SOCIETÀ E FALLIMENTO

Composizione negoziata della crisi e misure cautelari nei confronti delle banche

Trib. Padova, 13 gennaio 2025, Est. G. Amenduni Parole chiave: Composizione negoziata della crisi- Misure cautelari – Sospensione obbligo di rimborso finanziamenti – Inibitoria escussione garanzia MCC SACE- Inibitoria iscrizioni Centrale Rischi. Massima: “Nell’ambito della composizione negoziata della crisi, oltre alle misure protettive tipiche aventi i contenuti dell’art. 18 CCII, è possibile ottenere, per il buon esito delle trattative, anche misure cautelari, ex art. 19 CCII, consistenti: i) nella sospensione per il debitore dell’obbligo di rimborso dei finanziamenti bancari in essere, senza decadere dal beneficio del termine e con contestuale divieto per le banche di estinguere la propria posizione creditoria; ii) nell’inibitoria per gli istituti di credito di segnalare la società debitrice alla Centrale Rischi e alla Crif in conseguenza…

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Concordato minore: proposta migliorativa e soddisfazione parziale di tutti i creditori

Tribunale di Avellino, 28 febbraio 2025, Giudice Russolillo Parole chiave Concordato minore – Concordato liquidatorio – Finanza esterna – Proposta del debitore – Necessità di soddisfazione di tutti i creditori – Proposta migliorativa Massima: “Nell’ambito della procedura di concordato minore è necessario che tutti i creditori ricevano una soddisfazione, seppure anche solo parziale, ed è consentito al debitore anche dopo il voto dei creditori modificare in via migliorativa la propria offerta, al fine di garantire che tutti i creditori ricevano una almeno parziale soddisfazione dei loro crediti”. Disposizioni applicate Art. 74 CCII (proposta di concordato minore) CASO Una persona è socia accomandataria di una s.a.s. Si trova priva di qualsiasi patrimonio e reddito e chiede di essere ammessa a una…

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Delibere modificative dell’oggetto sociale e limiti dell’impugnazione ex art. 2388 co. 4 c.c.

Tribunale Milano, Sez. spec. in materia di imprese, Sent., 14/01/2025, n. 278 Massima: “Nel caso di delibera consiliare comportante la modifica dell’oggetto sociale, non sussiste la legittimazione del socio all’impugnazione ex art. 2388 co. 4 c.c. nel caso in cui lo stesso non prospetti concretamente l’intento di esprimere il proprio voto dissenziente nell’assemblea dei soci”. Riferimenti normativi: artt. 2388 co. 4, 2437 co. 1 c.c., art. 100 c.p.c. Parole chiave: consiglio di amministrazione – delibera – impugnazione da parte del socio – diritto di voto – diritto di recesso CASO La vicenda riguarda la delibera, adottata dal consiglio di amministrazione di una s.p.a. – costituente un importante operatore nel settore delle telecomunicazioni – avente ad oggetto l’approvazione dell’offerta presentata da…

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Ammissibile il concordato minore liquidatorio che prevede l’apporto di sola finanza esterna

Tribunale di Avellino, Sentenza del 28 febbraio 2025 Parole chiave: Proposta ex art.74 comma 2 C.C.I.I. – Concordato minore liquidatorio – Apporto di sola finanza esterna – Ammissibilità Massima: “È ammissibile un concordato minore liquidatorio con finanza esterna esclusiva, in quanto tale apporto è idoneo ad incrementare l’attivo disponibile e consente al debitore di accedere, pur quando incapiente, ad uno strumento di regolazione alternativo alla liquidazione controllata.” Disposizioni applicate: art. 74 CCII, art. 78 CCII, art. 79 CCII, art.80 CCII Il Tribunale di Avellino, con sentenza in data 28 febbraio 2025, si è occupato della proposta di concordato minore liquidatorio, ex art. art.74 comma 2 C.C.I.I., presentato da un soggetto in stato di sovraindebitamento, in quanto impossibilitato, per assoluta incapienza…

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In caso di estinzione della società, l’impugnazione va proposta nei confronti dei soci

Cassazione civile, Sez. I, Ordinanza, 13 marzo 2025, n. 6662 Parole chiave: Società – Estinzione e scioglimento Massima: “In caso di estinzione di una società di capitali per cancellazione dal registro delle imprese durante la pendenza di un giudizio, la legittimazione processuale passiva dei soci non è esclusa dal limite di responsabilità stabilito dall’art. 2495 c.c. La legittimazione processuale degli ex soci permane, anche se non hanno partecipato alla ripartizione finale dell’attivo sociale, e il procedimento deve essere riassunto nei loro confronti.” Disposizioni applicate: art. 100 c.p.c., art. 110 c.p.c., art. 300 c.p.c., art. 303 c.p.c.. Nella vicenda in esame, una S.r.l., dopo un tentativo di conciliazione preventivo fallito e la promozione di un accertamento tecnico preventivo volto a verificare…

