Procedure concorsuali e Diritto fallimentare

L’azione revocatoria promossa nei confronti di un Fallimento

SS.UU. Cass. Civ. Sez. 6, Sent. 24 giugno 2020, n. 12476, Pres. Mammone – Rel. Terrusi Parole chiave: azione revocatoria, ordinaria o fallimentare, nei confronti di un fallimento – cristallizzazione del passivo fallimentare – natura di criterio interpretativo del testo C.c.i.i., limiti. Riferimenti normativi: Legge Fallimentare art. 52, art. 66, 103, 216 – Codice Civile art. artt. 2740 e 2901 – C.c.i.i. art- 290. CASO Una procedura fallimentare ha chiesto, ai sensi dell’art. 103 l.f., che fosse dichiarata l’inefficacia di alcuni atti dispositivi posti in essere dalla convenuta “con conseguente restituzione del compendio aziendale che ne aveva costituito oggetto”, che veniva rigettata dal Tribunale adito, in ragione dell’inammissibilità di un’azione revocatoria proposta nei confronti di un fallimento dopo l’apertura del…

Continua a leggere...

Le incertezze sul momento da cui decorre il termine per riassumere il processo interrotto dalla dichiarazione di fallimento

Cass. civ., sez. VI, 21 agosto 2020, n. 17535 – Pres. Scaldaferri – Rel. Campese Parole chiave: Decreto ingiuntivo – Opposizione – Fallimento di una parte – Interruzione – Riassunzione – Termine – Decorrenza – Data di conoscenza legale o effettiva [1] Massima: In caso di interruzione del processo determinata dalla dichiarazione di fallimento di una parte ai sensi dell’art. 43, comma 3, l.fall., il termine per la riassunzione del giudizio per la parte non colpita dall’evento interruttivo che abbia presentato domanda di ammissione al passivo decorre dalla data in cui è stata depositata o inviata tale domanda. Disposizioni applicate: cod. proc. civ., artt. 300, 305, 645; r.d. 267/1942, artt. 43, 92, 94 CASO Una società otteneva un decreto ingiuntivo…

Continua a leggere...

Ammissibilità dell’imprenditore agricolo alle “procedure minori”

Tribunale di Rimini, ord. 15.12.2020 Parole chiave: Procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento – requisiti soggettivi – imprenditore agricolo Massima: L’art. 7 co. 2 bis L 3/12, specificamente riferito all’imprenditore agricolo non menziona infatti fra i requisiti di ammissibilità alla procedura la lettera a) dell’art. 7 co. 2 della medesima legge, ovverossia l’essere soggetto alle procedure concorsuali maggiori. Ciò consente di ritenere irrilevante, ai fini dell’ammissibilità dell’imprenditore agricolo alle procedure cd. minori, la possibilità per lo stesso di fare accesso all’accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182bis l.f., facoltà estesa all’imprenditore agricolo dall’art. 23 co. 43 del D.L. 98/2011. Il favor che permea la disciplina dell’imprenditore agricolo in tutto il settore della crisi di impresa, dunque, si estende…

Continua a leggere...

Il requisito di indipendenza del professionista attestatore di cui all’art. 182-bis L.F.

Corte d’Appello Bologna, Terza Sezione Civile, decreto, 20.1.2020 Massima: “è necessario verificare in concreto se il rapporto di natura professionale o personale (nel cui concetto va ricompreso anche il rapporto di credito) sia tale da pregiudicare l’indipendenza di giudizio del professionista, scelto dal debitore, per la redazione della relazione ex art. 182-bis l.fall.”.  Disposizioni applicate: art. 182-bis l.fall. – art. 67, co. 3, lett. (d) l.fall. – art. 2399 c.c. Parole chiave: accordo di ristrutturazione dei debiti – attestatore – requisito di indipendenza CASO La Corte d’Appello di Bologna è stata chiamata a pronunciarsi su tre reclami “gemelli” presentati dalle società Alfa (controllante), Beta e Gamma (controllate), avverso i decreti con cui il Tribunale di Forlì rigettava i ricorsi presentati…

Continua a leggere...

La responsabilità dell’amministratore per la mancata adozione di adeguati assetti va provata in concreto

Tribunale di Venezia sez. specializzata per le imprese, 16 dicembre 2020 Parole chiave Responsabilità dell’amministratore – adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili Massima La responsabilità dell’amministratore per il mancato assolvimento dell’obbligo di adottare assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati deve essere dimostrata indicando le specifiche condotte fonte di responsabilità Disposizioni applicate art. 2086 c.c. – Principi di comportamento del collegio sindacale approvati dal CNDCEC il 18/12/20 Il Tribunale di Venezia si è pronunciato in merito all’applicazione dell’art.2086 c.c. in tema di gestione dell’impresa, come  novellato dall’art.375 del D.Lgs 14/2019, in vigore dal 16 marzo 2019, il quale prevede a carico dell’imprenditore, operante in forma societaria o collettiva, il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura…

Continua a leggere...

