Procedure concorsuali e Diritto fallimentare

Concordato minore, prosecuzione dell’attività imprenditoriale e onere della prova in capo al debitore

Tribunale di Brescia, 25 settembre 2024, Giudice Gianluigi Canali Parole chiave Concordato minore – Prosecuzione attività Massima: “Nel caso di concordato minore, il debitore che presenta la domanda e la proposta deve dimostrare come sarà in grado – dopo l’omologa – di assicurare il pagamento dei crediti che sorgeranno nell’ambito dell’ordinaria gestione della società; laddove non venga fornita detta prova, la domanda di concordato non può essere omologata”. Disposizioni applicate Art. 74 c.c.i.i. (proposta di concordato minore), art. 78 c.c.i.i. (procedimento), art. 80 c.c.i.i. (omologazione del concordato minore) CASO Una s.n.c. chiede di essere ammessa a una procedura di concordato minore. Si prevede il soddisfacimento integrale delle spese di procedura e il pagamento dei creditori (chirografari e privilegiati) nella misura…

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La relazione ex art. 160, comma 2, l.fall. deve contenere anche le informazioni relative alla possibilità di esperire azioni risarcitorie o revocatorie

Cass. civ., sez. I, 15 giugno 2023, n. 17106 – Pres. Genovese – Rel. Amatore Parole chiave: Concordato preventivo – Relazione ex art. 160, comma 2, l.fall. – Contenuto – Valutazione in ordine alle azioni risarcitorie e revocatorie – Necessità [1] Massima: In tema di concordato preventivo, la relazione ex art. 160, comma 2, l.fall. deve contenere le valutazioni in ordine alla possibilità di esperire eventuali azioni risarcitorie o revocatorie, in quanto necessarie per la corretta quantificazione e valutazione del possibile attivo ricavabile in sede di liquidazione, riguardando il profilo dell’adeguatezza delle informazioni fornite ai creditori al fine di consentire loro di decidere con cognizione di causa quale posizione assumere nei confronti della proposta concordataria, con la conseguenza che l’indicazione…

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Liquidazione controllata con il solo apporto di terzi: una soluzione perseguibile?

Tribunale di Padova, 22 ottobre 2024 Parole chiave: Sovraindebitamento – Procedure –Liquidazione controllata – Finanza esterna – Durata – Esdebitazione Massima: “Se è ben vero che, al pari di quanto espressamente stabilito dall’art. 281 commi V e VI CCI, la dichiarazione di esdebitazione ai sensi dell’art. 282 CCI non possa in sé precludere la prosecuzione dell’attività liquidatoria, è altrettanto vero che l’attività liquidatoria non può che essere intesa in relazione ai beni rientranti nella massa al momento dell’esdebitazione; ritenuto pertanto, che, intervenuta la dichiarazione di esdebitazione, non possa proseguire l’acquisizione dei beni consistenti nelle quote di reddito non ancora maturate in quel momento, cosicchè l’apprensione della quota parte di reddito dovrà avvenire fino alla dichiarazione di esdebitazione ai sensi dell’art….

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Liquidazione giudiziale di società incorporata

Cassazione Civile, Sez. I, 23 maggio 2024, n.14414 (ordinanza) ¾ Abete Presidente Vella Relatore Fusione per incorporazione – Insolvenza società incorporata – Fallimento/Liquidazione giudiziale – Ammissibilità Parole chiave: Crisi ed insolvenza d’impresa – Liquidazione giudiziale – Società cancellata – Società incorporata Massima: “In tema di fusione per incorporazione, la società incorporata, qualora insolvente, è assoggettabile a fallimento, ai sensi dell’art. 10 l.fall., entro un anno dalla sua cancellazione dal registro delle imprese”. Riferimenti normativi: (art. 10 l. fall.; art. 33 c.c.i.i.) CASO  Il Tribunale di Catania aveva dichiarato il fallimento di una società editrice, fusa per incorporazione, sulla scorta della natura estintiva della operazione di incorporazione e conseguente applicazione del termine annuale per la dichiarazione di fallimento, secondo l’art. 10…

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Ammissibile un piano liquidatorio all’interno di una composizione negoziata

Tribunale di Perugia, decreto del 15 luglio 2024 Parole chiave Ricorso ex art. 19 CCII – Composizione negoziata – Impresa in liquidazione – Piano liquidatorio Massima: “Lo stato di liquidazione di un’impresa che chiede di accedere alla composizione negoziata o la predisposizione di un piano liquidatorio da parte dell’impresa istante non determinano il rigetto da parte del Tribunale della conferma delle misure protettive eventualmente richieste” Disposizioni applicate: art. 12 CCII, art. 17 CCII, art. 19 CCII CASO Il Tribunale di Perugia, con decreto in data 15/07/2024, si è occupato di un ricorso ex art.19 CCII presentato da un’impresa in liquidazione, la quale proponeva un piano caratterizzato dall’alienazione dell’unico immobile di proprietà ad un soggetto determinato, per ottenere la conferma delle…

