SOCIETÀ E FALLIMENTO
La competenza della sezione specializzata in materia di impresa alla luce di elementi di connessione cd. forte con le controversie aventi ad oggetto i rapporti societari
Tribunale di Bologna – Sentenza n. 484/2023 pubblicata il 06/03/2023 Parole chiave: azione di responsabilità – responsabilità solidale – responsabilità aquiliana – concorso – competenza Massima: “E’ competente la Sezione Specializzata in Materia di Imprese nel caso di controversia avente ad oggetto la responsabilità extracontrattuale, ai sensi degli articoli 2043 e 2055 c.c., di una società estranea al rapporto sociale qualora sussistano elementi di connessione c.d. forte, di natura oggettiva e soggettiva, con la causa di responsabilità dell’amministratore per atti di mala gestio, qualora la decisione sulla responsabilità extracontrattuale implichi necessariamente il vaglio, quantomeno incidentale, della responsabilità dell’amministratore”. Disposizioni applicate: articoli 146 L. Fall., 2043 c.c., 2055 c.c., art. 3 D.lgs. n. 168/2003 (istitutivo delle Sezioni Specializzate in materia di…
Continua a leggere...L’esenzione da revocatoria dei pagamenti effettuati nei termini d’uso
Cass. Civ., Sez. I, 26 aprile 2023, n. 10997, ord. Massima: “L’effetto dell’esenzione dell’art. 67, terzo comma, lett. a), l. fall., è quello di rendere non revocabili quei pagamenti i quali, pur avvenuti oltre i tempi contrattualmente prescritti, siano stati di fatto eseguiti ed accettati in termini diversi, nell’ambito di plurimi adempimenti con le nuove caratteristiche, evidenziatesi già in epoca anteriore a quelli de quibus. Ai fini dell’accertamento, il Giudice dovrà valutare la sussistenza di una prassi invalsa tra le parti in epoca prossima ai pagamenti revocandi” (massima non ufficiale). Disposizioni applicate: art. 67, co. 3, lett. a), l.fall. Parole chiave: revocatoria – termini d’uso – ritardo pagamenti – prassi CASO La Corte d’Appello di Perugia, ribaltando la sentenza di…
Continua a leggere...Cancellazione d’ufficio della società dal registro delle imprese: i soci succedono nei crediti della società estinta
Cassazione civile, Sezione I, Ordinanza n. 13600 del 17 maggio 2023 Parole chiave: cancellazione – registro delle imprese – estinzione – soci – successione – crediti – bilancio di liquidazione – remissione del credito – mere pretese creditorie – rinuncia del credito – remissione del debito Massima: “In caso cancellazione d’ufficio della società dal registro delle imprese, non può ritenersi automaticamente rinunciato il credito controverso, atteso che la regola è la successione in favore dei soci dei residui attivi, salva la remissione del debito ai sensi dell’art. 1236 c.c., che deve essere allegata e provata con rigore da chi intenda farla valere. Al riguardo, il mero omesso deposito del bilancio in fase di liquidazione per oltre tre anni consecutivi (da…
Continua a leggere...Il curatore della procedura principale di insolvenza svedese può chiedere l’esecuzione forzata su beni immobili del debitore siti sul territorio italiano
Tribunale di Bergamo, 18 aprile 2023 Parole chiave Procedura principale di insolvenza in un Paese dell’Unione – beni immobili siti in Italia – assenza di apertura di procedura secondaria – istanza di vendita ex art.567 c.p.c. – applicabilità ai sensi dell’art.21 par.3 Reg. (UE) n.2015/848 Massima: “Per ottenere la liquidazione coattiva di beni immobili, facenti parte degli assets della procedura principale di insolvenza svedese e siti sul territorio italiano, non è necessario chiedere la nomina di un altro curatore, ma è possibile, in virtù dello spossessamento del debitore, introdurre una procedura di espropriazione forzata immobiliare ai sensi dell’art.567 c.p.c.” Disposizioni applicate art. 21 del Reg. (UE) n.2015/848; art.19, paragrafo 1 del Reg. (UE) n.2015/848; art. 20, paragrafo 2 del Reg. (UE)…
Continua a leggere...I vincoli assunti dalle società associate in un’associazione temporanea di imprese restano inopponibili alla società consortile a responsabilità limitata successivamente costituita dagli stessi associati
Tribunale di Milano, sentenza del 16 aprile 2018. Parole chiave: Associazione temporanea d’impresa – personalità giuridica – appalto. Massima: “Una società consortile a responsabilità limitata (S.c. a r.l.) ha una soggettività giuridica separata rispetto all’Associazione Temporanea di Imprese (ATI); pertanto, i vincoli assunti dalle società associate in un’ATI restano inopponibili alla S.c. a r.l. successivamente costituita dagli stessi associati per l’esecuzione dei lavori di cui sono risultati aggiudicatari attraverso l’ATI, specialmente se la S.c. a r.l. non fa parte dell’ATI. È importante notare che, secondo il Tribunale di Milano, non ha rilievo sull’autonomia giuridica della S.c. a r.l. nemmeno il fatto che le quote di partecipazione nella S.c. a r.l. riflettano le quote nell’ATI, poiché le due entità restano distinte”….
