SOCIETÀ E FALLIMENTO
Il fallimento del debitore non preclude la prosecuzione del giudizio per l’accertamento dei crediti ammessi con riserva
Cass. civ., sez. III, 13 ottobre 2022, n. 29934 – Pres. Frasca – Rel. Iannello Parole chiave: Fallimento – Sentenza di primo grado che accerta il credito nei confronti del debitore fallito emessa prima della dichiarazione di fallimento – Ammissione al passivo con riserva del credito – Impugnazione della sentenza di primo grado – Riassunzione del processo interrotto nei confronti del curatore – Efficacia della sentenza che decide l’impugnazione nei confronti del fallimento [1] Massima: “Ove, a seguito dell’impugnazione della sentenza di rigetto (anche parziale) della domanda da parte del creditore, il giudizio, interrottosi per la dichiarazione di fallimento del debitore, sia proseguito dal curatore o nei confronti dello stesso, la sentenza di accertamento del credito eventualmente emessa in riforma…
Continua a leggere...Intestazione fiduciaria di partecipazioni sociali: che succede se il pactum fiduciae viene violato?
Cassazione civile, Sez. I, Ordinanza n. 17151 del 15 giugno 2023. Parole chiave: Società – Quota di partecipazione sociale – Obbligazione – Danno in genere – Apparenza del diritto Massima: “In caso d’intestazione fiduciaria di partecipazione sociale, sia pure attuata mediante una “catena” di diversi soggetti interposti reali, persone fisiche o giuridiche, la violazione del pactum fiduciae da parte dell’ultimo fiduciario, in concorso con altri soggetti cui questi abbia ritrasferito il bene in luogo del fiduciante, comporta il sorgere dell’obbligo in capo ai medesimi di risarcire il danno, in tal modo cagionato al socio originario che abbia visto leso il suo diritto al ritrasferimento del bene, non ostando alla condanna dei concorrenti nell’illecito, i quali abbiano ottenuto il ritrasferimento indebito…
Continua a leggere...Il liquidatore della liquidazione controllata: gestore della crisi o curatore delle procedure maggiori?
Tribunale di Vicenza 8 giugno 2023 Parole chiave: Sovraindebitamento – Liquidazione controllata – Nomina liquidatore – Albo gestori ex 356 CCI Massima: “Si ritiene che nell’espressione “le funzioni di curatore, commissario giudiziale o liquidatore, nelle procedure previste nel codice della crisi e dell’insolvenza”, contenuta nell’art. 356 CCI, il riferimento alla figura di “liquidatore”, che va scelto nell’albo nazionale, non riguardi il gestore della liquidazione controllata, ma sia una specificazione della figura del commissario (cioè tra le virgole: “commissario giudiziale o liquidatore”), quindi il commissario liquidatore che svolge le sue funzioni nell’ambito delle procedure maggiori a carattere liquidatorio (come nel concordato preventivo con liquidazione dei beni), e non qualunque liquidatore”. Disposizioni applicate: art. 270, comma 2 CCI – art. 65 CCI…
Continua a leggere...La competenza della sezione specializzata in materia di impresa alla luce di elementi di connessione cd. forte con le controversie aventi ad oggetto i rapporti societari
Tribunale di Bologna – Sentenza n. 484/2023 pubblicata il 06/03/2023 Parole chiave: azione di responsabilità – responsabilità solidale – responsabilità aquiliana – concorso – competenza Massima: “E’ competente la Sezione Specializzata in Materia di Imprese nel caso di controversia avente ad oggetto la responsabilità extracontrattuale, ai sensi degli articoli 2043 e 2055 c.c., di una società estranea al rapporto sociale qualora sussistano elementi di connessione c.d. forte, di natura oggettiva e soggettiva, con la causa di responsabilità dell’amministratore per atti di mala gestio, qualora la decisione sulla responsabilità extracontrattuale implichi necessariamente il vaglio, quantomeno incidentale, della responsabilità dell’amministratore”. Disposizioni applicate: articoli 146 L. Fall., 2043 c.c., 2055 c.c., art. 3 D.lgs. n. 168/2003 (istitutivo delle Sezioni Specializzate in materia di…
Continua a leggere...L’esenzione da revocatoria dei pagamenti effettuati nei termini d’uso
Cass. Civ., Sez. I, 26 aprile 2023, n. 10997, ord. Massima: “L’effetto dell’esenzione dell’art. 67, terzo comma, lett. a), l. fall., è quello di rendere non revocabili quei pagamenti i quali, pur avvenuti oltre i tempi contrattualmente prescritti, siano stati di fatto eseguiti ed accettati in termini diversi, nell’ambito di plurimi adempimenti con le nuove caratteristiche, evidenziatesi già in epoca anteriore a quelli de quibus. Ai fini dell’accertamento, il Giudice dovrà valutare la sussistenza di una prassi invalsa tra le parti in epoca prossima ai pagamenti revocandi” (massima non ufficiale). Disposizioni applicate: art. 67, co. 3, lett. a), l.fall. Parole chiave: revocatoria – termini d’uso – ritardo pagamenti – prassi CASO La Corte d’Appello di Perugia, ribaltando la sentenza di…
