PROFESSIONE E STUDIO DIGITALE

Dall’istanza di incidente probatorio ordinario (o speciale) allo svolgimento dell’udienza

L’incidente probatorio è una fase eventuale del procedimento penale, preordinata all’assunzione anticipata della prova durante le indagini preliminari o l’udienza preliminare. Come noto, la ratio dell’istituto trae origine dalla necessità di garantire precise fonti probatorie che nella fase dibattimentale, per le ragioni tassativamente enucleate, sarebbero esposte al rischio di inquinamento, modificazione, alterazione naturale o indotta, scomparsa. La previsione di cui all’art. 392 c.p.p. disciplina le circostanze in cui il pubblico ministero, la persona sottoposta alle indagini o l’imputato possono avanzare istanza di incidente probatorio al GIP o al GUP. Invero, è possibile proporre la richiesta quando, per l’assunzione della testimonianza di cui all’art. 194 c.p.p., vi sia fondato motivo di ritenere che il teste non potrà essere esaminato in dibattimento…

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L’intelligenza artificiale e la robotizzazione fanno ingresso negli studi professionali

Studi legali e l’ingresso dell’intelligenza artificiale: nuove opportunità per i professionisti Il costante aumento nell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale negli studi professionali (ma anche in altri settori) sta creando grande preoccupazione soprattutto sul futuro del ruolo umano sui posti di lavoro. Tale processo costituisce un’ipotesi fantascientifica per il professionista di oggi? Per rispondere a tale domanda occorre partire da una singolare sfida organizzata nel 2018 dalla società americana LawGeex la quale ha contrapposto da una parte 20 avvocati specializzati in diritto societario, appartenenti ai più prestigiosi studi legale statunitensi, dall’altra un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale.  La gara consisteva nell’individuare, nel minor tempo possibile, gli errori inseriti in cinque contratti, aventi ad oggetto accordi di riservatezza (NDA) generalmente utilizzati nell’ambito degli accordi commerciali…

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Come gestire la pressione delle attività e lo stress in studio

Il periodo storico che stiamo tutti vivendo non ha certo giovato alla nostra tranquillità. Alle oramai note ragioni di tensione e di stress legate alle scadenze, alla frenesia delle attività, alle richieste dei clienti si sono aggiunte incertezza, cambiamenti improvvisi di abitudini e nuove incombenze. Tutto questo non ha fatto altro che aumentare i livelli di stress nello svolgimento delle attività. I legali si sono trovati poi a doversi confrontare con i limiti già noti del sistema giudiziario e dell’organizzazione della pubblica amministrazione mediante le udienze on line, i depositi telematici di atti, lo smart working di collaboratori e interlocutori istituzionali. Le videoconference hanno preso il posto delle riunioni in presenza, la formazione a distanza ha sostituito i convegni e…

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Sostenibilità e generazioni

In che modo sono correlati sostenibilità e passaggi generazionali all’interno degli studi professionali? Cercando di essere più concreta possibile, parto dalla definizione stessa di sostenibilità: “Condizione di un modello di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”. Sebbene già così il tema sembri esaurito, vorrei proporre lo stesso alcune riflessioni nate anche dal confronto personale con realtà professionali che stanno cominciando a misurarsi con la “questione sostenibilità” e ancora mantengono un atteggiamento, per dirla con un eufemismo, scettico. Prendiamo in esame quindi i due estremi: i giovanissimi e i boomer. Senza bisogno di scomodare le statistiche -che peraltro ci sono e confermano- all’interno degli…

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Questioni particolari legate alla presenza o all’assenza della firma digitale

Di tanto in tanto è interessante occuparsi di questioni relative alla formazione e gestione del documento informatico al fine di approfondire aspetti e problematiche che possono porsi soprattutto laddove si abbia a che fare con documenti muniti o privi di firma digitale. Naturalmente, il punto di partenza in tali casi non può che essere la previsione dell’art. 20, comma 1 bis, del Codice ai sensi del quale “il documento informatico soddisfa il requisito della forma scritta e ha l’efficacia prevista dall’articolo 2702 del Codice civile quando vi è apposta una firma digitale, altro tipo di firma elettronica qualificata o una firma elettronica avanzata o, comunque, è formato, previa identificazione informatica del suo autore, attraverso un processo avente i requisiti fissati…

