PROFESSIONE E STUDIO DIGITALE

Cumulo contributivo gratis anche per i professionisti

Finalmente anche per i professionisti sarà possibile il “cumulo” gratuito dei versamenti contributivi effettuati in due o più gestioni previdenziali, ai fini del conseguimento di una pensione ”unica”. A stabilirlo è la legge di Bilancio 2017 che, a decorrere dal 1/1/2017, estende tale facoltà (esclusa fino al 31/12/216) anche ai professionisti iscritti alle casse private e privatizzate di cui al D.Lgs. 509/1994 e al D.Lgs. 103/1996 (ossia le casse previdenziali di commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, geometri, ecc.). Sul punto l’Inps, in una scheda relativa alle novità della Legge 232/2016 pubblicata di recente sul proprio sito internet, fa presente che si può chiedere il “cumulo” anche nel caso in cui si stia già pagando la ricongiunzione (quella “onerosa” di cui alla L. 29/1979) e chiedere la restituzione di quanto già versato. Tuttavia, precisa l’istituto, ciò sarà possibile…

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Il processo tributario telematico:prospettive per il futuro

La struttura del processo telematico tributario genera un approccio ambivalente: un certo rimpianto per alcune soluzioni strategiche che indubbiamente ne rendono farraginosa la gestione ma anche la consapevolezza dell’esistenza di amplissimi margini di intervento che potrebbero generare un’enorme semplificazione del rito processuale tributario. Iniziamo dalle criticità, che sono note ma anche facilmente risolvibili: certamente dovrà essere risolto al più presto il problema dell’allegazione dei file attestanti la regolarità della notificazione del ricorso a mezzo PEC, stante che ancora oggi, in attesa di modifiche delle regole tecniche o del manuale di gestione documentale, non è garantita la reperibilità degli stessi all’interno del fascicolo informatico; dovrà altresì essere ampliata la dimensione massima dei file depositabili, oggi di soli 5 MB e dunque…

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Quando l’autonoma organizzazione è un retaggio dimensionale

Nell’attesa di un intervento del Legislatore che formalizzi i requisiti materiali nei quali si rinvenga l’esistenza o l’assenza della autonoma organizzazione che impone il pagamento dell’IRAP, ci si deve ancora “arrabattare” con casistiche particolari che rischiano di offuscare l’idea dell’Agenzia. Nel frattempo, dunque, bisogna continuare ad applicare i principi generali più volte ribaditi dalla Cassazione. Spesso, infatti, sussiste una presunzione di presenza di soggettività IRAP ogni volta in cui il lavoratore autonomo (o piccolo imprenditore) riesca a produrre ampi volumi di compensi (o ricavi); in modo altrettanto frequente, si ritiene presente l’organizzazione quando l’apporto del lavoro di terzi assume la rilevanza di pagamento di compensi con fattura. Su questi temi, segnaliamo il rilascio da parte della Suprema Corte della sentenza n. 20610 del 12 ottobre scorso. Conviene premettere che, secondo il consolidato indirizzo della…

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Le interferenze tra la mediazione tributaria e il processo telematico tributario

Come noto la mediazione tributaria obbligatoria è stata introdotta dall’art. 39, comma 9, del decreto legge n. 98 del 2011 che ha inserito l’art. 17-bis nel decreto legislativo n. 546 del 1992. Quest’ultima disposizione è stata poi modificata dall’art. 9, c.1, lett. l), del decreto legislativo n. 156 del 2015. In questa sede non ci si soffermerà sugli aspetti sostanziali di tale procedimento ma sulle interazioni dello stesso con il processo, in particolare con le norme e le caratteristiche del processo tributario telematico. Di particolare interesse, in quest’ottica, è il termine dilatorio previsto nel caso di specie per l’iscrizione a ruolo del ricorso; una volta avviato il procedimento, occorre infatti attendere che trascorrano novanta giorni dal ricevimento del ricorso da…

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Trasferte professionisti: il committente può pagare le spese di viaggio

Il D.L. 193/2016, convertito e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede la revisione, a decorrere dal 2017, del meccanismo di gestione delle spese di viaggio sostenute dal committente a favore del professionista chiamato ad espletare un incarico (si pensi all’ingegnere che si sposta per periziare un immobile). In modo condivisibile, si statuisce che tali spese non rappresentano più reddito in natura per il professionista. In particolare, il decreto fiscale ha corretto la previgente disciplina che non considerava le spese di viaggio, con conseguenti poco ragionevoli storture applicative legate appunto alla rilevanza reddituale di tali spese in capo al professionista, pur se sostenute dal committente. Le spese di viaggio È ben nota a tutti i professionisti l’anomalia fiscale che viene a crearsi in merito alle spese di…

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Notificazioni e processo telematico tributario: e’ ancora possibile l’utilizzo della carta?

