SOCIETÀ E FALLIMENTO
Gli effetti derivanti dalla rimodulazione di finanziamenti bancari scaduti
Cass. civ. Sez. 3, Sent. 8 aprile 2020[1], n. 7740. Pres. Armano – Est. Guizzi Parole chiave: Nuovo Mutuo Ipotecario avente natura di riscadenziamento dei termini di rimborso previsti in quello precedente – Natura gratuita o onerosa – Semplice dilazione del termine di restituzione della somma mutuata, effetti. Massima[2]: In caso di mutuo successivo al primo che preveda una semplice dilazione del termine di restituzione della somma mutuata, in assenza di profili di nuova liquidità, il ripianamento di un debito a mezzo di nuovo credito, da parte della medesima banca, sostanzia un’operazione di natura contabile, ovvero con una coppia di poste nel conto corrente – una in dare, l’altra in avere – [3]. Riferimenti normativi: artt. 1173, 2808, 2878, 2901, cod….
Continua a leggere...Simul stabunt simul cadent: uso strumentale e abuso della clausola e onere della prova
Tribunale di Milano, Sezione Specializzata in materia di Impresa, sentenza n. 247 del 14 gennaio 2020. Parole chiave: revoca amministratore – giusta causa – simul stabunt simul cadent – società a responsabilità limitata – Massima: “La prova dell’abuso della clausola societaria simul stabunt simul cadent, che determina la decadenza dell’intero C.d.A. in seguito alle dimissioni di uno o più amministratori deve essere fornita dall’attore. L’utilizzo pretestuoso e strumentale di tale clausola è infatti riconosciuto dalla giurisprudenza, che tuttavia richiede una rigorosa la dimostrazione da parte del soggetto che invoca l’intento revocatorio”. Disposizioni applicate: articoli 2385 c.c., 2383 c.c., 1723 c.c. e 1725 c.c. Con il giudizio in esame l’attore, amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione di una S.r.l.,…
Continua a leggere...Nei rapporti tra domanda di concordato preventivo e istanza di fallimento deve prevalere il coordinamento delle procedure
Cass. civ., sez. I, 20 febbraio 2020, n. 4343 – Pres. Federico – Rel. Campese Parole chiave: Dichiarazione di fallimento – Domanda di ammissione al concordato preventivo – Continenza – Riunione dei procedimenti [1] Massima: La domanda di concordato preventivo ed il procedimento prefallimentare debbono essere coordinati in modo da garantire che la soluzione negoziale della crisi, ove percorribile, sia preferita al fallimento. Pertanto, ove siano contemporaneamente pendenti dinanzi ad uno stesso ufficio giudiziario, gli stessi possono essere riuniti ex art. 273 c.p.c., anche di ufficio, consentendo una siffatta riunione di raggiungere l’obiettivo della gestione coordinata. Ove la domanda di concordato preventivo ed il procedimento prefallimentare siano pendenti dinanzi ad uffici giudiziari diversi, ferma la regola della continenza ex art….
Continua a leggere...Cessione di partecipazioni di società proprietaria di immobili: la prova del pactum fiduciae non richiede la forma scritta
Cass. Civ., n. 9139 del 19 maggio 2020 Parole chiave: pactum fiduciae –– cessione di partecipazioni –– interposizione reale –– negozio fiduciario Massima: “Il contratto di trasferimento di quote di partecipazione relativo a una società, indipendentemente dall’eventuale esistenza di immobili nel patrimonio di questa, non richiede nè ad substantiam nè ad probationem la forma scritta, la quale non è dunque necessaria per la validità e l’efficacia della cessione tra le parti”. Disposizioni applicate: art. 1351 c.c. – art. 2300 c.c. – art. 2556 c.c. La pronuncia che si commenta, in continuità con un orientamento ormai consolidato in giurisprudenza, conferma il noto principio secondo cui il contratto di trasferimento di partecipazioni societarie non richiede la forma scritta, neppure laddove la società…
Continua a leggere...Sospensione del piano del consumatore per intervenuta impossibilità sopravventa
Tribunale di Bologna, 22.6.2020 – G.D. A.M. Rossi Parole chiave: Procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento – piano del consumatore – causa sopravvenuta Massima: Visto l’art. 9 del D.L. 23 dell’8.4.2020 come convertito dalla legge 40 del 2020, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 6.6.2020, che prevede una automatica e generalizzata proroga di sei mesi per l’adempimento dei concordati preventivi, degli accordi di ristrutturazione, degli accordi e dei piani di composizione della crisi (omissis) autorizza i ricorrenti a ridurre il versamento mensile ad euro 300,00 al mese fino alla mensilità di settembre compresa. Disposizioni applicate: 13, comma 4ter L 3/12, art. 9 D.L. 23/2020 Il Tribunale di Bologna, con provvedimento dello scorso 22 giugno applica a favore delle procedure per…
Continua a leggere...L’assenza di un obbligo di vendere le quote di una S.r.l. può escludere che una scrittura privata sia qualificata come contratto preliminare di compravendita
