PROFESSIONE E STUDIO DIGITALE
Dal 1° luglio stop alla retribuzione in contanti
La Legge di Bilancio 2018 (articolo 1, commi da 910 a 914, L. 205/2017) ha previsto, a tutela dei lavoratori, che a decorrere dal 1° luglio 2018 i datori di lavoro o committenti non possono più corrispondere la retribuzione per mezzo di denaro contante direttamente al lavoratore, qualunque sia la tipologia del rapporto di lavoro instaurato. In particolare i rapporti di lavoro coinvolti sono i seguenti: rapporti di lavoro subordinato di cui all’articolo 2094 cod. civ., indipendentemente dalle modalità di svolgimento della prestazione e dalla durata del rapporto: apprendistato, lavoro a chiamata, a tempo determinato, full time, part time, ecc., sono tutti ricompresi nel divieto; rapporti di lavoro originati da contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Nell’ambito del divieto vanno…
Continua a leggere...È reddito d’impresa quello prodotto dalle società tra avvocati
Con risoluzione AdE 35/E/2018 l’Agenzia delle entrate ha posto lumi sulla natura del reddito prodotto dalle società tra avvocati costituite ex articolo 4-bis L. 247/2012, statuendo che “l’esercizio della professione forense in forma societaria, in assenza di una specifica disposizione di carattere fiscale, costituisce attività d’impresa.” Tale intervento è stato sollecitato in considerazione della situazione di incertezza venutasi a creare in seguito alla risoluzione AdE 118/E/2003, secondo cui le società tra avvocati costituite ex articolo 16 D.Lgs. 96/2001producono reddito di lavoro autonomo, e alla successiva istituzione delle società tra professionisti, disciplinate dall’articolo 10 L. 183/2011. Tra gli interventi legislativi suesposti, il primo, infatti, istituiva una peculiare tipologia di società tra professionisti, costituita integralmente da avvocati e soggetta ad un’autonoma disciplina, integrata dal rinvio alle disposizioni che regolano le società in nome collettivo, per i soli fini civilistici e per regolare…
Continua a leggere...Modalità di trasmissione e di recapito della fattura elettronica
Con il provvedimento n. 89757 del 30 aprile 2018, l’Agenzia delle Entrate ha definito le modalità di emissione e ricezione delle fatture elettroniche per mezzo del Sistema di Interscambio (SdI), applicabili per obbligo, dal 1° gennaio 2019, alle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato. Il cedente/prestatore o, per suo conto, un intermediario deve trasmettere la fattura elettronica al SdI, avvalendosi: della posta elettronica certificata (PEC); dei servizi informatici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, quali la procedura web e l’app; del sistema di cooperazione applicativa, su rete Internet, con servizio esposto tramite modello “web service”; del sistema di trasmissione dati tra terminali remoti basato su protocollo FTP (File Transfer Protocol). Le ultime due modalità richiedono il previo accreditamento al SdI del cedente/prestatore per consentire di attivare il canale telematico tra…
Continua a leggere...Dal CNF le buone prassi per la sicurezza dei dati
Nella giornata di ieri, 22 maggio, il Consiglio Nazionale Forense ha diffuso delle nuove linee guida in materia di protezione dei dati personali, le quali, pure essendo specificatamente rivolte agli avvocati, possono fornire utilissimi spunti di riflessione a tutti i professionisti, soprattutto in considerazione del clima di incertezza che regna a pochi giorni dalla piena applicazione del Regolamento UE 679/2016. Tra l’altro, in allegato alle linee guida è fornito un modello di informativa ai sensi dell’articolo 13 Regolamento UE 679/2016, il quale potrà rappresentare un importante punto di riferimento in considerazione dei nuovi obblighi di informativa ai clienti che scatteranno dal prossimo 25 maggio, che, come noto, imporranno non solo di adottare i nuovi modelli a fronte dei nuovi incarichi conferiti, ma anche di adeguare l’informativa già fornita. Tutto ciò premesso concentriamoci soprattutto sulla seconda parte del…
Continua a leggere...Per l’acquisto dello studio, al professionista conviene il leasing
Dopo oltre 4 anni non sono ancora pervenuti chiarimenti ufficiali in merito alla possibilità di dedurre quote di ammortamento sugli immobili strumentali acquistati dal 2014 dagli esercenti arti e professioni; la L. 147/2013ha infatti modificato l’articolo 54, comma 2, Tuir introducendo la possibilità di dedurre i canoni di leasing su tali immobili, purché il contratto di locazione finanziaria sia stato sottoscritto a decorrere da tale data. In base alle istruzioni alla compilazione del modello redditi, non pare sia giustificabile alcuna interpretazione estensiva. Ammortamenti e leasing su immobili Il martoriato articolo 54 Tuir prevede un trattamento differenziato degli immobili a seconda della data di acquisizione, ovvero di sottoscrizione del contratto di leasing. In particolare, le due forme di acquisizione sono sempre state considerate dal Legislatore in maniera simmetrica e speculare, anche in relazione alle modifiche che nel tempo…
