Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
Notifica a mezzo pec ed effetti in caso di casella di posta piena
Sezioni Unite – n. 28452 del 17 settembre 2024[1] Parole chiave: Notifica atti via PEC – efficacia – Casella Posta notificato Piena – Effetti Riferimenti normativi Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza: art. 10 r.d. 267/1942: art. 31; C.p.c.: art. 325; legge 21 gennaio 1994 , n. 53: art. 1-ter commi 2 e 3; Costituzione: Italiana artt. 24 e 111. CASO La questione sulla quale verte il Provvedimento di legittimità trova fondamento in un Provvedimenti del Tribunale di Roma, emesso nel settembre 2008 ed oggetto di impugnazione avanti la Corte d’Appello capitolina che lo rigettava con sentenza resa pubblica il 28 ottobre 2021. In questa occasione si intende analizzare quanto argomentato dalle SU con riferimento all’ipotesi di inammissibilità del ricorso…
Continua a leggere...L’esdebitazione del fallito può essere accordata quando vi sia stato un seppure minimo pagamento dei creditori
Cass. civ., sez. I, 24 ottobre 2024, n. 27562 – Pres. Cristiano – Rel. Vella Parole chiave: Fallimento – Chiusura della procedura concorsuale – Effetti – Esdebitazione – Mancato soddisfacimento di alcuni creditori concorsuali – Irrilevanza – Pagamento di parte dei debiti in sede di ripartizione dell’attivo – Sufficienza – Condizioni [1] Massima: Il requisito oggettivo cui è condizionato il beneficio dell’esdebitazione – e, dunque, l’inesigibilità dei crediti residui verso il fallito – richiede, ai sensi dell’art. 142, comma 2, l.fall., che i creditori concorsuali siano stati soddisfatti almeno in parte e tale condizione deve intendersi realizzata, secondo un’interpretazione costituzionalmente orientata, anche quando taluni di essi non siano stati pagati affatto, risultando sufficiente che una parte dei debiti, oggettivamente intesa,…
Continua a leggere...La liquidazione controllata e l’esdebitazione: si ritiene necessaria una valutazione prognostica?
Tribunale di Ascoli Piceno 8.11.2024 Parole chiave: Sovraindebitamento – Procedure – Liquidazione controllata – Attivo liquidabile – Eccessiva non operabilità dell’impresa – Esdebitazione Massima: “Ai sensi del nuovo art. 282 CCII, per le procedure di liquidazione controllata l’esdebitazione opera di diritto, e a condizione che il debitore non abbia “determinato la situazione di sovraindebitamento con colpa grave, malafede o frode”. Ebbene, nonostante non si tratti di una condizione per l’ammissibilità del ricorso e fermo restando che ogni valutazione sulla sussistenza delle preclusioni di cui agli artt. 280 e 283, c. 2 CCII resta riservata ad una fase successiva alla apertura della procedura di sovraindebitamento, questo Tribunale ritiene opportuno esprimere – già in questa prima fase e considerando quanto la legge…
Continua a leggere...Revocabilità dei pagamenti eseguiti sulla base di un contratto di factoring
Cass. Civ., Sez. I, 9 dicembre 2024, n. 31652 Massima: “In tema di factoring, l’esenzione da revocatoria prevista dall’art. 6, comma 1, della legge n. 52/1991, riguarda solo i pagamenti ordinari compiuti dal debitore ceduto al cessionario nell’ambito del contratto, ai sensi dell’art. 67, comma 2, L. fall., e non anche gli atti solutori anomali, di cui al primo comma, n. 2), dello stesso art. 67.” (massima ufficiale) Disposizioni applicate: art. 67 l.fall. – art. 6 l. 52/1991 Parole chiave: revocatoria concorsuale – mezzo anormale di pagamento – factoring – esenzione – limiti CASO La Corte d’appello di Ancona ha accolto la domanda ex art. 67, comma 1, n. 2, l.fall. proposta dalla Curatela di un fallimento contro un istituto bancario,…
Continua a leggere...Individuazione e trasferimento dei beni del debitore nei rapporti tra procedura principale e procedura secondaria di insolvenza
Corte di Giustizia UE, Sentenza del 18 aprile 2024 Parole chiave Domande di pronuncia pregiudiziale – Procedura principale di insolvenza – Procedura secondaria di insolvenza – inventario – trasferimento beni Massima: “Nelle procedure di insolvenza la massa dei beni della procedura secondaria di insolvenza è costituita solo dai beni situati nel territorio dello stato membro alla data di apertura della procedura secondaria”. Disposizioni applicate: art.267 TFUE, artt. 3 paragrafo 2, 21 paragrafo 1, 34 del reg. UE 2015/848 La sentenza delle Corte di Giustizia UE del 18 aprile 2024 è stata pronunciata nelle cause riunite C-765/22 e C-772/22, aventi ad oggetto due domande di pronuncia pregiudiziale proposte alla Corte, ai sensi dell’articolo 267 TFUE, dallo Juzgado de lo Mercantil n….
