Diritto e reati societari
È possibile escludere il socio di una S.r.l. al di fuori delle cause di esclusione espressamente previste nello Statuto?
Tribunale di Bolzano, Sez. spec. in materia di imprese, Sentenza del 6 maggio 2020. Parole chiave: Società a responsabilità limitata – Esclusione – Socio – Giusta causa – Statuto Massima: “L’art. 2473 bis c.c., introdotto con la riforma del diritto societario del 2003, richiede esplicitamente una predeterminazione statutaria delle ipotesi di esclusione del socio; tale predeterminazione per essere conforme al dato normativo deve rispettare le nozioni di giusta causa e specificità (ciò per evitare che l’istituto dell’esclusione si trasformi in uno strumento, generale e generico, di reazione ad un qualsiasi contegno del socio)”. Disposizioni applicate: art. 2473 bis c.c. La sezione specializzata in materia di imprese del Tribunale di Bolzano si è recentemente pronunciata, tra le altre cose, sulla non…
Continua a leggere...Arbitrato internazionale societario e nullità della clausola compromissoria
Corte d’Appello di Genova, Sezione I, Sentenza n. 649 del 9 luglio 2020 Parole chiave: Società – Società di capitali – Statuto – Clausola compromissoria – Meccanismo di nomina degli arbitri – Nullità Massima: A norma dell’art. 34, comma 2, D. Lgs. 5/2003, sussiste la nullità della convenzione di arbitrato unicamente laddove la clausola compromissoria non devolva la nomina degli arbitri ad un soggetto esterno alla società, mentre non è prevista alcuna ipotesi di nullità negli artt. 35 e 36 D. Lgs. 5/2003, i quali afferiscono a questioni di natura meramente processuale. Disposizioni applicate: artt. 34-36 D. Lgs. 5/2003 – artt. 1343-1345 c.c. Nel caso in esame, la Corte d’Appello di Genova è stata chiamata a pronunciarsi in merito all’opposizione ad un decreto…
Continua a leggere...Simulazione dell’atto di cessione delle quote anche senza la prova che la vendita sia avvenuta ad un prezzo inferiore a quello di mercato
Tribunale di Milano, Sezione Specializzata in materia di Impresa, Sentenza n. 2660 del 30 aprile 2020. Parole chiave: cessione quote – compravendita – simulazione – onere della prova – società a responsabilità limitata – Massima: E’ configurabile la simulazione dell’atto di cessione di quote societarie anche in assenza della prova che la vendita sia avvenuta ad un prezzo inferiore a quello di mercato. Nel caso di specie, la simulazione del negozio di compravendita è stata desunta da (i) la mancata prova del pagamento del prezzo da parte del simulato acquirente, (ii) il rapporto di parentela e di convivenza tra il simulato alienante e il simulato acquirente e (iii) l’intento fraudolento volto a sottrarre le quote societarie alla garanzia del credito…
Continua a leggere...Finanziamenti dei soci: la valutazione dello squilibrio patrimoniale deve essere effettuata con riferimento al momento del finanziamento
Intestazione del provvedimento: Cassazione civile, Sezione VI, Ordinanza n. 17421/2020 pubblicata il 20 agosto 2020. Parole chiave: postergazione – finanziamento dei soci – sottocapitalizzazione – squilibrio dell’indebitamento – natura sostanziale della postergazione – Massima: “ai fini dell’applicazione dell’art. 2467 c.c., il presupposto del significativo squilibrio dell’indebitamento della società deve essere valutato con esclusivo riferimento al momento in cui viene concesso il finanziamento da parte del socio, senza che possano avere effetto retroattivo i successivi versamenti in conto capitale effettuati dal medesimo socio, essendo meri fatti sopravvenuti”. Disposizioni applicate: articoli 2467 c. c., 2484 c.c. Nel giudizio in esame l’attore ha proposto ricorso avverso la decisione di merito che confermava la postergazione di talune voci di credito nei confronti della società fallita,…
Continua a leggere...L’accertamento della violazione del ne bis in idem tra reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto e ipotesi di bancarotta fraudolenta non può prescindere dall’analisi della dimensione empirica delle fattispecie di reato
Cass. pen., Sezione V, Sentenza depositata il 24 luglio 2020, n. 22486. Parole chiave: Reati tributari– Bancarotta fraudolenta – Ne bis in idem Massima: “È deducibile nel giudizio di cassazione la preclusione derivante dal giudicato formatosi sul medesimo fatto, posto che la violazione del divieto del ‘bis in idem’ si risolve in un error in procedendo, a condizione che la decisione della relativa questione non comporti la necessità di accertamenti di fatto, nel qual caso la stessa deve essere proposta al giudice dell’esecuzione.” Disposizioni applicate: art. 216 l.f.; artt. 2, 5, 8 e 10 D.Lgs. 74/2000; art. 649 c.p.p. La principale questione di diritto che la sentenza in analisi affronta riguarda il principio del ne bis in idem, poiché la…
