SOCIETÀ E FALLIMENTO
Reato di bancarotta impropria da reato societario: la condotta dell’amministratore che incorre nella fattispecie delittuosa di false comunicazioni sociali
Cassazione penale, Sez. V, 10/04/2024, n. 27471 Parole chiave: bancarotta impropria – bancarotta fraudolenta – grave dissesto della società – stato di insolvenza – reato di false comunicazioni sociali – dolo generico Massima: “Integra il reato di bancarotta impropria da reato societario la condotta dell’amministratore che espone nel bilancio dati non veri al fine di occultare la esistenza di perdite e consentire quindi la prosecuzione dell’attività di impresa in assenza di interventi di ricapitalizzazione o di liquidazione, con conseguente accumulo di perdite ulteriori, poiché l’evento tipico di questa fattispecie delittuosa comprende non solo la produzione, ma anche il semplice aggravamento del dissesto.” Disposizioni applicate: art. 223, comma 2, n. 1) del Regio decreto n. 267/1942, art. 2621 c.c., art. 40 c.p.,…
Continua a leggere...Concordato minore, prosecuzione dell’attività imprenditoriale e onere della prova in capo al debitore
Tribunale di Brescia, 25 settembre 2024, Giudice Gianluigi Canali Parole chiave Concordato minore – Prosecuzione attività Massima: “Nel caso di concordato minore, il debitore che presenta la domanda e la proposta deve dimostrare come sarà in grado – dopo l’omologa – di assicurare il pagamento dei crediti che sorgeranno nell’ambito dell’ordinaria gestione della società; laddove non venga fornita detta prova, la domanda di concordato non può essere omologata”. Disposizioni applicate Art. 74 c.c.i.i. (proposta di concordato minore), art. 78 c.c.i.i. (procedimento), art. 80 c.c.i.i. (omologazione del concordato minore) CASO Una s.n.c. chiede di essere ammessa a una procedura di concordato minore. Si prevede il soddisfacimento integrale delle spese di procedura e il pagamento dei creditori (chirografari e privilegiati) nella misura…
Continua a leggere...Responsabilità dell’amministratore: le scelte gestioni non sono insindacabili “in assoluto”
Cassazione civile, Sezione II, Ordinanza n. 25260 del 20 settembre 2024. Parole chiave: responsabilità – amministratore – società – business judgment rule – comportamenti illeciti – interesse sociale – obbligo di lealtà – obbligo di diligenza – mala gestio Massima: “Qualora i comportamenti degli amministratori che si assumono illeciti non siano vietati dalla legge o dallo statuto, la condotta dell’amministratore è illegittima se omette di adottare tutte le misure necessarie alla cura degli interessi sociali a lui affidati; in tal caso l’attore ha l’onere di provare tutti gli elementi di fatto dai quali è possibile dedurre la violazione dell’obbligo di lealtà e di diligenza”. CASO La M. Srl ha proposto opposizione avverso il decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Milano,…
Continua a leggere...La relazione ex art. 160, comma 2, l.fall. deve contenere anche le informazioni relative alla possibilità di esperire azioni risarcitorie o revocatorie
Cass. civ., sez. I, 15 giugno 2023, n. 17106 – Pres. Genovese – Rel. Amatore Parole chiave: Concordato preventivo – Relazione ex art. 160, comma 2, l.fall. – Contenuto – Valutazione in ordine alle azioni risarcitorie e revocatorie – Necessità [1] Massima: In tema di concordato preventivo, la relazione ex art. 160, comma 2, l.fall. deve contenere le valutazioni in ordine alla possibilità di esperire eventuali azioni risarcitorie o revocatorie, in quanto necessarie per la corretta quantificazione e valutazione del possibile attivo ricavabile in sede di liquidazione, riguardando il profilo dell’adeguatezza delle informazioni fornite ai creditori al fine di consentire loro di decidere con cognizione di causa quale posizione assumere nei confronti della proposta concordataria, con la conseguenza che l’indicazione…
Continua a leggere...Ricorso del giudice al criterio dei cd. “netti patrimoniali”
Cass. civ., Sez. I, Ord., 29/05/2024, n. 15054 Parole chiave: società di capitali – scioglimento – responsabilità degli amministratori – atti contrari alla conservazione del patrimonio sociale – liquidazione del danno Massima: “Nell’ipotesi di responsabilità degli amministratori derivante da atti di gestione incompatibili con l’obbligo di cui all’art. 2486 c.c., il giudice, ai fini della liquidazione del danno, può legittimamente ricorre al criterio dei cd. netti patrimoniali – inteso come confronto tra valori patrimoniali, dati dalla differenza tra il valore del patrimonio netto esistente al momento del verificarsi della causa di scioglimento e valore del patrimonio netto al momento della cessazione dalla carica o sino all’apertura della procedura concorsuale, a condizione che i) si versi nell’impossibilità di effettuare una ricostruzione…
Continua a leggere...Liquidazione controllata con il solo apporto di terzi: una soluzione perseguibile?
