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Dall’istanza di incidente probatorio ordinario (o speciale) allo svolgimento dell’udienza
L’incidente probatorio è una fase eventuale del procedimento penale, preordinata all’assunzione anticipata della prova durante le indagini preliminari o l’udienza preliminare. Come noto, la ratio dell’istituto trae origine dalla necessità di garantire precise fonti probatorie che nella fase dibattimentale, per le ragioni tassativamente enucleate, sarebbero esposte al rischio di inquinamento, modificazione, alterazione naturale o indotta, scomparsa. La previsione di cui all’art. 392 c.p.p. disciplina le circostanze in cui il pubblico ministero, la persona sottoposta alle indagini o l’imputato possono avanzare istanza di incidente probatorio al GIP o al GUP. Invero, è possibile proporre la richiesta quando, per l’assunzione della testimonianza di cui all’art. 194 c.p.p., vi sia fondato motivo di ritenere che il teste non potrà essere esaminato in dibattimento…
Continua a leggere...Come gestire la pressione delle attività e lo stress in studio
Il periodo storico che stiamo tutti vivendo non ha certo giovato alla nostra tranquillità. Alle oramai note ragioni di tensione e di stress legate alle scadenze, alla frenesia delle attività, alle richieste dei clienti si sono aggiunte incertezza, cambiamenti improvvisi di abitudini e nuove incombenze. Tutto questo non ha fatto altro che aumentare i livelli di stress nello svolgimento delle attività. I legali si sono trovati poi a doversi confrontare con i limiti già noti del sistema giudiziario e dell’organizzazione della pubblica amministrazione mediante le udienze on line, i depositi telematici di atti, lo smart working di collaboratori e interlocutori istituzionali. Le videoconference hanno preso il posto delle riunioni in presenza, la formazione a distanza ha sostituito i convegni e…
Continua a leggere...Sostenibilità e generazioni
In che modo sono correlati sostenibilità e passaggi generazionali all’interno degli studi professionali? Cercando di essere più concreta possibile, parto dalla definizione stessa di sostenibilità: “Condizione di un modello di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”. Sebbene già così il tema sembri esaurito, vorrei proporre lo stesso alcune riflessioni nate anche dal confronto personale con realtà professionali che stanno cominciando a misurarsi con la “questione sostenibilità” e ancora mantengono un atteggiamento, per dirla con un eufemismo, scettico. Prendiamo in esame quindi i due estremi: i giovanissimi e i boomer. Senza bisogno di scomodare le statistiche -che peraltro ci sono e confermano- all’interno degli…
Continua a leggere...Comunicare in vacanza: come gestire tempi e modi nel mese più gettonato per gli “out of office”
Ci siamo! Dopo mesi di fatica, finalmente si avvicinano le tanto agognate vacanze estive che, specie in quest’anno di pandemia, sono quanto mai desiderate. Ma come comportarsi con i canali di comunicazione nel corso del mese più caldo dell’anno e che soprattutto in Italia vede la maggior parte di persone svolgere la sola azione di spostarsi dall’ombrellone al mare e viceversa? Spegnere totalmente i canali di comunicazione? O visto che si ha molto più tempo a disposizione, bombardare i clienti di aggiornamenti, post e newsletter? Ovviamente nessuna delle due è la migliore strada da percorrere, e la via maestra è sempre quella che segue la giusta misura delle cose. E allora? Comunicati roventi Alcune operazioni si chiudono in genere nei…
Continua a leggere...Come conoscere l’opinione dei clienti per migliorare le attività: survey e customer satisfaction
C’è una bella differenza tra il conoscere le cose e immaginarle. È la differenza che corre tra il sapere e l’ipotizzare. Molti di noi prendono nella propria vita professionale e personale decisioni con la convinzione di conoscere i fatti da cui muovono le proprie scelte, quando invece stanno vivendo tra ipotesi, timori, speranze, interpretazioni. La differenza, se ci pensate bene non è di poco conto: possiamo decidere di aprire un’area riservata del sito di studio convinti che i nostri clienti ne saranno ben felici e la utilizzeranno; oppure aprirla sapendo che i nostri clienti hanno espresso gradimento verso questa iniziativa. Allo stesso modo, possiamo concedere ai nostri collaboratori lo smart working certi che ne saranno ben felici, oppure possiamo concederlo…
Continua a leggere...Parliamo la stessa lingua?
