PROFESSIONE E STUDIO DIGITALE

La firma digitale e gli obblighi di custodia per il professionista

L’uso sempre più frequente dei dispostivi di firma digitale (smart card o token USB) pone seri problemi di responsabilità, anche a carico dei professionisti, in particolare nei casi in cui ne viene fatto un uso corretto. È dunque opportuno ricordare che il codice dell’amministrazione digitale regolamenta espressamente l’utilizzo di tali dispositivi; all’art. 32 si prevede infatti che “il titolare del certificato di firma è tenuto ad assicurare la custodia del dispositivo di firma o degli strumenti di autenticazione informatica per l’utilizzo del dispositivo di firma da remoto, e ad adottare tutte le misure organizzative e tecniche idonee ad evitare danno ad altri; è altresì tenuto ad utilizzare personalmente il dispositivo di firma”. Si pone così un preciso principio di responsabilità,…

Continua a leggere...

Le prove digitali nel processo civile

Il processo civile telematico ha impresso un cambio di marcia al processo civile, i cui atti sono ormai totalmente digitali, o digitalizzati. Da tempo però esistono le prove digitali, cioè le evidenze acquisite o comunque presentate al Giudice in formato digitale e rilevanti ai fini della decisione. Gli strumenti informatici (computer, smartphone, smartwatch, tablet, ecc.) sono infatti sempre più presenti nella nostra vita quotidiana. E’ tramite questi strumenti, o comunque in formato digitale, che otteniamo le prove dei fatti che vogliamo porre a fondamento delle nostre difese in giudizio. Ma che valore hanno nel processo civile? Come si producono? Come se ne garantisce la genuinità? Quali sono i limiti all’ammissibilità/utilizzabilità di tali prove, se acquisite illecitamente? Si tratta di argomenti…

Continua a leggere...

Inserimento di donne professioniste nelle posizioni di vertice

È stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra CNDCEC e DPO (Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri) per facilitare l’inserimento di professioniste iscritte all’Albo nelle posizioni di vertice delle varie società controllate da enti pubblici e da pubbliche Amministrazioni. Lo ha reso noto un comunicato del 23 dicembre 2016 del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. In seguito a tale accordo sarà garantito alle pubbliche Amministrazioni l’accesso alla banca dati delle professioniste (Pro-Rete P.A.) e alle professioniste stesse la possibilità di mettere a disposizione della P.A. il proprio curriculum. La finalità principale di questa iniziativa è quella di invertire la tendenza che ha visto una netta prevalenza di professionisti uomini (95%) nella copertura di…

Continua a leggere...

Il cloud computing e conservazione dei dei documenti informatici: le responsabilità dello studio professionale

Il tema dell’utilizzo dei servizi di cloud computing e di conservazione dei documenti informatici per lo studio professionale va analizzato anche dal punto di vista delle responsabilità dell’avvocato e, in generale, dello studio professionale. Non vanno infatti trascurati gli aspetti connessi alle possibili forme di responsabilità (professionale e deontologica) che possono discendere dal non uso dei servizi in questione o dall’utilizzo degli stessi in maniera contraria a quanto previsto dalla normativa di settore. In tale prospettiva viene in primo luogo in rilievo l’art. 5 del dpr 137 del 2012 il quale impone ai professionisti di “stipulare, anche per tramite di  convenzioni collettive negoziate dai consigli nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti, idonea  assicurazione per i danni derivanti al cliente…

Continua a leggere...

Distrazione delle spese legali: fatturazione al committente

L’imposta sul valore aggiunto è ispirata al criterio della neutralità nei confronti dei soggetti che esercitano attività economiche, criterio necessario al fine di garantire che le operazioni arrivino fino al consumatore finale senza eventuali distorsioni causate dal carico fiscale. In termini pratici, la neutralità dell’imposta si realizza attraverso: l’istituto della detrazione (a monte), che non può mai essere negata o limitata se non in casi eccezionali tassativamente previsti; l’istituto della rivalsa (a valle); l’individuazione dei soggetti autorizzati ad esercitare la rivalsa e a portare l’imposta in detrazione. Infatti, in base a quanto previsto dall’articolo 18 del D.P.R. 633/1972 “il soggetto che effettua la cessione dei beni o prestazione di servizi imponibile deve addebitare la relativa imposta, a titolo di rivalsa, al cessionario o al committente”. La rivalsa Iva, pur originando da una norma tributaria, rappresenta un rapporto…

Continua a leggere...

