Nuove tecnologie e Studio digitale
E il naufragar m’è dolce in questo mare: studi professionali e web
Studi professionali e web: un connubio imprescindibile ai giorni nostri. Uno studio professionale che si rispetti e che voglia in qualche modo essere preso in considerazione da possibili clienti e competitor ormai non può, anche pur volendo in alcuni casi, fare a meno di avere una presenza stabile e solida sul web. Sarebbe a dir poco anacronistico. Ma bisogna fare attenzione, usare i giusti strumenti, opportuni linguaggi, e tempi adeguati, se non si vuole al contrario trovarsi ingarbugliato proprio tra le fila della stessa rete. Per questo l’approccio al web deve essere assolutamente studiato e coordinato a quello che è lo stile dello studio in questione. Non può essere improvvisato, né tantomeno fatto tanto per farlo, o solo perché bisogna…
Continua a leggere...Sostenibilità: alcuni spunti di riflessione e un po’ di chiarezza
Le occasioni in cui si parla di sostenibilità si stanno decisamente moltiplicando. Solo questa settimana sono riuscita a partecipare a due eventi molto interessanti e ricchi di spunti. Nessuno dei due era focalizzato sul settore degli studi professionali ma devo dire -e non mi sorprende- che vedo diverse analogie con il mondo imprenditoriale. Primo spunto. Le PMI, stando alle descrizioni di chi sta cercando di coinvolgerle per avere informazioni sullo stato del loro orientamento verso la sostenibilità, si stanno progressivamente abituando all’idea di dover rispondere a questionari somministrati da istituzioni finanziarie e fondi o da aziende di più grandi dimensioni -che stanno già rendicontando e hanno bisogno di capire a che punto sono i loro fornitori. La cosa interessante che…
Continua a leggere...Avvocati e Linkedin, un binomio vincente
Nel 2023 si potrebbe pensare che oramai tutti i professionisti abbiano un sito internet di studio e siano presenti sui social network, quantomeno Linkedin. I dati, tuttavia, restituiscono una fotografia in Italia ben diversa. Premesso che non esistono dati ufficiali al riguardo, ma solo indagini effettuate da Osservatori legati ad Università o società di consulenza, in Italia gli avvocati che dichiarano di utilizzare il social network più professionale che esista, quindi Linkedin, è circa il 70% di chi esercita la professione, se si tiene conto della somma tra chi utilizza il proprio profilo personale e chi una pagina di studio (company page). Solo prima della pandemia, il dato era inferiore al 50%, per cui un deciso incremento negli ultimi anni…
Continua a leggere...Avvocati alla prova dell’Intelligenza Artificiale: ChatGPTapre una nuova era
Un’epoca in cui i cittadini avrebbero potuto creare da sé contratti, ricorsi e moduli sembrava lontano, se non impossibile. Invece è quello che potrebbe cominciare ad accadere nel prossimo futuro, sull’onda delle novità che sta portando con sé la nuova forma tecnologia rappresentata dal chatbot lanciato solo due mesi or sono dalla società OpenAI: ChatGPT. IL FUTURO DELLA CONSULENZA LEGALE? Sappiamo che la tecnologia chatbot esiste da tempo ed è rappresentata da software che sono in grado di dialogare con l’essere umano, fornendo risposte ai quesiti e producendo contenuti coerenti con le richieste umane. Il punto è che ChatGPT rappresenta un salto qualitativo notevole che l’intelligenza artificiale compie, con capacità di ragionamento, analisi e soluzioni creative mai viste prima. Ora…
Continua a leggere...Studi legali tra passato e futuro. Da chi dipende il lieto fine?