Continua a leggere...L’ammissibilità al concordato minore del consumatore per debiti d’impresa derivanti da accertamento fiscale
Trib. Ferrara, sez. civile, 23 maggio 2023 – Est. Ghedini Parole chiave Concordato minore – sovraindebitamento – persona fisica non imprenditore – debiti d’impresa. Massima: “Ai fini del vaglio dell’ammissibilità della persona fisica non imprenditore al concordato minore si deve aver riguardo alla natura delle obbligazioni che compongono il sovraindebitamento. Quale conseguenza, è ammessa all’istituto del concordato minore la persona fisica il cui sovraindebitamento derivi da debiti d’impresa derivanti da un accertamento fiscale per evasione di passività tributarie a carico di una società a responsabilità limitata in cui il soggetto ricorrente ha rivestito la carica di socio” Riferimenti normativi Art. 74 CCII – art. 36 D.P.R. 603/73 – art. 2495 c.c. CASO E QUESTIONI RILEVANTI La pronuncia in esame trae…
Continua a leggere...Fusione o incorporazione: da quando ne decorrono gli effetti giuridici?
Cass. Civ., Sez. III, 8 maggio 2023, n. 12128 Parole chiave: Società – Fusione o incorporazione – Adempimento delle formalità pubblicitarie – Legittimazione ad impugnare della società risultante dalla fusione di quella presente in primo grado (o incorporante la stessa) – Prova dell’adempimento delle formalità pubblicitarie Massima: “Gli effetti giuridici della fusione o dell’incorporazione si producono dal momento dell’adempimento delle formalità pubblicitarie concernenti il deposito, per l’iscrizione nel registro delle imprese, dell’atto di fusione; ne consegue che – ai fini del riconoscimento della legittimazione all’impugnazione della società incorporante o risultante dalla fusione, in qualità di successore della società soccombente nel grado precedente – è necessaria la prova del predetto adempimento.” Disposizioni applicate: art. 2504, comma 2, c.c., art. 2504 bis…
Continua a leggere...Ristrutturazione dei debiti del consumatore e debiti d’impresa pregressi
Tribunale di Reggio Emilia, Sez. Procedure Concorsuali, 13 febbraio 2023 – Est. N. Stanzani Maserati Parole chiave: Ristrutturazione dei debiti del consumatore – presenza di debiti derivanti da pregressa attività d’impresa – qualifica di consumatore – sussiste Massima: “Va riconosciuta la qualità di consumatore e, quindi, la legittimazione all’accesso alla procedura sovraindebitamentaria della ristrutturazione dei debiti del consumatore, anche al debitore sovraindebitato il quale abbia definitivamente cessato l’attività d’impresa svolta in passato, nonostante siano residuati debiti derivanti da tale pregressa attività, in quanto la definizione fornita dall’art. 2, lett. e), CCII individua l’elemento caratterizzante della figura nel fatto che egli “agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale…”, assumendo quindi rilevanza l’attualità della condizione e non l’esistenza di debiti pregressi”. Riferimenti normativi…
Continua a leggere...La giusta causa di revoca di un amministratore deve essere esplicitata nella delibera statutaria
Tribunale di Bologna – sentenza n. 167 del 1/2/2023 Parole chiave: amministratore – socio – società di capitali – ineleggibilità – recesso – revoca – Massima: “In tema di revoca dell’amministratore di società di capitali, le ragioni che integrano la giusta causa, ai sensi dell’art. 2383 c. 3° c.c.– dettato in tema di s.p.a. ma applicabile in via analogica anche agli amministratori di s.r.l. – devono essere specificamente enunciate nella delibera assembleare senza che sia possibile una successiva deduzione in sede giudiziaria di ragioni ulteriori. In tale ambito spetta alla società l’onere di dimostrare la sussistenza di una giusta causa di revoca, trattandosi di un fatto costitutivo della facoltà di recedere senza conseguenze risarcitorie”. Disposizioni applicate: 2473 c.c., 2468 c.c.,…
Continua a leggere...Acquisto di un ramo d’azienda gravemente indebitato: responsabilità degli amministratori e insindacabilità nel merito delle scelte di gestione
Cass. civ., sez. I, Ordinanza, 24 gennaio 2023, n. 2172, Pres. Genovese – Rel. Fidanzia Parole chiave Crisi d’impresa – Società di capitali – Amministratori – Responsabilità degli amministratori – Business Judgment Rule – Assetti organizzativi adeguati Massima: “In materia di responsabilità degli amministratori di società di capitali, l’insindacabilità del merito delle scelte di gestione trova un limite nella ragionevolezza delle stesse da compiersi ex ante secondo i parametri della diligenza del mandatario, tenendo conto della mancata adozione delle cautele, delle verifiche e delle informazioni preventive, normalmente richieste per una scelta di quel tipo e della diligenza mostrata nell’apprezzare preventivamente i margini di rischio connessi all’operazione da intraprendere. Tenuto conto che l’acquisizione di rami aziendali non è di per sé…
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