SOCIETÀ E FALLIMENTO

Reati colposi e nozione di vantaggio dell’ente ex D.Lgs. 231/2001

Con la sentenza n. 24697/2016, la Corte di Cassazione ha affrontato il caso di un infortunio sul lavoro a seguito del quale, il datore di lavoro, il dirigente responsabile e il lavorate dipendente addetto presso l’azienda ove era avvenuto il sinistro sono stati chiamati a rispondere di fronte al Tribunale di Trento del reato di lesioni colpose derivanti, a loro volta, dalla violazione della normativa in materia di prevenzione sugli infortuni sul luogo di lavoro. Dalle suddette contestazioni è derivata l’attribuzione in capo alla società della responsabilità amministrativa exarticolo 25-septies del D.Lgs. 231/2001, ciò in quanto, secondo l’impianto accusatorio, il reato commesso, seppure avente natura colposa, avrebbe comunque generato un vantaggio nei confronti dell’ente. Con specifico riferimento alla posizione della società, i giudici del…

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Gli organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento: costituzione e funzioni

Nelle procedure di accordo e di piano del consumatore l’organo tecnico è rappresentato dall’organismo di composizione delle crisi; nonché dal liquidatore (ovvero dal medesimo organismo) nella procedura di liquidazione. A tale organo, il legislatore riconosce un ruolo assolutamente centrale, disegnando specifiche competenze e particolarissime funzioni, allo scopo di individuare una soluzione alle crisi da sovraindebitamento degli imprenditori non fallibili e dei consumatori e di alleggerire la struttura processuale degli istituti di cui alla l. n. 3 del 2012. I (molteplici) compiti dell’organismo. Che il legislatore abbia confezionato per l’OCC una veste alquanto singolare è confermato dal fatto che tale organismo svolge compiti di “ausilio” del debitore, dovendo assumere “ogni iniziativa funzionale alla predisposizione del piano di ristrutturazione e all’esecuzione dello…

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Modello 231 nelle Società controllate da P.A. ed Enti pubblici

Il tema del rapporto tra “Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione”, ora dopo l’intervenuta riforma del D.Lgs. 97/2016 “Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e Trasparenza” (PTPCT), ed il Modello 231 è stato da sempre oggetto di valutazioni e considerazioni da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). In particolare le posizioni assunte dall’Autorità hanno posto l’interrogativo se l’adozione del Modello 231 per le controllate e partecipate pubbliche fosse un “obbligo” e non un “onere” come prevede il legislatore del D.Lgs. 231/01. Nella determinazione n. 8 del 17 giugno del 2015, l’ANAC, al Punto 2., ha previsto: “Le presenti Linee guida muovono dal presupposto fondamentale che le amministrazioni controllanti debbano assicurare l’adozione del Modello di organizzazione e gestione previsto dal…

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La rilevanza delle linee guida e delle buone pratiche clinico-assistenziali

Una delle più significative novità introdotte dalla “Legge Gelli-Bianco” rispetto alle previsioni contenute nell’art. 3 della “Legge Balduzzi” riguarda la rilevanza delle linee guida e delle buone-pratiche clinico assistenziali nei giudizi di responsabilità civile del medico. Nel prevedere il dovere del professionista sanitario di attenersi, salve le specificità del caso concreto, alle raccomandazioni previste dalle linee guida pubblicate nel sito internet dell’Istituto superiore di sanità pubblica, l’art. 5 della nuova legge si discosta dalla precedente sotto due punti di vista: da un lato, precisa quali sono le linee guida rilevanti nel giudizio di responsabilità medica tramite la creazione di un sistema di accreditamento formale affidato alle istituzioni, così soddisfacendo un’innegabile esigenza di certezza ma, al contempo, inevitabilmente introducendo anche il…

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Quando la lavorazione incide sulla non imponibilità della cessione UE

Nella sentenza Toridas, di cui alla causa C-386/16 del 26 luglio 2017, la Corte di giustizia ha dovuto stabilire non solo se l’esenzione prevista per le cessioni intraunionali di beni sia applicabile nella specifica vendita “a catena” presa in considerazione, ma anche se la lavorazione avente per oggetto i beni già oggetto di cessione possa incidere sul regime di esenzione ad essa applicabile. Come altrove ricordato (http://www.ecnews.it/destinatario-finale-guida-trattamento-iva-della-triangolazione/), il caso esaminato è quello di una società lituana che cede i beni ad una società estone con consegna in Lituania, quindi con clausola “franco partenza”. A sua volta, la società acquirente vende i beni ai propri clienti, identificati ai fini IVA in altri Paesi membri, organizzando il relativo trasporto “a destino”. Dai fatti di causa si desume che la…

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Il procedimento penale 231: la Cassazione prende posizione su vari aspetti controversi con la sentenza n. 41768/2017

