SOCIETÀ E FALLIMENTO
Il patto parasociale con opzione “put” non elude il divieto di patto leonino
Tribunale Catanzaro, Sez. spec. in materia di imprese, Sent., 18/07/2023. Parole chiave: Società – Patto parasociale – Patto leonino – Opzione – Socio – Partecipazione – Capitale sociale – Interesse meritevole di tutela. Massima: “I patti parasociali non attengono al piano organizzativo dell’ordinamento sociale, bensì a quello dei rapporti interindividuali tra titolari di partecipazioni societarie. Pertanto la nullità del patto parasociale per divieto del patto leonino si configura solo se il patto preveda un’elusione assoluta e costante della partecipazione agli utili e alle perdite e non tuteli un interesse meritevole ai sensi dell’art. 1322.” Disposizioni applicate: art. 1322 comma 2 c.c., art. 2265 c.c. Nel caso in esame, la società Alpha, attrice in causa, è gestore di un fondo rotativo…
Continua a leggere...Formulazione della proposta di definizione all’A.d.E. e termine per la domanda ai fini dell’omologa forzosa di un accordo di ristrutturazione dei debiti
Tribunale di Roma, 14 luglio 2023 Parole chiave Accordo di ristrutturazione dei debiti – richiesta di omologa – opposizione Agenzia delle Entrate – perfezionamento dell’intesa col ceto creditorio – richiesta di cram down Massima: “La domanda di omologa degli accordi di ristrutturazione dei debiti può essere presentata solo successivamente alla manifestazione, da parte degli uffici competenti, dell’adesione o del diniego oppure al decorso del termine di novanta giorni dalla presentazione della proposta senza che gli uffici componenti abbiano manifestato la loro volontà adesiva o non adesiva, potendo solo in questo caso effettuarsi il giudizio di cram down”. Disposizioni applicate art. 48 comma 4 CCII, art.57 CCII, art. 63 commi 1, 2 e 2 bis CCII Nella sentenza in commento, avente ad…
Continua a leggere...A chi spetta il diritto di impugnazione della delibera assembleare in caso di sequestro di azioni?
Corte d’Appello di Roma, Sez. II, Sentenza, 11 settembre 2023, n. 5700 Parole chiave: Legittimazione attiva e passiva – Società di capitali – Socio, in genere – Impugnazione delle delibere dell’assemblea e del consiglio di amministrazione Massima: “In presenza di sequestro preventivo penale di azioni, non è configurabile una legittimazione del socio sequestrato ad impugnare la delibera assembleare per vizi di annullabilità che sia concorrente a quella del custode giudiziario; giacché spetta soltanto a quest’ultimo l’esercizio del diritto di voto, così come la conseguente legittimazione ad impugnare le delibere assembleari”. Disposizioni applicate: art. 100 c.p.c., art. 2352 c.c. Nel caso in esame, il socio di una S.p.A. ha adito il Tribunale di Roma per ottenere la declaratoria di nullità o invalidità…
Continua a leggere...Concordato minore: tra universalità oggettiva, garanzia patrimoniale generica ed eccezione ex art. 75 co. 3 CCII
Trib. Ferrara, sez. civile, 4 luglio 2023 – Est. Ghedini Parole chiave Concordato minore – procedure concorsuali – universalità oggettiva – garanzia patrimoniale generica – esclusione dei beni. Massima: “Il concordato minore, al pari delle altre procedure concorsuali, è governato dal principio di universalità oggettiva e dalla garanzia patrimoniale generica così come disciplinata dall’art. 2740 c.c. Quale conseguenza, la procedura deve coinvolgere tutti i beni del debitore. L’unica eccezione espressamente disciplinata si rinviene nell’art. 75 co. 3 CCII che ammette, nella sola ipotesi di continuità aziendale la possibilità di rimborsare, alla scadenza convenuta, le rate a scadere del contratto di mutuo con garanzia reale gravante su beni strumentali all’esercizio dell’impresa”. Riferimenti normativi Art. 74 CCII – art. 75 CCII –…
Continua a leggere...Procedura di liquidazione controllata del sovraindebitato e finanza esterna
Tribunale di Bolzano, Ufficio procedure concorsuali, 19 settembre 2023, Relatrice Longhi Parole chiave Sovraindebitamento – Liquidazione controllata – Finanza esterna Massima: “Quando il debitore sovraindebitato non ha alcuna utilità da apportare ai creditori, è comunque ammissibile la procedura di liquidazione controllata prevista dall’art. 268 del codice della crisi, se un soggetto terzo apporta della finanza esterna, al fine di coprire le spese prededucibili della procedura e di soddisfare parzialmente i creditori”. Disposizioni applicate Art. 268 codice della crisi (liquidazione controllata) CASO Un signore in pensione versa in uno stato di sovraindebitamento. Propone dunque al Tribunale di Bolzano domanda di liquidazione controllata. La coniuge dà la propria disponibilità a contribuire alle spese della procedura e alla soddisfazione parziale dei creditori apportando…
