Procedure concorsuali e Diritto fallimentare

Responsabilità degli amministratori, dei sindaci e del revisore per il c.d. danno “diretto” e “da prospetto”: alcune considerazioni in materia di assetti adeguati

Tribunale di Venezia, Sezione Specializzata in materia di Impresa Sentenza n. 3942 del 07 novembre 2024, Parole chiave: Responsabilità amministratori, sindaci e revisore; responsabilità per danno diretto; responsabilità c.d. “da prospetto”; prova; assetti adeguati; Massima: “Se il fondamento della domanda nei confronti degli amministratori, dei sindaci e del revisore contabile per il risarcimento c.d. danno “diretto” (artt. 2395 e 2407 c.c. e art. 15 del D. Lgs. n. 39/2010) e la responsabilità c.d. “da prospetto” (art. 94, comma 8, T.U.F.) è l’erroneità/falsità delle risultanze del bilancio relativamente ai crediti verso la clientela e alla svalutazione dei medesimi, la dimostrazione di tale circostanza presuppone l’espletamento di una C.T.U. che analizzi la documentazione contabile della società relativa alle singole posizioni creditorie verso…

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La ristrutturazione trasversale è compatibile col concordato in continuità indiretta?

Corte d’Appello di Brescia., sez. I civ., 17 novembre 2024, n. 20862 – Pres. Magnoli – Rel. Stagno Parole chiave Concordato preventivo – Concordato in continuità aziendale – Continuità indiretta – Giudizio di omologazione – Ristrutturazione trasversale – Cross class cram down – Classe interessata – Valore di liquidazione – Valore eccedente quello di liquidazione – Finanza esterna – Regola di priorità assoluta – Absolute priority rule – Regola di priorità relativa – Relative priority rule Massima: “Ai fini dell’omologazione del concordato in continuità aziendale, in mancanza dell’approvazione a maggioranza delle classi, la ristrutturazione trasversale postula la configurabilità di un valore eccedente quello di liquidazione, da intendersi quale plusvalore riconducibile alla redditività aziendale, mentre non è sufficiente l’apporto di risorse…

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L’operatività del principio della c.d. trattazione prioritaria all’esito di translatio dell’istruttoria prefallimentare

Cass., sez. I, 24 ottobre 2024, n. 27611, Pres. Cristiano – Est. Pazzi [1] Competenza civile – Regolamento di competenza – Conflitto (regolamento d’ufficio) – Conflitto positivo di competenza tra tribunali fallimentari – Risoluzione – Effetti – Primo fallimento dichiarato da tribunale incompetente – Caducazione – Esclusione – Prosecuzione del procedimento davanti al giudice competente – Necessità – Fondamento – Unitarietà del procedimento fallimentare – Configurabilità. Massima: “A seguito della riassunzione del giudizio avanti al diverso tribunale ritenuto competente dalla Corte di cassazione, investita del ricorso avverso l’accoglimento del reclamo interposto contro la sentenza di fallimento resa da tribunale ritenuto però non competente in ragione di territorio, la trattazione del ricorso per l’apertura del fallimento va posposta a quella della…

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Notifica a mezzo pec ed effetti in caso di casella di posta piena

Sezioni Unite – n. 28452 del 17 settembre 2024[1] Parole chiave: Notifica atti via PEC – efficacia – Casella Posta notificato Piena – Effetti Riferimenti normativi Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza: art. 10 r.d. 267/1942: art. 31; C.p.c.: art. 325; legge 21 gennaio 1994 , n. 53: art. 1-ter commi 2 e 3; Costituzione: Italiana artt. 24 e 111. CASO La questione sulla quale verte il Provvedimento di legittimità trova fondamento in un Provvedimenti del Tribunale di Roma, emesso nel settembre 2008 ed oggetto di impugnazione avanti la Corte d’Appello capitolina che lo rigettava con sentenza resa pubblica il 28 ottobre 2021. In questa occasione si intende analizzare quanto argomentato dalle SU con riferimento all’ipotesi di inammissibilità del ricorso…

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L’esdebitazione del fallito può essere accordata quando vi sia stato un seppure minimo pagamento dei creditori

Cass. civ., sez. I, 24 ottobre 2024, n. 27562 – Pres. Cristiano – Rel. Vella Parole chiave: Fallimento – Chiusura della procedura concorsuale – Effetti – Esdebitazione – Mancato soddisfacimento di alcuni creditori concorsuali – Irrilevanza – Pagamento di parte dei debiti in sede di ripartizione dell’attivo – Sufficienza – Condizioni [1] Massima: Il requisito oggettivo cui è condizionato il beneficio dell’esdebitazione – e, dunque, l’inesigibilità dei crediti residui verso il fallito – richiede, ai sensi dell’art. 142, comma 2, l.fall., che i creditori concorsuali siano stati soddisfatti almeno in parte e tale condizione deve intendersi realizzata, secondo un’interpretazione costituzionalmente orientata, anche quando taluni di essi non siano stati pagati affatto, risultando sufficiente che una parte dei debiti, oggettivamente intesa,…

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La liquidazione controllata e l’esdebitazione: si ritiene necessaria una valutazione prognostica?

