SOCIETÀ E FALLIMENTO

Mancata ammissione al passivo del fallimento del credito dell’avvocato per inadempimento: tra parametri di diligenza e onere della prova

Cass. Civ., sez. VI, 10.06.2021 n. 16324 – Pres. Ferro – Rel. Campese  Parole chiave: fallimento, ammissione al passivo, onere della prova, eccezione di inadempimento, adempimento prestazione professionale, compenso del professionista, diligenza professionale, ius novorum.  Massime: Il giudizio di opposizione allo stato passivo malgrado la sua natura impugnatoria non è caratterizzato dalla preclusione di cui all’articolo 345 c.p.c. in materia di ius novorum. In tema di prova dell’inadempimento di un’obbligazione, il creditore che agisce per l’adempimento deve soltanto provare la fonte negoziale o legale del suo diritto e relativo termine di scadenza, limitandosi alla mera allegazione della circostanza dell’inadempimento della controparte, mentre il debitore convenuto è gravato dall’onere della prova del fatto estintivo della sua pretesa costituito dall’avvenuto adempimento. Nel…

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Cambio di rotta delle Sezioni Unite: la fusione per incorporazione comporta l’estinzione della società incorporata

Cassazione Civile, Sez. Unite, 30 luglio 2021, n. 21970 Parole chiave: Estinzione – Legittimazione attiva e passiva in sede processuale – Intervento della società incorporante – Effetti Massima: “La fusione per incorporazione estingue la società incorporata, la quale non può dunque iniziare un giudizio in persona del suo ex amministratore, avendo facoltà della società incorporante di spiegare intervento in corso di causa, ai sensi dell’art. 105 c.p.c., nel rispetto delle regole che lo disciplinano.” Disposizioni applicate: art. 105 c.p.c., art. 2504 bis c.c. Nell’ambito di una causa promossa da una società a responsabilità limitata avente ad oggetto l’accertamento della simulazione di due contratti di compravendita, il Tribunale di prime cure e successivamente la Corte d’Appello avevano accolto la domanda della…

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Il bonifico bancario effettuato per errore ad una società poi fallita non può essere oggetto di rivendicazione

Corte di Cassazione Civile, Sez. I, Ordinanza n. 13511/2021 del 18/05/2021 (Ud. 10/10/2021), Pr. A. Scaldaferri – Rel. L. Caradonna. Parole chiave: Fallimento – beni mobili – denaro – accredito su conto corrente – rivendicazione – restituzione – esclusione – amissione al passivo – chirografo – configurabilità. Massima: “In sede fallimentare le cose mobili fungibili, compreso il denaro, sono rivendicabili solo se sia intervenuto un fatto che abbia determinato la loro individuazione ed evitato la confusione con il patrimonio del fallito, essendo ammissibile, nel caso di avvenuta confusione, soltanto una domanda di insinuazione allo stato passivo per un credito pari al valore dei beni appresi al fallimento. (La S.C. ha espresso il principio in giudizio in cui il creditore affermava…

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L’abuso della maggioranza nella delibera di scioglimento della società

Tribunale delle Imprese di Milano – Sentenza n. 1877/2021 pubblicata il 4 marzo 2021  Parole chiave: scioglimento società – abuso della maggioranza – onere prova – società di capitali – società a responsabilità limitata Massima: non è impugnabile per conflitto di interessi la delibera di scioglimento anticipato di una società ex art. 2484 n. 6 c.c. in quanto la situazione di conflitto rilevante ai fini dell’art. 2373 c.c. deve essere valutata con riferimento non già a confliggenti interessi dei soci, bensì a un eventuale contrasto tra l’interesse del socio e l’interesse sociale inteso come l’insieme degli interessi riconducibili al contratto di società tra i quali non è ricompreso l’interesse della società alla prosecuzione della propria attività, giacché la stessa disciplina…

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La “transazione fiscale” tra Legge Fallimentare e C.C.I.I.: applicazione delle disposizioni prospettiche quali criterio interpretativo di quelle vigenti 

Cass. Civ. S.U., Ordinanza 23 febbraio 2021[1], n. 8504, Pres. Travaglino – Rel. Manzon Parole chiave: “transazione fiscale”[2] – configurabilità di norme del C.c.i.i. quali utile criterio interpretativo degli istituti della legge fallimentare – ambito di continuità tra regime vigente e regime futuro – competenza del Giudice Ordinario. Riferimenti normativi: Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (C.c.i.i.) artt. 48, 390, Legge Fallimentare art. 150, 182bis, 181ter, D.lgs. 14/2019 art. 91. CASO Una Società che aveva presentato istanza ex artt. 182 bis e ter L.F., riguardante l’intero Gruppo di appartenenza, che per quanto concerneva la proposta di “trattamento dei crediti tributari” veniva rigettata. Le mancate adesioni venivano impugnate avanti alla Commissione tributaria territorialmente competente “sostenendosi da parte delle società ricorrenti che,…