Continua a leggere...Deducibilità trasferte professionisti: la nuova disciplina
Il trattamento fiscale delle spese di vitto e alloggio sostenute dai soggetti esercenti attività di lavoro autonomoè stato oggetto di numerosi interventi nel corso degli ultimi anni. Da ultimo, consta l’intervento contenuto nella L. 81/2017 (josb act autonomi) che di fatto ha ammesso la piena deducibilità dei costi analiticamente addebitati ai clienti a favore dei quali è stata sostenuta la trasferta. Il rigo RE15 del modello Redditi 2018 è stato quindi opportunamente modificato per tenere conto delle diverse tipologie di spesa e, conseguentemente, del diverso trattamento fiscale ad esse riconosciuto. Le spese di vitto e alloggio La disciplina delle spese di vitto e alloggio sostenute dai professionisti è regolata dall’articolo 54 comma 5 Tuir che ne stabilisce una rilevanza limitata e parametrata all’ammontare dei compensi percepiti: “Le spese relative a prestazioni alberghiere e a somministrazione di…
Continua a leggere...E-fattura: nuovo modello di gestione del ciclo attivo e passivo
La Legge di Bilancio 2018 ha impresso una forte accelerazione al processo di digitalizzazione del Fisco estendendo ai privati l’obbligo di fatturazione elettronica attualmente previsto nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni. Le nuove modalità di fatturazione decorreranno, dal 1° luglio 2018, per le operazioni aventi ad oggetto cessioni di carburanti per motori e per le operazioni rese da subcontraenti e subappaltatori nel quadro dei contratti pubblici di fornitura o di servizi; dal 1° Gennaio 2019, per le altre cessioni di beni e prestazioni di servizi tra imprese (B2B) e verso consumatori privati (B2C). La novità investirà gran parte degli scambi commerciali, eccezion fatta per le operazioni rese dai contribuenti cd. minimi (regime fiscale di vantaggio ex articolo 27, commi 1 e…
Continua a leggere...Accise dovute anche se i prodotti sono stati rubati
In materia di accise, il furto del prodotto ad opera di terzi e senza coinvolgimento nei fatti del soggetto passivo di per sé non esime dal pagamento dell’imposta, che resta abbuonata solo nell’ipotesi – la cui prova deve essere fornita dall’obbligato – di dispersione o distruzione del prodotto, atteso che solo in questo caso ne resta impedita l’immissione nel consumo, laddove la sottrazione determina soltanto il venir meno della disponibilità del bene da parte del soggetto per effetto dello spossessamento, ma non ne impedisce l’ingresso nel circuito commerciale. È questo il principio affermato dalla Corte di Cassazione con sentenza 7 novembre 2017, n. 26419. Nel caso di specie, una società che svolgeva attività di depositaria autorizzata di alcol, a seguito…
Continua a leggere...La notifica dell’atto può essere effettuata anche ai vicini di casa
Nell’ipotesi di assenza del soggetto passivo presso il proprio domicilio fiscale, la notifica dell’atto impositivo può essere effettuata anche nei confronti di una persona diversa dal contribuente, che si dichiara idonea al ritiro accettando il plico e firmando la ricevuta di avvenuta consegna. Tale importante principio è stato espresso da parte della suprema Corte di cassazione la quale, con l’ordinanza n. 7638 del 28 marzo 2018, ha accolto il ricorso presentato dall’Agenzia delle entrate avverso la decisione assunta da parte del giudice di merito. In tema di notificazione degli atti impositivi, il legislatore ha previsto particolari disposizioni contenute negli articoli 137 e s. c.p.c.. In merito, le notificazioni devono essere eseguite dall’ufficiale giudiziario, su istanza di parte o su richiesta…
Continua a leggere...Compensazione senza visto: basta l’integrativa
Se un contribuente compensa il credito Irpef risultante dalla dichiarazione dei redditi per un importo superiore a 5.000 euro senza l’apposizione visto e poi si ravvede, basta l’integrativa munita di visto oppure occorre versare anche la sanzione per l’indebita compensazione? È questo uno degli interrogativi ancora irrisolti che necessita di un intervento chiarificatore da parte dell’Amministrazione. Ma procediamo con ordine. In primo luogo, si rammenta che il D.L. 50/2017 – a decorrere dallo scorso 24/04/2017 – ha ridotto a 5.000 euro la soglia al di sopra della quale l’utilizzo in compensazione “orizzontale” dei crediti comporta l’apposizione del visto di conformità del professionista sulla dichiarazione da cui emergono, ovvero la sottoscrizione alternativa da parte del soggetto incaricato della revisione legale. Tale…
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