SOCIETÀ E FALLIMENTO
La revoca dell’amministratore nelle società di persone
La disciplina della revoca dell’amministratore nelle società di persone prevede tre possibili trattamenti giuridici: revoca dell’amministratore nominato nel contratto sociale, revoca dell’amministratore nominato con atto separato, revoca giudiziale. Nel primo caso, la revoca: è ammessa solo in presenza di una giusta causa (non avendo altrimenti effetto), deve essere decisa dai soci all’unanimità (salvo diversa previsione dell’atto costitutivo, che potrebbe, ad esempio, prevedere la revoca dell’amministratore anche a seguito di decisione della maggioranza dei soci). Nel caso in cui, invece, l’amministratore sia stato nominato con un atto separato, trovano applicazione le norme in materia di mandato, ragion per cui, ai sensi dell’articolo 1726 cod. civ. “la revoca non ha effetto qualora non sia fatta da tutti i mandanti, salvo che ricorra…
Continua a leggere...Lo stato d’insolvenza rilevato dal pubblico ministero in sede di concordato preventivo
Cass., sez. I, 7 giugno 2017, n. 14156 (ord.) – Pres. Nappi – rel. Genovese – P.M. Salvato (conf.) Domanda concordataria – Rinuncia – Insolvenza – Istanza del PM – Dichiarazione di fallimento – Legittimità (L. Fall., artt. 7, n. 2, 162, 173, 179 e 180) Qualora il pubblico ministero, a seguito della partecipazione necessaria alla procedura concordataria, ex art. 162 l. fall., rilevi la sussistenza dello stato d’insolvenza, può legittimamente richiedere al tribunale di dichiarare il fallimento, indipendentemente dalle scansioni e dalle vicende del procedimento concordatario, come la rinuncia alla proposta concordataria, anche in difetto di convergenti istanze volte alla dichiarazione dell’insolvenza del debitore, da parte dei creditori. CASO La Corte d’appello di Venezia, con sentenza del 6 luglio…
Continua a leggere...Sanzioni 231 e assoluzione dell’autore del reato presupposto
Il D.Lgs. 231/2001 ha introdotto nell’ordinamento un nuovo genere di autonoma responsabilità amministrativa che sorge in capo all’ente in caso di commissione, nel suo interesse o vantaggio, di uno dei reati disciplinati agli articoli 24 e ss. sia da parte di soggetti con posizioni apicali, sia da parte di soggetti a questi sottoposti. Che cosa accade, tuttavia, nel caso in cui il presunto autore del delitto presupposto alla responsabilità amministrativa dell’ente sia assolto dall’accusa contestatagli e quali effetti genera la sentenza di proscioglimento in capo alla persona giuridica? A chiarirlo è la sentenza n. 49056 del 25.10.2017 emessa dalla Corte di Cassazione. Con la richiamata decisione, infatti, la Suprema Corte torna ad affrontare il tema della responsabilità “parapenale” delle persone giuridiche, questa volta offrendo interessanti chiarimenti in merito alla…
Continua a leggere...Il credito per spese legali liquidate sorto dopo il sequestro per misure di prevenzione legittima il creditore a presentare istanza di fallimento
Tribunale di Palermo; Quarta Sezione civile; decreto 15.6.2017; Pres. D’Antoni; Rel. Giammona Fallimento – Società sottoposta sequestro per misure di prevenzione – Credito per spese legali – Legittimazione (R.d. 16 marzo 1942 n. 267, legge fallimentare, art. 5; D.Lgs. 6 novembre 2011, n. 159, Codice antimafia, artt. 54, 57, 58, 59, 61). [1] Il credito per spese legali dell’avvocato antistatario sorto dopo il sequestro per misure di prevenzione nei confronti della società sottoposta a sequestro per misure di prevenzione ai sensi del d.lgs. 159/2011 (c.d. Codice Antimafia) è azionabile ai fini della dichiarazione di fallimento della società. CASO [1] Una società ed il suo avvocato chiedono dichiararsi il fallimento di una società sottoposta a sequestro per misure di prevenzione ai…
Continua a leggere...È possibile il fallimento senza risoluzione del concordato?
