SOCIETÀ E FALLIMENTO

La responsabilità del socio verso i terzi per le obbligazioni di una società di persone deve ritenersi temporalmente correlata alla durata del rapporto sociale

Corte di Cassazione civile, Sez. III, Sentenza n. 29306 del 23/10/2023 Parole chiave: Società di persone – Socio – Responsabilità verso terzi – Durata del vincolo – Canoni di locazione. Massima: “La responsabilità del socio verso i terzi per le obbligazioni di una società di persone, ivi compresi i canoni di locazione, deve ritenersi temporalmente correlata alla durata del rapporto sociale e, conseguentemente esclusa oltre la data dello scioglimento del rapporto tra il socio e la società, a condizione che lo scioglimento sia stato portato con mezzi idonei a conoscenza dei terzi che lo hanno incolpevolmente ignorato.” Disposizioni applicate: art. 2290 c.c. I fatti oggetto della pronuncia attengono alla pattuizione di un contratto di locazione tra Alpha, società immobiliare detentrice…

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Eccezione di prescrizione presuntiva del curatore

Cass. S.U. Sentenza 29 agosto 2023[1], n. 25442, Pres. A. Amendola – Rel. F. Federici Parole chiave: Giuramento decisorio, legittimità in ambito fallimentare. Riferimenti normativi: Legge Fallimentare[2]: artt. 95 comma 1, 49, 220; Codice civile artt. 2731, 2737, 2739, 2944, 2956, 2959, 2960. CASO La questione sulla quale verte la decisione di legittimità, per la parte qui considerata, è focalizzata sulla legittimazione, da un lato, nell’ambito del giudizio di accertamento del passivo fallimentare, del curatore ad opporre la prescrizione presuntiva, in quanto parte processuale, o comunque in quanto terzo interessato, e, dall’altro la possibilità per la controparte di deferire giuramento “per accertare se si è verificata l’estinzione del debito”. Con l’ordinanza interlocutoria della Prima Sezione[3] viene richiesto alle Sezioni Unite…

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La soglia minima di cinquanta mila euro di debiti scaduti per l’apertura della procedura di liquidazione controllata

Tribunale di Lucca, Sezione crisi d’impresa e dell’insolvenza, 11 ottobre 2023, Presidente Giuntoli Parole chiave: Sovraindebitamento – Liquidazione controllata – Debiti scaduti Massima: “Nel caso in cui sia accertata l’esistenza di debiti scaduti per un importo superiore a 50.000 euro, sussiste – ai sensi dell’art. 268 del codice della crisi – uno dei requisiti oggettivi per l’apertura della procedura di liquidazione controllata sul patrimonio del debitore sovraindebitato”. Disposizioni applicate Art. 268 codice della crisi (liquidazione controllata) CASO Un creditore presenta domanda di apertura della procedura di liquidazione controllata sul patrimonio del debitore. Il Tribunale di Lucca verifica la sussistenza dei presupposti per l’apertura della procedura, fissati dall’art. 268 del codice della crisi. Dai documenti prodotti risulta che si è superata…

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No alla messa in liquidazione della S.r.l. per perdite di bilancio durante il periodo di emergenza sanitaria

Tribunale di Torino, Sezione specializzata in materia di impresa, Decreto, 15 settembre 2023. Parole chiave: Società – Società a responsabilità limitata – Assemblea – Socio – Estinzione – Scioglimento Massima: “L’azione volta a mettere in liquidazione la società a responsabilità con due soci paritetici ed a richiedere la nomina di un liquidatore a seguito dell’approvazione di bilanci in perdita, anche per più anni consecutivi, non può essere esperita laddove l’assemblea dei soci abbia sempre regolarmente funzionato ed i soci si siano avvalsi della possibilità di applicare la legislazione emergenziale emanata nel periodo pandemico, usufruendo in particolare della facoltà straordinaria di portare le perdite per l’anno 2020 e gli anni seguenti a nuovo, fino al quinto esercizio successivo”. Disposizioni applicate: art….

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Nel giudizio di opposizione allo stato passivo non sono ammesse domande nuove

Cass. civ., sez. I, 7 novembre 2022, n. 32750 – Pres. De Chiara – Rel. Campese Parole chiave: Fallimento – Accertamento del passivo – Opposizione allo stato passivo – Domande nuove ed emendatio libelli – Inammissibilità [1] Massima: “Il procedimento di opposizione allo stato passivo è un giudizio di carattere impugnatorio e, come tale, in difetto di una previsione espressa nell’art. 99 l.fall. che lo disciplina integralmente, non consente né l’introduzione di domande nuove, né la cosiddetta emendatio libelli, le quali vanificherebbero, d’altronde, l’obiettivo di semplificazione e celerità perseguito dal procedimento in parola nel rispetto dell’art. 24 Cost.”. Disposizioni applicate: r.d. 267/1942, artt. 98, 99 CASO Un avvocato proponeva domanda di ammissione al passivo del proprio credito in via privilegiata…