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Comunicare in vacanza: come gestire tempi e modi nel mese più gettonato per gli  “out of office”

Ci siamo! Dopo mesi di fatica, finalmente si avvicinano le tanto agognate vacanze estive che, specie in quest’anno di pandemia, sono quanto mai desiderate. Ma come comportarsi con i canali di comunicazione nel corso del mese più caldo dell’anno e che soprattutto in Italia vede la maggior parte di persone svolgere la sola azione di spostarsi dall’ombrellone al mare e viceversa? Spegnere totalmente i canali di comunicazione? O visto che si ha molto più tempo a disposizione, bombardare i clienti di aggiornamenti, post e newsletter? Ovviamente nessuna delle due è la migliore strada da percorrere, e la via maestra è sempre quella che segue la giusta misura delle cose. E allora? Comunicati roventi Alcune operazioni si chiudono in genere nei…

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Come conoscere l’opinione dei clienti per migliorare le attività: survey e customer satisfaction

C’è una bella differenza tra il conoscere le cose e immaginarle. È la differenza che corre tra il sapere e l’ipotizzare. Molti di noi prendono nella propria vita professionale e personale decisioni con la convinzione di conoscere i fatti da cui muovono le proprie scelte, quando invece stanno vivendo tra ipotesi, timori, speranze, interpretazioni. La differenza, se ci pensate bene non è di poco conto: possiamo decidere di aprire un’area riservata del sito di studio convinti che i nostri clienti ne saranno ben felici e la utilizzeranno; oppure aprirla sapendo che i nostri clienti hanno espresso gradimento verso questa iniziativa. Allo stesso modo, possiamo concedere ai nostri collaboratori lo smart working certi che ne saranno ben felici, oppure possiamo concederlo…

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Sostenibilità: SDGs e rendicontazione

Nell’articolo precedente ho riassunto le principali tappe che hanno portato alla definizione di sostenibilità indicando che cosa si intende, compiutamente, quando se ne parla. Nelle righe seguenti vorrei fare un altro passo avanti e spiegare perché orientarsi verso la sostenibilità sia da considerare una grande opportunità invece che, come spesso sento dire, l’ennesima “incombenza a cui piegarsi” (magari peraltro mentendo o inventando informazioni, ma di questo parleremo più avanti). Andiamo con ordine. Eravamo arrivati a quando – e precisamente il 25 settembre 2015- i 193 Stati dell’Assemblea Generale dell’ONU adottano la c.d. Agenda 2030 dal titolo “Trasformare il nostro mondo”. Un progetto tanto ambizioso quanto ormai improcrastinabile. All’interno dell’Agenda vengono identificati 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – a cui ci…

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Portale delle vendite pubbliche: a quando la riforma delle modalità di deposito delle offerte telematiche?

Come noto, il Decreto del Ministero della Giustizia n. 32 del 26 febbraio 2015 detta le regole tecniche e operative per lo svolgimento della vendita dei beni mobili e immobili con modalità telematiche nei casi previsti dal codice di procedura civile, ai sensi dell’articolo 161-ter delle disposizioni per l’attuazione del codice di procedura civile; il provvedimento normativo è completato dalle specifiche tecniche pubblicate nel mese di luglio 2017. Non è certamente questa la sede per una disamina puntuale del compendio sopra citato ma è invece opportuno focalizzarsi su di un aspetto che rende evidente l’esigenza di un intervento riformatore che elimini vere e proprie antinomie che affliggono in particolar modo le modalità di presentazione delle offerte (e che talvolta rischiano…

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Parliamo la stessa lingua?

Tutti ci siamo trovati nella situazione di dover prendere parte a un evento, leggere un articolo, ascoltare un webinar, apparentemente rivolto direttamente a noi, e per noi intendo alla nostra categoria professionale, allo stato sociale, all’appartenenza ad un gruppo, per poi rendersi conto che in realtà, il nostro interlocutore non aveva minimante tenuto conto delle nostre caratteristiche: del background, del contesto, insomma una circostanza in cui ci è apparsa nitida la sensazione che l’oratore in questione non avesse accuratamente studiato la platea e selezionato il metro linguistico più appropriato. Pochi giorni fa mi è capitato di imbattermi nella notizia, data da un magazine locale, il quale raccontava di uno studio legale che offriva la propria consulenza a clienti che volevano…

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