Diritto e reati societari

L’amministratore di società controllata che, operando in conflitto di interessi, concede finanziamenti alla società controllante può essere ritenuto responsabile verso la stessa società controllata

Tribunale di Torino, sentenza del 26 ottobre 2020 Parole chiave: responsabilità degli amministratori – società per azioni – gruppo di società – operazioni infragruppo. Massima: “Sussiste la responsabilità dell’amministratore della società controllata, laddove tale società conceda finanziamenti e prestiti in favore della controllante in situazione di conflitto di interesse, in assenza di preventiva approvazione del c.d.a., e per fini non riconducibili alla controllata sotto il profilo della convenienza indiretta dell’operazione.” Disposizioni applicate: artt. 2391, 2392, 2497 c.c. Il Tribunale di Torino, in composizione collegiale, è stato chiamato a decidere su un’azione di responsabilità ai sensi dell’art. 2392 c.c. promossa da Alfa S.p.A. (“Alfa”) contro l’ex amministratore delegato Caio (l’“Amministratore”). L’Amministratore era stato nominato dopo che le quote di maggioranza di…

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La mancata prova della colpa di organizzazione e del relativo nesso causale con il reato presupposto esclude la configurabilità di una responsabilità dell’ente ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001

Cassazione penale, Sez. IV, Sentenza, 11 gennaio 2023, n. 570 Parole chiave: Infortuni sul lavoro – Responsabilità penale in genere Massima: “È necessario accertare la c.d. “colpa di organizzazione” dell’ente, ovvero il non avere predisposto un insieme di accorgimenti preventivi idonei ad evitare la commissione di reati del tipo di quello realizzato per poter imputare all’ente l’illecito penale realizzato nel suo ambito operativo”. Disposizioni applicate: art. 25 septies D. Lgs. n. 231/2001 Nel caso di specie, una S.p.A. è stata chiamata a rispondere, a norma dell’art. 25 septies D. Lgs. n. 231/2001, del reato presupposto di omicidio colposo commesso con violazione delle norme antinfortunistiche dal proprio amministratore unico, in concorso con l’amministratore unico della S.r.l. a cui erano stati subappaltati alcuni lavori….

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Cause di incompatibilità e ineleggibilità a sindaco di società di capitali

Cassazione civile sez. II – 10/10/2022, n. 29406 Parole chiave: sindaco – consulente – incompatibilità – ineleggibilità – collegio sindacale – società di capitali – Massima: “Chi svolge in modo continuativo prestazioni di consulenza sull’oggetto che deve essere controllato da parte del collegio sindacale e sia comunque titolare di un rapporto di natura patrimoniale, si trova in una situazione che compromette in radice la sua imparzialità e indipendenza; la ratio sottesa alla causa di ineleggibilità risiede infatti nell’esigenza di garantire l’indipendenza di colui che è incaricato delle funzioni di controllo in presenza di situazioni idonee a compromettere tale indipendenza, così che la compromissione dell’indipendenza del sindaco sussiste non solo quando il controllore sia direttamente implicato nell’attività sulla quale dovrebbe esercitare…

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È revocabile ex art. 2901 c.c. il patto di famiglia mediante il quale debitore cede la totalità delle proprie quote sociali in danno al creditore

Cassazione Civile, Sezione III, Sentenza n. 1228 del 17 gennaio 2023 Parole chiave: patto di famiglia – revocatoria – cessione di quota – titolo esecutivo – s.n.c. – scioglimento – liquidazione – esecuzione – conservazione – Massima: “Il creditore, che abbia ottenuta la dichiarazione di inefficacia nei suoi confronti dell’atto di cessione della quota di società in nome collettivo compiuto dal suo debitore, può promuovere nei confronti del cessionario le azioni esecutive, se munito titolo esecutivo, o conservative aventi ad oggetto il credito risultante dalla liquidazione della quota”. Disposizioni applicate: articoli 768-bis c.c., art. 2901 c.c. e art. 2902 c.c. Alfa, esponendo di vantare un credito per l’importo di Euro 900.000,00 nei confronti Tizio, ha convenuto in giudizio Tizio, Caio…

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La prova della qualificazione di somme versate alla società spetta al socio che ha agito in giudizio

Corte d’Appello di Genova – sentenza del 19 dicembre 2017. Parole chiave: natura dei versamenti effettuati dal socio. Massima: “La qualificazione delle erogazioni dei soci effettuate nei confronti della società, ad esempio come mutuo o versamento, dipende dall’esame della volontà negoziale delle parti, dovendo trarsi la relativa prova, di cui è onerato il socio attore in restituzione, non tanto dalla denominazione dell’erogazione contenuta nelle scritture contabili della società, quanto dal modo in cui il rapporto è stato attuato in concreto, dalle finalità pratiche cui esso appare essere diretto e dagli interessi che vi sono sottesi.” Disposizioni applicate: art. 2467, 2697 c.c. In seguito alla propria esclusione, Caio, che era socio di Il Raggio di Luce s.n.c., ha agito in giudizio…