Continua a leggere...Legittimazione del creditore postergato a proporre istanza di liquidazione giudiziale e esigibilità del credito per l’apertura della liquidazione controllata
Trib. Verona, 18 dicembre 2024 – Pres. Lanni, Est. Pagliuca Parole chiave Creditore postergato – liquidazione giudiziale – impresa minore – liquidazione controllata – esigibilità del credito. Massima: “Il creditore postergato è legittimato a esercitare l’azione per l’apertura della liquidazione giudiziale o della liquidazione controllata, posto che l’ordine di pagamento in una procedura concorsuale individuale o collettiva non assume rilevanza giuridica ai fini della legittimazione attiva del creditore. A conferma di ciò, l’art. 37, c. 2 CCII, specularmente a quanto già previsto dall’art. 6 L.F., richiede unicamente la qualità di creditore senza operare distinzioni circa la natura del credito vantato”. Riferimenti normativi Artt. 2467 c.c. – 37 co. 2 CCII – 2 co. 1 lett. d CCII – 268 co….
Continua a leggere...Denuncia per gravi irregolarità ex art. 2409 c.c. e scelte organizzative
Trib. Brescia, sez. impr., 23 ottobre 2024, Pres. Del Porto – Bianchetti – Rel. Castellani Parole chiave Continuità aziendale – Assetti organizzativi, amministrativi e contabili – Denuncia per gravi irregolarità ex art. 2409 c.c. Massima “Il procedimento ex art. 2409 c.c. ha la finalità di consentire, tramite l’intervento dell’autorità giudiziaria, il ripristino della legalità e della regolarità nella gestione, violate da condotte degli amministratori gravemente contrastanti con i principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale. La natura, lato sensu cautelare, dello strumento ex art. 2409 c.c.., apprestato per una pronta reazione a gravi irregolarità idonee ad arrecare al patrimonio sociale un concreto pregiudizio, impedisce che il rimedio sia fondatamente diretto a censurare fatti remoti e/o comunque radicalmente privi di potenzialità…
Continua a leggere...Atti successivi alla perdita del capitale sociale e principio di adeguatezza degli assetti
Sentenza n. 1772 del 04 giugno 2024, Tribunale di Venezia, Sezione Specializzata in materia di Impresa; Parole chiave: Amministratore; liquidazione; perdita del capitale sociale; atti di distrazione; pagamento preferenziale; par conditio creditorum Massima: “È onere della parte convenuta dimostrare di aver proseguito l’attività in un’ottica meramente conservativa dopo il verificarsi di una causa di scioglimento e quindi dare prova che tali atti non comportino un nuovo rischio d’impresa (come tale idoneo a pregiudicare il diritto dei creditori) e siano giustificati dalla finalità liquidatoria o necessari”. Riferimenti normativi: Art. 2476 cc, art. 2741 cc; art. 2484 cc; art. 2485 cc; art. 2486 cc; art. 2394 cc; CASO La curatela aveva promosso azione sociale ai sensi dell’art. 146 L.Fall, in relazione agli…
Continua a leggere...Natura delle società di cartolarizzazione
Corte di Cassazione: Provvedimento di Rinvio a Nuovo Ruolo civ. del 26 ottobre 2023, n. 10176[1] Parole chiave: Natura delle Società di Cartolarizzazione ai fini dell’espressione di voto in sede concorsuale. Riferimenti normativi: Preleggi: art, 12; Legge Fallimentare: art. 115, art. 127, 128; CCI: art. 243; Testo Unico Bancario: art. 58, art. 106; Regolamento BCE n. 1075/2013[2]; DM[3] 2 aprile 2015 n. 53, D.lgs. n. 116/2024. CASO La questione sulla quale verte sull’applicabilità alle Società di cartolarizzazione della disposizione della Legge Fallimentare (art. 1279) ed ora del CCI (art. 243) in materia di legittimità al voto per creditori resisi tali in quanto acquirenti dei crediti dopo la dichiarazione di fallimento del debitore. Nel caso di specie, a mezzo proprio del…
Continua a leggere...Impugnazione dei piani di riparto (parziali e finale) nella liquidazione coatta amministrativa d’imprese assicurative: profili critici
Cass. civ., sez. I, 25 luglio 2024, n. 20862 – Pres. Cristiano – Rel. Pazzi Parole chiave Liquidazione coatta amministrativa – Imprese di assicurazione e riassicurazione – Ripartizione dell’attivo – Riparti parziali – Impugnazione – Riparto finale – Analogia – Opposizione allo stato passivo – Composizione del tribunale – Collegiale – Inosservanza – Nullità Massima: “In tema di liquidazione coatta amministrativa, i riparti parziali sono impugnabili facendo applicazione analogica della procedura prevista per il riparto finale, secondo le modalità previste dall’art. 213, comma 3, LF, mentre nella liquidazione coatta amministrativa delle assicurazioni i riparti parziali sono impugnabili secondo le modalità previste dagli artt. 98 e 99 LF., in ragione del combinato disposto degli artt. 261, comma 3, e 254, comma…
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