Diritto e reati societari

È costituzionalmente legittima l’informazione antimafia interdittiva, i cui effetti possono estendersi all’attività privata delle imprese

Corte Costituzionale, sentenza n. 57 del 2020 Parole chiave: informazione antimafia interdittiva – attività privata – impresa – cancellazione dall’albo – legittimità costituzionale Massima: “L’informazione antimafia interdittiva adottata dal Prefetto nei confronti dell’attività privata delle imprese oggetto di tentativi di infiltrazione mafiosa non viola il principio costituzionale della libertà di iniziativa economica privata perché, pur comportandone un grave sacrificio (nella specie era in gioco l’iscrizione all’albo delle imprese artigiane), è giustificata dall’estrema pericolosità del fenomeno mafioso e dal rischio di una lesione della concorrenza e della stessa dignità e libertà umana”. Disposizioni applicate: artt. 67, 83, 84, commi 3 e 4, 89 bis e 92, commi 3 e 4, d.lgs 159/2011; artt. 3 e 41 Cost.. Nel caso in analisi,…

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La responsabilità degli amministratori nel nuovo art. 2486 c.c. riformato dall’art. 378 del codice della crisi

Sintesi del focus Nelle procedure concorsuali, il curatore si trova spesso di fronte a una situazione di passivo enorme e attivo risicato (se non nullo). Al fine di recuperare attivo, i curatori dispongono generalmente solo delle seguenti azioni: le azioni di responsabilità contro amministratori e sindaci; le azioni revocatorie; le azioni per concessione abusiva di credito contro le banche. Nelle azioni di responsabilità si pone la questione della quantificazione del danno cagionato dall’amministratore. La tematica è stata riformata con l’art. 378 del codice della crisi, che ha modificato l’art. 2486 c.c., introducendo delle semplificazioni per la determinazione del nocumento patito dalla società. Contenuto L’art. 2486 c.c. è rubricato “poteri degli amministratori”. La disposizione disciplina i poteri degli amministratori nell’ambito dello…

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Non rilevano le vicende personali dei soci o dell’amministratore quali causa di esclusione della società socia

Tribunale di Napoli, Sez. spec. in materia di impresa, Ordinanza del 8 febbraio 2020 Parole chiave: Società – Società a responsabilità limitata – Socio, in genere – Amministratore, in genere – Esclusione del socio – Presupposti – Clausola statutaria Massima: Nella società a responsabilità limitata, l’esclusione del socio ex art. 2473 bis c.c. è consentita solo laddove una apposita previsione di giusta causa sia espressamente indicata nell’atto costitutivo e sia dotata del carattere di specificità. Inoltre, l’esclusione del socio, laddove questo sia una società, non risulta in ogni caso giustificata dalle vicende che, seppur in astratto sarebbero riconducibili a giusta causa di esclusione prevista nell’atto costitutivo, riguardino esclusivamente il socio o l’amministratore della società, che è parte del rapporto sociale su cui va…

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La modifica arbitraria della governance a danno del socio di minoranza costituisce abuso della maggioranza

Intestazione del provvedimento: Tribunale di Milano, Sezione Specializzata Impresa, Sentenza n. 4030 del 23 aprile 2019. Parole chiave: delibera assembleare – governance – abuso della maggioranza – società a responsabilità limitata – società per azioni Massima: “La delibera di nomina dell’organo amministrativo è atto negoziale (tra società e amministratore) con valenza organizzativa (riguardando per eccellenza la governance della società) che vincola le parti ex art 1372 c.c. fino alla naturale scadenza del mandato (salvo il verificarsi delle cause tipizzate di cessazione dell’incarico) e non è pertanto consentito all’assemblea, prima della scadenza del mandato, sostituire l’organo amministrativo senza che ciò trovi giustificazione nell’esigenza di tutelare uno specifico e ben individuato interesse sociale. Ogni deliberazione assembleare adottata arbitrariamente dal socio di maggioranza e…

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Sulla possibilità di escludere il socio moroso nell’esecuzione dei versamenti in sede di aumento del capitale

Cass, Civ., sentenza n. 1185 del 21 gennaio 2020 Parole chiave: aumento di capitale – esclusione del socio – vendita in danno – aumento di capitale – società di capitali. Massima: “Nel caso di mora del socio nell’esecuzione dei versamenti, dovuti alla società a titolo di conferimento per il debito da sottoscrizione dell’aumento del capitale sociale deliberato dall’assemblea nel corso della vita della società, il socio non può essere escluso, essendo egli titolare della partecipazione sociale sin dalla costituzione della società; pertanto, ferma la permanenza del socio in società per la quota già posseduta, l’assemblea deve deliberare la riduzione del capitale sociale solo per la misura corrispondente al debito di sottoscrizione derivante dall’aumento non onorato, fatto salvo solo il caso…