Finanziamento del contenzioso per le imprese: un’opportunità per affrontare il contenzioso senza costi né rischi, e per monetizzare immediatamente crediti futuri e incerti

Da qualche anno a questa parte, soprattutto a seguito della recente crisi finanziaria, si sono diffuse delle vere e proprie pratiche di finanziamento del contenzioso, in cui delle entità non parti in causa sostengono i costi e i rischi delle controversie in luogo della parte originaria, talvolta addirittura succedendo nella titolarità del diritto ad agire, in cambio della partecipazione finanziaria nei risultati delle stesse in solo caso di vittoria. Tali pratiche stanno rappresentando dei modelli di particolare interesse non solo per la loro capacità di implementare e/o migliorare l’accesso alla giustizia, ma anche per eliminare i rischi e costi del contenzioso, e per monetizzare immediatamente quelli che sarebbero invece solo dei crediti futuri ed incerti. Benché tale pratica offra un’ampia…

Continua a leggere...

Professionisti senza cassa: dal 2017 aliquota contributiva ridotta

Aliquota INPS ridotta al 25% (cui si aggiunge lo 0,72% per maternità, assegni familiari e malattia) per i professionisti privi di cassa previdenziale. È questa una delle novità apportate, a decorrere dal 2017, dalla legge di Bilancio 2017 (articolo 1, comma 165, della Legge 232/2016) a favore dei professionisti iscritti alla Gestione separata INPS, che non risultano iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria né pensionati. Per coloro che risultano, invece, già pensionati o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie, titolari di partita Iva o meno, resta ferma l’aliquota contributiva al 24%. Professionisti interessati In primo luogo, si individuano i professionisti destinatari dell’intervento. Si tratta, nello specifico, di quei lavoratori autonomi titolari di partita Iva che svolgono “per professione abituale,…

Continua a leggere...

Il cloud computing per lo studio professionale

Esplorando i temi dell’innovazione digitale per lo studio legale pare opportuno soffermarsi sul tema dell’utilizzo dei servizi di cloud computing, sempre più diffuso tra gli avvocati, e che nasconde in realtà alcuni rischi in tema di protezione dei dati, soprattutto laddove si ricorra all’utilizzo dei servizi maggiormente diffusi sul mercato internazionale. Per quanto concerne l’avvocatura il tema è peraltro già stato affrontato dalle istituzioni forensi; risale infatti al 2012 il primo parere dato sul tema dal CCBE, che, come noto, costituisce il più alto organo di rappresentanza degli avvocati europei ed è organismo consultivo delle istituzioni europee. Il documento in analisi (reperibile al seguente link: http://www.ccbe.eu/NTCdocument/07092012_EN_CCBE_gui1_1347539443.pdf) riprendendo gli indirizzi già forniti dai gruppi di studio europei, mette in particolare in guardia…

Continua a leggere...

Riduzione INPS forfettari: indietro tutta sul rinnovo dell’opzione?

I contribuenti forfettari di cui all’articolo 1, comma 54, L. 190/2014 già beneficiari del regime contributivo agevolato nel 2016, non devono presentare una nuova comunicazione per poter beneficiare della riduzione contributiva del 35% anche nel 2017. È questo uno dei principali chiarimenti resi dall’INPS con la circolare n. 22 dello scorso 31 gennaio. È noto che i titolari di partita Iva in regime forfettario hanno a disposizione due diversi regimi contributivi: ordinario oppure agevolato. In particolare, l’accesso a quest’ultimo ha natura facoltativa ed è subordinato al possesso dei seguenti requisiti: svolgere un’attività di impresa; obbligo di iscrizione alla gestione INPS artigiani e commercianti. Di conseguenza, restano esclusi dall’agevolazione i soggetti che svolgono attività professionali per le quali non vi è l’obbligo di iscrizione ad una cassa professionale e che hanno l’obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS. Fino…

Continua a leggere...

Novità in vista per il processo tributario telematico

Uno dei maggiori ostacoli alla completa “telematizzazione” è dato dall’impossibilità di provvedere al pagamento del contributo unificato mediante gli strumenti elettronici predisposti ad hoc dal nodo dei pagamenti gestito da Agid. Tale possibilità, da lunghissimo tempo presente nel processo civile telematico, non presenterebbe per la verità problemi né dal punto di vista tecnologico né dal punto di vista dell’armonizzazione con le regole tecniche per il funzionamento del processo tributario telematico. Ricordiamo infatti che in tale particolare rito è stato scelto l’utilizzo del solo formato di firma digitale cosiddetto Cades-Bes, che origina dunque file aventi la seguente denominazione: < nome file libero > .pdf.p7m (art. 10 decreto 4 agosto 2015 Min. Economia e Finanze) e che tra i documenti che possono…

Continua a leggere...