SOCIETÀ E FALLIMENTO
Criticità nella assegnazione che comporta erosione del capitale
A seguito dell’operazione di assegnazione di beni ai soci, che come è noto di norma si sostanzia in una distribuzione di riserve di utili o di capitale, potrebbe verificarsi, in ragione dello stralcio dalla contabilità del residuo valore contabile del bene assegnato, una ulteriore riduzione/erosione del capitale sociale della società assegnataria. In tale eventualità l’operazione si traduce di fatto in una riduzione volontaria del capitale sociale, deliberata dai soci, ed attuabile solo dopo che siano trascorsi 90 giorni dal deposito della delibera (in tal senso si richiama il contenuto del secondo comma dell’art.2482 del codice civile). Si discute, pertanto, in dottrina se la riduzione del capitale sociale mediante attribuzione di beni in natura e non di denaro, possa essere operazione…
Continua a leggere...Il lavoro sportivo dilettantistico e le carte federali
Non vi è dubbio che la definizione di attività sportiva dilettantistica, in Italia, sia figlia di un gigantesco equivoco. Infatti, nella comune opinione, è considerata tale quella “non remunerativa”, ovvero quella svolta per finalità altruistiche. In realtà è tale quella svolta in settori non dichiarati professionistici dalla Federazione di appartenenza, indipendentemente che sia previsto o meno un compenso in favore di chi la svolge. Tant’è che il nuovo statuto Coni non parla più di attività dilettantistica ma si limita a distinguere l’attività professionistica da quella non professionistica. Però, nella “convinzione” che i “non professionisti” fossero i c.d. “amateur” di decoubertiana memoria, l’attività sportiva dilettantistica è stata oggetto, fino ad oggi, di interventi legislativi tesi a ridurre, se non in alcuni casi annullare, i costi fiscali, previdenziali e…
Continua a leggere...Tante proposte di legge per lo sport … forse troppe
In un momento come questo in cui l’attenzione è concentrata sui futuri decreti delegati di riforma del terzo settore, rischia di non avere adeguato risalto che, davanti alla Commissione cultura della Camera, pendono due proposte di legge, la n. 1680, presentata il 10 ottobre 2013, primo firmatario l’Onorevole Fossati, “disposizioni per il riconoscimento e la promozione della funzione sociale dello sport nonché delega al Governo per la redazione di un testo unico delle disposizioni in materia di attività sportiva”, sulla quale è già in essere la discussione in commissione ed è già presente nel calendario dell’aula per ottobre, e l’altra, presentata lo scorso 28 giugno, dalla deputata Sbrollini, responsabile per lo sport del partito democratico (n. 3936) “disciplina delle attività sportive dilettantistiche”….
Continua a leggere...Modalità di assegnazione agevolata senza riduzione del capitale sociale
L’assegnazione di beni ai soci si sostanzia in una distribuzione di riserve di utili o di capitale tramite beni in natura al posto del denaro. Relativamente alla scelta di quale riserva attribuire ai soci a fronte della predetta assegnazione, va in primissottolineato che la stessa non sembra del tutto libera (come invece lascerebbe intendere, dal punto di vista fiscale, l’art.1, comma 118 della Legge di Stabilità 2016, la legge n.208/2015), posto che è principio assodato dalla Corte di Cassazione (si veda la sentenza n.12347/1999) e dal Principio Contabile OIC28, che in primo luogo debbano essere distribuite ai soci le riserve meno vincolate (utili) rispetto a quelle più vincolate (capitale). In secondo luogo, va chiarito quale sia l’organo deputato ad assumere…
Continua a leggere...La riduzione del capitale al servizio della assegnazione agevolata
La “assegnazione” di beni ai soci, come noto, non è un’operazione codificata nella disciplina civilistica. L’assegnazione è infatti una modalità con cui la società dà esecuzione ad una decisione di distribuzione ai soci di una parte del proprio patrimonio netto, o dell’intero patrimonio se è attuata nella fase liquidatoria dell’ente; la peculiarità è che con l’assegnazione la società assolve all’obbligazione di restituzione, di riserve di utili o di capitale, nei confronti dei soci non attraverso il denaro, bensì in natura. Poiché l’assegnazione ha quindi come presupposto una decisione, che compete ai soci e non agli amministratori della società, che si sostanzia in una diminuzione del patrimonio netto, la sua corretta esecuzione richiede necessariamente una particolare attenzione al rispetto della disciplina…
