SOCIETÀ E FALLIMENTO

L’operazione di “ripianamento” di debito quale “semplice modifica accessoria di un’obbligazione”, originata da un “pactum de non petendo ad tempus”

Cass. Civ. Sez. 1, Sent. 9 settembre 2020[1], n. 1517, Pres. Genovese – Rel. Dolmetta Parole chiave: Esclusione di credito ipotecario dal passivo fallimentare – nullità del contratto di mutuo per mancanza di causa – utilizzo delle somme erogate a ripianamento di pregressa esposizione. Riferimenti normativi: Legge Fallimentare art. 67 comma 1 n.i 3 e 4 – Codice Civile artt. 1322. 1343, 1418, 1344, 1362, 2809 – 2810. CASO[2] La domanda di insinuazione in via ipotecaria, presentata dalla Banca mutuante, al passivo fallimentare della mutuataria non è stata accolta in accoglimento di quanto rilevato dallo stesso Curatore[3]: “nonostante nel contratto di mutuo sia prevista la destinazione della somma a investimenti immobiliari, l’importo mutuato è servito semplicemente a coprire un precedente…

Continua a leggere...

La responsabilità degli amministratori e del cd. socio gestore in caso di fallimento della società

Tribunale di Catania, Sezione Specializzata in materia di Impresa, Sentenza n. 4684/2019 pubblicata il 29 novembre 2019. Parole chiave: Società di capitali – Società a responsabilità limitata – azione di responsabilità – responsabilità degli amministratori – responsabilità del socio – socio gestore Massima: L’azione di responsabilità ai sensi dell’art. 2476 co. 7 c.c. può avere ad oggetto anche gli atti compiuti dal socio cd. “gestore”, ma ciò nei soli casi in cui lo stesso, esercitando una qualche forma di influenza sulle scelte degli amministratori, abbia tenuto un comportamento positivo, dal quale possa dedursi tale influenza e l’intenzionalità di arrecare danno alla società, ai soci o ai creditori sociali mediante l’induzione degli amministratori all’inadempimento ai propri doveri. Disposizioni applicate: artt. 2476…

Continua a leggere...

L’ordine di cancellazione delle ipoteche in sede di vendita concordataria è subordinato all’esperimento di una procedura competitiva

Cass. civ., sez. I, 22 ottobre 2020, n. 23139 – Pres. Genovese – Rel. Pazzi Parole chiave: Concordato preventivo – In continuità aziendale – Assegnazione onerosa a socio della cooperativa – Cancellazione delle iscrizioni pregiudizievoli – Esclusione [1] Massima: In tema di concordato preventivo con continuità aziendale, l’assegnazione dell’immobile al socio di una cooperativa, che avvenga in esecuzione di un piano gestionale teso all’ultimazione degli alloggi rimasti incompiuti, non può essere accompagnata dalla cancellazione, ex art. 108 l.fall., delle iscrizioni pregiudizievoli, dal momento che i detti effetti purgativi si giustificano solo qualora la vendita si compia in esito ad una procedura competitiva ad evidenza pubblica secondo le regole di cui agli artt. 105 e seguenti l.fall., richiamate dall’art. 182, comma…

Continua a leggere...

La successione dell’ex socio nei rapporti della società estinta

Cassazione civile, Sezione III, Ordinanza n. 8521 del 25 marzo 2021. Parole chiave: successione – estinzione – cancellazione dal registro delle imprese – ex socio – liquidatore – liquidazione – bilancio finale di liquidazione – allegare – Massima: l’ex socio, che intenda proseguire un giudizio nel corso della cui pendenza la società si è estinta ed è stata cancellata dal registro delle imprese, dovrà qualificarsi espressamente come successore nella titolarità della pretesa creditoria oggetto del giudizio pendente (e non semplicemente affermare di essere stato socio o liquidatore della società estinta e cancellata) nonché allegare e dimostrare che, sulla base del bilancio finale di liquidazione della società, la pretesa creditoria in questione sia stata a lui attribuita, ovvero che, laddove essa…

Continua a leggere...

Fattibilità giuridica della proposta di liquidazione del patrimonio

Tribunale di Mantova, 18.6.2020 Parole chiave: Procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento– Liquidazione del patrimonio – Fattibilità della proposta – Sindacato del giudice Massima: Spetta al giudice, sia nella fase di apertura della liquidazione (fase che non si svolge nel contraddittorio con i creditori), che in quella eventuale del reclamo, verificare se la proposta di liquidazione sia fattibile, tanto arguendosi dal disposto di cui agli artt. 14 ter co. 2 e dall’art. 9 co. 2 della legge n. 3/2012, essendo richiesto, come requisito di ammissibilità dell’istanza, che il proponente depositi una attestazione della fattibilità del piano rilasciata dall’O.C.C. (v. art. 15 co. 6 della predetta legge) sicché all’organo giudicante deve ritenersi consentito un sindacato in ordine a tale profilo,…

Continua a leggere...

