SOCIETÀ E FALLIMENTO

Riduzione del capitale per perdite e quantificazione del danno nell’azione di responsabilità promossa dal curatore contro gli amministratori

Cass. civ., sez. I, 10 febbraio 2022, n. 4347 – ord. – Pres. Scaldaferri – Rel. Vannucci Parole chiave Società di capitali – Società a responsabilità limitata – Fallimento – Amministratori – Azione di responsabilità promossa dal curatore nei confronti degli amministratori – Perdita del capitale – Violazione del divieto di compiere nuove operazioni – Quantificazione del danno risarcibile. Massima: “Lo scioglimento della società si verifica quando la perdita di esercizio di consistenza superiore al terzo del capitale determina la riduzione di questo al di sotto dell’ammontare minimo e non quando la perdita di capitale, pur determinando la riduzione dello stesso al disotto del minimo stabilito dalla legge, sia pari o inferiore al terzo del capitale medesimo”. Nell’azione di responsabilità promossa dal curatore…

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Composizione negoziata della crisi, domanda di misure protettive e (mancanti) prospettive di risanamento

Tribunale di Bergamo, Sezione 2, 15 marzo 2022, Giudice Gelato Parole chiave Composizione negoziata – Misure protettive – Prospettive di risanamento – Mera liquidazione del patrimonio Massima: “Nell’ambito della composizione negoziata della crisi d’impresa, laddove le misure protettive vengano chieste dal debitore, ma non sussistono prospettive di risanamento e poi di continuazione dell’impresa risanata, dal momento che si ipotizza la liquidazione dell’intero patrimonio della società debitrice, le misure protettive non possono essere confermate dal Tribunale”. Disposizioni applicate Art. 2 d.l. n. 118/2021 (composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa), art. 5 d.l. n. 118/2021 (accesso alla composizione negoziata e suo funzionamento), art. 6 d.l. n. 118/2021 (misure protettive), art. 7 d.l. n. 118/2021 (procedimento relativo alle misure protettive e…

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Le modalità di convocazione dell’assemblea dei soci di una S.r.l.

Tribunale di Bologna, Sezione Specializzata in materia d’Impresa, Sentenza n. 619/2020 pubblicata il 16/04/2020 (RG n. 18611/2018) Parole chiave: Società di capitali – Società a responsabilità limitata – delibera assembleare – convocazione assemblea – irregolarità della convocazione – nullità della delibera Massima: “E’ legittima la convocazione dell’assemblea da parte del socio di una S.r.l. che abbia la partecipazione di almeno un terzo nel capitale sociale ex art. 2479 c.c.; secondo una parte consistente  della giurisprudenza di merito, tale norma deve essere interpretata estensivamente e la suddetta facoltà di convocazione deve ritenersi esercitabile dal socio sia nel caso di inerzia dell’organo amministrativo, sia in difetto di inerzia, in tutti i casi in cui in cui il socio intenda convocare direttamente l’assemblea…

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Procedibilità delle domande contro la banca in liquidazione coatta amministrativa

Tribunale di Venezia Sezione Specializzata in materia di impresa, sentenza n. 191/2020 del 28.01.2020 (pubbl. 30.01.2020)  Parole chiave: procedibilità; banca in liquidazione coatta amministrativa. Massima: “Intervenuta la messa in liquidazione coatta amministrativa dell’Istituto bancario, rientrano nella competenza del giudice del concorso tutte le domande funzionali ad incidere sul patrimonio della procedura, compresi gli accertamenti che costituiscono la premessa di una pretesa nei confronti della massa o diretti a porre in essere il presupposto di una domanda di condanna; rimangono escluse tutte le domande di accertamento o costitutive quando dirette a conseguire la liberazione da un obbligo assunto verso l’impresa sottoposta a procedura concorsuale, tutela questa in sé che il Giudice del concorso non è deputato a fare”. Riferimenti normativi: art….

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Esclusione del socio di una S.r.l.: è nulla la clausola statutaria generica e/o arbitraria

Tribunale di Napoli, Sezione Specializzata in materia di Impresa, sentenza del 23 marzo 2022. Parole chiave: esclusione del socio – giusta causa – specificità – clausola statutaria – genericità – arbitrarietà – gravi inadempienze delle obbligazioni che derivano dal contratto sociale – Massima: “La clausola di esclusione del socio di una S.r.l. che si limiti a riprodurre le previsioni di cui all’art. 2286 c.c. in tema di società di persone (i.e. “l’esclusione di un socio può aver luogo per gravi inadempienze delle obbligazioni che derivano dal contratto sociale”) è affetta da nullità, dovendo essere specificati nella clausola stessa i presupposti della sua operatività ed in particolare da quali gravi inadempimenti degli obblighi sociali si possa far discendere l’esclusione del socio”….