Competenza per territorio e competenza per connessione rispetto a reati non oggetto di addebito 231, contestazione 231 con rinvio ai capi di imputazione per le persone fisiche, utilizzabilità delle intercettazioni telefoniche, indipendenza delle impugnazioni dell’imputato e dell’ente, queste le principali questioni procedimentali e processuali affrontate nelle 146 pagine della sentenza della Cassazione penale, Sez. VI, n. 41768 depositata il 13.9.2017. Con tale pronuncia la Suprema Corte ha assunto precisa e motivata posizione su alcuni degli aspetti più controversi della disciplina processual-penalistica dell’accertamento della Responsabilità degli enti, in bilico tra norme del codice di procedura penale e disposizioni speciali di cui al D.Lgs. 231/01. Competenza per territorio e connessione        “Il <<giudice penale competente>> a conoscere gli illeciti amministrativi dell’ente è il…

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Nel concordato in bianco può essere autorizzata la sospensione dei contratti pendenti – anche inaudita altera parte – ma non lo scioglimento

Tribunale di Rovigo decreto 9 agosto 2017 [1] Concordato preventivo – concordato in bianco – autorizzazione allo scioglimento dei contratti pendenti – Esclusione – Sospensione dei contratti in corso di esecuzione – Ammissibilità. (R.d. 16 marzo 1942 n. 267, legge fallimentare, art. 169 bis)   [2] Concordato preventivo – Sospensione dei contratti in corso di esecuzione – Provvedimento inaudita altera parte – Necessità del contraddittorio – Esclusione. R.d. 16 marzo 1942 n. 267, legge fallimentare, art. 169 bis) [1] Durante la fase in bianco del concordato preventivo è preclusa l’autorizzazione allo scioglimento dai contratti pendenti dei quali il tribunale può autorizzare soltanto la misura cautelare della sospensione ai sensi dell’art. 169 bis l. fall. [2] La natura cautelare del provvedimento…

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Nuove norme antiriciclaggio: e’ davvero venuto meno l’obbligo di tenuta dell’archivio unico informatico (AUI) e del registro della clientela?

Il testo del d.lgs. 231/2007, in vigore a partire dal 4 luglio 2017, non prevede più l’obbligo di tenuta dell’Archivio Unico Informatico (AUI) e del Registro della Clientela. Tuttavia, mentre con riguardo alle banche e agli altri intermediari finanziari, è logicamente prevedibile che, date le dimensioni delle rispettive attività, gli stessi non abbandoneranno mai tali presidi informatici, con riguardo ai professionisti, se da un lato si semplificano formalmente le attività di tenuta e di gestione della documentazione relativa alla clientela, dall’altro si rischia di privarli di uno strumento di lavoro che, a ben vedere, è forse quello più sicuro per verificare l’adempimento degli obblighi antiriciclaggio i quali, oltre a essere rimasti praticamente identici rispetto al passato, sono ora sanzionati persino…

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Verifica sul campo per la fallibilità della società agricola

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 17343 del 13 luglio 2017, è tornata a occuparsi della fallibilità o meno delle imprese agricole consolidando, nelle proprie conclusioni, quel filone giuridico per il quale è necessario procedere a una disamina della fattispecie concreta e non limitarsi al mero dato letterale. La problematica si è indubbiamente alimentata a decorrere dalla riforma del settore agricolo, attuata a mezzo della L. 57/2001 da cui, come noto, sono scaturiti 3 decreti legislativi, tra cui il 228/2001 il cui articolo 2 è intervenuto, seppur implicitamente, sul cosiddetto statuto speciale previsto per l’imprenditore agricolo e disciplinato dall’articolo 2136 e ss. cod. civ.. A questo deve aggiungersi l’integrale riscrittura dell’articolo 2135, cod. civ. a mezzo dell’articolo 1, D.Lgs….

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Le disposizioni che introducono nuovi privilegi non possono essere retroattive

Corte Cost., sentenza 13 luglio 2017, n. 176; Pres. Grossi – Est. Morelli [1] Privilegi – crediti per tributi diretti – privilegio sussidiario sui beni mobili – questione infondata di costituzionalità (Cost., art. 3; cod. civ., artt. 2752, 2776; d.l. 6 luglio 2011 n. 98, conv. in l. 15 luglio 2011, n. 111, Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria, art. 23, co. 39) [2] Privilegi – crediti per tributi diretti – privilegio sussidiario sui beni mobili – disciplina transitoria – incostituzionalità (Cost., artt. 3, 117; cod. civ., artt. 2752, 2776; d.l. 6 luglio 2011 n. 98, conv. in l. 15 luglio 2011, n. 111, Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria, art. 23, co. 39) [1] L’art. 2776 cod. civ., che…

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