Il lavoro esamina il discusso tema della possibilità di dichiarare il fallimento dell’imprenditore ammesso a concordato preventivo, senza la previa pronuncia di risoluzione del concordato. La situazione attuale Oggi, dopo quella che è stata, con formula efficace, definita “la stagione dei concordati”, un dato statistico, particolarmente evidente nel Tribunale di Como, ma credo diffuso in ogni tribunale d’Italia, è destinato a balzare agli occhi. Ed è un dato statistico che vede il ricorso allo strumento concordatario in netta flessione. Del resto, è lo stesso legislatore ad essersi reso conto che la stagione dei concordati troppo sovente ha prodotto distorsioni pratiche e spesso anche veri e propri abusi nel ricorso allo strumento in questione, ponendovi in parte riparo con la novella…
Continua a leggere...Piano del consumatore: revocabile la cessione del 5° dello stipendio
Omologato un piano del consumatore che prevede la revoca della cessione del quinto dello stipendio. È questo l’importante principio stabilito da un decreto del Tribunale di Siracusa del 17 giugno 2016 (Est. Perna), che si è favorevolmente pronunciato a beneficio di un debitore che per sanare la propria posizione ha previsto, tra le altre, la revoca della cessione del quinto dello stipendio al fine di ripartire tra i diversi creditori le somme disponibili. Il caso affrontato riguarda un dipendente pubblico che si è trovato in una situazione di sovraindebitamento (oltre 100 mila euro di debiti) senza averne colpe. Sul punto, il Tribunale – riprendendo quanto asseverato dal professionista nominato con funzioni di organismo di composizione della crisi – ha sottolineato la sussistenza del requisito della meritevolezza previsto dalla legge, evidenziando come emergesse in modo evidente che i finanziamenti sono…
Continua a leggere...La gestione delle terre e rocce da scavo ed i possibili rischi reato presupposto 231 connessi
Quando ci si pone dinanzi all’analisi dei processi a rischio reato presupposto della responsabilità ex D.Lgs. 231/01 e successivamente alla predisposizione delle misure di prevenzione, non si può prescindere dall’esaminare la realtà dell’Ente, la sua attività e tutto quanto ha rilievo sulla probabilità di commissione di reati presupposto. Nella misura in cui si è chiamati ad esaminare i rischi reato in materia ambientale ed in particolare quelli relativi alla corretta gestione dei rifiuti, non si può omettere di analizzare quali tipologie di rifiuti tratta l’Ente, in quale punto della gestione della filiera dei rifiuti si pone e soprattutto, con riferimento a determinate specifiche attività, se il materiale trattato possa essere riconducibile alla tipologia di rifiuto o di sottoprodotto. Aspetto di…
Continua a leggere...Inammissibilità del ricorso ex art. 111 Cost. avverso il diniego della nomina del professionista nelle procedure da sovraindebitamento
Cass. civ., Sez. VI, (ord.), 8 agosto 2017, n. 19740 – Pres. Genovese – Est. F. Di Marzio Procedure da sovraindebitamento – Istanza di nomina del professionista – diniego del presidente del tribunale – Ricorso straordinario – Inammissibilità (Cost. art. 111; l. 27 gennaio 2012, art. 15, comma 9; d.m. 24 settembre 2014, n. 202). [1] È inammissibile il ricorso straordinario nei confronti del provvedimento del tribunale che, nelle procedure da sovraindebitamento, nega la nomina del professionista, perché privo dei caratteri di decisorietà e definitività. IL CASO [1] Contro il decreto del Tribunale di Forlì che rigettava la istanza di nomina di un professionista in possesso dei requisiti di cui all’art. 28 l.fall. per la composizione della crisi di sovraindebitamento,…
Continua a leggere...Risk management: gli effetti positivi per le imprese
Indipendentemente dalla dimensione, dal settore e dagli obiettivi aziendali, oggi non c’è impresa che possa esimersi dalla gestione dei rischi. Il Risk Management è ormai un tema centrale nella definizione delle strategie d’impresa, in quanto ci si sta rendendo progressivamente conto che contribuisce al miglioramento dell’organizzazione, sia in termini di efficacia, sia in termini di efficienza dei processi, riducendo costi e passività e portando quindi, nel tempo, un contributo positivo al Conto Economico. La “gestione dei rischi” è la naturale conseguenza dell’evoluzione del concetto di controllo: per sapere cosa si deve presidiare, occorre conoscere i rischi correlati all’attività svolta. Si tratta di un processo che in maniera destrutturata e spesso inconsapevole è insito nell’azione stessa dell’“intraprendere”, cioè del fare impresa,…
Continua a leggere...La riforma dei reati ambientali
Da tempo si attendeva che il Legislatore intervenisse per riorganizzare le disposizioni vigenti in materia ambientale ed in particolare che, alla luce delle note vicende che hanno suscitato clamore tra l’opinione pubblica, rivedesse le fattispecie incriminatrici penali in modo da garantire un’efficace risposta sanzionatoria, concretamente idonea a coprire le più disparate contingenze. Nel corso degli ultimi anni sono, infatti, diversi i casi, riportati anche dalla cronaca, che hanno visto imprese coinvolte in processi penali per aver causato danni all’ambiente ed alla pubblica incolumità, in ragione dello svolgimento delle attività proprie in mancanza degli opportuni accorgimenti volti a prevenire la commissione di tali pregiudizi, il più delle volte irrimediabili ex post. Così la riforma del D.Lgs. 68/2015, che sembra essere a tutti gli effetti l’epilogo di un…
Continua a leggere...- PRECEDENTE
- 1
- 2
- …
- 56
- 57
- 58
- …
- 70
- 71
- SUCCESSIVO