SOCIETÀ E FALLIMENTO

Il D.lgs. 231/201 e la L. 190/202, interazioni e sinergie possibili

Negli ultimi decenni ed in particolare dopo la soppressione del Ministero delle Partecipazioni Statali (1993), che pone di fatto fine all’omonimo “Sistema” si è assistito in Italia alla proliferazione delle società a partecipazione pubblica (nel seguito anche “società” o “ente”). Accanto alla finanza statale, sviluppatasi all’interno degli enti esterni all’organizzazione dello Stato, si è sviluppato il complicato mondo della finanza locale, soprattutto con l’avvento delle “società miste” (L. 142/1990, art.22, co.3, lett. e). Anche la riforma del Titolo v della Costituzione, nel 2001, ha contribuito a tal processo, attribuendo agli enti locali la facoltà di adottare i modelli organizzativi ritenuti più idonei, prevedendo anche la compresenza di capitale pubblico e privato, per l’erogazione dei servizi di propria competenza e in…

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Sulla nullità della notificazione ex  art. 15 della legge fallimentare

Cass., Sez. I, 2/11/2015 n. 22352 Pres. Forte – Est. Ferro  Scarica la sentenza  Fallimento – procedimento per la dichiarazione di fallimento – notificazione di ricorso e decreto di fissazione udienza a mezzo PEC – erronea attestazione del cancelliere di non certezza della notifica – necessità di notifica a mezzo ufficiale giudiziario – esclusione (r.d. 16 marzo 1942, n. 267, legge fallimentare, art. 15; d.p.r. 11 febbraio 2015, n. 68, art. 6; d. lgs. 7 marzo 2005, n. 82 art. 45; d.p.c.m. 2 novembre 2005, art. 6)  [1] In tema di procedimento per la dichiarazione di fallimento, ai fini del perfezionamento della notifica telematica del ricorso, prevista dall’art. 15, comma 3, l. fall. – nel testo successivo alle modifiche apportate…

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Profili operativi sull’organizzazione e sulle azioni da attuare nell’attività di vigilanza del Modello 231

Obiettivo del seminario è quello di fornire ai partecipanti una metodologia operativa su come effettuare il monitoraggio documentale e sulle verifica da adottare in fase di vigilanza sull’attuazione e sulla modifica del Modello  231. Particolare attenzione verrà posta sui flussi informativi dall’OdV e verso l’OdV nonchè sulle modalità di pianificazione e di attuazione degli audit alla luce soprattutto dei recenti orientamenti giurisprudenziali e delle principali best practice utilizzate dagli operatori del settore Docente del seminario sarà il Dott. Antonio Candotti uno dei massimi esperti della materia e sarà così articolato L’ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ Il Calendario delle attività e delle riunioni  Come impostare il c.d. “Piano di Azione” Pianificazione Caratteristiche del documento e best practice Dichiarazione di compliance al Modello   Verbale…

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Nullità del precetto per mancato avvertimento sulle procedure da sovraindebitamento

Trib. Frosinone, ord. 28 gennaio 2016 Scarica l’ordinanza Precetto – mancato avviso sulle procedure di sovraindebitamento – nullità -opposizione all’esecuzione – istanza di sospensione – rigetto – mera irregolarità (artt. 480, comma 2, 615 c.p.c.; l. n. 3 del 2012). Il mancato inserimento nel precetto dell’avvertimento sulla possibilità di porre rimedio alla situazione di sovraindebitamento nei modi stabiliti dal novellato art. 480, secondo comma, c.p.c. non determina la nullità del precetto. Trib. Milano, ord. 23 dicembre 2015 Scarica l’ordinanza Precetto – mancato avviso sulle procedure di sovraindebitamento – nullità – opposizione agli atti esecutivi – istanza di sospensione – accoglimento (artt. 480, comma 2, 617 c.p.c.; l. n. 3 del 2012). È nullo il precetto privo dell’avvertimento al debitore che,…

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Modello 231: tecniche di redazione e revisione del Modello e dei protocolli di prevenzione

Il seminario 231 ha l’obiettivo di specializzare il professionista che intende svolgere attività di consulenza tecnico-giuridica nel settore della responsabilità amministrativa ex D.Lgs. 231/01. A tal fine, dopo aver illustrato brevemente il quadro normativo del D.Lgs. 231, verranno affrontati tutti gli steps della procedura per impostare la costruzione del Modello, nonché le problematiche che più di frequente si riscontrano “sul campo”. Il tutto si svilupperà sulla base di un caso concreto che accompagnerà il professionista in tutte le diverse fasi operative. Un focus verrà dedicato anche alle fattIspecie di reato più diffuse, valutando le ipotesi più frequenti di realizzazione e quindi i relativi protocolli specifici da poter adottare.  ELEMENTI ESSENZIALI DELLA RESPONSABILITA’ UTILI PER LA REDAZIONE DEL MODELLO Inquadramento della…