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Inammissibilità del concordato minore liquidatorio con apporto di finanza esterna in caso di mancata liquidazione del patrimonio del debitore

Trib. Ferrara, 20 dicembre 2024 – G.D. Ghedini Parole chiave Concordato minore – procedimento unitario –finanza esterna – liquidazione de patrimonio. Massima: “È inammissibile l’omologa della proposta di concordato minore liquidatorio che preveda di soddisfare, in misura parziale, i creditori concorsuali esclusivamente a mezzo di finanza esterna, senza che sia prevista la liquidazione del patrimonio del debitore non incapiente”.  Riferimenti normativi Artt. –74 CCII – 77 CCII – 78 CCII – 2740 c.c. CASO E QUESTIONI RILEVANTI Il decreto emesso dal Tribunale di Ferrara offre alcune interessanti riflessioni sui requisiti di ammissibilità del concordato minore non in continuità con apporto di risorse esterne. Il caso trae origine dal ricorso per procedimento unitario con cui due fratelli hanno chiesto l’omologa della…

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Il reato di illecita influenza sull’assemblea ex art. 2636 c.c.

Cass. pen., Sez. V, Sent., 03/07/2024, n. 26135 Parole chiave: reato di illecita influenza sull’assemblea – art. 2636 c.c. – maggioranza societaria – ingiusto profitto – reato di evento – determinazione fraudolenta della maggioranza societaria – verbale assembleare falso. Massima: “Il delitto di illecita influenza sulla assemblea ex art. 2636 cod. civ. è un reato di evento, posto a tutela dell’interesse al corretto funzionamento dell’organo assembleare; gli atti fraudolenti o simulati devono effettivamente determinare la maggioranza in assemblea, il che presuppone che una assemblea sia stata effettivamente tenuta, non risultando invece sufficiente ad integrare la condotta di reato la sola simulazione della tenuta della assemblea. La responsabilità penale per il delitto di illecita influenza sull’assemblea ai sensi dell’art. 2636 cod. civ., può essere configurata anche quando le maggioranze sono state calcolate come se vi fosse stata…

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Legittimazione al reclamo avverso l’omologazione degli accordi di ristrutturazione dei debiti

Cassazione Civile, Sez. I, 29 dicembre 2024, n. 34840 – Pres. M. Ferro, Est. A. Fidanzia Parole chiave: Accordi di ristrutturazione dei debiti – Reclamo avverso la sentenza di omologazione – Soggetti legittimati Massima: “In tema di accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis l.fall., la natura contenziosa del procedimento di omologa comporta che la legittimazione a proporre reclamo avverso il decreto di omologazione spetta solo a coloro che abbiano assunto formalmente la qualità di parte nelle precedenti fasi e gradi del giudizio, anche se regolato mediante rinvio agli artt. 737 e ss. c.p.c. (In applicazione del principio, la S.C. ha confermato il provvedimento impugnato che aveva escluso la legittimazione a proporre reclamo all’Agenzia delle Entrate che si era…

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Cancellazione della società: i soci rispondono delle passività non estinte nei limiti dell’attivo residuo

Cassazione civile, Sezione I, Sentenza n. 18720 del 9 luglio 2024. Parole chiave: cancellazione della società – responsabilità dei soci – successione nei rapporti patrimoniali – attivo residuo – liquidazione – bilancio – obbligazioni sociali residue Massima: “In caso di cancellazione di una società dal registro delle imprese, i soci subentrano nelle posizioni giuridiche attive e passive della società estinta, a condizione che residuino beni o somme non ancora ripartite. Ai fini dell’individuazione della responsabilità patrimoniale dei soci, non è necessaria la prova della materiale riscossione delle somme, ma è sufficiente accertarne l’astratta attribuzione quale esito della liquidazione” Disposizioni applicate: articolo 2495 c.c. Un condominio adiva il Tribunale competente al fine di ottenere la condanna di una società al risarcimento…

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Il concetto di continuità aziendale nel contesto della procedura di concordato preventivo

Cass. civ., Sez. I, Sent., 08/01/2025, n. 348 Parole chiave: Concordato preventivo – Cessione dei beni – Trasferimento di azienda – Continuità aziendale – Caratteristiche – Accertamento Massima: “L’accertamento del requisito della continuità aziendale presuppone la prosecuzione della pregressa attività d’impresa da parte del debitore. Ove la continuità risulti solo parziale, la stessa deve riguardare quantomeno una porzione significativa del nucleo aziendale, vale a dire (mutuando la terminologia utilizzata dall’art. 2112, comma 5, cod. civ.) “un’articolazione funzionalmente autonoma dell’attività economica precedentemente organizzata”, che conservi la propria identità ed alla quale i beni sottratti alla liquidazione siano effettivamente strumentali. In altri termini, la continuità presuppone che la pregressa attività di impresa, pur potendo subire un ridimensionamento della sua consistenza quantitativa, prosegua con…

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