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Sovraindebitamento: il principio di economicità è parametro necessario per valutare l’adeguatezza del compenso per prestazioni intellettuali prodromiche alla procedura

Trib. Verona, 19 agosto 2024 – Pres. Attanasio, Est. Lanni Parole chiave Sovraindebitamento – principio economicità – compenso del non professionista – contratto di prestazione d’opera intellettuale. Massima: “Le procedure di sovraindebitamento sono ispirate ad un principio di economicità che risponde all’ esigenza di non ridurre in modo sensibile, attraverso contratti d’opera intellettuale strumentali all’apertura della procedura, l’attivo destinato ai creditori. Questo principio è un parametro da considerarsi necessariamente al fine di valutare l’adeguatezza del compenso per prestazioni intellettuali prodromiche alla presentazione dell’istanza di nomina del gestore della crisi da sovraindebitamento”. Riferimenti normativi Art. 273 CCII – 2233 co. 2 c.c. CASO E QUESTIONI La pronuncia in esame risulta di particolare interesse perché ci impone di soffermare l’attenzione sulla portata…

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EC presenta: i corsi abilitanti per Gestore della Crisi d’Impresa

La gestione delle crisi aziendali è un settore affascinante e in continua evoluzione, che richiede competenze specifiche e costantemente aggiornate. Per rispondere a questa esigenza formativa e consentire l’iscrizione, o il mantenimento dell’iscrizione, all’Elenco tenuto dal Ministero della Giustizia, l’Università degli Studi Guglielmo Marconi, in collaborazione con Euroconference, ha sviluppato due corsi distinti: il Corso di Formazione per la prima iscrizione e il Corso di Aggiornamento per Gestori della Crisi d’Impresa. Questi corsi sono pensati per preparare e aggiornare i professionisti che operano nel campo della gestione e risoluzione delle crisi aziendali. Corso di Formazione per la prima iscrizione nell’Elenco Il Corso Gestore della Crisi d’Impresa è un’opportunità ideale per chi desidera ottenere le competenze e i requisiti necessari per…

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Inadempimento degli accordi di ristrutturazione dei debiti omologati, dichiarazione di apertura del fallimento o della liquidazione giudiziale e sorte del credito

Tribunale di Milano, Sez. II civile, 4 aprile 2024 – Pres. L. De Simone, Est. V. Agnese Parole chiave: Accordo di ristrutturazione dei debiti – Omologazione – Inadempimento del debitore agli obblighi assunti – Dichiarazione di fallimento – Omessa risoluzione degli accordi negoziali – Insinuazione del credito al passivo Massima: “L’inadempimento degli obblighi derivanti dai contratti negoziati nell’ambito di una procedura di accordi di ristrutturazione dei debiti omologati legittima il creditore insoddisfatto a chiedere, sussistendone i presupposti ordinari, l’apertura della procedura liquidatoria maggiore (ora, di liquidazione giudiziale). Il creditore, il quale non abbia previamente ottenuto la risoluzione dell’accordo concluso, non ha titolo per chiedere l’ammissione al passivo della procedura del suo credito originario, ma soltanto del credito negoziato e rimasto…

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Fallimento in estensione del socio accomandatario: è ammissibile la liquidazione controllata del medesimo socio privo di qualsiasi bene?

Tribunale di Milano, 7 agosto 2024, Presidente relatore Vasile Parole chiave Sovraindebitamento – Liquidazione controllata – Assenza di beni – Inammissibilità Massima: “Nel caso in cui una persona fisica si trova in stato di sovraindebitamento ma non ha alcun bene che possa essere destinato ai creditori, non è ammissibile la procedura di liquidazione controllata, non potendo questa svolgere alcuna funzione utile alla massa dei creditori, essendo anzi generatrice di costi ulteriori”. Disposizioni applicate Art. 268 c.c.i.i. (liquidazione controllata), art. 282 c.c.i.i. (esdebitazione di diritto), art. 283 c.c.i.i. (esdebitazione del sovraindebitato incapiente) CASO Una persona fisica che si trova in stato di sovraindebitamento chiede di essere ammesso alla procedura di liquidazione controllata prevista dal codice della crisi. Il debitore non dispone…

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Il rapporto tra misure protettive e misure cautelari nel contesto della composizione negoziata della crisi

Tribunale Imperia, Ord., 20/02/2024 – Est. Cappello Parole chiave: Composizione negoziata – Misure protettive – Misure cautelari – Durata misure protettive – Compatibilità misure protettive e cautelari  Massima: “In tema di composizione negoziata della crisi d’impresa, è ammissibile la concessione di misure cautelari volte a inibire ai creditori l’avvio o la prosecuzione di azioni esecutive, cautelari o concorsuali, qualora tali misure risultino necessarie per garantire il buon esito delle trattative e per evitare pregiudizi irreparabili. Tali misure, sebbene atipiche, devono essere proporzionate e funzionali al raggiungimento degli obiettivi di risanamento aziendale, tenendo conto della fase avanzata delle trattative e del consenso dei creditori più significativi”. Disposizioni applicate D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14, artt. 2, lett. p e q, 8,…

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