di datio in solutum a favore dei creditori o di singole classi di essi. Con l’assegnazione degli SFP il concordato per quel creditore è eseguito integralmente. Disposizioni applicate Art. 160 l. fall.; art. 2346 cod. civ.; art. 1197 cod. civ. Con la pronuncia in commento, il Tribunale di Ravenna, Sezione Fallimentare, affronta il tema dell’ammissibilità di una proposta concordataria che faccia…

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Il principio generale relativo agli istituti dell’autonomia patrimoniale e della distinta personalità giuridica delle società di capitali

 Cassazione Civile, ordinanza n. 2280/2021 del 20.10.2020 Parole chiave: identificazione del debitore – personalità giuridica – divieto – vendita competitiva – simulazione di società di capitali Massima: Gli istituti dell’autonomia patrimoniale e della distinta personalità giuridica delle società di capitali, quand’anche uni-personale, non consentono di ritener riferibile, ai suoi soci e ai suoi amministratori, il patrimonio intestato alla compagine sociale. Riferimenti normativi: art. 571 c.c.; 579 c.c.; 107 L.F. CASO La società Alfa Srl, risultata soggetto non aggiudicatario, proponeva ricorso per Cassazione avverso il decreto reso dal Tribunale di Venezia che, a sua volta, respingeva il provvedimento -reso in sede di reclamo ex art. 36 comma 2 L.F.- avente ad oggetto il verbale di aggiudicazione da parte del Curatore del…

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Responsabilità del liquidatore nei confronti dei creditori pretermessi tra il rispetto del principio della par condicio creditorum e l’onere della dichiarazione del fallimento in proprio

Cass. Civ., sez. III, Ord. 15 gennaio 2020, n. 521– Pres. Armano – Rel. Fiecconi Parole chiave: stato di insolvenza, accertamento dello stato di insolvenza, liquidatore, responsabilità del liquidatore, par condicio creditorum, creditori sociali pretermessi, cancellazione società, fallimento in proprio. Massima: In tema di responsabilità del liquidatore nei confronti dei creditori sociali rimasti insoddisfatti dopo la cancellazione della società ex art. 2495 secondo comma c.c., il conseguimento, nel bilancio finale di liquidazione, di un azzeramento della massa attiva non in grado di soddisfare un credito comunque provato quanto alla sua sussistenza già nella fase di liquidazione, è fonte di responsabilità illimitata del liquidatore verso il creditore pretermesso, qualora sia allegato e dimostrato che la gestione operata dal liquidatore evidenzi l’esecuzione…

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Il punto delle Sezioni Unite sulle questioni relative ai rapporti tra leasing traslativo e fallimento

Corte di Cassazione Civile, Sentenza SS.UU, 28 gennaio 2021 n. 2061/21 – Pres. P. Curzio – Rel. E. Vincenti. Parole chiave: Fallimento – Locazione finanziaria – Domanda di ammissione al passivo – Risoluzione per inadempimento – Effetti – Disciplina – Vendita con riserva di proprietà – Applicazione. Massima: [A] “La Legge n. 124 del 2017 (art. 1, commi 136-140) non ha effetti retroattivi e trova, quindi, applicazione per i contratti di leasing finanziario in cui i presupposti della risoluzione per l’inadempimento dell’utilizzatore (previsti dal comma 137) non si siano ancora verificati al momento della sua entrata in vigore; sicché, per i contratti risolti in precedente e rispetto ai quali sia intervenuto il fallimento dell’utilizzatore soltanto successivamente alla risoluzione contrattuale, rimane…

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L’azione revocatoria promossa nei confronti di un Fallimento

SS.UU. Cass. Civ. Sez. 6, Sent. 24 giugno 2020, n. 12476, Pres. Mammone – Rel. Terrusi Parole chiave: azione revocatoria, ordinaria o fallimentare, nei confronti di un fallimento – cristallizzazione del passivo fallimentare – natura di criterio interpretativo del testo C.c.i.i., limiti. Riferimenti normativi: Legge Fallimentare art. 52, art. 66, 103, 216 – Codice Civile art. artt. 2740 e 2901 – C.c.i.i. art- 290. CASO Una procedura fallimentare ha chiesto, ai sensi dell’art. 103 l.f., che fosse dichiarata l’inefficacia di alcuni atti dispositivi posti in essere dalla convenuta “con conseguente restituzione del compendio aziendale che ne aveva costituito oggetto”, che veniva rigettata dal Tribunale adito, in ragione dell’inammissibilità di un’azione revocatoria proposta nei confronti di un fallimento dopo l’apertura del…

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Le incertezze sul momento da cui decorre il termine per riassumere il processo interrotto dalla dichiarazione di fallimento

Cass. civ., sez. VI, 21 agosto 2020, n. 17535 – Pres. Scaldaferri – Rel. Campese Parole chiave: Decreto ingiuntivo – Opposizione – Fallimento di una parte – Interruzione – Riassunzione – Termine – Decorrenza – Data di conoscenza legale o effettiva [1] Massima: In caso di interruzione del processo determinata dalla dichiarazione di fallimento di una parte ai sensi dell’art. 43, comma 3, l.fall., il termine per la riassunzione del giudizio per la parte non colpita dall’evento interruttivo che abbia presentato domanda di ammissione al passivo decorre dalla data in cui è stata depositata o inviata tale domanda. Disposizioni applicate: cod. proc. civ., artt. 300, 305, 645; r.d. 267/1942, artt. 43, 92, 94 CASO Una società otteneva un decreto ingiuntivo…

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Ammissibilità dell’imprenditore agricolo alle “procedure minori”

Tribunale di Rimini, ord. 15.12.2020 Parole chiave: Procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento – requisiti soggettivi – imprenditore agricolo Massima: L’art. 7 co. 2 bis L 3/12, specificamente riferito all’imprenditore agricolo non menziona infatti fra i requisiti di ammissibilità alla procedura la lettera a) dell’art. 7 co. 2 della medesima legge, ovverossia l’essere soggetto alle procedure concorsuali maggiori. Ciò consente di ritenere irrilevante, ai fini dell’ammissibilità dell’imprenditore agricolo alle procedure cd. minori, la possibilità per lo stesso di fare accesso all’accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182bis l.f., facoltà estesa all’imprenditore agricolo dall’art. 23 co. 43 del D.L. 98/2011. Il favor che permea la disciplina dell’imprenditore agricolo in tutto il settore della crisi di impresa, dunque, si estende…

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