Uno degli aspetti di maggior interesse dell’intera disciplina del processo telematico tributario riguarda la fase di notificazione del ricorso introduttivo, che presenta aspetti del tutto peculiari dal momento che, ad esempio, non è in alcun modo vincolata ai formalismi della legge n. 53 del 1994. Pare dunque opportuno investigare quali limiti ed implicazioni comporti la scelta del procedimento notificatorio analogico o digitale, con particolare riguardo alla possibilità di avvalersi di entrambe le modalità per l’avvio del PTT. L’interrogativo riveste particolare interesse per gli avvocati, che negli altri processi telematici attualmente attivi (quello civile e quello amministrativo) possono avvalersi della suddetta facoltà di scelta e beneficiano di meccanismi di raccordo tra notifica dell’atto analogico e deposito dello stesso in formato digitale….

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Indagini finanziarie: caos sui versamenti dei professionisti

Il tema delicato delle indagini finanziarie ha visto, con particolare riguardo al mondo professionale, delle prese di posizione controverse da parte della giurisprudenza della Corte di Cassazione, che probabilmente renderanno necessaria una valutazione delle Sezioni Unite. Senza voler tediare, attesa l’ampia conoscenza del tema, è noto che ai fini accertativi in relazione ad un conto corrente (casistica più semplice), un titolare di partita IVA è tenuto a giustificare all’Amministrazione finanziaria, qualora richiesto, non solo le movimentazioni in entrata, ma anche quelle in uscita. La prima immediata giustificazione è quella di dimostrare la riconducibilità dei movimenti all’attività svolta, mediante riscontro con le relative scritture contabili. Ove ciò non fosse possibile, al contribuente l’onere di dimostrare la fonte legittima dei versamenti (potendo far riferimento a qualsiasi ipotesi documentabile, dalla vincita di una lotteria ad un prestito…

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Il processo amministrativo telematico e l’invadenza delle regole tecniche

Il 1° gennaio 2017 è entrato in vigore il Processo Amministrativo Telematico, noto anche con l’acronimo di PAT, che segna un completo switch-off del processo analogico conosciuto sino al 31 dicembre ’16. La scelta del legislatore è stata dunque radicale visto che, contrariamente a quanto avvenuto per il processo civile telematico, si è previsto l’obbligo di redazione digitale di tutti gli atti di parte del processo e anche di tutti i provvedimenti assunti dai magistrati. Naturalmente tutti gli atti devono essere muniti di firma digitale, sicché si è lasciato alle regole e specifiche tecniche il compito di individuare e descrivere le procedure per la sottoscrizione informatica. A tal proposito le scelte operate dal dpcm 40 del 2016 sono state radicali…

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L’interpello non risolve il rebus dell’autonoma organizzazione

Con la risoluzione n. 82/E, l’Agenzia delle Entrate si è occupata della vexata quaestio delle condizioni che determinano la sussistenza dell’autonoma organizzazione per i professionisti e conseguentemente il loro assoggettamento all’Irap. L’interpello che ha innescato il documento di prassi è stato presentato da un medico che opera in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, senza personale e con beni strumentali di modesta entità (fattispecie comprovata dalle risultanze del registro cespiti allegate all’interpello). L’Agenzia ha ritenuto di non poter dare alcuna risposta al contribuente, non potendo entrare nel merito della questione, ma ha colto l’opportunità per ricordare a tutti (e da qui la scelta di “formalizzare” in una risoluzione erga omnes una non-risposta) di come sia cambiata la disciplina dell’interpello a seguito delle modifiche apportate dal D.Lgs. 156/2015. Sulla base di quanto previsto dalla lettera a) del primo comma dell’articolo 11 dello…

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Oneri della difesa giudiziale deducibili al compimento di ogni attività

La sentenza della Corte di Cassazione n. 16969 del 11 agosto 2016, riguardante la competenza fiscale degli oneri sostenuti dalle imprese per l’assistenza legale in giudizio, ha creato una certa fibrillazione. Si ricorda che la Cassazione ha affermato il principio di diritto secondo cui l’onorario e le spese relative alla prestazione del professionista incaricato si considerano sostenute quando la prestazione è condotta a termine per effetto dell’esaurimento o della cessazione dell’incarico professionale. Precisamente, pur stante la visione dell’unitarietà della prestazione, la Suprema Corte ritiene che i costi in oggetto siano deducibili al momento della pronuncia che chiude ciascun grado del giudizio. Il tema non è affatto nuovo, come non lo è nella sostanza il principio di diritto affermato dai giudici di Cassazione il quale richiama una precisa applicazione del disposto di cui…

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