Tribunale di Ascoli Piceno 8.11.2024 Parole chiave: Sovraindebitamento – Procedure – Liquidazione controllata – Attivo liquidabile – Eccessiva non operabilità dell’impresa – Esdebitazione Massima: “Ai sensi del nuovo art. 282 CCII, per le procedure di liquidazione controllata l’esdebitazione opera di diritto, e a condizione che il debitore non abbia “determinato la situazione di sovraindebitamento con colpa grave, malafede o frode”. Ebbene, nonostante non si tratti di una condizione per l’ammissibilità del ricorso e fermo restando che ogni valutazione sulla sussistenza delle preclusioni di cui agli artt. 280 e 283, c. 2 CCII resta riservata ad una fase successiva alla apertura della procedura di sovraindebitamento, questo Tribunale ritiene opportuno esprimere – già in questa prima fase e considerando quanto la legge…

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Revocabilità dei pagamenti eseguiti sulla base di un contratto di factoring

Cass. Civ., Sez. I, 9 dicembre 2024, n. 31652  Massima: “In tema di factoring, l’esenzione da revocatoria prevista dall’art. 6, comma 1, della legge n. 52/1991, riguarda solo i pagamenti ordinari compiuti dal debitore ceduto al cessionario nell’ambito del contratto, ai sensi dell’art. 67, comma 2, L. fall., e non anche gli atti solutori anomali, di cui al primo comma, n. 2), dello stesso art. 67.” (massima ufficiale)  Disposizioni applicate: art. 67 l.fall. – art. 6 l. 52/1991 Parole chiave: revocatoria concorsuale – mezzo anormale di pagamento – factoring – esenzione – limiti CASO La Corte d’appello di Ancona ha accolto la domanda ex art. 67, comma 1, n. 2, l.fall. proposta dalla Curatela di un fallimento contro un istituto bancario,…

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Individuazione e trasferimento dei beni del debitore nei rapporti tra procedura principale e procedura secondaria di insolvenza

Corte di Giustizia UE, Sentenza del 18 aprile 2024 Parole chiave Domande di pronuncia pregiudiziale – Procedura principale di insolvenza – Procedura secondaria di insolvenza – inventario – trasferimento beni Massima: “Nelle procedure di insolvenza la massa dei beni della procedura secondaria di insolvenza è costituita solo dai beni situati nel territorio dello stato membro alla data di apertura della procedura secondaria”. Disposizioni applicate: art.267 TFUE, artt. 3 paragrafo 2, 21 paragrafo 1, 34 del reg. UE 2015/848 La sentenza delle Corte di Giustizia UE del 18 aprile  2024 è stata pronunciata nelle cause riunite C-765/22 e C-772/22, aventi ad oggetto due domande di pronuncia pregiudiziale proposte alla Corte, ai sensi dell’articolo 267 TFUE, dallo Juzgado de lo Mercantil n….

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Legittimazione del creditore postergato a proporre istanza di liquidazione giudiziale e esigibilità del credito per l’apertura della liquidazione controllata

Trib. Verona, 18 dicembre 2024 – Pres. Lanni, Est. Pagliuca Parole chiave Creditore postergato – liquidazione giudiziale – impresa minore – liquidazione controllata – esigibilità del credito. Massima: “Il creditore postergato è legittimato a esercitare l’azione per l’apertura della liquidazione giudiziale o della liquidazione controllata, posto che l’ordine di pagamento in una procedura concorsuale individuale o collettiva non assume rilevanza giuridica ai fini della legittimazione attiva del creditore. A conferma di ciò, l’art. 37, c. 2 CCII, specularmente a quanto già previsto dall’art. 6 L.F., richiede unicamente la qualità di creditore senza operare distinzioni circa la natura del credito vantato”. Riferimenti normativi Artt. 2467 c.c. – 37 co. 2 CCII – 2 co. 1 lett. d CCII – 268 co….

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Denuncia per gravi irregolarità ex art. 2409 c.c. e scelte organizzative

Trib. Brescia, sez. impr., 23 ottobre 2024, Pres. Del Porto – Bianchetti – Rel. Castellani Parole chiave Continuità aziendale – Assetti organizzativi, amministrativi e contabili – Denuncia per gravi irregolarità ex art. 2409 c.c. Massima “Il procedimento ex art. 2409 c.c. ha la finalità di consentire, tramite l’intervento dell’autorità giudiziaria, il ripristino della legalità e della regolarità nella gestione, violate da condotte degli amministratori gravemente contrastanti con i principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale. La natura, lato sensu cautelare, dello strumento ex art. 2409 c.c.., apprestato per una pronta reazione a gravi irregolarità idonee ad arrecare al patrimonio sociale un concreto pregiudizio, impedisce che il rimedio sia fondatamente diretto a censurare fatti remoti e/o comunque radicalmente privi di potenzialità…

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