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Postergazione del credito dei soci: il socio finanziatore ha diritto al rimborso se la società ha superato la situazione di difficoltà economico-finanziaria

Tribunale di Milano, Sezione Specializzata in materia di Impresa, sentenza n. 8577 del 21 dicembre 2020. Parole chiave: dissesto della società – postergazione – rimborso – finanziamento del socio – dissesto finanziario – squilibrio finanziario – difficoltà economico-finanziaria – restituzione Massima: se la società ha superato la situazione di difficoltà economico-finanziaria che aveva reso anomalo il finanziamento, il socio finanziatore può pretendere dalla società il rimborso del medesimo anche prima che tutti i creditori beneficiari della postergazione siano stati soddisfatti. Per eccepire l’inesigibilità del credito, la società dovrà quindi provare non solo la sussistenza delle condizioni della postergazione legale al momento dell’erogazione del finanziamento, ma anche la persistenza delle stesse al momento della richiesta di restituzione. Disposizioni applicate: articolo 2467…

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I chiarimenti della Corte di Cassazione sul credito indennitario ex art. 169-bis L.F.

Cass. civ., sez. I, 23 novembre 2020, n. 26568 – Pres. Genovese – Rel. Vella Parole chiave: Concordato preventivo – Scioglimento del contratto – Controversia sull’indennizzo ai sensi dell’art. 169-bis l.fall. – Giudizio ordinario di cognizione – Necessità [1] Massima: In tema di concordato preventivo, l’accertamento con efficacia di giudicato circa l’esistenza, l’entità e il rango del credito relativo all’indennizzo cui ha diritto il terzo contraente che abbia subito lo scioglimento del contratto, a norma dell’art. 169-bis l.fall., va effettuato, come per tutti i restanti crediti concorsuali, nelle forme della cognizione ordinaria, fermo restando in capo al giudice delegato e al tribunale, in sede di omologazione, il potere di ammettere in tutto o in parte i crediti contestati, ai soli…

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Le azioni di impugnazione della delibera di approvazione del bilancio di una società non possono costituire oggetto di deferimento al giudizio degli arbitri

Cass. civ., Sez. VI, 13 ottobre 2016, ordinanza n. 20674. Parole chiave: Società di capitali – Nullità – Bilancio – Arbitrato Massima: “Non è compromettibile in arbitri la controversia avente ad oggetto l’impugnazione della deliberazione di approvazione del bilancio di società per difetto dei requisiti di verità, chiarezza e precisione. Invero, nonostante la previsione di termini di decadenza dall’impugnazione, con la conseguente sanatoria della nullità, le norme dirette a garantire tali principi non solo sono imperative, ma, essendo dettate, oltre che a tutela dell’interesse di ciascun socio ad essere informato dell’andamento della gestione societaria al termine di ogni esercizio, anche dell’affidamento di tutti i soggetti che con la società entrano in rapporto, i quali hanno diritto a conoscere la situazione…

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Socio accomandatario e accesso alla liquidazione del patrimonio

Trib. Milano 3 giugno 2021 Parole chiave: Procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento – socio illimitatamente responsabile – fallibilità – procedura del piano del consumatore –  Procedura di liquidazione del patrimonio – Indebitamento di natura personale – legge 176/2020 Massima: “Il dubbio se sia preclusa al socio illimitatamente responsabile, fallibile in estensione ex art. 147 l.f. la possibilità di accedere in autonomia alle soluzioni della crisi da proprio sovraindebitamento, sorge dal tenore letterale dell’art. 6 l.3/12 (che circoscrive le procedure da sovraindebitamento espressamente alle situazioni di crisi non soggette né assoggettabili a procedure concorsuali diverse da quelle regolate dal presente capo”) nonché dalla formulazione dell’art. 7 lett. a) (che impone al giudice, ai fini dell’ammissibilità della procedura, il riscontro…

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Azione individuale del socio: è esperibile anche se il danno subito costituisce soltanto il riflesso del pregiudizio al patrimonio sociale?

Cassazione Civile, Sez. I, Ordinanza, 28 aprile 2021, n. 11223 Parole chiave: Società – Società in accomandita semplice – Azione di responsabilità contro gli amministratori – Atto colposo o doloso del socio amministratore – Azione del socio e del terzo danneggiato – Condizioni di esercizio – Natura diretta del danno lamentato dall’attore – Fondamento – Diritto alla conservazione del patrimonio sociale – Titolarità – Mancata percezione degli utili e diminuzione di valore della quota – Danno diretto del socio – Inammissibilità Massima: “L’azione individuale del socio nei confronti dell’amministratore di una società di capitali non è esperibile quando il danno lamentato costituisca solo il riflesso del pregiudizio al patrimonio sociale, giacché l’art. 2395 c.c. esige che il singolo socio sia…

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