SOCIETÀ E FALLIMENTO

Lotta internazionale alla corruzione di impresa: nuovi scenari ed impatti sul modello 231

In Verrem è il nome che si dà ad una serie di orazioni risalenti al I secolo a.C. nelle quali Cicerone, in veste di procuratore, accusa dei reati di corruzione e concussione Gaio Licinio Verre, governatore della Sicilia. Per quanto curioso, a distanza di duemila anni il tema della lotta alla corruzione, rientrante nel fenomeno più generale della criminalità d’impresa, costituisce ancora e, anzi, sempre più oggetto di discussione politica ed impegna non solo le agende delle Istituzioni nazionali, ma anche e soprattutto quelle sovranazionali, in sintonia con un sistema economico e legale sempre più globale ed interconnesso. Emblematica, a tal proposito, risulta essere l’analisi delle principali fonti normative. Il 21 Novembre 1997 viene siglata a Parigi la “Convenzione sulla…

Continua a leggere...

Le linee guida del “nuovo” concordato preventivo

Come è noto, la Legge n. 132/2015 ha apportato considerevoli innovazioni alla Legge Fallimentare, con l’intento di agevolare le procedure di gestione della crisi d’impresa. In particolare, in tema di concordato preventivo, tre sono le principali questioni sulle quali è intervenuta la riforma: la reintroduzione della previsione di un soddisfacimento minimo (almeno il 20%) dei crediti chirografari nei concordati liquidatori, le offerte concorrenti e le proposte concorrenti. Tali temi sono stati affrontati dal Tribunale di Bergamo, il quale, dopo un’analisi della Legge n. 132/2015, ha emesso la circolare operativa n. 2/2016 del 3 marzo 2016, fornendo le linee guida per una migliore comprensione della riforma. Per quanto concerne la soddisfazione minima dei crediti chirografari, prevista dal comma 4, articolo 160 L.F., si denota la volontà del Legislatore…

Continua a leggere...

La riforma della giustizia sportiva

Il Consiglio Nazionale del Coni, dopo aver inizialmente approvato i nuovi principi di giustizia sportiva, (delibera n. 1519 del 15.07.2014) ha successivamente emanato con delibera n. 1538 del 09.11.2015, approvato con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 16.12.2015, un proprio codice di giustizia sportiva con il quale ha reso esecutivi i principi di giustizia sportiva ai quali si sono dovuti uniformare i regolamenti di tutte le Federazioni e discipline sportive associate. Innanzi tutto affidando ad un nuovo organismo, che ogni Federazione ha dovuto istituire (o, in assenza, facendo riferimento a quello attivato centralmente dal Coni),  denominato commissione federale di garanzia l’onere di indicare i componenti degli organi di giustizia e il potere di adottare provvedimenti disciplinari nei loro…

Continua a leggere...

L’aumento gratuito di capitale sociale nelle società di capitali

La disciplina civilistica che regola l’aumento gratuito del capitale sociale è contenuta nelle seguenti disposizioni: società per azioni: l’art. 2442 Cod. Civ. disciplina il passaggio di riserve a capitale, statuendo che “l’assemblea può aumentare il capitale, imputando a capitale le riserve e gli altri fondi iscritti in bilancio in quanto disponibili. In questo caso le azioni di nuova emissione devono avere le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, e devono essere assegnate gratuitamente agli azionisti in proporzione di quelle da essi già possedute. L’aumento di capitale può attuarsi anche mediante aumento del valore nominale delle azioni in circolazione”; società a responsabilità limitata: l’art. 2481-ter Cod. Civ., relativo al passaggio di riserve a capitale, prevede che “la società può aumentare il…

Continua a leggere...

L’inammissibilità della domanda di concordato in bianco può essere dichiarata soltanto a seguito dell’audizione del debitore

Cassazione Civile, sez. I, 20 luglio 2016 n. 12957; Pres. Ragonesi, Est. Di Virgilio; P.M. Sorrentino (concl. conf.) Concordato preventivo – concordato in bianco – ammissibilità — audizione del debitore ex art. 162 l. fall. – necessità – limiti (R.d. 16 marzo 1942 n. 267, legge fallimentare, artt. 160, 161, 162) [1] La dichiarazione di inammissibilità della domanda di concordato preventivo deve essere preceduta dalla audizione del proponente anche nel caso di proposizione di domanda di concordato c.d. in bianco ai sensi dell’art. 161, comma 6, l. fall., mentre non è necessario che al debitore siano contestate le eventuali ragioni di inammissibilità della domanda. Fallimento – concordato preventivo – concordato in bianco – audizione del debitore in sede prefallimentare –…

Continua a leggere...