Tribunale di Padova, 22 ottobre 2024 Parole chiave: Sovraindebitamento – Procedure –Liquidazione controllata – Finanza esterna – Durata – Esdebitazione Massima: “Se è ben vero che, al pari di quanto espressamente stabilito dall’art. 281 commi V e VI CCI, la dichiarazione di esdebitazione ai sensi dell’art. 282 CCI non possa in sé precludere la prosecuzione dell’attività liquidatoria, è altrettanto vero che l’attività liquidatoria non può che essere intesa in relazione ai beni rientranti nella massa al momento dell’esdebitazione; ritenuto pertanto, che, intervenuta la dichiarazione di esdebitazione, non possa proseguire l’acquisizione dei beni consistenti nelle quote di reddito non ancora maturate in quel momento, cosicchè l’apprensione della quota parte di reddito dovrà avvenire fino alla dichiarazione di esdebitazione ai sensi dell’art….
Continua a leggere...Pignoramento della quota di società a responsabilità limitata intestata a società fiduciaria: non si esegue mediante pignoramento presso terzi, bensì, ai sensi dell’art. 2471, comma 1, c.c.
Cassazione civile, sez. III, 16 Settembre 2024, n. 24859 Parole chiave: Esecuzione Forzata – Pignoramento presso terzi – Pignoramento di quota di società a responsabilità limitata intestata a società fiduciaria – Esclusione – Pignoramento ex art. 2471 c.c. – Fondamento Massima: “L’espropriazione forzata della quota di società a responsabilità limitata – bene immateriale da equipararsi al bene mobile non iscritto al pubblico registro – intestata a società fiduciaria operante ai sensi della l. n. 1966 del 1939 non si esegue nelle forme del pignoramento presso terzi, bensì, ai sensi dell’art. 2471, comma 1, c.c. (nel testo modificato dal d.lgs. n. 6 del 2003), mediante notificazione alla società a cui la quota stessa si riferisce e alla società (fiduciaria) che ne…
Continua a leggere...Liquidazione giudiziale di società incorporata
Cassazione Civile, Sez. I, 23 maggio 2024, n.14414 (ordinanza) ¾ Abete Presidente Vella Relatore Fusione per incorporazione – Insolvenza società incorporata – Fallimento/Liquidazione giudiziale – Ammissibilità Parole chiave: Crisi ed insolvenza d’impresa – Liquidazione giudiziale – Società cancellata – Società incorporata Massima: “In tema di fusione per incorporazione, la società incorporata, qualora insolvente, è assoggettabile a fallimento, ai sensi dell’art. 10 l.fall., entro un anno dalla sua cancellazione dal registro delle imprese”. Riferimenti normativi: (art. 10 l. fall.; art. 33 c.c.i.i.) CASO Il Tribunale di Catania aveva dichiarato il fallimento di una società editrice, fusa per incorporazione, sulla scorta della natura estintiva della operazione di incorporazione e conseguente applicazione del termine annuale per la dichiarazione di fallimento, secondo l’art. 10…
Continua a leggere...Utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente e oggettivamente inesistenti e frode fiscale: l’onere probatorio gravante sull’Amministrazione finanziaria
Cass. civ., Sez. V, Ordinanza, 24/07/2024, n. 20487 Parole chiave: frode fiscale – onere probatorio – massima diligenza possibile e buona fede – Agenzia delle Entrate – avviso di accertamento – fatture – operazioni soggettivamente inesistenti – costi indeducibili. Massima: “In materia di contestazioni relative all’utilizzazione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, l’Amministrazione finanziaria ha l’onere di dimostrare, anche solo in via indiziaria, la consapevolezza del contribuente che l’operazione si inseriva in una frode fiscale. Tale dimostrazione deve basarsi su elementi oggettivi e specifici, idonei a mettere in guardia un imprenditore onesto e mediamente esperto circa l’esistenza della frode. Incombe sul contribuente l’onere di provare di aver agito in buona fede e con la massima diligenza esigibile”. Disposizioni applicate: artt….
Continua a leggere...Ammissibile un piano liquidatorio all’interno di una composizione negoziata
Tribunale di Perugia, decreto del 15 luglio 2024 Parole chiave Ricorso ex art. 19 CCII – Composizione negoziata – Impresa in liquidazione – Piano liquidatorio Massima: “Lo stato di liquidazione di un’impresa che chiede di accedere alla composizione negoziata o la predisposizione di un piano liquidatorio da parte dell’impresa istante non determinano il rigetto da parte del Tribunale della conferma delle misure protettive eventualmente richieste” Disposizioni applicate: art. 12 CCII, art. 17 CCII, art. 19 CCII CASO Il Tribunale di Perugia, con decreto in data 15/07/2024, si è occupato di un ricorso ex art.19 CCII presentato da un’impresa in liquidazione, la quale proponeva un piano caratterizzato dall’alienazione dell’unico immobile di proprietà ad un soggetto determinato, per ottenere la conferma delle…
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