SOCIETÀ E FALLIMENTO

L’ammissibilità al concordato minore del consumatore per debiti d’impresa derivanti da accertamento fiscale

Trib. Ferrara, sez. civile, 23 maggio 2023 – Est. Ghedini Parole chiave Concordato minore – sovraindebitamento – persona fisica non imprenditore – debiti d’impresa.  Massima: “Ai fini del vaglio dell’ammissibilità della persona fisica non imprenditore al concordato minore si deve aver riguardo alla natura delle obbligazioni che compongono il sovraindebitamento. Quale conseguenza, è ammessa all’istituto del concordato minore la persona fisica il cui sovraindebitamento derivi da debiti d’impresa derivanti da un accertamento fiscale per evasione di passività tributarie a carico di una società a responsabilità limitata in cui il soggetto ricorrente ha rivestito la carica di socio”  Riferimenti normativi Art. 74 CCII – art. 36 D.P.R. 603/73 – art. 2495 c.c. CASO E QUESTIONI RILEVANTI La pronuncia in esame trae…

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Fusione o incorporazione: da quando ne decorrono gli effetti giuridici?

Cass. Civ., Sez. III, 8 maggio 2023, n. 12128 Parole chiave: Società – Fusione o incorporazione – Adempimento delle formalità pubblicitarie – Legittimazione ad impugnare della società risultante dalla fusione di quella presente in primo grado (o incorporante la stessa) – Prova dell’adempimento delle formalità pubblicitarie Massima: “Gli effetti giuridici della fusione o dell’incorporazione si producono dal momento dell’adempimento delle formalità pubblicitarie concernenti il deposito, per l’iscrizione nel registro delle imprese, dell’atto di fusione; ne consegue che – ai fini del riconoscimento della legittimazione all’impugnazione della società incorporante o risultante dalla fusione, in qualità di successore della società soccombente nel grado precedente – è necessaria la prova del predetto adempimento.” Disposizioni applicate: art. 2504, comma 2, c.c., art. 2504 bis…

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Ristrutturazione dei debiti del consumatore e debiti d’impresa pregressi

Tribunale di Reggio Emilia, Sez. Procedure Concorsuali, 13 febbraio 2023 – Est. N. Stanzani Maserati Parole chiave: Ristrutturazione dei debiti del consumatore – presenza di debiti derivanti da pregressa attività d’impresa – qualifica di consumatore – sussiste Massima: “Va riconosciuta la qualità di consumatore e, quindi, la legittimazione all’accesso alla procedura sovraindebitamentaria della ristrutturazione dei debiti del consumatore, anche al debitore sovraindebitato il quale abbia definitivamente cessato l’attività d’impresa svolta in passato, nonostante siano residuati debiti derivanti da tale pregressa attività, in quanto la definizione fornita dall’art. 2, lett. e), CCII individua l’elemento caratterizzante della figura nel fatto che egli “agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale…”, assumendo quindi rilevanza l’attualità della condizione e non l’esistenza di debiti pregressi”. Riferimenti normativi…

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La giusta causa di revoca di un amministratore deve essere esplicitata nella delibera statutaria

Tribunale di Bologna – sentenza n. 167 del 1/2/2023 Parole chiave: amministratore – socio – società di capitali – ineleggibilità – recesso – revoca – Massima: “In tema di revoca dell’amministratore di società di capitali, le ragioni che integrano la giusta causa, ai sensi dell’art. 2383 c. 3° c.c.– dettato in tema di s.p.a. ma applicabile in via analogica anche agli amministratori di s.r.l. – devono essere specificamente enunciate nella delibera assembleare senza che sia possibile una successiva deduzione in sede giudiziaria di ragioni ulteriori. In tale ambito spetta alla società l’onere di dimostrare la sussistenza di una giusta causa di revoca, trattandosi di un fatto costitutivo della facoltà di recedere senza conseguenze risarcitorie”. Disposizioni applicate: 2473 c.c., 2468 c.c.,…

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Acquisto di un ramo d’azienda gravemente indebitato: responsabilità degli amministratori e insindacabilità nel merito delle scelte di gestione

Cass. civ., sez. I, Ordinanza, 24 gennaio 2023, n. 2172, Pres. Genovese – Rel. Fidanzia Parole chiave Crisi d’impresa – Società di capitali – Amministratori – Responsabilità degli amministratori – Business Judgment Rule – Assetti organizzativi adeguati Massima: “In materia di responsabilità degli amministratori di società di capitali, l’insindacabilità del merito delle scelte di gestione trova un limite nella ragionevolezza delle stesse da compiersi ex ante secondo i parametri della diligenza del mandatario, tenendo conto della mancata adozione delle cautele, delle verifiche e delle informazioni preventive, normalmente richieste per una scelta di quel tipo e della diligenza mostrata nell’apprezzare preventivamente i margini di rischio connessi all’operazione da intraprendere. Tenuto conto che l’acquisizione di rami aziendali non è di per sé…

