Nuove tecnologie e Studio digitale

Il processo civile al tempo dell’emergenza sanitaria

A seguito dell’adozione dei provvedimenti finalizzati a contrastare l’emergenza sanitaria che interessa il nostro Paese, il processo civile ha cambiato (temporaneamente) volto. Con l’emanazione del decreto legge 8 marzo 2020, n. 11, prima, e del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, dopo, lo scenario è mutato sensibilmente; attualmente l’art. 83, comma 11, del decreto legge ultimo citato prevede infatti che “dal 9 marzo 2020 al 30 giugno 2020, negli uffici che hanno la disponibilità del servizio di deposito telematico anche gli atti e documenti di cui all’articolo 16-bis, comma 1-bis, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, sono depositati esclusivamente con le modalità previste dal comma 1 del medesimo articolo”. È…

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Rapporto tra acquisizione dei dati personali e gratuità dei servizi online

Negli ultimi anni i dati hanno assunto un’importanza via via crescente nell’organizzazione delle attività di produzione e di scambio, al punto da poter essere considerati una risorsa economica a tutti gli effetti, anzi la risorsa più importante in molti settori; infatti, grazie agli avanzamenti nell’ambito dell’Information e Communication Technology (ICT), le organizzazioni tendono a raccogliere dati di qualsiasi tipo (personali e non personali), ad elaborarli in tempo reale per migliorare i propri processi decisionali ed, infine, a memorizzarli in maniera permanente al fine di poterli riutilizzare in futuro od al fine di estrarne nuova conoscenza. La creazione dei dati sta seguendo un processo esponenziale: infatti, nell’anno 2018, il volume totale dei dati creati nel mondo è stato di 28 zettabyte…

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Brevi note per la tutela dei documenti e delle firme digitali

La crisi sanitaria che interessa il nostro Paese sta spingendo aziende e professionisti sempre di più verso il digitale; soprattutto in momenti come questi si apprezza la possibilità di lavorare a distanza, gestendo anche procedimenti di una certa delicatezza. In tale contesto è opportuno considerare come molto spesso vengono (e verranno sempre di più) scambiati per via telematica documenti digitali che per la loro validità richiedono una firma elettronica, che frequentemente è una firma digitale. Appare dunque fondamentale che di tale strumento venga fatto un utilizzo consapevole al fine di evitare invalidità sostanziali, negoziali o comunque difficoltà nella gestione di documenti che non rispecchino la normativa speciale vigente. A tal proposito, in attesa che vengano emanate dall’Agenzia per l’Italia Digitale…

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Comunicare in emergenza

In questi giorni di paure e preoccupazioni, di smartworking, di misure contenitive, di conta dei numeri, di un Paese in emergenza sanitaria, sociale, economica, di isolamento; lo strumento più forte che abbiamo a nostra disposizione è: la comunicazione. Ebbene si, è solo tramite le parole che possiamo stare vicini gli uni agli altri, aggiornarci, partecipare alla vita sociale, sentirci meno soli. Ma bisogna farlo nel modo giusto, consapevole, responsabile. Le parole hanno un peso e un’importanza, impariamo a usarle e valorizzarle correttamente. Tutte le attività devono proseguire, ma muovendosi in modo diverso rispetto al solito. Non più, almeno per adesso, correndo da un incontro all’altro, saltando da un aereo a una metropolitana, da un negozio a un altro, incontrando persone,…

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Modalità per la verifica di autenticità dei documenti informatici

Un tema di particolare importanza in materia di utilizzo dei documenti informatici a fini probatori attiene senza dubbio alla possibilità di determinarne l’autenticità in caso di contestazione. Il metodo più rassicurante a tal fine è evidentemente la presenza di una firma elettronica (avanzata, digitale o in alcuni casi anche semplice); verificandosi tale ipotesi non sono contestabili autenticità e riconducibilità del documento al firmatario, a meno che ovviamente costui non effettui il rituale disconoscimento. Molte volte può però accadere che le contestazioni ricadano su documenti che non hanno alcuna firma ma che possono essere importanti a fini probatori; si pone dunque il problema di come stabilirne l’autenticità in caso di contestazioni. La problematica è stata oggetto di una interessante pronuncia della…

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L’accettazione delle clausole vessatorie al tempo dell’e-commerce

