SOCIETÀ E FALLIMENTO
Azione di responsabilità promossa dal socio contro l’ex amministratore: la società è litisconsorte necessario
Tribunale di Torino, Sezione I, Sentenza n. 103 dell’11 gennaio 2023. Parole chiave: amministratori – mala gestio – azione di responsabilità – diligenza – mandatario – business judgement rule – diligenza professionale – litisconsorzio – azione sociale – contraddittorio – nullità Massima: “L’autonoma iniziativa del socio, riconosciuta dall’art. 2476 c. 3 c.c. senza vincolo di connessione con la quota di capitale dallo stesso posseduta, non toglie che si tratta pur sempre di un’azione sociale di responsabilità, rifluendo l’eventuale condanna dell’amministratore unicamente nel patrimonio sociale e potendo solo la società (non il socio) rinunciare all’azione e transigerla, con la conseguenza che la sentenza eventualmente emessa in assenza di contraddittorio con la società cui riferisce l’azione, e quindi a contraddittorio non integro,…
Continua a leggere...La legittimazione del pubblico ministero a presentare istanza di fallimento
Cass. civ., sez. I, 21 settembre 2022, n. 27670 – Pres. Ferro – Rel. Nazzicone Parole chiave: Fallimento – Dichiarazione di fallimento – Iniziativa – Pubblico ministero – Legittimazione – Notizia dell’insolvenza appresa dalla relazione ex art. 33 l.fall. – Notizia ricavata dagli atti relativi a procedimento penale per bancarotta depositati in sede di reclamo – Utilizzabilità [1] Massima: “In tema di iniziativa per la dichiarazione di fallimento da parte del pubblico ministero, quest’ultimo può richiedere il fallimento, ai sensi dell’art. 7 l.fall., quando abbia appreso la notitia decoctionis nell’esercizio delle sue funzioni istituzionali, attingendola dalla relazione prevista dall’art. 33 l.fall. o ricavandola dagli atti relativi a un procedimento penale per bancarotta, i quali possono essere legittimamente depositati per la…
Continua a leggere...La clausola statutaria di ripartizione degli utili senza termini di durata vincola la società incorporante
Tribunale di Bologna, sentenza del 24 novembre 2020 Parole chiave: Fusione per incorporazione – successione – clausola di destinazione degli utili – statuto. Massima: “L’obbligazione perpetua assunta dall’incorporante/promittente in occasione di un’operazione di fusione per incorporazione, consistente nel pagamento in favore del terzo di una somma fissa annuale predeterminata, senza termine di durata, è inquadrabile nello schema giuridico-negoziale proprio del contratto a favore di terzo a norma dell’art. 1411 c.c. ed è valida ed efficace ove confacente e satisfattiva rispetto agli interessi tanto della stipulante quanto della promittente.” Disposizioni applicate: 782, 1987, 1411 c.c. La Banca Alfa (Alfa) ha agito in giudizio contro la Società Ortofrutticola Beta (SOB) proponendo opposizione avverso decreto provvisoriamente esecutivo, con il quale era stato ingiunto…
Continua a leggere...La possibile declaratoria fallimentare dell’impresa agricola
Cass. civ., sez. I, Ordinanza, 24 gennaio 2023 n. 2162 Parole chiave: Dichiarazione di fallimento – Esenzione – Impresa agricola – Valutazione dell’esenzione Massima: “L’assoggettabilità a fallimento di un’impresa non dipende dalla rilevazione puntuale dell’attività svolta al momento della presentazione della relativa istanza, dovendosi avere riguardo, invece, all’attività da cui origina l’insolvenza. Pertanto, il pregresso svolgimento di attività commerciale è sicuramente rilevante nel caso in cui a quella attività, quantunque cessata, sia riconducibile l’insorgere dei debiti che l’imprenditore “non è in grado di soddisfare regolarmente” (art. 5, comma 2 legge fall.». Del resto questa Corte ha già avuto occasione di affermare che, «Una volta accertato in sede di merito l’esercizio in concreto di attività commerciale, in misura prevalente sull’attività agricola…
Continua a leggere...Nulla la deliberazione assembleare di approvazione del bilancio che viola il precetto di chiarezza
Cassazione civile, Sez. I, Ordinanza n. 7433 del 15 marzo 2023 Parole chiave: Società – Società per Azioni – Bilancio Massima: “Le regole sulla redazione del bilancio, pur tratte sovente dai principi contabili, sono norme giuridiche cogenti, le quali hanno un contenuto di discrezionalità tecnica, ma solo nel senso che ciò dipende dalla loro derivazione storica e che, in talune evenienze, la norma giuridica ad essa fa rinvio. Per ciò stesso, tuttavia, rendono giuridico il criterio tecnico richiamato ed, in ogni caso, sempre sindacabili le scelte operate, che non sono riconducibili all’ambito proprio di scelte insindacabili di gestione. Dai redattori del bilancio si esige di individuare il modo più aderente ai principi di correttezza, verità e chiarezza, per fornire la…
Continua a leggere...Il debutto del PRO ( Piano di Ristrutturazione soggetto ad omologazione)