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Continuazione dell’attività di impresa dopo perdita del capitale sociale e ritorno in bonis

Tribunale di Catania, Sentenza n. 1962 del 10 maggio 2019 Parole chiave: società di capitali – società a responsabilità limitata – perdita capitale sociale – riduzione del capitale sociale – riduzione al di sotto del minimo legale Massima: “Ai fini della responsabilità degli amministratori, pur deducendosi la prosecuzione dell’attività sociale in violazione dell’obbligo di operare secondo le modalità di liquidazione, deve comunque essere individuato un inadempimento o un’operazione da parte dell’amministratore astrattamente in grado di porsi come causa di un danno ovvero si deve indicare per quale ragione non fosse stato possibile individuare un preciso nesso causale fra il danno e una condotta”. Disposizioni applicate: artt. 2482 ter c.c. – 146 l. fall. La pronuncia in commento decide un’azione di responsabilità promossa…

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La rilevanza della medesima operazione contrattuale nella configurabilità del reato di infedeltà patrimoniale

Cass. pen., Sezione II, Sentenza del 30 ottobre 2018, n. 55412. Parole chiave: infedeltà patrimoniale – presupposti – limite – elemento oggettivo Massima: “Ai fini della configurabilità del reato di infedeltà patrimoniale ex art. 2634 c.c., è necessario un antagonismo di interessi effettivo, attuale e oggettivamente valutabile tra l’amministratore agente e la società, a causa del quale il primo, nell’operazione economica che deve essere deliberata, si trova in una posizione antitetica rispetto a quella dell’ente, tale da pregiudicare gli interessi patrimoniali di quest’ultimo, non essendo sufficienti situazioni di mera sovrapposizione o commistione di interessi scaturenti dalla considerazione di rapporti diversi ed estranei all’operazione deliberata per conto della società. (Nel caso di specie, la Corte ha ritenuto immune da censure la…

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La revocabilità della scissione

Cass. civ. Sez. I, Sent.  4 dicembre 2019, n. 31654. Pres. De Chiara – Est. Scotti Parole chiave: Scissione di Società – Accertamento Simulazione e Dichiarazione di Inefficacia Relativa / Ammissibilità Massima: In difetto di adeguato fondamento normativo – da escludersi alla luce del riferimento alla categoria dell’invalidità e non a quelle dell’inefficacia e dell’inopponibilità – non può quindi ritenersi che l’opposizione che compete ai creditori sia un rimedio sostitutivo e necessario e non solo aggiuntivo rispetto all’esperimento dell’azione revocatoria ordinaria, di cui sussistano i presupposti. Riferimenti normativi: artt. 2901, 2502 bis, 2503, 2504, 2504 quater,2506 ter cod. civ.; artt. 12, 19 Direttiva 82/891/CEE[1]. CASO Nell’ambito di una ristrutturazione aziendale, successivamente al conferimento di un’azienda, la Conferitaria è stata oggetto…

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I sindaci non sono esenti da responsabilità nemmeno quando sono tenuti all’oscuro dagli amministratori e neppure se presentano le dimissioni

Corte di Cassazione, Sezione I, Sentenza del 12 luglio 2019 n. 18770 Parole chiave: sindaci – collegio sindacale – società di capitali – società a responsabilità limitata – omessa informazione – dovere di vigilanza – dovere di controllo – dimissioni. Massima: “Ove i sindaci abbiano mantenuto un comportamento inerte, non vigilando adeguatamente sulla condotta illecita gestoria, non è sufficiente ad esonerarli da responsabilità la circostanza di essere stati tenuti all’oscuro dagli amministratori o di avere essi assunto la carica dopo l’effettiva realizzazione di alcuni dei fatti dannosi, allorché, assunto l’incarico, è da essi esigibile lo sforzo diligente di verificare la situazione e di porvi rimedio, onde l’attivazione conformemente ai doveri della carica avrebbe potuto permettere di scoprire tali fatti e…

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Le ipotesi di esclusione del socio di S.r.l.

Tribunale di Milano, Sentenza del 9 gennaio 2020 Parole chiave: società di capitali – società a responsabilità limitata – esclusione del socio – mancata esecuzione dei conferimenti – giusta causa Massima: “A differenza delle società di persone, nella società a responsabilità limitata la cessazione del rapporto sociale con riguardo ad un socio è possibile solo a) nell’ipotesi – e all’esito del procedimento – previsto per il caso di renitenza del socio al versamento della quota di capitale da lui dovuta (art. 2466 c.c.), b) ovvero quando l’atto costitutivo lo consenta, b.1) ma anche in tal caso in ipotesi specifiche, b.2) che integrino, sotto il profilo contenutistico, una giusta causa di cessazione del vincolo sociale (art. 2473-bis). Al di fuori di…

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