PROFESSIONE E STUDIO DIGITALE
Le garanzie della posta elettronica certificata
Uno degli argomenti di maggior interesse in ambito di servizi di recapito elettronico riguarda le garanzie che offre la posta elettronica certificata in termini di integrità, immodificabilità e garanzia nel tempo del valore di certificazione che le è riconosciuto dalla legge. Occorre infatti in primo luogo tenere a mente che la PEC è annoverata tra gli strumenti di validazione temporale previsti dall’art. 41 d.p.c.m. 22 febbraio ’13, recante le regole tecniche sulle firme elettroniche; essa è pertanto un ottimo metodo per attribuire data certa ad un documento informatico, soprattutto laddove questo sia munito di firma digitale. L’art. 62 del decreto sopra citato prevede infatti che “le firme elettroniche qualificate e digitali, ancorché sia scaduto, revocato o sospeso il relativo certificato…
Continua a leggere...Studi in cerca di governance e ruolo
Tutti sanno dov’è Davos. Sembra sia passato un secolo ma anche quest’anno, come avviene già da 50 anni, la piccola cittadina svizzera ha ospitato il WEF – World Economic Forum accogliendo, tra capi di Stato e di Governo, innovatori, miliardari, imprenditori di rilievo, artisti, atleti, attivisti, scrittori e altre figure culturalmente influenti, le personalità più potenti del globo. Tutti riuniti per discutere delle questioni più urgenti che il mondo si trova ad affrontare. Ogni anno il World Economic Forum si apre con un tema diverso. Quello di Davos 2020 è stato lo sviluppo sostenibile, con lo slogan “Stakeholders for a Cohesive and Sustainable World.” Di questo slogan sottolineo “stakeholders” che sta per “portatori di interesse” -ancora più bella questa definizione “individui o…
Continua a leggere...La nuova firma elettronica mediante SPID
Come noto, l’art. 20, comma 1 bis, del Codice dell’Amministrazione Digitale disciplina le modalità di sottoscrizione del documento informatico e prevede espressamente che “il documento informatico soddisfa il requisito della forma scritta e ha l’efficacia prevista dall’art. 2702 del codice civile quando vi è apposta una firma digitale, altro tipo di firma elettronica qualificata o una firma elettronica avanzata o, comunque, è formato, previa identificazione informatica del suo autore, attraverso un processo avente i requisiti fissati dall’AgID ai sensi dell’articolo 71 con modalità tali da garantire la sicurezza, integrità e immodificabilità del documento e, in maniera manifesta e inequivoca, la sua riconducibilità all’autore. In tutti gli altri casi, l’idoneità del documento informatico a soddisfare il requisito della forma scritta e…
Continua a leggere...Big Data: condizioni di utilizzo
In data 30.5.2017, l’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), l’AGCM (Autorità garante della concorrenza e del mercato) ed il Garante per la protezione dei dati personali hanno avviato un’indagine conoscitiva congiunta tesa ad approfondire la conoscenza degli effetti prodotti dal fenomeno dei cd. Big Data ed al fine di analizzarne le conseguenze in relazione all’attuale contesto economico-sociale e normativo, il cui risultato è confluito all’interno del “Rapporto finale dell’indagine conoscitiva dei Big Data” pubblicato il 10.2.2020. Con la locuzione “Big Data” (il cui valore, a parere dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence del Politecnico di Milano, è di 1,4 miliardi nel 2018, con una crescita media annuale pari al 21%) si fa riferimento, in via di prima approssimazione…
Continua a leggere...La comunicazione sostenibile
Sostenibilità. Un termine sempre più utilizzato nel corso degli ultimi anni e in particolare in questi ultimi mesi. Un lemma, che nel momento in cui viene pronunciato deve essere caricato di un preciso peso specifico e tramutarsi quindi, direi quasi nell’immediato, in azione. Non è una parola che può essere emessa solo perché di moda e per puri fini promozionali, ma deve essere internalizzata e messa in pratica. L’essere sostenibile può declinarsi in vari modi: “Nelle scienze ambientali ed economiche, condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”. “Possibilità di essere mantenuto o protratto con sollecitudine e impegno o di esser difeso…
Continua a leggere...Saper parlare in pubblico è un asset per la professione forense