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Concordato preventivo e fallimento: ordine di trattazione dei due procedimenti

Corte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenza 15 maggio 2015, n. 9935; Pres. Rovelli, Est. Di Amato scarica la sentenza  [1] Concordato preventivo e accordi di ristrutturazione dei debiti – Concordato e fallimento – Prevenzione (Cod. proc. civ., art. 39, 273, 295; r.d. 16 marzo 1942, n. 267, legge fallimentare, art. 15, 161, 162, 173, 179, 180)  [2] Concordato preventivo e accordi di ristrutturazione dei debiti – Concordato e fallimento – Sospensione (Cod. proc. civ., art. 295; r.d. 16 marzo 1942, n. 267, legge fallimentare, art. 15, 161, 162, 173, 179, 180)  [3] Concordato preventivo e accordi di ristrutturazione dei debiti – Concordato e fallimento – Continenza (Cod. proc. civ., art. 39, 273; r.d. 16 marzo 1942, n. 267, legge fallimentare,…

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Il ruolo dell’organismo di vigilanza nel processo di acquisto di servizi professionali

Premessa Come indicato all’Art. 6, comma 1, lett. b) D.Lgs. 231/2001 (“Decreto”), l’Organismo di Vigilanza (“OdV”) è “…un organismo dell’ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo… ” che ha il compito di “vigilare sul funzionamento e sull’osservanza dei Modelli, di curare il loro aggiornamento…”, con una finalità sia preventiva – limitare il rischio che siano commessi reati -, sia esimente – dimostrare che l’impresa abbia posto in essere le necessarie misure di controllo e che l’OdV abbia correttamente adempiuto al suo compito. La prassi ha tradotto tale indicazione normativa in una serie di attività che devono caratterizzare l’azione dell’OdV, con riferimento al Decreto e al Modello di Organizzazione, Controllo e Gestione (“Modello”) previsto dal Decreto stesso: Il…

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Il curatore non può sciogliersi dal contratto preliminare se è stata trascritta la domanda di esecuzione in forma specifica

Corte di Cassazione SS.UU. 16 settembre 2015 n. 18131  Scarica la sentenza Contratto preliminare – Fallimento – Esecuzione specifica dell’obbligo di concludere il contratto – Trascrizione della  domanda giudiziaria – Recesso del curatore – Effetti (R.d. 16 marzo 1942 n. 267, legge fallimentare, art. 72; cod. civ., art. 2932, 2652 n.2)  [1] La dichiarazione del curatore di sciogliersi dal contratto preliminare di compravendita immobiliare ai sensi dell’art. 72 l. fall. non è opponibile al promittente compratore che prima della dichiarazione di fallimento, abbia trascritto la domanda ex art. 2932 c.c., diretta ad ottenere l’esecuzione in forma specifica dell’obbligo di concludere il contratto.  CASO[1] La società promittente compratrice di un immobile industriale proponeva innanzi al Tribunale di Venezia domanda giudiziale, regolarmente…

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La Cassazione si pronuncia sulla (in)ammissibilità del concordato di gruppo

Cass., sez. I, 13 ottobre 2015, n. 20559 (sent.)Pres. Ceccherini – Rel. Nazzicone Scarica la sentenza Concordato preventivo – Gruppi societari – Concordato di gruppo – Inammissibilità (r.d. 16 marzo 1942 n. 267, legge fallimentare, art. 161) Concordato preventivo – Competenza territoriale – Inderogabilità (r.d. 16 marzo 1942 n. 267, legge fallimentare, artt. 9, 161) [1] Il decreto che omologa un c.d. concordato preventivo di gruppo va cassato senza rinvio perché l’ordinamento giuridico italiano non contempla il concordato preventivo di gruppo. [2] É principio generale in tema di procedure concorsuali l’inderogabilità della competenza territoriale.  IL CASOUna società in nome collettivo avente sede in La Spezia, costituita mediante conferimento dell’intero patrimonio di quattro società di capitali, proponeva ricorso per l’ammissione al…

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Le offerte concorrenti nel concordato preventivo introdotte dalla legge 6 agosto 2015, n. 132

Il d.l. 27 giugno 2015, n. 83, recante “Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria”, convertito con modifiche in legge 6 agosto 2015, n. 132, ha introdotto rilevanti novità in materia di concordato preventivo prevedendo, tra l’altro, l’applicazione di procedure competitive ad ambiti che finora ne erano rimasti esclusi. Si tratta di strumenti che permettono una maggiore apertura della procedura concorsuale alla concorrenza con tendenziale maggiore soddisfacimento del ceto creditorio ma che, certamente, portano con sé il limite del dilatamento dei tempi della procedura Offerte concorrenti La novità più rilevante apportata dalla l. 132/2015 in tema di liquidazioni competitive nel concordato preventivo è senza dubbio rappresentata dall’aggiunta, nella legge fallimentare, dell’art….

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