Inadempimento parziale e retribuzione dei sindaci di società: riflessi sull’ammissione del credito al passivo fallimentare

Corte di Cassazione, 4 marzo 2021, n. 6027, Pres. Ferro, Rel. Dolmetta Parole chiave Collegio sindacale – Retribuzione dei sindaci – Eccezione di inadempimento – Ammissione del credito al passivo Massima Laddove il fallimento contesti l’inadempimento dei sindaci di società con riferimento a un unico esercizio, i sindaci hanno comunque diritto a percepire il compenso per gli altri esercizi nei quali essi risultano adempienti rispetto ai propri doveri. Disposizioni applicate Art. 2402 c.c. (retribuzione dei sindaci), art. 1460 c.c. (eccezione d’inadempimento) CASO I sindaci di una società per azioni hanno prestato servizio come sindaci per quattro anni, dal 2014 al 2017, senza ricevere alcun pagamento. Successivamente la società viene dichiarata fallita e i sindaci chiedono di essere ammessi al passivo…

Continua a leggere...

Può essere affermata la competenza arbitrale per controversie relative a diritti derivanti dal rapporto sociale anche successivamente alla cessazione della qualità di socio

Cass. civ. Sez. VI-1, ordinanza 2 novembre 2020, n. 24247 Parole chiave: Società – Recesso del socio – Liquidazione della quota Massima: “La clausola compromissoria, contenuta nello statuto di una società, la quale preveda la devoluzione ad arbitri delle controversie connesse al contratto sociale, deve ritenersi estesa, tra l’altro, “alla controversia riguardante il recesso del socio dalla società”. Tale controversia riguardante il recesso – che è controversia relativa al rapporto sociale – comprende anche quella in cui sia controverso il (solo) valore della quota, poiché l’esercizio del recesso coinvolge al contempo sia lo status di socio sia il diritto (di natura patrimoniale) ad esso conseguente, qual è quello alla liquidazione del valore della partecipazione.” Disposizioni applicate: Artt. 34 ss. D.Lgs….

Continua a leggere...

Fallimento di società a seguito di revoca della cancellazione dal R.I.

Cass. civ. Sez. I, ord. 15 ottobre 2020, n. 22290,  Pres.  Acierno – Est. Terrusi Parole chiave: Società- Cancellazione dal Registro Imprese- Revoca della cancellazione- Dichiarazione di fallimento-. Massima: In tema di dichiarazione di fallimento di una società, ai fini del rispetto del termine previsto dall’art. 10 l.fall. l’iscrizione nel registro delle imprese del decreto con cui il giudice del registro, ai sensi dell’art. 2191 c.c., ordina la cancellazione della pregressa cancellazione della società già iscritta, fa presumere sino a prova contraria la continuazione dell’attività d’impresa, atteso che il rilievo di regola solo dichiarativo della pubblicità comporta che l’iscrizione del detto decreto rende opponibile ai terzi l’insussistenza delle condizioni che avevano dato luogo alla cancellazione della società alla data in…

Continua a leggere...

La responsabilità oggettiva dell’amministratore di società appartenente ad un gruppo di imprese

Cassazione Civile, Sez. I, Ordinanza, 3 marzo 2021, n. 5795 Parole chiave: Società – Azione di responsabilità contro gli amministratori – Responsabilità dell’amministratore Massima: La responsabilità dell’amministratore di una società per inosservanza dei suoi obblighi di vigilanza sull’andamento della società e di attivarsi diligentemente per impedire il compimento di atti pregiudizievoli non è esclusa dall’appartenenza della società ad un gruppo di imprese, anche se l’amministratore sia rimasto di fatto estraneo alla gestione della società e abbia subito l’ingerenza di altri nella conduzione dell’impresa sociale o si sia limitato ad eseguire decisioni prese in altra sede. Disposizioni applicate: art. 2392 c.c., art. 2393 c.c., art. 2394 c.c., art. 2449 c.c. e art. 146 L.F. Nel caso di specie, il curatore fallimentare…

Continua a leggere...

Il voto negativo dell’amministrazione finanziaria non impedisce l’accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento. Una  lettura critica

Tribunale di La Spezia, 14 gennaio 2021 – contra Tribunale di Bari 18 gennaio 2021 Parole chiave proposta di transazione fiscale – voto negativo dell’amministrazione finanziaria – omologa dell’accordo da parte del Tribunale Massima L’accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento deve ritenersi raggiunto anche in caso di mancato raggiungimento delle maggioranze a causa del voto negativo espresso dalla Amministrazione finanziaria, purché lo stesso risulti decisivo per l’approvazione della proposta, e più conveniente rispetto all’alternativa liquidatoria Disposizioni applicate art. 12 comma 3 ter L.3/2012, come introdotto dall’art.4 ter comma 1 lett.f D.L.137/2020, convertito in L.176/2020 – CM 34/E del 29/12/2020 Il Tribunale di La Spezia si è pronunciato sulla controversa applicabilità del c.d. cram down nei confronti dell’amministrazione finanziaria, come…

Continua a leggere...