Diritto e reati societari
La valutazione della validità, ai sensi dell’art. 2265 c.c., di una clausola di indennizzo contenuta in un accordo di permuta di azioni deve essere condotta anche alla luce del complessivo assetto di interessi sottostante all’operazione posta in essere dalle parti
Cass. civ., Sez. I, Ord., 22/10/2024, n. 27283 Parole chiave: permuta azionaria – clausola di indennizzo – opzione put – patto leonino Massima: “Non è possibile affermare la nullità ai sensi dell’art. 2265 c.c. della clausola che, nell’ambito di una permuta di azioni, obblighi una parte al pagamento di un indennizzo a favore delle altre nel caso in cui le azioni acquistate da queste ultime al prezzo di 1,00 Euro, una volta immesse sul mercato, abbiano un valore inferiore al prezzo pagato, qualora tale clausola non risulti idonea a determinare un’alterazione totale e costante del ruolo del socio, la quale deve essere valutata anche in relazione al complessivo assetto d’interessi sottostante all’operazione posta in essere dalle parti” Disposizioni applicate: artt….
Continua a leggere...Effetto Cartabia: il procedimento di sfratto per morosità ora applicabile ai contratti di affitto di azienda
Cassazione civile, sez. III, 13 Novembre 2024, n. 29253 Parole chiave: locazione di cose – sfratto e licenza (procedimento per la convalida) – azienda – affitto di azienda Massima: “A seguito delle modifiche introdotte nell’art. 657 c.p.c. dal D. Lgs. n. 149 del 2022, il procedimento speciale di intimazione di sfratto per morosità di cui all’art. 658 c.p.c. è applicabile anche al contratto di affitto di azienda o di ramo di azienda, purché tra i beni oggetto del contratto siano compresi uno o più immobili.” Disposizioni applicate: art. 657 c.p.c., art. 658 c.p.c.. Nella sentenza in esame, la Corte di Cassazione è stata chiamata ad esprimersi sul tema dell’applicabilità al contratto di affitto di ramo d’azienda del procedimento speciale di convalida…
Continua a leggere...I presupposti del sequestro giudiziale sulla quota di una S.r.l.
Tribunale di Milano, Sezione Specializzata in Materia d’Impresa, Sentenza del 17 Settembre 2024. Parole chiave: sequestro giudiziario – contratto di cessione quote – risoluzione contrattuale – clausola risolutiva espressa – fumus boni iuris – periculum in mora – misura cautelare Massima: “Ai fini del sequestro giudiziale della quota, sussiste il requisito del periculum qualora (i) la quota corra il rischio di alterazione, distruzione, deterioramento; (ii) vi sia una cattiva gestione del bene da parte del possessore e/o detentore; (iii) si prospetti un pregiudizio tale da compromettere l’esercizio del diritto che sarà accertato al termine della controversia. Contribuisce a escludere il periculum in mora la circostanza per cui la quota potenzialmente soggetta a sequestro rappresenti una partecipazione di minoranza che, come…
Continua a leggere...La remunerazione, da parte di una società cooperativa agricola, dei conferimenti di prodotti eseguiti dal socio attiene ad un rapporto giuridico diverso e autonomo rispetto al contratto sociale
Tribunale Venezia, Sez. spec. in materia di imprese, Sent., 10/09/2024, n. 3092 Parole chiave: società cooperativa agricola – conferimenti di prodotti da parte dei soci – remunerazione – bilancio Massima: “In una società cooperativa agricola, il socio ha diritto alla remunerazione del prezzo dei prodotti conferiti alla società, in quanto tale “conferimento”, pur trovando la propria origine all’interno di una relazione di natura associativa, costituisce l’adempimento di una prestazione contrattuale autonoma e diversa dal rapporto societario, la quale si inserisce nello schema di un contratto a prestazioni corrispettive avente una causa del tutto omogenea a quella di una compravendita e/o di una somministrazione. Tale remunerazione non può essere pertanto essere considerata equivalente ad una distribuzione di riserve indivisibili e può…
Continua a leggere...Quando il singolo socio dispone della legittimazione attiva per impugnare il contratto concluso dall’amministratore?
