SOCIETÀ E FALLIMENTO
Fallibilità delle start-up innovative
Cassazione, 4 luglio 2022, n. 21152, Pres. M. Cristiano – Rel. P. Vella Parole chiave: Fallimento – Dichiarazione – Dichiarazione – Soggetti – Start up innovativa – Imprenditore commerciale – Iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese – Autocertificazione del legale rappresentante – Presunzione di veridicità – Insussistenza – Sindacabilità in sede fallimentare – Conseguenze Massima: “L’iscrizione di una società quale start-up innovativa nella sezione speciale del Registro delle imprese, in base all’autocertificazione del legale rappresentante circa il possesso dei requisiti formali e sostanziali, ed alla successiva attestazione del loro mantenimento, ai sensi dall’art. 25, D.L. n. 179 del 2012, convertito dalla L. n. 221 del 2012, non preclude la verifica giudiziale dei requisiti medesimi in sede prefallimentare, né…
Continua a leggere...La modifica di fatto dell’oggetto sociale legittima il diritto di recesso del socio
Tribunale delle Imprese di Roma – Sentenza n. 17673/2022 pubbl. il 29/11/2022 Parole chiave: recesso – oggetto sociale – modifica di fatto – società di capitali – Massima: “Il mutamento dell’oggetto sociale, idoneo a legittimare il recesso del socio, può alternativamente verificarsi in termini formali, con l’assunzione di una delibera all’uopo adottata dall’assemblea, ovvero in via di fatto, in concomitanza con atti gestori che, pur non incidendo sul dato formale relativo all’oggetto sociale determinato dallo statuto, ne comportano una modifica sostanziale, tale da legittimare, anche in questo caso, l’esercizio del diritto di recesso da parte del socio dissenziente”. Disposizioni applicate: 2476 c.c., 2395 c.c. Con il giudizio in esame, la società attrice – proprietaria del 9.17% del capitale di una…
Continua a leggere...Le azioni di cui agli articoli 2394 e 2395 cc
Tribunale di Venezia Sezione Specializzata in materia di impresa, sentenza n. 154/2022 del 22.12.2021 (pubbl. 07.02.2022) – Parole chiave: responsabilità- amministratori- prova. Massima: “La responsabilità degli amministratori di società di capitali ex art. 2395 cc (in caso di amministratore di spa) o ex art. 2476 co. 7 cc (in caso di amministratore di srl) verso i soci o i terzi che abbiano stipulato un contratto con la società, per consolidata giurisprudenza, non discende automaticamente ex se da detta loro qualità, né ex se dall’inadempimento ad obblighi discendenti dal contratto stipulato dalla società essendo necessaria, trattandosi di responsabilità extracontrattuale, la allegazione e prova della condotta dolosa o colposa degli amministratori medesimi, la allegazione di un danno “direttamente” incidente sul socio o…
Continua a leggere...Clausola statuaria simul stabunt simul cadent per i membri del CdA: quando il suo esercizio è abusivo?
Tribunale di Milano, Sezione Specializzata in materia di Impresa, Sentenza n. 8088 del 9 dicembre 2020 Parole chiave: simul stabunt simul cadent – decadenza – abusività – strumentalità – consiglio di amministrazione – dimissioni – revoca – giusta causa – preavviso – equilibrio – risarcimento – Massima: “Il carattere abusivo o strumentale dell’esercizio della clausola simul stabunt simul cadent si configura ogni qual volta le dimissioni di quell’amministratore o di quegli amministratori capaci di provocare la decadenza di tutto l’organo di gestione siano dettate unicamente o prevalentemente dallo scopo di eliminare amministratori sgraditi, in assenza di giusta causa, quindi eludendo l’obbligo di corresponsione degli emolumenti residui (ed in generale di risarcimento del danno) che spetterebbero loro se fossero cessati dalla…
Continua a leggere...Responsabilità degli amministratori per mancata corretta tenuta delle scritture aziendali e liquidazione del danno
Cass. Civ. Sez. I, Ord. (data ud. 27.04.2022) 12.05.2022, n. 15245 Parole chiave: responsabilità degli amministratori, mancanza delle scritture contabili, sommarietà di redazione delle scritture contabili, non intellegibilità delle scritture contabili, nesso di causalità, onere della prova, quantificazione del danno, prova del danno, liquidazione equitativa, fallimento. Massima: “Nell’ambito delle azioni di responsabilità grava sempre su chi agisce in giudizio l’onere di fornire la prova del danno e del nesso di causalità materiale tra questo e le condotte che si assumono tenute in violazione di doveri inerenti alle funzioni gestorie svolte dagli amministratori. La mancanza di scritture contabili, ovvero la sommarietà di redazione di esse o la loro non intelleggibilità non è in sé sufficiente a giustificare la condanna dell’amministratore in…
Continua a leggere...L’amministratore di società controllata che, operando in conflitto di interessi, concede finanziamenti alla società controllante può essere ritenuto responsabile verso la stessa società controllata
