Procedure concorsuali e Diritto fallimentare

Sulla fallibilità delle ONLUS: quando la produzione commerciale supera lo scopo solidaristico

Cass. civ. n. 29245 del 20 ottobre 2021 link Parole chiave: Imprenditore – Cooperative – Attività commerciale – Attività solidale Onlus –- Fallibilità Massima: “E’ assoggettabile al fallimento, ai sensi del combinato disposto degli articoli 2545- terdecies c.c., 2082 c.c. e 1 l.fall, una società cooperativa sociale che svolga attività commerciale secondo i criteri di economicità (lucro oggettivo), senza che rilevi l’eventuale assunzione della qualifica Onlus ai sensi del d.lgs n. 460 del 1997, art. 10, trattandosi di norma speciale di carattere fiscale che non integra la “diversa previsione di legge” contemplata dal secondo comma dell’art 2545 -terdecies c.c.. L’accertamento della natura commerciale dell’attività svolta da una società cooperativa sociale, ai fini della sua assoggettabilità a fallimento, compete all’autorità giudiziaria,…

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L’esdebitazione fallimentare tra passato, presente e futuro

Trib. Trani, 7 giugno 2021,  Pres.  Rana- Est. Infantini Parole chiave: Fallimento di persona fisica- Esdebitazione- Termine di decadenza – Condizioni di meritevolezza. Massima: Nel procedimento di esdebitazione del fallito, ai fini del computo del termine di decadenza per la presentazione della domanda, si applica la sospensione dei termini disposta dalla normativa emergenziale Covid.  Nel merito delle condizioni per l’esdebitazione, esse sussistono anche quando taluni debiti non siano stati pagati affatto, essendo invero sufficiente che, effettuati i riparti, sia pagata almeno per una parte dei debiti esistenti, oggettivamente intesi, e sia consentita al giudice del merito, secondo il suo prudente apprezzamento, una valutazione comparativa di tale consistenza rispetto a quanto complessivamente dovuto. Riferimenti normativi:  artt.  142- 143 l. fall.; artt….

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Regolamento (UE) 848/2015: il trasferimento della sede in altro Stato membro è fittizio se nella nuova sede non sia effettivamente esercitata l’attività economica

Cass. ord. 20 aprile 2021, n. 10356 Reg. 848/2015: il trasferimento della sede in altro Stato membro è fittizio se nella nuova sede non sia effettivamente esercitata l’attività economica e (soprattutto) non sia stato ivi spostato il centro dell’attività direttiva, amministrativa e organizzativa dell’impresa Parole chiave Fallimento – insolvenza transfrontaliera – COMI – giurisdizione internazionale – presupposti – trasferimento sede – cancellazione registro delle imprese.  Massima Ai sensi del Reg. UE 848/2015 in tema di insolvenza transfrontaliera, la competenza a dichiarare l’insolvenza si radica in capo al giudice dello Stato membro in cui sia localizzato il COMI (centre of main interests). Nel caso in cui, prima della domanda di apertura della procedura fallimentare, la società abbia trasferito all’estero la propria…

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Prova della sussistenza dei requisiti dimensionali ai fini della esclusione dalla soggezione al fallimento e assenza di bilancio approvato

Cassazione civili 23 luglio 2021, n. 21118, Pres. Cristiano, Est. Dolmetta Parole chiave: dichiarazione di fallimento – presupposto soggettivo – limiti dimensionali – sussistenza alla data della presentazione della domanda e della pronunzia di apertura della procedura – mancata approvazione dell’ultimo bilancio – irrilevanza Riferimenti normativi: art. 1, secondo comma, l.fall. Massima: La ricorrenza dei limiti dimensionali esentativi dalla dichiarazione di fallimento deve accertarsi con riferimento al tempo della proposizione della domanda per l’apertura del procedimento e della successiva, eventuale, pronunzia. A tale fine, se i bilanci approvati assumono senz’altro rilevanza privilegiata, dalla mancata approvazione dell’ultimo bilancio, il cui termine di presentazione sia scaduto, non consegue che l’accertamento vada compiuto retrodatandolo alla data dell’ultimo bilancio approvato, dovendosi comunque fare riferimento…

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Fallimento della c.d. supersocietà di fatto e foro competente

Cassaz., Sez. I, 22 febbraio 2021, n.4712. Pres. Cristiano – Rel. Terrusi Parole chiave: Fallimento – Fallimento in estensione – Società – Supersocietà di fatto – Supersocietà di fatto tra società di capitali – Competenza per territorio – Tribunale che ha dichiarato il fallimento del socio Massima In tema di fallimento, l’art. 147, comma 5, l. fall., trova applicazione anche qualora il socio già fallito sia una società partecipe con altre società o persone fisiche ad una società di persone (cd. “supersocietà di fatto”), nel qual caso, in deroga all’art. 9 l. fall., la competenza alla dichiarazione di fallimento in estensione si radica presso il tribunale ove risulta già pendente la procedura concorsuale riguardante il socio, venendo in rilievo il…