Continua a leggere...Il diritto di convocazione dell’assemblea del socio di società a responsabilità limitata detentore di almeno un terzo del capitale sociale e il concetto di inerzia dell’organo amministrativo
Tribunale di Milano, Sezione specializzata in materia di impresa, Sentenza del 3 aprile 2020 Parole chiave: Società – Società a responsabilità limitata – Organi sociali – Assemblea dei soci – Convocazione – Inerzia dell’organo di gestione – Soci che rappresentino almeno un terzo del capitale sociale – Potere di convocazione dell’assemblea – Sussistenza – Fondamento Massima: “In tema di società, posto che il primo e del quarto comma dell’art. 2479 c.c. abilitano qualsiasi socio che detenga almeno un terzo del capitale sociale a convocare deve ritenersi sussistente anche in difetto di inerzia dell’organo amministrativo nella convocazione di assemblea sul punto, senza perciò condizionare quel potere ad un’inerzia effettiva bensì ad un’inerzia in astratto ed in re ipsa che si verifica…
Continua a leggere...Simul stabunt simul cadent: uso strumentale e abuso della clausola e onere della prova
Tribunale di Milano, Sezione Specializzata in materia di Impresa, sentenza n. 247 del 14 gennaio 2020. Parole chiave: revoca amministratore – giusta causa – simul stabunt simul cadent – società a responsabilità limitata – Massima: “La prova dell’abuso della clausola societaria simul stabunt simul cadent, che determina la decadenza dell’intero C.d.A. in seguito alle dimissioni di uno o più amministratori deve essere fornita dall’attore. L’utilizzo pretestuoso e strumentale di tale clausola è infatti riconosciuto dalla giurisprudenza, che tuttavia richiede una rigorosa la dimostrazione da parte del soggetto che invoca l’intento revocatorio”. Disposizioni applicate: articoli 2385 c.c., 2383 c.c., 1723 c.c. e 1725 c.c. Con il giudizio in esame l’attore, amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione di una S.r.l.,…
Continua a leggere...Cessione di partecipazioni di società proprietaria di immobili: la prova del pactum fiduciae non richiede la forma scritta
Cass. Civ., n. 9139 del 19 maggio 2020 Parole chiave: pactum fiduciae –– cessione di partecipazioni –– interposizione reale –– negozio fiduciario Massima: “Il contratto di trasferimento di quote di partecipazione relativo a una società, indipendentemente dall’eventuale esistenza di immobili nel patrimonio di questa, non richiede nè ad substantiam nè ad probationem la forma scritta, la quale non è dunque necessaria per la validità e l’efficacia della cessione tra le parti”. Disposizioni applicate: art. 1351 c.c. – art. 2300 c.c. – art. 2556 c.c. La pronuncia che si commenta, in continuità con un orientamento ormai consolidato in giurisprudenza, conferma il noto principio secondo cui il contratto di trasferimento di partecipazioni societarie non richiede la forma scritta, neppure laddove la società…
Continua a leggere...L’assenza di un obbligo di vendere le quote di una S.r.l. può escludere che una scrittura privata sia qualificata come contratto preliminare di compravendita
Tribunale di Firenze, Sez. spec. in materia di imprese, sentenza del 20 maggio 2020. Parole chiave: Società a responsabilità limitata – Contratto preliminare – Interpretazione – Quote – Vendita Massima: “Perché una scrittura privata possa essere qualificata come contratto preliminare di compravendita di quote di una società a responsabilità limitata, al di là del nomen iuris utilizzato dalle stesse parti (nel caso di specie, ‘proposta irrevocabile d’acquisto’), occorre accertare in concreto la presenza (i) di un’obbligazione di vendere, da una parte, e (ii) di acquistare le medesime quote, dall’altra. Se l’unica promessa che compare nel testo della scrittura privata è quella di acquistarle, non può ravvisarsi in essa un contratto preliminare di compravendita, con la conseguenza che non sarà possibile…
Continua a leggere...Il diritto riconosciuto dall’art. 2476, comma 2 c.c. al socio di società a responsabilità limitata può essere esercitato con ricorso ex art. 700 c.p.c.
Tribunale di Bologna, Sezione specializzata in materia di impresa, Ordinanza del 18 giugno 2020 Parole chiave: Società – Società a responsabilità limitata – Accesso alla documentazione sociale ed estrazione di copia – Ordine di esibizione – Esame della documentazione attraverso terzi professionisti appositamente incaricati – Provvedimenti cautelari – Urgenza – Istanza cautelare ante causam – Legittimità e fondatezza Massima: Ai soci non amministratori di società a responsabilità limitata è riconosciuto ex art. 2476, comma 2, c.c. il diritto di consultare tutta la documentazione idonea a verificare gli elementi di interesse riguardo l’andamento della società a responsabilità limitata in cui partecipano, senza alcun limite se non quello della buona fede e della salvaguardia degli interessi della società medesima. All’uopo, quale modalità concreta…
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