SOCIETÀ E FALLIMENTO

L’esercizio del diritto di rivalsa nel patto di manleva sotteso ad un contratto di cessione di quote

Tribunale di Bologna, Sezione Specializzata in materia di Impresa, Sentenza n. 1039/2022 pubbl. il 21/04/2022 Parole chiave: cessione di quote – patto di manleva – adempimento nel contratto di cessione di quote – risoluzione contratto – contratto di cessione – garanzia dei soci Massima: “Il patto mediante il quale, al momento della cessione delle quote di una società a responsabilità limitata, i soci cedenti assicurano l’inesistenza di passività e si impegnano verso gli acquirenti al pagamento di eventuali sopravvenienze passive inerenti all’attività pregressa è un patto di manleva”. Costituisce presupposto logico, intrinseco ed indefettibile del diritto di rivalsa azionato da una parte in forza di un patto di manleva, il fatto che il preteso manlevato abbia, in concreto, anticipato il…

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Brevi note sul procedimento di apertura della procedura di liquidazione controllata

Trib. Verona, 20 settembre 2022, Pres. Attanasio – Est. Lanni [1] Sovraindebitamento – Liquidazione controllata – Procedimento unitario – Applicabilità. Massima: “Il procedimento per l’apertura di una procedura di liquidazione controllata, in virtù del rinvio contenuto nell’art. 65, comma 2, CCII, deve ritenersi soggetto alla disciplina generale del procedimento unitario contenuta nel Titolo III CCII (ed in particolare alla disciplina del procedimento unitario prevista per l’istanza di liquidazione giudiziale), nei limiti di compatibilità”.  CASO [1] Con la sentenza in epigrafe il Tribunale di Verona ha dichiarato l’apertura della procedura di liquidazione controllata richiesta, con ricorso depositato in data 31 agosto 2022, da un debitore persona fisica, non esercitante attività d’impresa. Gli aspetti del provvedimento meritevoli di considerazione, e che subito…

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Responsabilità dell’amministratore: bisogna dimostrare non solo l’illecito perpetrato, ma anche il pregiudizio alla società

Tribunale di Milano, Sezione Specializzata in materia di Impresa, Sentenza n. 3961 dell’11 maggio 2022. Parole chiave: responsabilità – amministratori – scritture contabili – amministratore di fatto – amministratore di diritto – mala gestio – danno punitivo – pregiudizio – obblighi dell’amministratore – risarcimento del danno – prova del danno – nesso di causalità – Massima: “La semplice violazione da parte dell’amministratore di una S.r.l. dell’obbligo di regolare tenuta delle scritture contabili (condotta di per sé inidonea a determinare un materiale pregiudizio nella sfera patrimoniale della società), non giustifica l’imputazione all’amministratore inadempiente della responsabilità per il dissesto. La responsabilità dell’amministratore presuppone infatti, oltre alla deduzione di comportamenti tenuti dall’amministratore in violazione di specifici obblighi derivanti dalla legge e dallo statuto,…

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Rapporto di factoring e revocatoria fallimentare

Cass. Civ. Sez. 1, Ordinanza 20 ottobre 2021[1], n. 14316, Pres. Magda C. – Rel. Mercolino G. Parole chiave: Fallimento – revocatoria fallimentare – fattorizzazione dei crediti – delegazione di pagamento – condizioni Riferimenti normativi: Legge Fallimentare artt. 67, primo comma, n. 2 – Codice civile artt. 1260 e 1269. CASO La questione sottoposta a mezzo ricorso alla Suprema Corte ha per oggetto l’inefficacia di pagamenti eseguiti in favore di un soggetto terzo, nei sei mesi anteriori alla dichiarazione di fallimento ed “effettuati a mezzo” di una Società di Factoring. Sostiene l’attrice che il rapporto di factoring instaurato con quest’ultima configurava anche una delegazione di pagamento avendo autorizzato, la società poi fallita, il Factor a pagare le somme di cui…

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L’ordine di esibizione di determinati documenti sociali ex art. 2676 c.c. va interpretato restrittivamente

Tribunale di Torino – 26 gennaio 2021. Parole chiave: diritto di accesso del socio – interpretazione – società a responsabilità limitata. Massima: “Deve essere interpretato restrittivamente il provvedimento con il quale è ordinata ad una società a responsabilità limitata l’esibizione di determinati documenti sociali laddove elencati nel dettaglio.” Disposizioni applicate: art. 2476 c.c. Il Tribunale di Torino ha emesso un’interessante ordinanza che può chiarire, nella pratica, quale interpretazione può essere data ad un provvedimento che ordina ad una società l’esibizione di documenti sociali ex art. 2476 c.c., laddove questi siano nel dettaglio specificati dal Giudice. Al fine di meglio comprendere la portata del provvedimento qui analizzato, occorre sintetizzare il substrato fattuale. Caia, socia di Alfa S.r.l. (‘Alfa’), con ricorso ex…