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Il diritto di recesso del socio di Srl in caso di cambiamento dell’oggetto sociale

Sentenza n. 1489/2019 del 29.06.2019 – Tribunale di Venezia Sezione Specializzata in materia di Imprese Parole chiave: Srl, SpA, recesso, modifica oggetto sociale; Massima Anche in tema di società a responsabilità limitata, in caso di mutamento dell’attività, il diritto di recesso del socio è riconosciuto solo se il cambiamento dell’oggetto sociale riveste carattere significativo come previsto dall’art. 2437 c.c. per le SpA. Riferimenti normativi: 2473 c.c.; 2437 c.c.; Caso  L’attrice, socia di una Srl, evocava in giudizio la società per sentir accertare e dichiarare la legittimità del recesso in ragione dell’intervenuta modifica dell’oggetto sociale determinata dalla sottoscrizione di un contratto di affitto dell’intero complesso aziendale avvenuta su iniziativa degli amministratori, oggetto di successiva ratifica a mezzo delibera assembleare. Soluzione Con…

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Mancata ammissione al passivo del fallimento del credito dell’avvocato per inadempimento: tra parametri di diligenza e onere della prova

Cass. Civ., sez. VI, 10.06.2021 n. 16324 – Pres. Ferro – Rel. Campese  Parole chiave: fallimento, ammissione al passivo, onere della prova, eccezione di inadempimento, adempimento prestazione professionale, compenso del professionista, diligenza professionale, ius novorum.  Massime: Il giudizio di opposizione allo stato passivo malgrado la sua natura impugnatoria non è caratterizzato dalla preclusione di cui all’articolo 345 c.p.c. in materia di ius novorum. In tema di prova dell’inadempimento di un’obbligazione, il creditore che agisce per l’adempimento deve soltanto provare la fonte negoziale o legale del suo diritto e relativo termine di scadenza, limitandosi alla mera allegazione della circostanza dell’inadempimento della controparte, mentre il debitore convenuto è gravato dall’onere della prova del fatto estintivo della sua pretesa costituito dall’avvenuto adempimento. Nel…

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Il bonifico bancario effettuato per errore ad una società poi fallita non può essere oggetto di rivendicazione

Corte di Cassazione Civile, Sez. I, Ordinanza n. 13511/2021 del 18/05/2021 (Ud. 10/10/2021), Pr. A. Scaldaferri – Rel. L. Caradonna. Parole chiave: Fallimento – beni mobili – denaro – accredito su conto corrente – rivendicazione – restituzione – esclusione – amissione al passivo – chirografo – configurabilità. Massima: “In sede fallimentare le cose mobili fungibili, compreso il denaro, sono rivendicabili solo se sia intervenuto un fatto che abbia determinato la loro individuazione ed evitato la confusione con il patrimonio del fallito, essendo ammissibile, nel caso di avvenuta confusione, soltanto una domanda di insinuazione allo stato passivo per un credito pari al valore dei beni appresi al fallimento. (La S.C. ha espresso il principio in giudizio in cui il creditore affermava…

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La “transazione fiscale” tra Legge Fallimentare e C.C.I.I.: applicazione delle disposizioni prospettiche quali criterio interpretativo di quelle vigenti 

Cass. Civ. S.U., Ordinanza 23 febbraio 2021[1], n. 8504, Pres. Travaglino – Rel. Manzon Parole chiave: “transazione fiscale”[2] – configurabilità di norme del C.c.i.i. quali utile criterio interpretativo degli istituti della legge fallimentare – ambito di continuità tra regime vigente e regime futuro – competenza del Giudice Ordinario. Riferimenti normativi: Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (C.c.i.i.) artt. 48, 390, Legge Fallimentare art. 150, 182bis, 181ter, D.lgs. 14/2019 art. 91. CASO Una Società che aveva presentato istanza ex artt. 182 bis e ter L.F., riguardante l’intero Gruppo di appartenenza, che per quanto concerneva la proposta di “trattamento dei crediti tributari” veniva rigettata. Le mancate adesioni venivano impugnate avanti alla Commissione tributaria territorialmente competente “sostenendosi da parte delle società ricorrenti che,…

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I chiarimenti della Corte di Cassazione sul credito indennitario ex art. 169-bis L.F.

Cass. civ., sez. I, 23 novembre 2020, n. 26568 – Pres. Genovese – Rel. Vella Parole chiave: Concordato preventivo – Scioglimento del contratto – Controversia sull’indennizzo ai sensi dell’art. 169-bis l.fall. – Giudizio ordinario di cognizione – Necessità [1] Massima: In tema di concordato preventivo, l’accertamento con efficacia di giudicato circa l’esistenza, l’entità e il rango del credito relativo all’indennizzo cui ha diritto il terzo contraente che abbia subito lo scioglimento del contratto, a norma dell’art. 169-bis l.fall., va effettuato, come per tutti i restanti crediti concorsuali, nelle forme della cognizione ordinaria, fermo restando in capo al giudice delegato e al tribunale, in sede di omologazione, il potere di ammettere in tutto o in parte i crediti contestati, ai soli…

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