In questa nuova fase della professione legale attendere i clienti con il passaparola è quantomeno anacronistico. Certo, il passaparola resisterà sempre come uno dei canali di acquisizione dei clienti, ma non potrà più essere considerato come il canale privilegiato e tantomeno come il canale che possa garantire allo studio un futuro business. Allora in occasione della ripresa delle attività di business che con questa primavera ci attende, cogliamo l’occasione per costruire e allenare nuovi canali e nuove strategie di sviluppo. Uno dei canali si business più efficaci per un professionista è sicuramente il public speaking, cioè il saper parlare in pubblico in occasione di convegni, seminari, corsi di formazione, interviste, tavole rotonde. Questi ultimi mesi hanno ancora di più messo…
Continua a leggere...E’ ora di portare la sostenibilità negli studi
Questo tempo senza tempo ha costretto tutti, imprese e professionisti, a riorganizzare le loro attività lavorative attrezzandosi da remoto, nella maggior parte dei casi in fretta e furia. A volte “appiattendosi” sui sistemi adottati dai propri clienti, altre volte utilizzando in modo propositivo i propri. Le esperienze che ho raccolto in questi giorni parlando con i professionisti mi hanno confermato che, nella maggior parte dei casi, commercialisti e avvocati (tranne quelli che si occupano di contenzioso) stanno lavorando più di prima. In parte perché, azzerati gli spostamenti, beneficiano del maggior tempo a disposizione per fare anche altro, in parte perché molti dei loro clienti hanno comprensibilmente bisogno di maggiore assistenza del solito. Paradossalmente mai come in questo periodo i professionisti…
Continua a leggere...Il processo civile al tempo dell’emergenza sanitaria
A seguito dell’adozione dei provvedimenti finalizzati a contrastare l’emergenza sanitaria che interessa il nostro Paese, il processo civile ha cambiato (temporaneamente) volto. Con l’emanazione del decreto legge 8 marzo 2020, n. 11, prima, e del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, dopo, lo scenario è mutato sensibilmente; attualmente l’art. 83, comma 11, del decreto legge ultimo citato prevede infatti che “dal 9 marzo 2020 al 30 giugno 2020, negli uffici che hanno la disponibilità del servizio di deposito telematico anche gli atti e documenti di cui all’articolo 16-bis, comma 1-bis, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, sono depositati esclusivamente con le modalità previste dal comma 1 del medesimo articolo”. È…
Continua a leggere...La bussola della comunicazione
Questo può essere l’intervallo temporale giusto per porre le fondamenta per un piano di comunicazione efficace e che rifletta il vostro studio Mai come adesso è il momento più adatto per rimettere tutto in discussione, per valutare, analizzare, tirare le somme e proiettare le proprie energie su ciò che si vuole mettere in atto nel prossimo futuro. Se foste il capitano di una barca a vela, intraprendereste un viaggio senza aver prima impostato la rotta? Valutato l’eventualità di una burrasca? Calcolato gli indici per sfruttare il vento in poppa? Calcolato le soste per ripristinare la stiva? La risposta è senz’altro, no. O almeno, no per tutte quelle persone che siano un minimo prudenti e vogliano intraprendere un viaggio, i cui…
Continua a leggere...Come la tecnologia sta cambiando la professione legale
Il 2020 aveva preso inizio parlando di Intelligenza Artificiale (AI), Blockchain, 5G e cobot (collaboratori robot), i nuovi trend del decennio, mercato legale compreso. Il brusco stop di questi mesi di emergenza sanitaria ha spostato l’attenzione dei media verso altre tematiche non rallentando certo i trend dell’innovazione tecnologica. Dal 2008, anno in cui Internet è diventato “portabile” tramite i device mobili, la tecnologia ha pervaso tutti i settori professionali e quello legale non ha fatto eccezione. Certo, rispetto ai colleghi anglosassoni, in Italia c’è un ritardo tecnologico di un decennio, ma questo gap si sta colmando con sempre maggior velocità. La questione dell’impatto che avrà la tecnologia sulla professione legale va prima di tutto affrontata su un piano di mentalità…
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