Diritto e reati societari

La Srl evita lo scioglimento da riduzione del capitale

La riduzione del capitale sociale per perdite al di sotto di 10.000 euro non determina lo scioglimento della Srl allorquando i soci deliberino di continuare l’attività “con capitale minimo”. È quanto si evince da un decreto del Tribunale di Udine depositato in cancelleria il 26 settembre 2017. È noto che la riduzione del capitale può essere facoltativa od obbligatoria; nelle Srl diventa un dovere quando: essendo trascorso un intero esercizio dalla rilevazione delle perdite, queste non si sono ridotte ad una misura inferiore al terzo del capitale sociale (articolo 2482-bis civ.); le perdite, sempre superiori ad un terzo del capitale, lo hanno ridotto al di sotto del minimo legale (articolo 2482-ter civ.). In tale ultimo caso, la società deve ridurre…

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Assemblea in teleconferenza anche senza previsione statutaria

Una recente Massima pubblicata dal Comitato interregionale dei Consigli notarili delle Tre Venezie (la n. H.B.39) può essere di aiuto nel semplificare l’organizzazione delle assemblee dei soci di società di capitali “chiuse” mediante l’utilizzo di sistemi di teleconferenza, anche ove lo statuto – magari perché non aggiornato da diverso tempo – non prevede e non regola espressamente questa possibilità. La Massima in commento si intitola “Intervento in assemblea mediante mezzi di telecomunicazione in relazione alle possibili diverse clausole statutarie” e contiene il seguente precetto. Nelle società per azioni “chiuse”, anche in assenza di una specifica previsione statutaria, deve ritenersi possibile l’intervento in assemblea mediante mezzi di telecomunicazione, a condizione che siano in concreto rispettati i principi del metodo collegiale. Ove i mezzi di telecomunicazione siano previsti dall’avviso di convocazione, la società deve rispettare il principio di parità…

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Le quote di una s.r.l. sono acquistabili per usucapione

La possibilità di acquisire per usucapione, ai sensi dell’articolo 1161 cod. civ., il diritto di proprietà di una quota di una s.r.l. impone, in primo luogo, di esaminare la questione relativa alla natura giuridica della medesima partecipazione. L’orientamento prevalente attribuisce alla quota di partecipazione di una s.r.l. la qualità di bene mobile. La quota nella società a responsabilità limitata, non incorporata in un’azione e quindi in un documento avente natura di cosa materiale, è bene immateriale, che deve essere equiparato, sulla base dell’articolo 812, ultimo comma, cod. civ., ai beni mobili materiali. Tale equiparazione è giustificata dal fatto che l’articolo 812 cod. civ. (sulla distinzione dei beni mobili e immobili) indica, nei primi due commi, quali sono i beni immobili che sono, per loro natura, beni materiali, mentre nel terzo comma dispone che…

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Quote di Srl e diritti connessi

Le partecipazioni in società a responsabilità limitata sono molto diffuse nella realtà economica del Paese, sia per quanto riguarda società di stampo “familiare”, sia per quanto riguarda società con una base partecipativa più ampia. La gestione di tali partecipazioni, anche in relazione al loro trasferimento, costituisce senza dubbio un tema alquanto interessante ed intriso di aspetti che devono essere tenuti in debita considerazione. Innanzitutto, è bene evidenziare che mentre nelle società per azioni il capitale sociale è diviso secondo il numero delle azioni emesse, e quindi in base ad un criterio “oggettivo”, nelle società a responsabilità limitata il capitale sociale è rappresentato dalle quote, le quali sono divise tra i soci in base ad un criterio “soggettivo”. Al socio titolare di una quota di partecipazione spettano…

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Tenuità del fatto e responsabilità amministrativa della società

Come noto, il D.Lgs. 231/2001 prevede una specifica responsabilità amministrativa a carico delle società, enti o associazioni anche prive di personalità giuridica qualora vengano commessi, nell’interesse o a vantaggio della persona giuridica, particolari reati espressamente previsti dalla legge (c.d. reati presupposto). Quindi in presenza dei presupposti applicativi previsti dalla norma, il giudice penale potrà applicare specifiche sanzioni pecuniarie, patrimoniali e interdittive che colpiscono il patrimonio aziendale e, conseguentemente, gli interessi economici dei soci. In merito si ricorda che, per espressa disposizione normativa, le sanzioni previste per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato sono: la sanzione pecuniaria; le sanzioni interdittive; la confisca; la pubblicazione della sentenza. Inoltre, ulteriori sanzioni applicabili possono riguardare: la sospensione dall’esercizio dell’attività, la sospensione o la revoca…