Continua a leggere...Ancora sul diritto di voto ai sedicenni nelle associazioni
Lo statuto, di recente entrato in vigore, della U.I.S.P., uno tra i più importanti enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, introduce, nell’ordinamento sportivo, una importante novità. L’articolo 4, comma quinto, infatti, prevede che: “Il socio minorenne viene convocato alle assemblee e partecipa con diritto di voto al raggiungimento del sedicesimo anno di età con esclusivo riferimento all’elezione dei delegati al congresso territoriale …” (sul punto vedi anche “Il diritto di voto ai minorenni”). La particolarità della scelta adottata (ratificata dal Coni in sede di definitiva approvazione dello Statuto) si ricava sia dal riconoscimento del diritto di voto al minorenne sia dalla circostanza che questo diritto appare limitato (ad esempio non esercitabile in sede di approvazione dei bilanci). Ci si…
Continua a leggere...Il diritto di voto ai minorenni
La decisione della Commissione Tributaria Regionale Veneto n. 134, 20.01.2016, Sez. XXIV, offre alcuni interessanti spunti in merito al ruolo e ai diritti degli associati minorenni all’interno di una associazione sportiva. A seguito di un avviso di accertamento a carico di un sodalizio dilettantistico, al quale la Guardia di Finanza contestava la prevalente natura commerciale in quanto “non vi sarebbe stata una reale partecipazione dei soci alla vita associativa né alla gestione associativa limitandosi gli stessi a versare un corrispettivo a fronte delle prestazioni ricevute (lezioni di ballo)”, l’associazione ricorreva sostenendo, tra l’altro, la regolarità degli adempimenti statutari, in particolare in ordine al libro soci ed alle assemblee, osservando inoltre che gli associati erano, tranne gli istruttori, tutti minorenni con conseguente…
Continua a leggere...Un approccio diretto alla gestione dei crediti incagliati
Aziende strutturate, holding ma anche enti e municipalizzate possono decidere di occuparsi direttamente di clienti e debitori insolventi. Si tratta di un’attività meticolosa che spesso ha ripercussioni giuridiche, oltre che finanziarie e amministrative. A titolo di esempio, l’ufficio recupero crediti di un’azienda deve gestire lo scadenziario dei pagamenti, contattare telefonicamente e per iscritto i clienti insolventi, predisporre i decreti ingiuntivi, redigere report per controllare l’esposizione creditizia dell’azienda, gestire contatti con il customer service per la risoluzione delle problematiche riscontrate dalla clientela, inserire e manutenere anagrafiche clienti con i relativi termini di pagamento. Una mole di lavoro che spesso viene gestita con il supporto di studi legali esterni, tanto più quando è necessario procedere per via giudiziale. In questo caso, una…
Continua a leggere...L’outdoor training
L’attività fisica, oltre che essere utile per un corretto mantenimento della salute fisica, è indubbiamente uno strumento per renderci più ricettivi e positivi nei confronti della vita quotidiana. Del resto questo incipit è di antica memoria, se è vero che già Giovenale nelle sue Satire affermava il noto mens sana in corpore sano. Nella realtà, questa sensazione di benessere che si ha dopo aver praticato sport deriva dal fatto che il nostro cervello produce le endorfine, sostanze dotate di proprietà analgesiche e fisiologiche che ci portano uno stato di allegria e soddisfazione, tant’è vero che si parla di runner’s high (lo sballo del corridore). Praticare sport comporta, nella maggior parte dei casi, lasciarsi alle spalle la scrivania ed entrare a…
Continua a leggere...Come gestire al meglio il recupero dei crediti incagliati o in sofferenza
I crediti incagliati riguardano soggetti in una situazione di temporanea difficoltà finanziaria; i crediti in sofferenza invece (bad debts in inglese), sono quelli la cui riscossione non è certa, sia per la scadenza che per ammontare; quelli, cioè, che una società vanta verso soggetti che si trovano in stato di insolvenza. Uffici e studi legali si occupano molto spesso del recupero di tali crediti, propri o della propria clientela. La numerosità delle attività da gestire in quest’ambito e lo scadimento, purtroppo, dei crediti stessi, obbligano a cercare soluzioni per standardizzare il modo di operare e gestire al meglio le fasi del lavoro. Le esigenze sono molteplici ma l’attività si può riepilogare in alcuni passaggi chiave: – raccolta di tutti i…
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