SOCIETÀ E FALLIMENTO

Responsabilità degli amministratori, dei sindaci e del revisore per il c.d. danno “diretto” e “da prospetto”: alcune considerazioni in materia di assetti adeguati

Tribunale di Venezia, Sezione Specializzata in materia di Impresa Sentenza n. 3942 del 07 novembre 2024, Parole chiave: Responsabilità amministratori, sindaci e revisore; responsabilità per danno diretto; responsabilità c.d. “da prospetto”; prova; assetti adeguati; Massima: “Se il fondamento della domanda nei confronti degli amministratori, dei sindaci e del revisore contabile per il risarcimento c.d. danno “diretto” (artt. 2395 e 2407 c.c. e art. 15 del D. Lgs. n. 39/2010) e la responsabilità c.d. “da prospetto” (art. 94, comma 8, T.U.F.) è l’erroneità/falsità delle risultanze del bilancio relativamente ai crediti verso la clientela e alla svalutazione dei medesimi, la dimostrazione di tale circostanza presuppone l’espletamento di una C.T.U. che analizzi la documentazione contabile della società relativa alle singole posizioni creditorie verso…

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Euroconference e Pirola Pennuto Zei: Master Società di Capitali

Le società di capitali, pur essendo una delle forme giuridiche più diffuse nel panorama imprenditoriale, sono anche quelle che pongono le sfide più complesse sotto il profilo legale e fiscale. Le normative in continua evoluzione e le esigenze di una gestione efficiente richiedono una preparazione altamente specializzata.  Per approfondire questi aspetti fondamentali, Euroconference, in collaborazione scientifica con lo Studio Pirola Pennuto Zei, propone il Master di specializzazione Società di Capitali, un percorso formativo sviluppato in 5 incontri a partire dal 7 aprile, mirato a fornire strumenti concreti per affrontare le principali tematiche legate alla gestione di queste entità.  Il master affronta, tra i vari temi, la costituzione delle società, la gestione degli aspetti societari e la redazione dei bilanci, ma…

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Esercizio parziale del diritto di opzione e tutela cautelare

Tribunale Brescia, Sez. spec. in materia di imprese, Ordinanza, 10 febbraio 2025 Parole chiave: Società – Socio in genere – Delibera assembleare – Aumento di capitale – Esercizio parziale del diritto di opzione – Illegittimità del rifiuto da parte della società Massima: “Nell’ambito delle delibere di aumento di capitale sociale ex artt. 2447 e 2482-ter c.c., il socio ha la facoltà di esercitare parzialmente il proprio diritto di opzione. La determinazione della società che non riconosce come valido tale esercizio, a meno che non sia espressamente vietato da norme di legge, statuto o delibera assembleare, è illegittima. La sottoscrizione parziale dell’aumento di capitale rispetta il principio di autonomia contrattuale e deve essere consentita se prevista dalle delibere sociali e compatibile…

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La ristrutturazione trasversale è compatibile col concordato in continuità indiretta?

Corte d’Appello di Brescia., sez. I civ., 17 novembre 2024, n. 20862 – Pres. Magnoli – Rel. Stagno Parole chiave Concordato preventivo – Concordato in continuità aziendale – Continuità indiretta – Giudizio di omologazione – Ristrutturazione trasversale – Cross class cram down – Classe interessata – Valore di liquidazione – Valore eccedente quello di liquidazione – Finanza esterna – Regola di priorità assoluta – Absolute priority rule – Regola di priorità relativa – Relative priority rule Massima: “Ai fini dell’omologazione del concordato in continuità aziendale, in mancanza dell’approvazione a maggioranza delle classi, la ristrutturazione trasversale postula la configurabilità di un valore eccedente quello di liquidazione, da intendersi quale plusvalore riconducibile alla redditività aziendale, mentre non è sufficiente l’apporto di risorse…

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Il dovere di agire “in modo informato” degli amministratori delle società per azioni e dei consiglieri privi di deleghe nelle società bancarie, ex art. 2381 c.c..

Cass. civ., Sez. II, Ord., 20/11/2024, n. 29844 Parole chiave: società bancarie – responsabilità del consigliere privo di deleghe – omessa vigilanza – responsabilità oggettiva – obblighi amministratori privi di deleghe – obbligo di agire in modo informato. Massima: “Nelle società bancarie, a prescindere dalla qualità di consigliere esecutivo o meno, tutti gli amministratori, che vengono nominati in ragione della loro specifica competenza anche nell’interesse dei risparmiatori, devono svolgere i compiti loro affidati dalla legge con particolare diligenza e, quindi, anche in presenza di eventuali organi delegati, sussiste il dovere dei singoli consiglieri di valutare l’adeguatezza dell’assetto organizzativo e contabile, nonché il generale andamento della gestione della società, e l’obbligo, in ipotesi di conoscenza o conoscibilità di irregolarità commesse nella…