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Legge di Bilancio 2018 e nuovo “sport bonus”

La legge 27 dicembre 2017 n. 205 (in G.U. n. 302 del 29.12.2017), meglio nota come legge di Bilancio 2018, vede numerosi commi del suo unico articolo dedicati al mondo dello sport. Se la scena, fino ad oggi, è stata occupata dalla disciplina della nuova società sportiva lucrativa e dall’aumento del tetto della quota esente da ritenuta dei compensi per le non lucrative a diecimila euro, altre, non meno importanti, sono le novità contenute nel provvedimento in esame in favore dello sport italiano. L’articolo 1, comma 352, L. 205/2017 prevede una profonda rivisitazione dei criteri di ripartizione delle risorse derivanti dalla cessione dei diritti televisivi del campionato di calcio di cui al D.Lgs. 9/2008 in materia di “disciplina della titolarità…

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Tutelate “per legge” le segnalazioni degli illeciti aziendali

L’idea di introdurre meccanismi volti a tutelare i soggetti interni all’impresa che segnalino illeciti commessi nell’interesse della stessa nasce negli Stati Uniti, con la legge Sarbanes-Oxley, proprio per incentivare la diffusione di questo ulteriore strumento di contrasto alla “criminalità d’impresa”. In Italia, il legislatore ha cominciato ad occuparsi del “Whistleblowing” (letteralmente “suonare il fischietto”) solo nel 2012 con la legge 190, introducendo nel Testo Unico del Pubblico Impiego l’art. 54bis, che garantisce una parziale forma di tutela per i dipendenti del settore pubblico che segnalano illeciti. Recentemente, con la legge 179 del 2017, la disciplina del whistleblowing è stata modificata ed ampliata, estendendo la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità anche al settore privato. In particolare, con…

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Definite le discipline legittimanti l’iscrizione nel Registro Nazionale delle ASD

A seguito di numerose richieste pervenute in tale direzione, il Coni con una delibera del Consiglio Nazionale n. 1568 del 14 febbraio 2017, è tornato sull’elenco delle discipline sportive legittimanti l’iscrizione nel Registro Nazionale delle associazioni e società sportive dilettantistiche, rivedendo la lista delle discipline considerate ammissibili e confermando la validità per l’intero anno sportivo 2017 dell’iscrizione anche per quelle realtà sportive che praticano discipline non comprese nell’elenco. La necessità di intervenire nuovamente su quanto in precedenza previsto nella oramai nota delibera n. 1566 del 20 dicembre 2016 (con la quale era stato approvato l’elenco delle discipline sportive ammissibili per l’iscrizione nel Registro fissando al 1 marzo 2017 il termine ultimo “per le attività di bonifica” e, quindi di cancellazione delle“iscrizioni non supportate dallo svolgimento della disciplina sportiva in elenco”) nasceva…

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Erogazioni liberali alle Onlus: comunicazione entro il 28 febbraio

Il mese di febbraio porta, inaspettato, un nuovo adempimento: la comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi alle erogazioni liberali in denaro deducibili e detraibili eseguite nell’anno precedente dalle persone fisiche. L’onere, che deriva dalla necessità dell’Agenzia delle Entrate di acquisire il maggior numero di informazioni utili per predisporre la dichiarazione precompilata, è stato fissato dal D.M. 30 gennaio 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 febbraio scorso. Destinatari dell’adempimento sono i soggetti che hanno ricevuto le liberalità e cioè: le Onlus; le associazioni di promozione sociale; le fondazioni e associazioni riconosciute, con scopo statutario la tutela, promozione e valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico; le fondazioni e associazioni riconosciute, con scopo statutario lo svolgimento o…

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Le co.co.co. sportive: ulteriori riflessioni

L’inquadramento operato dai commi 358 – 360 dell’articolo 1 L. 205/2017 delle collaborazioni sportive svolte attraverso “prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e ai luoghi di lavoro (articolo 2 D.Lgs. 81/2015)” quali collaborazioni coordinate e continuative ha suscitato forti reazioni nel mondo dello sport. Cerchiamo, per quanto ad oggi possibile, in assenza di chiarimenti di prassi amministrativa, di mettere alcuni punti fermi. Innanzi tutto il comma 358 classifica come tali le prestazioni “individuate dal Coni”. Pertanto, fino all’approvazione di detta delibera da parte del CN del Coni, la presunzione legislativa non può operare e, pertanto, appare ultroneo porsi il problema se si debba dare comunicazione o meno al Centro per l’Impiego dei rapporti attualmente in essere. Va detto che questa…

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