Tutti ci siamo trovati nella situazione di dover prendere parte a un evento, leggere un articolo, ascoltare un webinar, apparentemente rivolto direttamente a noi, e per noi intendo alla nostra categoria professionale, allo stato sociale, all’appartenenza ad un gruppo, per poi rendersi conto che in realtà, il nostro interlocutore non aveva minimante tenuto conto delle nostre caratteristiche: del background, del contesto, insomma una circostanza in cui ci è apparsa nitida la sensazione che l’oratore in questione non avesse accuratamente studiato la platea e selezionato il metro linguistico più appropriato. Pochi giorni fa mi è capitato di imbattermi nella notizia, data da un magazine locale, il quale raccontava di uno studio legale che offriva la propria consulenza a clienti che volevano…
Continua a leggere...Sostenibilità: facciamo chiarezza
Ne parla anche Draghi. “Questo Governo conferma l’impegno a inserire lo sviluppo sostenibile in Costituzione”. Lo ha detto al Senato il nostro Presidente del Consiglio nel suo discorso programmatico lo scorso febbraio. E chi lo ha già letto sa bene quanto il PNRR -Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Next Generation Italia) sia un’altra chiara testimonianza di quanti sforzi il Governo stia profondendo per andare in questa direzione. Sostenibilità è una parola che rimbalza sulle bocche di tutti da diverso tempo ormai ma quando si entra nel vivo della conversazione ci si rende agilmente conto che la stragrande maggioranza di chi ne parla non ha affatto compreso di che cosa si tratti esattamente. Mi sembra opportuno quindi riproporne una sintesi…
Continua a leggere...Branding e marketing: come posizionarsi sul web
Con tutti gli inglesismi che oramai identificano le diverse attività e situazioni appartenenti al mondo digitale (e non solo) molti di noi si perdono e non capiscono più di cosa stiamo parlando. Facciamo oggi un po’ di ordine tra le varie attività che lo studio legale può compiere sul web. UN PO’ DI CHIAREZZA Marketing indica la disciplina che partendo dai numeri e dai dati elabora strategie finalizzate a dare valore, far conoscere e valorizzare un prodotto o un servizio. Branding indica l’attività finalizzata a creare e posizionare sul mercato un brand, quindi un marchio, di cui si vuole che resti nella mente e nel cuore delle persone una certa idea e sensazione. Il logo è il segno distintivo di…
Continua a leggere...La mala comunication
Da giorni i riflettori sono puntati sulla cattiva comunicazione. Quella non molto chiara di Astrazeneca, che ha gestito in maniera non ottimale le informazioni da veicolare e le risposte da fornire, sui dubbi riguardanti il proprio vaccino. Quella claudicante della regione Lombardia e delle difficoltà legate proprio alla comunicazione ai cittadini riguardanti gli appuntamenti per le somministrazioni. E si potrebbero fare centinaia di esempi nel corso degli ultimi 12 mesi. Ora il tema è: comunicare male è molto peggio che scegliere di non comunicare! La comunicazione non può essere improvvisata. È come chiedere al primo che passa, e che magari di professione è un architetto, di correre in ospedale e operare un paziente al cuore. Lo fareste? Scommetto di no….
Continua a leggere...La selezione dei collaboratori: dalla ricerca all’inserimento in studio
Il periodo storico che stimo attraversando è un vero e proprio ponte di passaggio da un passato e un futuro della professione. Se un tempo la professione si svolgeva solitamente in forma individuale, creando strutture di studio di piccole dimensioni, caratterizzata dal dominus e dai suoi collaboratori, oggi la situazione si presenta con caratteristiche diverse e il futuro spinge nella direzione del team. Cosa vogliamo dire? Che la professione forense del futuro è una professione che si esercita in squadra e non in forma individuale. Le ragioni sono molteplici, vediamole. LE SPECIALIZZAZIONI Il mercato da tempo sta richiedendo specialisti e non più generalisti. Questo è un dato incontrovertibile se prendiamo le statistiche delle ricerche effettuate dagli utenti sul web e…
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