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Il curatore e l’eccezione di prescrizione presuntiva

Cass. civ., sez. I, 27 giugno 2022, n. 20602 – Pres. Cristiano – Rel. Di Marzio Parole chiave: Fallimento – Accertamento del passivo – Credito per prestazioni professionali – Prescrizione presuntiva eccepita dal curatore – Deferimento del giuramento decisorio – Ammissibilità – Dichiarazione del curatore di non essere a conoscenza se il pagamento sia avvenuto o meno – Conseguenze [1] Massima: “A fronte dell’insinuazione al passivo fallimentare di un credito maturato in forza di un rapporto riconducibile alla previsione dell’art. 2956, n. 2), c.c., eccepita dal curatore fallimentare la prescrizione presuntiva e deferitogli dal preteso creditore il giuramento decisorio, la dichiarazione del curatore di non essere a conoscenza se il pagamento sia avvenuto o meno costituisce mancato giuramento”. Disposizioni applicate:…

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Domanda di fallimento del creditore e domanda di regolazione della crisi del debitore dopo l’entrata in vigore del codice della crisi

Tribunale di Bologna, Sez. 4, 29 settembre 2022, Pres. Florini, Rel. Atzori Parole chiave Domanda di fallimento – Domanda di accesso agli strumenti di regolazione della crisi – Disciplina transitoria Massima: “Nel caso in cui un creditore abbia presentato domanda di fallimento prima del 15 luglio 2022 e il debitore abbia presentato domanda di accesso agli strumenti di regolazione della crisi dopo il 15 luglio 2022, le due procedure conservano la loro autonomia, e – alla luce dell’art. 390 del codice della crisi – la domanda di fallimento è disciplinata dalla legge fallimentare mentre la domanda di accesso agli strumenti di regolazione della crisi è disciplinata dal codice della crisi”. Disposizioni applicate Art. 40 Codice della crisi (domanda di accesso…

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Qual è la sorte del finanziamento del socio alla società dopo l’azzeramento della sua partecipazione?

Cassazione civile, Sez. I, Ordinanza, 06 Luglio 2022, n. 21422 Parole chiave: Società di capitali – Società a responsabilità limitata – Capitale sociale – Conferimenti – Scioglimento del rapporto sociale relativamente al socio finanziatore –Mantenimento della postergazione ex art. 2467 c.c. – Sussistenza – Superamento delle condizioni di squilibrio patrimoniale e di difficoltà finanziaria – Esigibilità della restituzione del finanziamento Massima: “In tema di finanziamento dei soci in favore della società, il diritto al rimborso del finanziamento sorge postergato, ex art. 2467 c.c., qualora erogato in situazione di difficoltà finanziaria o di squilibrio patrimoniale della società, e tale carattere permane sia nel caso in cui il socio fuoriesca dalla società per mancato esercizio del diritto di opzione, sia allorché egli…

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Le misure protettive e cautelari: correttezza e buona fede nell’utilizzo dello strumento e sostenibilità della richiesta

Tribunale di Roma, 10 Ottobre 2022 Parole chiave: Composizione negoziale della crisi – Misure protettive e cautelari – Requisiti – Allegazioni – Piani di risanamento – Previsione di fattibilità Massima:  “Pur se la richiesta di accesso alla composizione negoziata è solo l’atto che apre il percorso alle trattative, è chiaro quindi che già la domanda di conferma delle misure protettive deve essere accompagnata non solo da una adeguata documentazione sulla situazione economica e finanziaria dell’impresa, ma anche dalla presenza di un progetto finanziario adeguato e di un’attestazione di risanamento che, seppur non pienamente dispiegata in un piano articolato, tuttavia deve presentare al giudice un adeguato e leggibile sviluppo nella direzione della continuità aziendale, tale da consentire una valutazione prognostica o…

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L’onere della prova del curatore fallimentare nell’azione di responsabilità nei confronti del collegio sindacale

Corte di Cassazione, sez. I, ordinanza n. 30383 del 17 ottobre 2022 Parole chiave: società di capitali – azione di responsabilità – sindaci – collegio sindacale – mala gestio – onere della prova. Massima: “Ai fini dell’accertamento della responsabilità dei sindaci per omessa vigilanza sull’operato degli amministratori, l’attore deve fornire la prova non solo dell’inadempimento dei doveri dei sindaci e del danno conseguente alla condotta degli amministratori, ma anche del rapporto di causalità tra l’inerzia dei primi ed il danno arrecato alla società, dal momento che l’omessa vigilanza in tanto rileva in quanto possa ragionevolmente ritenersi che l’attivazione del controllo avrebbe consentito di evitare o limitare il pregiudizio. Alla stregua di tali principi, un’inversione dell’onere di provare il nesso causale…

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