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Nullità della delibera assembleare: non può essere rilevata d’ufficio laddove venga proposta per la prima volta in appello

Cassazione civile, Sezione I, Ordinanza n. 10233 del 18 aprile 2023 Parole chiave: annullamento – nullità – delibera assembleare – presidente del consiglio di amministrazione – rilevata d’ufficio – nuova domanda – Massima: “Il giudice, se investito dell’azione di nullità di una delibera assembleare, ha sempre il potere (e il dovere), in ragione della natura autodeterminata del diritto cui tale domanda accede, di rilevare e di dichiarare in via ufficiosa, e anche in appello, la nullità della stessa per un vizio diverso da quello denunciato; se, invece, la domanda ha per oggetto l’esecuzione o l’annullamento della delibera, la rilevabilità d’ufficio della nullità di quest’ultima da parte del giudice nel corso del processo e fino alla precisazione delle conclusioni deve essere…

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Composizione negoziata, stato di insolvenza e misure protettive

Ordinanza del 17 marzo 2023, Tribunale di Ravenna Sez. Civile – VG; Giudice dott. Paolo Gilotta Parole chiave: composizione negoziata, stato di insolvenza, continuità indiretta, misure protettive Massima: “Non si ritiene condivisibile l’assunto pretorio che postula l’assoluta inconciliabilità tra stato di insolvenza e composizione negoziata della crisi: si ritiene che l’elemento dirimente consti nella reversibilità della condizione di crisi o di insolvenza e non già sulla già raggiunta situazione di illiquidità che comporta l’impossibilità di adempimento, ogni qualvolta quest’ultima non sia divenuta irreversibile”. Riferimenti normativi: art. 12 CCI; art. 17 CCI; art. 18 co. 2 CCI; art. 19 co. 3 CCI CASO La società Alfa accedeva alla procedura di composizione negoziata della crisi d’impresa formulando ai sensi dell’art. 18 CCI…

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Il diritto di controllo del socio: il caso del pignoramento delle quote del socio 

Tribunale di Milano, ordinanza del 1° dicembre 2020. Parole chiave: diritto di controllo – pignoramento – quote – società a responsabilità limitata. Massima: “Anche in presenza di pignoramento delle quote, sussiste la legittimazione del socio privo di incarichi gestori ad esercitare il diritto di controllo della documentazione sociale ex art. 2476 c.c.. Inoltre, è applicabile l’art. 614 bis c.p.c., che consente di richiedere il pagamento di una somma per ogni giorno di ritardo della società nell’adempiere il provvedimento del giudice” Disposizioni applicate: art. 2476 c.c.; 614 bis c.p.c. Caia, socia priva di incarichi gestori di Alfa S.r.l. e le cui quote erano state in precedenza pignorate, con ricorso cautelare ex art. 700 c.p.c. ha chiesto di consultare una serie di…

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I poteri di amministrazione del liquidatore nel concordato preventivo con cessione dei beni

Cass., sez. I, 19 dicembre 2022, n. 37047, Pres. Ferro – Est. Campese [1] Concordato preventivo – Esecuzione – Concordato con cessione dei beni – Liquidatore – Autorizzazioni. Massima: “Nel concordato preventivo con cessione dei beni, al liquidatore nominato dal tribunale ex art. 182 l.fall. spettano poteri di gestione e di disposizione finalizzati alla liquidazione dei beni e alla ripartizione del loro ricavato fra gli aventi diritto, senza alcun rilievo di circostanze quali la coincidenza in capo alla medesima persona, e per pregresso incarico, della carica di liquidatore volontario della società debitrice, ciò che conta essendo la funzione pubblicistica alfine assunta. A questa stregua, non sussiste necessità di alcuna autorizzazione, da parte degli altri organi della procedura (per estraneità dell’art….

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La responsabilità intra vires dei soci per i debiti della società estinta

Cass. civ., Sez. II, 21/04/2023, n. 10752 Parole chiave: Società – Estinzione e scioglimento – Socio, in genere – Pignoramento Massima: “In materia di cancellazione della società, perché il socio della società di capitali possa essere obbligato a rispondere verso il creditore sociale non soddisfatto, occorre, e ad un tempo basta, che lo stesso creditore dia prova della distribuzione dell’attivo e della riscossione di una quota di esso da parte del socio in base al bilancio finale di liquidazione, trattandosi del fatto costitutivo della responsabilità di quest’ultimo.” Disposizioni applicate: art. 2495 c.c. Nel caso di specie, il creditore sociale di una S.r.l., successivamente posta in liquidazione e cancellata dal registro delle imprese, aveva – nell’ambito di un procedimento instaurato nei…

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