Tribunale di Firenze, Sez. spec. in materia di imprese, sentenza del 20 maggio 2020. Parole chiave: Società a responsabilità limitata – Contratto preliminare – Interpretazione – Quote – Vendita Massima: “Perché una scrittura privata possa essere qualificata come contratto preliminare di compravendita di quote di una società a responsabilità limitata, al di là del nomen iuris utilizzato dalle stesse parti (nel caso di specie, ‘proposta irrevocabile d’acquisto’), occorre accertare in concreto la presenza (i) di un’obbligazione di vendere, da una parte, e (ii) di acquistare le medesime quote, dall’altra. Se l’unica promessa che compare nel testo della scrittura privata è quella di acquistarle, non può ravvisarsi in essa un contratto preliminare di compravendita, con la conseguenza che non sarà possibile…
Continua a leggere...Fusione societaria e scientia decoctionis nella revocatoria fallimentare
Cass. civ. Sez. I, ord. 12 novembre 2019, n. 29256, Pres. Genovese – Est. Vella Parole chiave: Azione revocatoria fallimentare- Presupposti – Scientia decoctionis – Società risultante da fusione Massima: La fusione di società realizza una successione universale corrispondente a quella “mortis causa” e produce gli effetti, tra loro interdipendenti, dell’estinzione della società incorporata e della contestuale sostituzione nella titolarità dei rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo a questa dell’incorporante, la quale rappresenta il nuovo centro di imputazione dei rapporti giuridici già riguardanti i soggetti fusi o incorporati, sicché nel caso di revocatoria fallimentare, al di là del letterale riferimento dell’art. 2504 bis c.c. ai diritti ed agli obblighi, la sostituzione riguarda anche le situazioni di scienza giuridicamente rilevanti,…
Continua a leggere...Il diritto riconosciuto dall’art. 2476, comma 2 c.c. al socio di società a responsabilità limitata può essere esercitato con ricorso ex art. 700 c.p.c.
Tribunale di Bologna, Sezione specializzata in materia di impresa, Ordinanza del 18 giugno 2020 Parole chiave: Società – Società a responsabilità limitata – Accesso alla documentazione sociale ed estrazione di copia – Ordine di esibizione – Esame della documentazione attraverso terzi professionisti appositamente incaricati – Provvedimenti cautelari – Urgenza – Istanza cautelare ante causam – Legittimità e fondatezza Massima: Ai soci non amministratori di società a responsabilità limitata è riconosciuto ex art. 2476, comma 2, c.c. il diritto di consultare tutta la documentazione idonea a verificare gli elementi di interesse riguardo l’andamento della società a responsabilità limitata in cui partecipano, senza alcun limite se non quello della buona fede e della salvaguardia degli interessi della società medesima. All’uopo, quale modalità concreta…
Continua a leggere...L’esdebitazione come effetto dell’esecuzione del concordato fallimentare omologato
Tribunale di Verona, 6 marzo 2020, dep. 10 marzo 2020 Massima L’esecuzione del concordato fallimentare omologato determina, quale effetto legale ex art. 135 l.f., l’esdebitazione del soggetto fallito, che pertanto non deve ricorrere alla procedura ex art.142 l.f. Disposizioni applicate art. 135 l.f. – art.142 l.f. – art-143 l.f. Il Tribunale di Verona si è pronunciato sul ricorso per esdebitazione proposto, ai sensi dell’art.142 l.f., da un soggetto fallito, per il quale un terzo aveva avanzato proposta di concordato fallimentare, poi omologato e, quindi, integralmente eseguito. Nell’esaminare la domanda di esdebitazione, rispetto alla quale sia il curatore, sia il comitato dei creditori, riscontrata la sussistenza dei necessari presupposti di legge, avevano espresso parere favorevole, l’Organo Giudicante ha incentrato la propria…
Continua a leggere...In assenza di nomina di un custode il diritto di voto relativo alla quota pignorata di una S.r.l. rimane in capo al socio debitore
Tribunale di Bologna, Sezione Specializzata in materia di Impresa, sentenza n. 32 del 7 gennaio 2020 Parole chiave: pignoramento quota – sequestro quota – custodia – diritto di voto – società a responsabilità limitata – Massima: “L’unica norma che può offrire una soluzione equilibrata alla lacuna normativa di cui all’art. 2471 c.c., in merito al diritto di voto relativo ad una quota di S.r.l. pignorata, è l’art. 559 c.p.c., che consente di contemperare l’interesse del debitore e quello del creditore. Il primo, titolare dei diritti sul bene pignorato, diviene, in seguito al pignoramento, e in virtù della legge, custode del bene, mentre al creditore è consentito di prospettare al giudice la inopportunità di tale custodia, ed ottenere di conseguenza la…
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