Tribunale Vicenza, 17 Febbraio 2023, Pres., est. Limitone. Piano di ristrutturazione omologato (PRO) – Valutazione della regolarità della proposta – Riscontro della ritualità della domanda- Apertura – Provvedimenti conseguenti Parole chiave: Crisi ed insolvenza d’impresa – Piano di Ristrutturazione soggetto ad omologazione- Presupposti – Vaglio di legalità Massima: “In sede di ammissione del debitore al piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione il tribunale verifica la ritualità della proposta ed il rispetto delle condizioni di legalità”. Riferimenti normativi: artt. 64 bis– 64 ter e 64 quater c.c.i. CASO La società ricorrente domanda l’ammissione al procedimento di piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione ex art. 64 bis ss. c.c.i. SOLUZIONE Il Tribunale di Vicenza, verificato il rispetto dei requisiti formali prescritti dalla…
Continua a leggere...Nelle società semplici è legittima la nomina ad amministratore di un soggetto estraneo alla compagine sociale
Tribunale di Roma – decreto n. 4971/2021 del 25/08/2021 Parole chiave: amministratore – socio – società persone – ineleggibilità – Massima: “Nelle società semplici è legittima la nomina ad amministratore di un soggetto estraneo alla compagine sociale, ma l’iscrizione di tale nomina nel registro delle imprese deve essere condizionata alla verifica, da parte dell’ufficio stesso, dell’inesistenza di patti di esclusione o di limitazione della responsabilità dei soci”. Disposizioni applicate: 2252 c.c., 2257 c.c., 2258 c.c., 2259 c.c., 2361 c. 2° c.c., 2291, 2293 c.c. Con il provvedimento in esame il Tribunale di Roma – nella persona del Giudice del registro delle imprese nell’ambito di una procedura di volontaria giurisdizione – si è espresso in merito alla richiesta di iscrizione nel…
Continua a leggere...Cram down fiscale e responsabilità penale nella proposta di accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento
Tribunale di Verona, 20 dicembre 2022 Parole chiave Accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento – mancata adesione dell’amministrazione finanziaria – intervento sostitutivo del Tribunale in sede di omologa – giudizio di cram down – applicabilità Massima: “È possibile l’omologa della proposta di accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento in base al giudizio di cram down ex art.12 c. 3 quater L. 3/2012, anche qualora l’amministrazione finanziaria abbia espresso voto negativo sulla stessa sull’assunto della responsabilità penale del ricorrente” Disposizioni applicate art.7 comma 2 lett.2-quater L.3/2012; art.12 comma 3-quater L. 3/2012; art.173 l.f.; art.2 D.Lgs. 74/2000; Art.646 c.p. Nella sentenza in commento il Tribunale di Verona affronta la tematica del cram down fiscale, istituto che consente al tribunale di…
Continua a leggere...I sindaci e gli amministratori sono solidalmente responsabili per l’ammanco di cassa, a prescindere della riferibilità della condotta ai singoli soggetti
Cassazione civile, Sezione I, Ordinanza n. 7380 del 14 marzo 2023. Parole chiave: responsabilità degli amministratori – responsabilità dei sindaci – ammanco di cassa – controllo – diligenza – vigilanza – condotte appropriative o distrattive – responsabilità solidale Massima: “Nelle società cooperative, la responsabilità degli amministratori e dei sindaci trova fondamento non già nell’individuazione di specifiche condotte appropriative o distrattive dell’uno o dell’altro amministratore e/o sindaco (condotte che sarebbero da riferire ai singoli soggetti che ne fossero stati autori), ma nell’omesso controllo – cui gli amministratori e i sindaci sono tutti tenuti – rispetto ad atti che hanno comportato la perdita delle risorse patrimoniali della società”. Disposizioni applicate: artt. 2260, 2392 e 2407 c.c. La vicenda prende le mosse dall’azione…
Continua a leggere...La reclamabilità del decreto ex art. 70.1 CCI che dichiara l’inammissibilità della proposta del piano del consumatore: la posizione del Tribunale di Ferrara e delle altre corti di merito
Trib. Ferrara, sez. civile, 2 marzo 2023 – Pres. Giusberti, Martinelli, Cocca Parole chiave Piano del consumatore – decreto inammissibilità – reclamo – competenza. Massima: “Il decreto del Giudice monocratico che, ex art. 70.1 CCI, dichiara in via preliminare l’inammissibilità della proposta di piano del consumatore ex art. 66 e ss. del D.Lgs. 14/2019 non è reclamabile dinanzi al Tribunale in composizione collegiale”. Riferimenti normativi Art. 70 CCII – Art. 389 CCII – Art. 147 T.U. Spese di Giustizia – Art. 6 L.F. – Art. 15 L.F. CASO Valutata in via preliminare l’ammissibilità della proposta di piano del consumatore presentata ex art. 66 e ss. D.Lgs. 14/2019, il Giudice monocratico ha dichiarato l’inammissibilità della proposta rilevando: a) la mancanza dell’attestazione…
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