Esiste una via “semplificata” per lo scioglimento anticipato di Srl?

La possibilità di dichiarare lo scioglimento anticipato di una Srl senza la necessità che il verbale di nomina dei liquidatori risulti da un atto pubblico è un tema tuttora dibattuto e sul quale non si ha una piena convergenza di opinioni. Va da subito chiarito che, in tutti i casi in cui lo scioglimento anticipato avviene ai sensi del n. 6) del comma 1 dell’art. 2484, Cod. Civ., ossia con una delibera dell’assemblea dei soci della S.r.l. che esprime la volontà di procedere allo scioglimento anticipato della società, il relativo verbale deve essere prodotto in forma di atto pubblico in quanto si tratta di una modifica dell’atto costitutivo. La cd. “procedura semplificata”, ovvero la possibilità di non ricorrere alla forma…

Continua a leggere...

Notificazione dell’istanza di fallimento al debitore cancellato dal registro imprese: per la Corte di Cassazione è legittima mediante deposito nella casa comunale

[I] Cass., Sez. VI – 1, 9 settembre 2016, n. 17884 – Pres. Ragonesi – Rel. Genovese [II] Cass., Sez. I, 13 settembre 2016, n. 17946 – Pres. Nappi – Rel. Didone – P.M. Soldi (conf.) Procedimento per la dichiarazione di fallimento – impresa cancellata dal registro delle imprese – notificazione di ricorso e decreto di convocazione del debitore – a mezzo posta elettronica certificata e presso la sede del destinatario risultante dal registro delle imprese – impossibilità od esito negativo – deposito presso la casa comunale della sede iscritta nel registro imprese – questione di legittimità costituzionale – manifesta infondatezza (Cost., artt. 3, 24 e 111; regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, legge fallimentare, art. 15, comma 3;…

Continua a leggere...

Lo scioglimento della Srl: la procedura semplificata

La procedura di liquidazione di una società a responsabilità limitata, disciplinata dagli artt. 2484-2496 del codice civile, può essere suddivisa in tre fasi: accertamento del verificarsi di una causa di scioglimento della società e relativa pubblicità; procedimento di liquidazione; estinzione della società a seguito della sua cancellazione dal Registro Imprese. L’art. 2484 prevede che le società a responsabilità limitata si sciolgono: per il decorso del termine; per il conseguimento dell’oggetto sociale o per la sopravvenuta impossibilità di conseguirlo, salvo che l’assemblea, all’uopo convocata senza indugio, non deliberi le opportune modifiche statutarie; per l’impossibilità di funzionamento o per la continuata inattività dell’assemblea; per la riduzione del capitale al disotto del minimo legale, salvo quanto è disposto dagli articoli 2447 e 2482-ter;…

Continua a leggere...

Obblighi civilistici in caso di perdita del capitale sociale

La disciplina civilistica che presiede agli obblighi di integrità del patrimonio sociale nelle società di capitali, nel cui ambito si colloca il capitale sociale, prevede particolari obblighi di intervento, da parte degli amministratori, del collegio sindacale e dell’assemblea, solo se la perdita gravante sul capitale sociale che ne dovesse derivare risulta superiore a determinate soglie. Più in particolare, la predetta soglia che fa scattare le “cautele” civilistiche è data dalla presenza di perdite di esercizio che vadano ad intaccare il capitale sociale per un ammontare superiore ad un terzo. In merito al significato da attribuire all’espressione “capitale diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite”, giurisprudenza e dottrina sono concordi nel ritenere che le perdite incidono sul capitale sociale…

Continua a leggere...

La mancata esecuzione dei conferimenti da parte dei soci

Quando un socio di una s.r.l. non esegue il conferimento cui è obbligato nei termini indicati dagli Amministratori, questi devono attivare un procedimento disciplinato dall’articolo 2466 cod. civ. il quale prevede una diffida fino a culminare nella vendita o esclusione del socio moroso. Il socio è considerato in mora nei versamenti quando scadono i termini previsti per il versamento di quanto conferito ma non ancora liberato oppure, in presenza di conferimento di opere o servizi, da quando la polizza assicurativa o garanzia fideiussoria è scaduta o divenuta inefficace. In quest’ultimo caso il socio può sempre sostituire la polizza o la fideiussione con un versamento di un corrispondente importo in denaro. La messa in mora del socio comporta per quest’ultimo l’impossibilità…

Continua a leggere...