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Determinazione del valore delle azioni ad opera dell’esperto nominato dal Tribunale ex art. 2437 ter c.c.: l’istanza deve essere presentata entro il termine di 90 giorni

Corte d’Appello di Napoli, Sezione Specializzata in materia di imprese, Decreto n. 469 del 16 ottobre 2023 Parole chiave: recesso – liquidazione – quote – società per azioni – amministratori– termine – termine perentorio – termine ordinatorio – nomina – incarico – esperto – valutazione – istanza – relazione giurata di stima – azioni – valore di liquidazione Massima: “La determinazione del valore delle azioni ad opera dell’esperto nominato dal Tribunale deve avvenire nel termine indicato dall’art. 2437 ter c.c. e, conseguentemente, la nomina dell’esperto deve essere richiesta in tempo utile per consentire il rispetto di tale termine”. Disposizioni applicate: articolo 2437 ter c.c. Il caso in esame prende le mosse dal ricorso avanzato da due ex soci di una…

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Cooperativa agricola ed assoggettamento alla liquidazione giudiziale

Tribunale di Gela 7 luglio 2023 Parole chiave: Liquidazione giudiziale – Cooperativa Agricola – Requisiti accesso liquidazione giudiziale Massima: “Ai fini dell’applicazione dell’art 2545 – terdecies c.c., occorre accertare sulla base dell’attività svolta in concreto dall’intimata, e non sulla base delle mere risultanze formali della visura camerale e dello statuto sociale, sia se lo scopo mutualistico proprio della cooperativa (art. 2511 c.c.) sia compatibile con lo svolgimento di una attività commerciale, sia se oltre all’attività agricola essa eserciti una attività commerciale. (omissis) Lo scopo mutualistico proprio delle società cooperative (art. 2511 c.c.) non è incompatibile con lo svolgimento di una “attività commerciale” in quanto, come chiarito dalla consolidata giurisprudenza di legittimità, non è necessario il cd. lucro soggettivo, ossia il…

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Il concordato semplificato: condizioni di ammissibilità

Tribunale Parma, 12 luglio 2023,  est. Vernizzi. Concordato semplificato – Valutazione della ritualità della proposta – Riscontro dei requisiti di legge- Apertura – Provvedimenti conseguenti Parole chiave: Crisi ed insolvenza d’impresa – Composizione negoziata della crisi- Concordato semplificato- Presupposti – Vaglio di ritualità. Massima: “In relazione al vaglio di ritualità della domanda di concordato semplificato, è escluso che la valutazione del tribunale debba assumere portata “notarile” ed arrestarsi ad una verifica meramente formale della sussistenza dei presupposti di accesso alla procedura (competenza, iscrizione presso il Registro Imprese della ricorrente, requisiti soggettivi ed oggettivi ex art. 12 CCII, sottoscrizione della domanda ex art. 120 bis CCII, completezza della documentazione ex art. 39 CCII, tempestività della domanda). Il carattere di strumento liquidatorio…

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Il patto parasociale con opzione “put” non elude il divieto di patto leonino

Tribunale Catanzaro, Sez. spec. in materia di imprese, Sent., 18/07/2023. Parole chiave: Società – Patto parasociale – Patto leonino – Opzione – Socio – Partecipazione – Capitale sociale – Interesse meritevole di tutela. Massima: “I patti parasociali non attengono al piano organizzativo dell’ordinamento sociale, bensì a quello dei rapporti interindividuali tra titolari di partecipazioni societarie. Pertanto la nullità del patto parasociale per divieto del patto leonino si configura solo se il patto preveda un’elusione assoluta e costante della partecipazione agli utili e alle perdite e non tuteli un interesse meritevole ai sensi dell’art. 1322.” Disposizioni applicate: art. 1322 comma 2 c.c., art. 2265 c.c. Nel caso in esame, la società Alpha, attrice in causa, è gestore di un fondo rotativo…

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Formulazione della proposta di definizione all’A.d.E. e termine per la domanda ai fini dell’omologa forzosa di un accordo di ristrutturazione dei debiti

Tribunale di Roma, 14 luglio 2023 Parole chiave Accordo di ristrutturazione dei debiti – richiesta di omologa – opposizione Agenzia delle Entrate – perfezionamento dell’intesa col ceto creditorio – richiesta di cram down Massima: “La domanda di omologa degli accordi di ristrutturazione dei debiti può essere presentata solo successivamente alla manifestazione, da parte degli uffici competenti, dell’adesione o del diniego oppure al decorso del termine di novanta giorni dalla presentazione della proposta senza che gli uffici componenti abbiano manifestato la loro volontà adesiva o non adesiva, potendo solo in questo caso effettuarsi il giudizio di cram down”. Disposizioni applicate art. 48 comma 4 CCII, art.57 CCII, art. 63 commi 1, 2 e 2 bis CCII Nella sentenza in commento, avente ad…

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