Continua a leggere...È nulla la delibera assembleare che esclude il socio da una società cooperativa in assenza di convocazione del medesimo
Tribunale di Napoli, Sezione Specializzata in Materia d’Impresa, Sentenza n. 8508 del 18 settembre 2023 Parole chiave: convocazione assemblea – delibera assembleare – esclusione socio – nullità delibera – diritto di informazione – partecipazione – avviso di convocazione – diritto di partecipazione – clausola – statuto – clausola statutaria. Massima: “La delibera assunta in difetto della convocazione del socio escluso configura un vizio di assenza assoluta di informazione, che ne determina la nullità. È nulla la clausola statutaria secondo la quale “ai fini della valida costituzione dell’assemblea e onde consentire il calcolo della maggioranza richiesta non si tiene conto della partecipazione del socio della cui esclusione si tratta, al quale non spetta, pertanto, neppure il diritto di intervento in assemblea”,…
Continua a leggere...Circa l’autenticazione degli accordi di ristrutturazione dei debiti
Corte d’Appello di Milano, 14 gennaio 2022 – Pres. A. M. Vigorelli – Est. M. Busacca Parole chiave: Accordi di ristrutturazione dei debiti – testi documentali degli accordi – autenticazione delle sottoscrizioni – necessità – non sussiste Massima: “L’autenticazione dei testi negoziali degli accordi sottoscritti non costituisce requisito necessario per l’ammissibilità della domanda di omologazione e per la regolarità della procedura, allorquando i documenti contrattuali siano stati trasmessi per posta elettronica certificata, che è di regola elemento sufficiente per avere certezza della provenienza dell’atto, e la provenienza degli atti dalle parti che appaiono aver sottoscritto non sia mai stata contestata da alcuno”. Riferimenti normativi: Legge fallimentare art. 182-bis l.fall.; Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza art. 57 CASO Avverso il decreto…
Continua a leggere...La sostituzione fraudolenta di beni immobili con partecipazioni societarie legittima l’azione in revocatoria da parte del creditore
Cassazione civile, sez. III, 14 Luglio 2023, n. 20232. Parole chiave: Società – Revocatoria ordinaria – Eventus damni – Sostituzione di beni immobili con partecipazioni societarie –Variazione qualitativa del patrimonio del creditore – Creditore – Debitore Massima: “In tema di azione revocatoria, il requisito oggettivo dell’”eventus damni”, il quale ricorre non solo nel caso in cui l’atto dispositivo comprometta totalmente la consistenza patrimoniale del debitore, ma anche quando determini una variazione soltanto qualitativa del patrimonio che comporti una maggiore incertezza o difficoltà nel soddisfacimento del credito, è configurabile in caso di sostituzione di beni immobili con partecipazioni societarie, le quali sono soggette a maggiori mutamenti di valore.” Disposizioni applicate: art. 2332 c.c., art. 2901 c.c. Nel caso di specie, la…
Continua a leggere...Dichiarazione di fallimento di società fusa per incorporazione
Cassaz., 2 marzo 2023, n. 6324, Pres. M. Cristiano – Rel. L. Abete Parole chiave: Fallimento – Dichiarazione – Soggetti – Imprese – Società – Dichiarazione di fallimento della società fusa per incorporazione – Oltre l’anno previsto dall’art. 10 l.fall. – Conseguenze Massima: “La fusione per incorporazione estingue la società incorporata, sicché è giuridicamente inesistente la sentenza che dichiari il fallimento di quest’ultima oltre l’anno previsto dall’art. 10 l. fall. e tale vizio radicale, impedendo il passaggio in giudicato del provvedimento, può essere fatto valere, oltre che con l’impugnazione ordinaria, anche con un’autonoma “actio nullitatis””. Disposizioni applicate Artt. 2504, 2504-bis c.c.; Artt. 10, 11, l. fall.; Art. 33 CCII La pronuncia in commento rappresenta l’epilogo di un lungo e intricato…
Continua a leggere...Costituisce vizio della delibera assembleare di approvazione del bilancio la mancata ostensione di documentazione sociale?
Tribunale di Napoli, Sezione specializzata in materia di impresa, Sentenza, 23 maggio 2023, n. 5315. Parole chiave: Società – Azione di responsabilità – Amministratori – Assemblea – invalidità ed impugnazione delle delibere – Socio Massima: “L’omessa ostensione della documentazione sociale non determina un vizio del procedimento assembleare di approvazione del bilancio in quanto, tra gli atti di cui si compone l’iter di approvazione del bilancio a pena di invalidità della delibera stessa, non rientra la messa a disposizione e la consultazione di tutta la documentazione sociale, bensì il solo deposito del progetto di bilancio nei precedenti quindici giorni dall’assemblea convocata per deliberare sull’approvazione del bilancio ex art. 2429, comma 3, c.c..” Disposizioni applicate: art. 2429, comma 3, c.c., art. 2476,…
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