Cassazione civile, sez. I, 13 giugno 2024, n. 16504 Parole chiave: Società – Società in genere – Legittimazione attiva e passiva – Contratto – Nullità Massima: “In generale, il socio di una società che non sia anche amministratore non è legittimato a impugnare la validità dei contratti che l’organo gestorio abbia stipulato con i terzi in nome e per conto della società. Tuttavia, tale principio postula che l’atto di gestione sia compiuto dall’amministratore nell’’ambito dei poteri che la legge e lo statuto gli riconoscono quale “decisore” di ogni aspetto connesso all’operatività della società medesima.” Disposizioni applicate: art. 1372 c.c., art. 1418 c.c., art. 2258 c.c., art. 2259 c.c., art. 2298 c.c.. Nella fattispecie in esame, il socio accomandatario di una…
Continua a leggere...Reato di bancarotta impropria da reato societario: la condotta dell’amministratore che incorre nella fattispecie delittuosa di false comunicazioni sociali
Cassazione penale, Sez. V, 10/04/2024, n. 27471 Parole chiave: bancarotta impropria – bancarotta fraudolenta – grave dissesto della società – stato di insolvenza – reato di false comunicazioni sociali – dolo generico Massima: “Integra il reato di bancarotta impropria da reato societario la condotta dell’amministratore che espone nel bilancio dati non veri al fine di occultare la esistenza di perdite e consentire quindi la prosecuzione dell’attività di impresa in assenza di interventi di ricapitalizzazione o di liquidazione, con conseguente accumulo di perdite ulteriori, poiché l’evento tipico di questa fattispecie delittuosa comprende non solo la produzione, ma anche il semplice aggravamento del dissesto.” Disposizioni applicate: art. 223, comma 2, n. 1) del Regio decreto n. 267/1942, art. 2621 c.c., art. 40 c.p.,…
Continua a leggere...Responsabilità dell’amministratore: le scelte gestioni non sono insindacabili “in assoluto”
Cassazione civile, Sezione II, Ordinanza n. 25260 del 20 settembre 2024. Parole chiave: responsabilità – amministratore – società – business judgment rule – comportamenti illeciti – interesse sociale – obbligo di lealtà – obbligo di diligenza – mala gestio Massima: “Qualora i comportamenti degli amministratori che si assumono illeciti non siano vietati dalla legge o dallo statuto, la condotta dell’amministratore è illegittima se omette di adottare tutte le misure necessarie alla cura degli interessi sociali a lui affidati; in tal caso l’attore ha l’onere di provare tutti gli elementi di fatto dai quali è possibile dedurre la violazione dell’obbligo di lealtà e di diligenza”. CASO La M. Srl ha proposto opposizione avverso il decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Milano,…
Continua a leggere...Ricorso del giudice al criterio dei cd. “netti patrimoniali”
Cass. civ., Sez. I, Ord., 29/05/2024, n. 15054 Parole chiave: società di capitali – scioglimento – responsabilità degli amministratori – atti contrari alla conservazione del patrimonio sociale – liquidazione del danno Massima: “Nell’ipotesi di responsabilità degli amministratori derivante da atti di gestione incompatibili con l’obbligo di cui all’art. 2486 c.c., il giudice, ai fini della liquidazione del danno, può legittimamente ricorre al criterio dei cd. netti patrimoniali – inteso come confronto tra valori patrimoniali, dati dalla differenza tra il valore del patrimonio netto esistente al momento del verificarsi della causa di scioglimento e valore del patrimonio netto al momento della cessazione dalla carica o sino all’apertura della procedura concorsuale, a condizione che i) si versi nell’impossibilità di effettuare una ricostruzione…
Continua a leggere...Pignoramento della quota di società a responsabilità limitata intestata a società fiduciaria: non si esegue mediante pignoramento presso terzi, bensì, ai sensi dell’art. 2471, comma 1, c.c.
Cassazione civile, sez. III, 16 Settembre 2024, n. 24859 Parole chiave: Esecuzione Forzata – Pignoramento presso terzi – Pignoramento di quota di società a responsabilità limitata intestata a società fiduciaria – Esclusione – Pignoramento ex art. 2471 c.c. – Fondamento Massima: “L’espropriazione forzata della quota di società a responsabilità limitata – bene immateriale da equipararsi al bene mobile non iscritto al pubblico registro – intestata a società fiduciaria operante ai sensi della l. n. 1966 del 1939 non si esegue nelle forme del pignoramento presso terzi, bensì, ai sensi dell’art. 2471, comma 1, c.c. (nel testo modificato dal d.lgs. n. 6 del 2003), mediante notificazione alla società a cui la quota stessa si riferisce e alla società (fiduciaria) che ne…
Continua a leggere...Utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente e oggettivamente inesistenti e frode fiscale: l’onere probatorio gravante sull’Amministrazione finanziaria
Cass. civ., Sez. V, Ordinanza, 24/07/2024, n. 20487 Parole chiave: frode fiscale – onere probatorio – massima diligenza possibile e buona fede – Agenzia delle Entrate – avviso di accertamento – fatture – operazioni soggettivamente inesistenti – costi indeducibili. Massima: “In materia di contestazioni relative all’utilizzazione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, l’Amministrazione finanziaria ha l’onere di dimostrare, anche solo in via indiziaria, la consapevolezza del contribuente che l’operazione si inseriva in una frode fiscale. Tale dimostrazione deve basarsi su elementi oggettivi e specifici, idonei a mettere in guardia un imprenditore onesto e mediamente esperto circa l’esistenza della frode. Incombe sul contribuente l’onere di provare di aver agito in buona fede e con la massima diligenza esigibile”. Disposizioni applicate: artt….
Continua a leggere...- 1
- 2
- …
- 35
- 36
- SUCCESSIVO