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L’operatività del principio della c.d. trattazione prioritaria all’esito di translatio dell’istruttoria prefallimentare

Cass., sez. I, 24 ottobre 2024, n. 27611, Pres. Cristiano – Est. Pazzi [1] Competenza civile – Regolamento di competenza – Conflitto (regolamento d’ufficio) – Conflitto positivo di competenza tra tribunali fallimentari – Risoluzione – Effetti – Primo fallimento dichiarato da tribunale incompetente – Caducazione – Esclusione – Prosecuzione del procedimento davanti al giudice competente – Necessità – Fondamento – Unitarietà del procedimento fallimentare – Configurabilità. Massima: “A seguito della riassunzione del giudizio avanti al diverso tribunale ritenuto competente dalla Corte di cassazione, investita del ricorso avverso l’accoglimento del reclamo interposto contro la sentenza di fallimento resa da tribunale ritenuto però non competente in ragione di territorio, la trattazione del ricorso per l’apertura del fallimento va posposta a quella della…

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Notifica a mezzo pec ed effetti in caso di casella di posta piena

Sezioni Unite – n. 28452 del 17 settembre 2024[1] Parole chiave: Notifica atti via PEC – efficacia – Casella Posta notificato Piena – Effetti Riferimenti normativi Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza: art. 10 r.d. 267/1942: art. 31; C.p.c.: art. 325; legge 21 gennaio 1994 , n. 53: art. 1-ter commi 2 e 3; Costituzione: Italiana artt. 24 e 111. CASO La questione sulla quale verte il Provvedimento di legittimità trova fondamento in un Provvedimenti del Tribunale di Roma, emesso nel settembre 2008 ed oggetto di impugnazione avanti la Corte d’Appello capitolina che lo rigettava con sentenza resa pubblica il 28 ottobre 2021. In questa occasione si intende analizzare quanto argomentato dalle SU con riferimento all’ipotesi di inammissibilità del ricorso…

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Diritto di controllo del socio non amministratore di s.r.l. privo di limiti

Tribunale di Napoli, 18 novembre 2024, Giudice Francesca Reale Parole chiave S.r.l. – Controllo del socio Massima: “La socia di s.r.l. che non sia amministratrice dispone di un ampio diritto di controllo sulla governance della società attuabile attraverso la consultazione dei libri sociali e dei documenti relativi all’amministrazione, anche tramite professionisti delegati”. Disposizioni applicate Art. 2476 c.c. (responsabilità degli amministratori e controllo dei soci) CASO Tizia detiene il 21,5% del capitale di una s.r.l., che gestisce un ristorante. La socia chiede all’amministratrice una serie di documenti per prepararsi all’assemblea che dovrà a breve tenersi al fine di approvare il bilancio. L’amministratrice non fornisce i documenti e l’assemblea si tiene, approvando il bilancio. Successivamente la socia chiede copia del bilancio approvato,…

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Impossibilità, per la transazione intervenuta successivamente e senza specifica pattuizione sul punto, di porre nel nulla il precedente accordo intervenuto tra soci e contenente il riconoscimento di un beneficio economico a favore di uno degli stessi

Sent., Trib. Milano, sez. quindicesima – Tribunale delle imprese – specializzata Impresa “B” Civile, 30 maggio 2024, n. 6361. Parole chiave: Cessione del capitale sociale – accordi tra soci – beneficio a favore dell’ex socio – interpretazione del contratto – criterio letterale – volontà delle parti – principio di buona fede. Massime: “L’accordo che prevede il riconoscimento di un beneficio economico a favore di un ex socio, con la finalità di remunerare l’ex socio per il contributo da lui apportato alla crescita del valore aziendale, deve essere interpretato alla luce del principio di buona fede e dei criteri improntati al rispetto del senso letterale del testo e alla corretta ricostruzione della volontà delle parti, con il risultato che, la transazione…

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L’esdebitazione del fallito può essere accordata quando vi sia stato un seppure minimo pagamento dei creditori

Cass. civ., sez. I, 24 ottobre 2024, n. 27562 – Pres. Cristiano – Rel. Vella Parole chiave: Fallimento – Chiusura della procedura concorsuale – Effetti – Esdebitazione – Mancato soddisfacimento di alcuni creditori concorsuali – Irrilevanza – Pagamento di parte dei debiti in sede di ripartizione dell’attivo – Sufficienza – Condizioni [1] Massima: Il requisito oggettivo cui è condizionato il beneficio dell’esdebitazione – e, dunque, l’inesigibilità dei crediti residui verso il fallito – richiede, ai sensi dell’art. 142, comma 2, l.fall., che i creditori concorsuali siano stati soddisfatti almeno in parte e tale condizione deve intendersi realizzata, secondo un’interpretazione costituzionalmente orientata, anche quando taluni di essi non siano stati pagati affatto, risultando sufficiente che una parte dei debiti, oggettivamente intesa,…

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