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La Corte di Cassazione esclude l’automatica responsabilità penale del prestanome per i reati contro il patrimonio commessi dall’amministratore di fatto della società

Cassazione penale, Sez. II, Sentenza, 18 novembre 2022, n. 43969 Parole chiave: Società in genere – Reato in genere – Amministratori – Consiglio di amministrazione – Imposte e tasse in genere – Violazioni tributarie Massima: “La prova del dolo specifico dei reati tributari di cui agli artt. 5, 8 e 10 del D.Lgs n. 74 del 2000 in capo all’amministratore di diritto di una società, che funge da mero prestanome, può essere desunta dal complesso dei rapporti tra questi e l’amministratore di fatto, nell’ambito dei quali assumono decisiva valenza la macroscopica illegalità dell’attività svolta e la consapevolezza di tale illegalità. Del reato di omessa presentazione della dichiarazione ai fini delle imposte dirette o IVA, l’amministratore di fatto risponde quale autore…

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Spetta al creditore dimostrare la successione del socio nei debiti della società cancellata dal registro delle imprese

Cass. civ., Sez. VI – 2, Ord., (data ud. 25/11/2022) 13/12/2022, n. 36407 Parole chiave: società di capitali – società a responsabilità limitata – società cancellata – successione nei debiti della società – onere della prova. Massima: “Al momento della cancellazione di una società di capitali dal registro delle imprese le obbligazioni sociali non si estinguono ma si trasferiscono in capo ai soci, i quali ne rispondono nei limiti di quanto riscosso a seguito della liquidazione, sicché grava sul creditore l’onere della prova circa la distribuzione dell’attivo sociale e la riscossione di una quota di esso in base al bilancio finale di liquidazione, trattandosi di elemento della fattispecie costitutiva del diritto azionato dal creditore nei confronti del socio”. Disposizioni applicate:…

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Azione del creditore sociale ex art. 2395 c.c.: è responsabile l’amministratore per aver indotto terzi ad investire nella società celando lo stato di grave difficoltà economica

Tribunale di Bologna, Sezione Specializzata in materia di Impresa, Sentenza n. 699 del 22 marzo 2021 Parole chiave: responsabilità – amministratori – azione individuale del socio e del terzo – società a responsabilità limitata – creditori – mala gestio –– risarcimento del danno – difficoltà economica – informazioni distorte – azione aquiliana – Massima: “È responsabile ex art. 2395 c.c. l’amministratore che, per ottenere finanziamenti da terzi (pur essendo consapevole di non averne i requisiti e di non poterne onorare il pagamento), comunica intenzionalmente informazioni distorte, nonché rappresentazioni artefatte della situazione economico-patrimoniale della società, tali da celare lo stato di grave difficoltà economica e, conseguentemente, indurre a concedere i suddetti finanziamenti”. Disposizioni applicate: art. 2395 c.c. e art. 2043 c.c….

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L’amministratore di una S.r.l. può impugnare le decisioni del consiglio di amministrazione fintanto che ricopre la relativa carica

Corte d’Appello di Milano sentenza del 21 ottobre 2019 Parole chiave: diritto di accesso del socio – interpretazione – società a responsabilità limitata. Massima: “È condivisibile l’orientamento, prevalente in dottrina e giurisprudenza, della sindacabilità delle decisioni del consiglio di amministrazione anche nelle società a responsabilità limitata. I componenti del consiglio di amministrazione assenti o dissenzienti possono impugnare le delibere nei modi e nei termini di cui all’art. 2388 c.c., in quanto il mancato rinvio all’art. 2388 c.c. rappresenta una lacuna del legislatore, atteso che l’art. 2388 c.c. è espressione di un principio generale di sindacabilità – ad iniziativa degli amministratori assenti o dissenzienti ovvero dei soci – delle decisioni dell’organo amministrativo di società di capitali contrarie alla legge e allo…

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Il socio non è creditore della società quando ha fatto un c.d. versamento in conto capitale

Cassazione civile, Sez. I, Ordinanza, 17 novembre 2022, n. 33957 Parole chiave: Società di capitali – Società a responsabilità limitata – Capitale sociale – Capitale (aumento e riduzione) – Conferimenti Massima: “Il versamento di danaro fatto a società di capitali dal suo socio in conto capitale è assimilabile ai conferimenti e al capitale di rischio della società ed entra a far parte del suo patrimonio, sì che esso non determina la nascita di un credito del socio verso la società, essendo la sua restituzione al conferente meramente eventuale, in quanto dipendente dalla condizione in cui verrà a trovarsi il patrimonio sociale al momento della liquidazione della società e alla possibilità che in tale patrimonio residuino valori sufficienti al rimborso dopo…

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