PROFESSIONE E STUDIO DIGITALE

Codice per la protezione dei dati personali: un’abrogazione frettolosa (forse incostituzionale) e senz’altro pericolosa

Ho sfogliato velocemente il testo dello Schema di Decreto Legislativo  che introduce disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679 (in seguito GDPR – General Data Protection Regulation) in attuazione dell’art. 13 della Legge di delegazione europea 2016-2017 (legge 25 ottobre 2017, n. 163) annunciato da Governo con un Comunicato  Stampa del 21 marzo 2018. Premetto che ho ricevuto giorni fa il testo di questo decreto legislativo, ma per pudore istituzionale (e rispetto verso le fonti che me lo avevano cortesemente inviato), ho evitato di diffonderlo e anche di commentarlo. In pochi attimi, invece, la Rete è stata travolta da opinioni e testi pubblicati, in versione – più o meno – ufficiale. Questo lungo testo normativo (104 articoli contro…

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Rimborsi spese delle trasferte del professionista

I rimborsi delle spese di trasferta – vitto e alloggio – relative all’esecuzione dell’incarico del professionistavanno trattati, sotto il profilo fiscale e contributivo, in modo diverso a seconda che si tratti: di spese sostenute dal professionista oppure di spese sostenute direttamente dal cliente (cd. spese prepagate). Queste fattispecie non devono essere confuse con l’ipotesi delle spese che si considerano sostenute dal professionista in nome e per conto del cliente. Spese di trasferta sostenute dal professionista Le spese di vitto e alloggio sostenute dal professionista per lo svolgimento della propria prestazione professionale: se riaddebitate analiticamente al cliente, sono, per il professionista stesso, integramente imponibili, concorrendo alla formazione del compenso, e integralmente deducibili. Ciò a seguito delle modifiche recate dalla 81/2017 all’articolo 54, comma 5, Tuir in vigore già dal 2017; se riaddebitate forfettariamente al cliente, sono, per il professionista stesso, integramente imponibili, concorrendo…

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Prestazioni mediche esenti

Ai sensi dell’articolo 10, comma 1, n. 18), del D.P.R. 633/1972, sono esenti da IVA le prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione rese alla persona nell’esercizio delle professioni e arti sanitarie soggette a vigilanza, ai sensi dell’articolo 99 del R.D. n. 1265/1934, ovvero individuate con decreto del Ministro della sanità, di concerto con il Ministro delle Finanze. Il D.M. 17 maggio 2002 ha individuato tra le prestazioni di diagnosi cura e riabilitazione esenti, oltre quelle rese nell’esercizio delle professioni sanitarie indicate all’articolo 99 del R.D. n. 1265/1934, quelle rese da biologi, psicologi, odontoiatri e da operatori abilitati all’esercizio delle professioni elencate nel D.M. 29 marzo 2001 che eseguono una prestazione sanitaria prevista dai decreti ministeriali di individuazione dei rispettivi…

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Lavori antisismici: detrazione su immobili destinati alla locazione

I soggetti Ires possono fruire del c.d. “sisma bonus” anche per gli interventi antisismici realizzati su immobili non utilizzati direttamente a fini produttivi da parte della società ma destinati alla locazione.  Questo è quanto chiarito dall’Agenzia delle entrate nell’ambito della risoluzione 22/E/2018. Nel caso di specie la società istante, proprietaria di un edificio situato in un comune classificato in zona sismica 3, dichiara di voler effettuare alcuni interventi volti ad ottenere una riduzione di due classi del rischio sismico. Tuttavia, le unità immobiliari risultanti dalla ristrutturazione saranno in parte adibite ad uffici della stessa società ed in parte trasformate in abitazioni residenziali. Ciò detto, il contribuente chiede all’Agenzia se gli interventi che intende porre in essere possano beneficiare del c.d….

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Il bilancio 2017 in forma abbreviata: novità

L’articolo 2435-bis, comma 1, cod. civ. definisce i soggetti che possono (si tratta di una facoltà e non di un obbligo) redigere il bilancio in forma abbreviata, ovvero le società che non hanno emesso titoli negoziati in mercati regolamentati e non hanno superato almeno due dei seguenti tre parametri nel primo esercizio, se la società è neo-costituita, ovvero in due esercizi consecutivi: totale attivo di stato patrimoniale € 4.400.000, ricavi delle vendite e delle prestazioni € 8.800.000, numero dei dipendenti occupati in media durante l’esercizio 50 unità. Le semplificazioni previste sono molteplici: a livello di schema di stato patrimoniale e conto economico è previsto un raggruppamento di voci, con una struttura molto più snella; la nota integrativa contiene un numero limitato di informazioni; è possibile omettere la redazione del rendiconto finanziario; è possibile omettere la redazione della relazione sulla gestione, a condizione che nella nota integrativa siano riportate…