Continua a leggere...Cancellazione d’ufficio della società dal registro delle imprese: i soci succedono nei crediti della società estinta
Cassazione civile, Sezione I, Ordinanza n. 13600 del 17 maggio 2023 Parole chiave: cancellazione – registro delle imprese – estinzione – soci – successione – crediti – bilancio di liquidazione – remissione del credito – mere pretese creditorie – rinuncia del credito – remissione del debito Massima: “In caso cancellazione d’ufficio della società dal registro delle imprese, non può ritenersi automaticamente rinunciato il credito controverso, atteso che la regola è la successione in favore dei soci dei residui attivi, salva la remissione del debito ai sensi dell’art. 1236 c.c., che deve essere allegata e provata con rigore da chi intenda farla valere. Al riguardo, il mero omesso deposito del bilancio in fase di liquidazione per oltre tre anni consecutivi (da…
Continua a leggere...Il curatore della procedura principale di insolvenza svedese può chiedere l’esecuzione forzata su beni immobili del debitore siti sul territorio italiano
Tribunale di Bergamo, 18 aprile 2023 Parole chiave Procedura principale di insolvenza in un Paese dell’Unione – beni immobili siti in Italia – assenza di apertura di procedura secondaria – istanza di vendita ex art.567 c.p.c. – applicabilità ai sensi dell’art.21 par.3 Reg. (UE) n.2015/848 Massima: “Per ottenere la liquidazione coattiva di beni immobili, facenti parte degli assets della procedura principale di insolvenza svedese e siti sul territorio italiano, non è necessario chiedere la nomina di un altro curatore, ma è possibile, in virtù dello spossessamento del debitore, introdurre una procedura di espropriazione forzata immobiliare ai sensi dell’art.567 c.p.c.” Disposizioni applicate art. 21 del Reg. (UE) n.2015/848; art.19, paragrafo 1 del Reg. (UE) n.2015/848; art. 20, paragrafo 2 del Reg. (UE)…
Continua a leggere...I vincoli assunti dalle società associate in un’associazione temporanea di imprese restano inopponibili alla società consortile a responsabilità limitata successivamente costituita dagli stessi associati
Tribunale di Milano, sentenza del 16 aprile 2018. Parole chiave: Associazione temporanea d’impresa – personalità giuridica – appalto. Massima: “Una società consortile a responsabilità limitata (S.c. a r.l.) ha una soggettività giuridica separata rispetto all’Associazione Temporanea di Imprese (ATI); pertanto, i vincoli assunti dalle società associate in un’ATI restano inopponibili alla S.c. a r.l. successivamente costituita dagli stessi associati per l’esecuzione dei lavori di cui sono risultati aggiudicatari attraverso l’ATI, specialmente se la S.c. a r.l. non fa parte dell’ATI. È importante notare che, secondo il Tribunale di Milano, non ha rilievo sull’autonomia giuridica della S.c. a r.l. nemmeno il fatto che le quote di partecipazione nella S.c. a r.l. riflettano le quote nell’ATI, poiché le due entità restano distinte”….
Continua a leggere...L’ammissibilità al concordato minore del consumatore per debiti d’impresa derivanti da accertamento fiscale
Trib. Ferrara, sez. civile, 23 maggio 2023 – Est. Ghedini Parole chiave Concordato minore – sovraindebitamento – persona fisica non imprenditore – debiti d’impresa. Massima: “Ai fini del vaglio dell’ammissibilità della persona fisica non imprenditore al concordato minore si deve aver riguardo alla natura delle obbligazioni che compongono il sovraindebitamento. Quale conseguenza, è ammessa all’istituto del concordato minore la persona fisica il cui sovraindebitamento derivi da debiti d’impresa derivanti da un accertamento fiscale per evasione di passività tributarie a carico di una società a responsabilità limitata in cui il soggetto ricorrente ha rivestito la carica di socio” Riferimenti normativi Art. 74 CCII – art. 36 D.P.R. 603/73 – art. 2495 c.c. CASO E QUESTIONI RILEVANTI La pronuncia in esame trae…
Continua a leggere...Fusione o incorporazione: da quando ne decorrono gli effetti giuridici?
Cass. Civ., Sez. III, 8 maggio 2023, n. 12128 Parole chiave: Società – Fusione o incorporazione – Adempimento delle formalità pubblicitarie – Legittimazione ad impugnare della società risultante dalla fusione di quella presente in primo grado (o incorporante la stessa) – Prova dell’adempimento delle formalità pubblicitarie Massima: “Gli effetti giuridici della fusione o dell’incorporazione si producono dal momento dell’adempimento delle formalità pubblicitarie concernenti il deposito, per l’iscrizione nel registro delle imprese, dell’atto di fusione; ne consegue che – ai fini del riconoscimento della legittimazione all’impugnazione della società incorporante o risultante dalla fusione, in qualità di successore della società soccombente nel grado precedente – è necessaria la prova del predetto adempimento.” Disposizioni applicate: art. 2504, comma 2, c.c., art. 2504 bis…
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