Fino alla dichiarazione di improcedibilità, la rinuncia alla domanda di concordato preventivo non paralizza l’iniziativa del P.M. in caso di atti di frode

Cass. civ., Ord., Sez. I, 7.12.2020, n. 27936 – Pres. Genvoese – Rel. Dolmetta Parole chiave Concordato preventivo – domanda – effetti rinuncia – revoca – dichiarazione di improcedibilità – cessazione automatica – iniziativa del P.M. – fatti di frode. Massima La rinuncia alla domanda di ammissione al concordato preventivo comporta la dichiarazione di improcedibilità ma non determina la cessazione automatica del procedimento di concordato. Quale conseguenza, fino alla dichiarazione di improcedibilità il P.M. può esercitare il potere di iniziativa ex art. 173 L.F. e domandare la dichiarazione di fallimento del debitore qualora ravvisi fatti di frode.  Riferimenti normativi Art. 7 L.F. – Art. 173 L.F. CASO La società Alfa ha presentato domanda di concordato preventivo, ammessa dal Tribunale di…

Continua a leggere...

Ammissibilità delle domande tardive nella procedura sovraindebitamentaria di liquidazione del patrimonio del debitore

Trib. Ancona 14 novembre 2019, Est. Mantovani Parole chiave: legge speciale 27 gennaio 2012, n. 3 – procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento – procedura di liquidazione del patrimonio – termine per la proposizione delle domande di partecipazione al concorso – ammissibilità di domande tardive Massima: Nella procedura di liquidazione del patrimonio del debitore ex lege n. 3/2012 devono ritenersi inammissibili le domande d’insinuazione tardiva, avendo il Legislatore compiutamente disciplinato la materia della formazione del passivo, senza  farne menzione e dovendosi da ciò ritenere che la legge abbia voluto riservare alla scelta discrezionale del liquidatore, cui è riservata l’indicazione del termine ultimo entro cui presentare le domande di partecipazione al concorso, la fissazione del limite cronologico per l’insinuazione al…

Continua a leggere...

Spunti sull’applicabilità degli artt. 135 – 184 L.F. agli accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182bis L.F.

Cass. Civ., sez. VI – 5, Ord., 2 ottobre 2020, n. 21181 – Pres. Mocci – Rel. Delli Priscoli Parole chiave: Concordato fallimentare, concordato preventivo, effetto esdebitatorio, coobbligati, fideiussori, obbligati in via di regresso, accordi di ristrutturazione dei debiti. Massima: Gli artt. 135 – 184 L.F., i quali prevedono che, a seguito dell’omologa del concordato fallimentare o preventivo, i creditori conservano i loro diritti nei confronti dei coobbligati, dei fideiussori del debitore e degli obbligati in via di regresso, rappresentano una deroga sia sostanziale che processuale alla disciplina comune prevista dagli artt. 1239 e 1301 c.c., deroga che si giustifica in virtù della natura pubblicistica del concordato e del relativo favor legislativo. Per effetto di tale deroga, da ritenersi a…

Continua a leggere...

Revocatoria ex art. 67 L.F. del pagamento ottenuto dalla escussione di pegno

Tribunale di Venezia – Sent.1172/2020 pubbl.24.07.2020 Rep.2453/2020, giudice: Dott.ssa Maria Carla Quota Parole chiave: Pegno; Revocatoria Fallimentare; Atto dispositivo Massima: Connotato essenziale del pegno irregolare è l’attribuzione al creditore garantito della facoltà di disposizione del bene oggetto di pegno – o, nel caso si tratti di titolo di credito o documento di legittimazione, del relativo diritto – per soddisfare i propri crediti. In caso di pegno regolare postulandosi l’altruità delle cose date in pegno, il creditore garantito dovrà soddisfarsi secondo il meccanismo previsto dagli art.2796 e 2798 .c.c: ne consegue che l’incameramento della somma conseguente all’escussione del pegno rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 67 L.F. ed è assoggettabile a revocatoria. Riferimenti normativi: art. 67, co. 2 L.F., art. 67, co….

Continua a leggere...

Revocabilità dell’accordo di pegno su quote di S.r.l.: tra principio di consecuzione ex art. 69 bis L.F. ed effetto novativo

Cass. Civ., sez. I, Ord. 28.02.2020 n. 5619 – Pres. Di Virgilio – Rel. Dolmetta Parole chiave: Fallimento, revocatoria fallimentare, decadenza dall’azione revocatoria, consecuzione, concordato preventivo, domanda di concordato, concordato in bianco, domanda prenotativa, novazione, pegno su quote, privilegio pignoratizio, partecipazioni, società a responsabilità limitata.  Massime: Nel caso di deposito da parte di una società di una domanda di concordato in bianco ex art. 161 sesto comma L.F. a cui è succeduta, omisso medio, la dichiarazione di fallimento, in applicazione al principio della consecuzione ex art. 69 bis L.F., il dies a quo per il calcolo dei termini di decadenza dell’azione revocatoria va retrodatato alla data di iscrizione nel registro delle imprese della domanda di concordato prenotativa. L’eventuale sussistenza di…

Continua a leggere...