Un tempo c’era l’avvocato libero professionista con il proprio studio e la propria clientela. Il lavoro duro avrebbe portato all’affermarsi del “nome”, quantomeno nel proprio ambiente, e la clientela fidelizzata, insieme al passaparola, avrebbero fatto la loro parte nel rappresentare il “tesoretto” professionale. Gli anni sono trascorsi e le generazioni si sono succedute, mantenendo a lungo questo trend. Alla fine degli anni ’90 le Law Firm portano in Italia un nuovo modello di business professionale, accompagnato da un tessuto economico e sociale in veloce cambiamento, sospinto dalle novità tecnologiche. La professione con il nuovo millennio è entrata in crisi sotto diversi punti di vista: competizione, appeal verso i giovani, organizzazione, digital transformation, crisi economica, relazione con la clientela. Il 2008…
Continua a leggere...I sistemi di legal tech per l’avvocato
Con il termine Legal Tech, secondo l’omonimo dizionario curato dal prof. Ziccardi, si identificano gli “applicativi e soluzioni tecnologiche, specialmente sotto forma di software, dedicati a digitalizzare, automatizzare, razionalizzare o semplificare attività e processi nell’ambito delle professioni legali”. La definizione lascia immediatamente intendere come le tecnologie che possono essere ricondotte all’interno della definizione sono moltissime; per una catalogazione efficace è possibile suddividerle in alcuni filoni: la gestione dei flussi di lavoro, il Machine Learning e l’intelligenza artificiale vera e propria. Un primo concetto fondamentale è dunque quello di workflow, ovvero letteralmente “flusso di lavoro”, o più specificatamente “gestione dei processi lavorativi” nell’ottica dell’automazione totale o parziale di un processo dello studio (o dell’ufficio) legale. Nel campo legale, così come in…
Continua a leggere...Eventi, comunicazione e marketing per lo studio legale
Che la comunicazione sia diventata importante anche per gli studi professionali, tra cui lo studio legale, è oramai una certezza. Che oggi non bastino più le competenze tecnico-giuridiche per fare la differenza è altrettanto chiaro e condiviso da tutti oramai. Che la pandemia abbia accelerato quel processo di cambiamento e innovazione della professione forense già in atto da almeno un decennio è altrettanto condiviso da tutti. Partiamo dunque da queste tre certezze per muovere i nostri passi nel mondo del legal marketing. Un’altra precisazione, tuttavia, va fatta prioritariamente. Useremo qui il termine marketing in modo ampio e onnicomprensivo di una serie di attività, quali la comunicazione promozionale, la comunicazione social, le azioni di marketing in senso stretto (newsletter, sponsorizzazioni, video,…
Continua a leggere...L’identità digitale europea
Una delle maggiori novità che ci attendono nel prossimo futuro è senza dubbio l’approdo dell’identità digitale europea, o meglio del “wallet” (portafoglio) dell’identità digitale, la cui architettura è ben descritta all’interno dello “European Digital Identity, Architecture and Reference Framework” pubblicato dalla Commissione Europea il 22 febbraio scorso e reperibile al seguente indirizzo: https://cloud.eid.as/index.php/s/DQ5aRjyzJDNKXpW. Il documento in questione descrive la veste che assumerà l’identità digitale europea all’interno della nuova versione del regolamento eIDAS e non a caso viene utilizzata la definizione di “wallet”; obiettivo dichiarato del legislatore europeo è infatti quello di creare un portafoglio digitale, che sarà utilizzabile non solo per i documenti di identità, ma anche per una serie di attestazioni di status e finanche come custodia di dati…
Continua a leggere...Dal nome al brand dello studio legale
Per generazioni l’avvocato ha puntato sul farsi un “nome”, in modo che il passaparola potesse fare la sua parte e alimentare il business. Il nome, come dice la parola stessa, era il vero e proprio nome e cognome del professionista, in quanto lui o lei erano di fatto lo studio e tutto girava intorno a questo. Dominus, fondatore, titolare sono state altre declinazioni del nome, con la differenza che le prima riguardano le relazioni interne allo studio, mentre il nome attiene alla reputazione esterna, a ciò che il mercato percepisce. Potremmo cominciare così questa puntata dedicata al branding di studio. Infatti, un tempo l’avvocato si affermava sul mercato legale facendosi “un nome”, quindi una reputazione soprattutto sui c.d. “clienti prossimali”,…
Continua a leggere...Documenti custoditi negli archivi digitali e applicabilità dell’art. 2712 c.c.
La lettura di una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 37542 del 30 novembre ’21, costituisce motivo di interesse non tanto per la vicenda in sé ma piuttosto per alcune riflessioni stimolate dalle argomentazioni utilizzate dalla Corte. La vicenda non presenta tratti di originalità, trattandosi di un contenzioso tra un Comune siciliano e l’agente della Riscossione nel quale si discute della prescrizione di alcuni tributi richiesti con cartella esattoriale; nell’ambito di tale contenzioso i giudici di merito avevano negato efficacia probatoria sia ad alcuni documenti informatici (estratti denominati “interrogazione documenti”, contenenti verosimilmente un riassunto delle somme dovute dal Comune destinatario delle cartelle esattoriali), sia alle comunicazioni inviate per raccomandata ai fini di interruzione della prescrizione; in conseguenza di…
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