Uno dei temi di maggior interesse per il mondo giuridico, legato allo sviluppo dei cosiddetti contratti dell’e-commerce, concerne l’approvazione delle condizioni generali di contratto mediante il meccanismo del cosiddetto “point & click”, ovvero mediante accettazione delle stesse attraverso la spunta dell’apposita casella predisposta sulla pagina web dalla parte contrattuale “forte”, ovvero del soggetto predisponente tali condizioni. La questione si è posta in primo luogo in ambito europeo ed è stata oggetto della sentenza della Corte di Giustizia UE del 21 maggio ’15 nella causa C-322/14, nell’ambito della quale si discuteva dell’accettazione, con le modalità suddette, di una clausola attributiva di competenza esclusiva. A tal proposito i giudici europei affermavano che, ai sensi dell’articolo 23, paragrafo 2, del regolamento Bruxelles I,…

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Come fidelizzare i clienti e farsi pagare le parcelle

Tutto parte da una piccola mandorlina posizionata nel nostro cervello che si chiama amigdala (in greco “mandorla” per la sua forma). Ne abbiamo ben due, una per ogni emisfero cerebrale. Bene, direte voi; e che c’entra questo con la fidelizzazione dei clienti e con il farsi pagare la parcella? C’entra eccome, perché l’amigdala è il “pozzo nero” delle nostre emozioni, la sentinella sempre all’erta che ci tiene vigili e ci protegge dai pericoli. L’essere umano è un essere emotivo e non razionale. In ottica evolutiva, siamo vissuti per milioni di anni senza la parte più esterna del cervello, quella chiamata neocorteccia cerebrale, sede del ragionamento. Ciò vuol dire, in altre parole, che siamo stati al mondo sempre con la parte…

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Il futuro che attende l’avvocato

Ci affacciamo all’inizio di un nuovo decennio con il capodanno 2020 alle porte. Forse è arrivato il momento per chiederci cosa accadrà da qui a breve, dove in un attimo ci troveremo in una nuova epoca. Certezze non possiamo averne, ma possiamo partire dall’analisi dei trend in atto per ipotizzare gli sviluppi del settore. Vediamo alcune certezze da cui partire. 5G Il 2020 vedrà l’ingresso della nuova tecnologia del 5G. Non si tratta semplicemente di una evoluzione in termini di velocità di trasmissione dei dati, ma di una vera e propria rivoluzione culturale, che diventerà anche organizzativa e relazionale. Infatti, il 5G connetterà miliardi di device e di oggetti che si “relazioneranno” senza la necessità dell’intervento umano. Questo porterà cambiamenti…

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Modalità di acquisizione del consenso per l’uso dei cookies “di profilazione”

I cookies sono stringhe di testo di piccole dimensioni che i siti internet visitati dall’utente inviano al suo terminale (di solito, rappresentato dal browser), dove vengono memorizzati per essere poi trasmessi agli stessi siti web alla successiva visita del medesimo utente. Fatta questa doverosa premessa, ai fini di una corretta regolamentazione di tali dispositivi, risulta doveroso distinguerli giacché gli stessi, non possedendo delle peculiari caratteristiche tecniche, sono tra loro classificabili soltanto sulla base delle finalità perseguite dal soggetto che ha deciso di utilizzarli. A tal riguardo, sono state, pertanto, individuate due macro categorie di cookies, ossia i cookies “tecnici” ed i cookies “di profilazione”. I cookies “tecnici” sono quelli utilizzati al solo fine di “effettuare la trasmissione di una comunicazione…

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Privacy e rapporto di lavoro: come gestire (e conservare) l’account di posta elettronica dell’ex dipendente

Con specifico riferimento ai trattamenti effettuati sulla posta elettronica aziendale del lavoratore dopo la cessazione del relativo rapporto di lavoro, il Garante della Privacy, con Provvedimento n. 53 del 1.2.2018, ha, di recente, ribadito – peraltro, in un ottica di assoluta e fedele continuità con quanto già affermato in precedenti pronunce (vedasi, ex plurimis: Provvedimento n. 136 del 5.3.2015, n. 456 del 30.7.2015, n. 547 e 550 del 22.12.2016) – che, in conformità ai principi in materia di protezione dei dati personali, l’account riconducibile ad una persona identificata o identificabile deve essere rimosso al termine del rapporto lavorativo, previa disattivazione dello stesso e contestuale adozione di un sistema automatico volto ad informare i terzi ed a fornire a questi ultimi…

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