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Compatibilità tra lo stato di liquidazione di una società e la procedura di composizione negoziata della crisi d’impresa

Tribunale Arezzo, sez. Fall., Ord., 16.04.2022 Parole chiave: composizione negoziata, stato di liquidazione, concordato preventivo, accordo di ristrutturazione, stato di crisi, stato di insolvenza, risanamento. Massima: “È incompatibile con la composizione negoziata, istituto previsto all’articolo 2 del DL n. 118/2021, non tanto lo stato di liquidazione societaria in sé e per sé considerato, quanto la sussistenza di un’insolvenza irreversibile e l’assenza di una concreta prospettiva di risanamento, inteso come riequilibrio finanziario e patrimoniale che consente all’impresa di restare sul mercato, se del caso previa revoca dello stato di liquidazione”. Disposizioni applicate: Artt. 2, 6, 7, 9, 23 DL n. 118 del 2021. CASO La Società Alfa si trovava in liquidazione dal 2018. Nel 2017 aveva concluso un accordo di ristrutturazione…

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La prescrizione del reato presupposto non impedisce l’accertamento della responsabilità amministrativa della persona giuridica

Cass. pen., Sez. VI, sentenza del 9 ottobre 2020, n. 28210 Parole chiave: Prescrizione – reato presupposto – responsabilità amministrativa della persona giuridica. Massima: “In tema di responsabilità degli enti, in presenza di una declaratoria di prescrizione del reato presupposto, il giudice, ai sensi dell’art. 8, comma 1, lett. b) del D.Lgs. 8 giugno 2001 n. 231, deve procedere all’accertamento autonomo della responsabilità amministrativa della persona giuridica nel cui interesse e nel cui vantaggio l’illecito fu commesso che, però, non può prescindere da una verifica, quantomeno incidentale, della sussistenza del fatto di reato.” Disposizioni applicate: Artt. 157, 319, 321 c.p.; art. 8, comma 1, lett. b) del D.Lgs. 8 giugno 2001 n. 231 Il Decreto Legislativo 231/2001, che ha introdotto…

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Fallimento e stabilità del piano di riparto nell’espropriazione forzata immobiliare

Cass., sez. I, 20 aprile 2022, n. 12673, Pres. De Chiara – Est. Di Marzio [1] Fallimento – Interferenze fra fallimento ed esecuzione forzata – Ipotesi patologica della dichiarazione di esecutività del progetto di distribuzione da parte del giudice dell’esecuzione reso edotto del fallimento – Conduzione dell’esecuzione al suo esito distributivo – Dichiarazione di esecutività del progetto di distribuzione – Inerzia del curatore – Conseguenze. Massima: “In tema di interferenze fra procedura concorsuale ed esecuzione forzata, nell’ipotesi patologica in cui il giudice di quest’ultima, ancorché reso edotto del fallimento del debitore, dichiari l’esecutività del progetto di distribuzione, qualora il curatore rimanga inerte e non reagisca con il rimedio oppositivo, subisce l’irretrattabilità della successiva esecuzione del progetto in parola, cui consegue…

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Consiglieri tutti senza deleghe? Rispondono comunque solidalmente per gli illeciti deliberati o posti essere dal consiglio di amministrazione

Cass. Pen., Sez. III, Sentenza, 28 marzo 2022, n. 11087 Parole chiave: Società – Consiglio di Amministrazione – Amministratori – Imposte e tasse in genere – Reati tributari – Sequestro preventivo Massima: “A meno che l’atto non rientri nelle attribuzioni delegate al comitato esecutivo o taluno dei consiglieri che ne sono parte, tutti i componenti del consiglio di amministrazione rispondono – salvo il meccanismo di esonero contemplato dall’art. 2392 c.c., comma 3 che prevede l’esternazione e l’annotazione dell’opinione in contrasto da parte del consigliere dissenziente nonché immune da colpa – degli illeciti deliberati dal consiglio anche se in fatto non decisi o compiuti da tutti i suoi componenti”. Disposizioni applicate: art. 2381 c.c., art. 2392 c.c., art. 2, D. Lgs. n. 74/2000 Nel…

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Cessione di credito vantato nei confronti di un soggetto poi dichiarato fallito

Cass. Civ. Sez. 1, Ordinanza 27 ottobre 2021[1], n. 2271, Pres. Genovese – Rel. Vella Parole chiave: Cessione dei Crediti – Fallimento del Cedente – Data Certa. Riferimenti normativi: Legge Fallimentare artt. 45, 56 comma 2, 93, 115, 127 u.c.; Cod. Civ. artt. 1260, 1264, 2704, 2914. CASO Il ricorso trova fondamento in un decreto del Tribunale di Roma[2] con il quale, rigetta un’opposizione allo stato passivo proposto dalla Cessionaria di un credito vantato “in bonis” dalla cedente nei confronti della Fallita, è stato affermato che l’opponente «non avrebbe fornito la prova della notifica della cessione al debitore ceduto anteriormente al fallimento come sarebbe richiesto dall’art. 45 l.fall. e dell’art. 1264 c.c.”. SOLUZIONE Natura della cessione ed operatività dell’art. 45…

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