Tribunale di Torino, sentenza del 26 ottobre 2020 Parole chiave: responsabilità degli amministratori – società per azioni – gruppo di società – operazioni infragruppo. Massima: “Sussiste la responsabilità dell’amministratore della società controllata, laddove tale società conceda finanziamenti e prestiti in favore della controllante in situazione di conflitto di interesse, in assenza di preventiva approvazione del c.d.a., e per fini non riconducibili alla controllata sotto il profilo della convenienza indiretta dell’operazione.” Disposizioni applicate: artt. 2391, 2392, 2497 c.c. Il Tribunale di Torino, in composizione collegiale, è stato chiamato a decidere su un’azione di responsabilità ai sensi dell’art. 2392 c.c. promossa da Alfa S.p.A. (“Alfa”) contro l’ex amministratore delegato Caio (l’“Amministratore”). L’Amministratore era stato nominato dopo che le quote di maggioranza di…
Continua a leggere...Le conseguenze della mancata partecipazione del P.M. all’udienza per l’apertura della liquidazione giudiziale
Trib. Bergamo, 13 settembre 2022, Pres. De Simone [1] Liquidazione giudiziale – Istanza del pubblico ministero – Mancata presenza all’udienza – Conseguenze. La mancata presenza del pubblico ministero all’udienza per l’apertura della liquidazione giudiziale fissata in seguito a ricorso da lui presentato non comporta rinuncia o desistenza dalla domanda. CASO [1] In data 4 agosto 2022 (e, dunque, a una ventina di giorni dall’entrata in vigore del CCI), il pubblico ministero presentava al Tribunale di Bergamo (non già domanda di accesso alla liquidazione giudiziale a norma dell’art. 37 CCI, bensì) istanza per la dichiarazione di fallimento ai sensi del previgente art. 6 l.fall. Giunti all’udienza per la dichiarazione di apertura della liquidazione giudiziale, il Tribunale lombardo non solo scopriva di…
Continua a leggere...La mancata prova della colpa di organizzazione e del relativo nesso causale con il reato presupposto esclude la configurabilità di una responsabilità dell’ente ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001
Cassazione penale, Sez. IV, Sentenza, 11 gennaio 2023, n. 570 Parole chiave: Infortuni sul lavoro – Responsabilità penale in genere Massima: “È necessario accertare la c.d. “colpa di organizzazione” dell’ente, ovvero il non avere predisposto un insieme di accorgimenti preventivi idonei ad evitare la commissione di reati del tipo di quello realizzato per poter imputare all’ente l’illecito penale realizzato nel suo ambito operativo”. Disposizioni applicate: art. 25 septies D. Lgs. n. 231/2001 Nel caso di specie, una S.p.A. è stata chiamata a rispondere, a norma dell’art. 25 septies D. Lgs. n. 231/2001, del reato presupposto di omicidio colposo commesso con violazione delle norme antinfortunistiche dal proprio amministratore unico, in concorso con l’amministratore unico della S.r.l. a cui erano stati subappaltati alcuni lavori….
Continua a leggere...Fallibilità della società start-up e termini per l’accertamento
Cass. Civ. Sez. 1, Ordinanza 18 maggio 2022[1], n. 14316, Pres. Cristiano M. – Rel. Vella P. Parole chiave: Start-up innovativa – natura dell’iscrizione nel Registro delle Imprese – non preclusa la successiva verifica giudiziale prefallimentare Riferimenti normativi: D.l. n. 179 del 18 ottobre 2012[2]: artt. 25 e 31, Legge Fallimentare art. 6, Cod,civ.: art. 2193, L. n. 2248 del 20 marzo 1865: all. E artt. 4 e 5. CASO La questione sottoposta a mezzo ricorso alla Suprema Corte ha per oggetto l’efficacia, con riferimento ad una Procedura fallimentare richiesta in capo ad una società iscritta, nella sezione speciale del competente Ufficio del Registro delle Imprese, quale start-up innovativa, nella sezione speciale del Registro delle imprese. Le ragioni del gravame…
Continua a leggere...Cause di incompatibilità e ineleggibilità a sindaco di società di capitali
Cassazione civile sez. II – 10/10/2022, n. 29406 Parole chiave: sindaco – consulente – incompatibilità – ineleggibilità – collegio sindacale – società di capitali – Massima: “Chi svolge in modo continuativo prestazioni di consulenza sull’oggetto che deve essere controllato da parte del collegio sindacale e sia comunque titolare di un rapporto di natura patrimoniale, si trova in una situazione che compromette in radice la sua imparzialità e indipendenza; la ratio sottesa alla causa di ineleggibilità risiede infatti nell’esigenza di garantire l’indipendenza di colui che è incaricato delle funzioni di controllo in presenza di situazioni idonee a compromettere tale indipendenza, così che la compromissione dell’indipendenza del sindaco sussiste non solo quando il controllore sia direttamente implicato nell’attività sulla quale dovrebbe esercitare…
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