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Entro il 16 marzo la tassa annuale di vidimazione dei libri sociali

Entro il prossimo 16 marzo i contribuenti devono far fronte al versamento della tassa annuale di vidimazione dei libri sociali per l’anno 2018. Soggetti tenuti al versamento sono tutte le società di capitali, tra cui le s.p.a., le s.r.l. e  le s.a.p.a ad esclusione di: società cooperative; società di mutua assicurazione, le quali sono comunque tenute, per la numerazione e la bollatura di libri e registri, al pagamento della tassa di concessione governativa di € 67  per ogni 500 pagine o frazioni di 500 pagine. Per quanto riguarda invece le società in liquidazione e le società sottoposte a procedure concorsuali la C.M. 108/E/1996 ha precisato che tali soggetti sono comunque tenuti al versamento sempre che permanga l’obbligo della tenuta dei…

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Credito di rivalsa Iva dei professionisti: privilegio non retroattivo

Come noto, prima dell’intervento operato dal legislatore con la legge di Bilancio 2018, il credito di rivalsa Iva di un professionista per prestazioni a favore di imprenditore poi dichiarato fallito: non godeva del privilegio generale sui mobili per i compensi dei professionisti di cui all’articolo 2751 bis, n. 2), cod. civ., non poteva in nessun caso essere considerato tra le spese prededucibili, anche se la fattura per il relativo compenso era stata emessa in costanza di fallimento e l’Iva era stata quindi detratta dal fallimento stesso (Corte di Cassazione, sentenza n. 1034 del 17.01.2017), godeva del privilegio speciale di cui agli articoli 2758 e 2772 cod. civ., danneggiando così tutti i professionisti le cui prestazioni non riguardavano uno specifico bene (si ricorda infatti, a tal proposito, che i crediti di rivalsa Iva godono del privilegio…

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Liquidazioni periodiche e dichiarazione Iva 2018

La compilazione della dichiarazione annuale Iva 2018 per l’anno 2017 è fortemente condizionata dalla gestione delle comunicazioni periodiche trimestrali Iva che nel corso dell’anno sono state presentate dal soggetto passivo Iva. In linea generale, la corretta gestione delle comunicazioni trimestrali Iva comporta il venir meno dell’obbligo di compilazione del quadro VH, poiché i dati delle liquidazioni periodiche sono già stati comunicate all’Amministrazione Finanziaria a seguito della presentazione delle predette comunicazioni trimestrali. Pertanto, come si legge nelle stesse istruzioni al modello Iva 2018, da quest’anno il quadro VH deve essere compilato esclusivamente qualora si intenda inviare, integrare o correggere i dati omessi, incompleti o errati nelle comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva, come già peraltro anticipato nella risoluzione AdE 104/E/2017. È proprio…

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Compensazioni rischiose: scarto dell’F24 a sanzione automatica

Negli ultimi anni il legislatore ha introdotto disposizioni sempre più stringenti in relazione all’utilizzo dei crediti in compensazione. Basti pensare che solo qualche mese fa la Manovra correttiva ha abbassato la soglia a 5.000 euro per l’obbligo di apposizione del visto di conformità e ha reso sempre necessario il ricorso ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Entratel e Fisconline) per i soggetti titolari di partita Iva. In coerenza con tale indirizzo, il comma 990 dell’articolo unico della L. 205/2017 ha inserito il nuovo comma 49-ter all’articolo 37 D.L. 223/2006 recante la possibilità per l’Agenzia delle Entrate di sospendere, fino a 30 giorni, l’esecuzione delle deleghe di pagamento contenenti compensazioni che presentano profili di rischio, al fine del controllo dell’utilizzo del credito. Per espressa disposizione normativa, se all’esito del controllo il credito risulta correttamente utilizzato, la delega si considera eseguita…

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Criterio del costo ammortizzato: doppio binario per il Fisco

Il D.Lgs. 139/2015, nel riformare la disciplina di bilancio, ha introdotto il nuovo criterio del costo ammortizzato per la valutazione dei crediti, dei debiti e dei titoli. Il suddetto nuovo criterio di valutazione assume oggi anche rilevanza fiscale, in considerazione dell’attuale formulazione dell’articolo 83 Tuir, che, a seguito delle modifiche operate con l’articolo 13-bis D.L. 244/2016 oggi prevede che “per i soggetti che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali (…) e per i soggetti, diversi dalle micro-imprese di cui all’articolo 2435-ter del codice civile, che redigono il bilancio in conformità alle disposizioni del codice civile, valgono, anche in deroga alle disposizioni dei successivi articoli della presente sezione, i criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione in bilancio…

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