Agevolazioni fiscali
Locazioni brevi e nuove regole per gli intermediari
Tra le principali novità contenute nel D.L. 50/2017 in materia di locazioni brevi vi sono gli adempimenti a carico degli intermediari i quali, ai sensi dei commi da 4 a 5-ter dell’articolo 4, in relazione ai contratti di locazione breve stipulati a partire dal 1° giugno 2017 devono: comunicare i dati ad essi relativi e conservare gli elementi posti a base delle informazioni comunicate, se intervengono nella stipula degli stessi; operare una ritenuta nella misura del 21% e conservare i dati dei pagamenti o dei corrispettivi, se incassano o intervengono nel pagamento del canone di locazione o dei corrispettivi lordi. Destinatari degli obblighi introdotti dalla norma sono: coloro che esercitano la professione di mediatore disciplinata dalla Legge 39/1989, soggetta a segnalazione certificata di inizio di attività da presentare alla C.I.A.A.; in generale tutti i soggetti attraverso i quali vengono stipulati contratti di locazione breve come, ad esempio,…
Continua a leggere...L’utilizzo del documento di trasporto nella disciplina Iva
Il documento di trasporto, noto come “DDT”, è stato introdotto nel nostro ordinamento in sostituzione della bolla di accompagnamento dal D.P.R. 472/1996. Con l’abrogazione delle disposizioni contenute nel D.P.R. 627/1978 riguardanti l’obbligo di emissione del documento di accompagnamento dei beni viaggianti (fattura o bolla accompagnatoria), tali beni, in linea di principio, non devono essere più obbligatoriamente assistiti da alcun documento accompagnatorio. L’utilizzo della bolla di accompagnamento non interessa dunque più la generalità dei contribuenti: la sua efficacia è limitata esclusivamente al trasporto di alcuni beni particolari, quali tabacchi, fiammiferi o prodotti sottoposti al regime di rilevanza fiscale, eccetera. Il documento di trasporto deve essere emesso in duplice copia, una da trattenere e conservare a cura del cedente e l’altra da…
Continua a leggere...Spese per alberghi e ristoranti: trattamento fiscale
Il trattamento fiscale relativo alle spese per alberghi e ristoranti coinvolge tanto l’Iva, ai fini della relativa detraibilità, quanto le imposte dirette, ai fini della relativa deducibilità. L’Iva a credito risultante dalle fatture di acquisto legate a prestazioni alberghiere e di somministrazioni di alimenti e bevande è interamente detraibile, sia per il professionista che per l’impresa, secondo le regole dettate dall’articolo 19 D.P.R. 633/1972; a condizione quindi che i costi siano: inerenti allo svolgimento dell’attività; documentati esclusivamente da fattura. La detrazione non è pertanto ammissibile se la spesa è documentata mediante scontrino o ricevuta fiscale: in tal caso, come chiarito dalla circolare 23/E/2010, l’imprenditore e il professionista possono dedurre dal reddito– come elemento aggiuntivo del costo sostenuto per l’acquisto delle prestazioni medesime – l’Iva non detratta, sempreché la stessa presenti la natura di…
Continua a leggere...Spesometro: il termine per l’invio slitta al 16 ottobre
Con il comunicato stampa n. 163 di ieri il Ministero dell’economia e delle finanze ha annunciato l’ennesima proroga del termine per effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati delle fatture emesse e ricevute relative al primo semestre del 2017. La nuova scadenza, fissata al prossimo 16 ottobre, è prevista da un apposito DPCM, emanato su proposta del ministro Pier Carlo Padoan, il quale ha firmato il provvedimento nella giornata di ieri. In pratica, per procedere all’invio dello spesometro, si avranno 11 giorni in più, atteso che l’Agenzia, con il comunicato dello scorso 25 settembre, aveva fatto slittare il termine del 28 settembre a oggi, 5 ottobre. È stata, quindi, accolta la richiesta di ulteriore rinvio avanzata da parte di…
Continua a leggere...Rimborsi spese esclusi dal reddito di lavoro autonomo
L’articolo 8 della Legge 81/2017 interviene in materia di determinazione del reddito di lavoro autonomo modificando il regime fiscale dei rimborsi spese addebitati dai professionisti ai propri clienti. L’articolo 54, comma 5, del Tuir prevede quale regola generale che le spese di vitto ed alloggio sostenute dai professionisti sono soggette ad un duplice limite di deduzione: uno di carattere assoluto, poiché è stabilito che solamente il 75% del costo sia deducibile, ed un altro relativo in quanto la quota deducibile deve essere confrontata con il limite massino del 2% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta. L’eventuale eccedenza rispetto a tale plafond è indeducibile (e non è nemmeno riportabile nei periodi d’imposta successivi). Con il citato articolo della Legge 81/2017 si prevede una deroga alle predette limitazioni in relazione alle spese di vitto ed alloggio sostenute dal…
Continua a leggere...Codice dell’amministrazione digitale e processo: l’uno non esclude l’altro
Mentre il Governo si appresta ad emanare l’ennesimo decreto correttivo del codice dell’amministrazione digitale è bene ancora una volta ricordare come la conoscenza del testo normativo in questione rivesta un’importanza centrale anche per gli avvocati sia per l’espressa applicabilità al processo civile telematico sia per i frequenti richiami al diritto sostanziale in esso contenuti. Val dunque la pena ricordare ai sensi dell’ultimo comma dell’art. 2, le disposizioni del CAD si applicano “altresì al processo civile, penale, amministrativo, contabile e tributario, in quanto compatibili e salvo che non sia diversamente disposto dalle disposizioni in materia di processo telematico”. Come detto, vi sono poi moltissime disposizioni che possono interessare il mondo delle professioni legali, ad iniziare da quelle sul valore delle firme…
Continua a leggere...Perdite d’esercizio: riporto e utilizzo
Qualora l’esercizio si chiuda con la produzione di una perdita, l’assemblea dei soci può scegliere alternativamente il riporto a nuovo o la copertura della stessa. Nel primo caso, riporto a nuovo, la scrittura contabile da eseguire sarà la seguente: Perdite d’esercizi precedenti a Perdita d’esercizio La voce “Perdita d’esercizi precedenti” andrà rilevata in A.VIII del passivo di Stato Patrimoniale, mentre la voce “Perdita d’esercizio” andrà rilevata sempre nel passivo di Stato Patrimoniale ma in A.IX. Diversamente, in caso di copertura della perdita, questa potrà avvenire in svariati modi, ossia attraverso l’utilizzo di riserve o anche con copertura dei soci: Diversi a Perdita d’esercizio Riserva straordinaria Versamento in c/capitale La voce “Versamenti soci in c/capitale” andrà iscritta nel passivo di Stato…
Continua a leggere...Manovra correttiva: novità contrarie ai principi europei
A seguito delle novità introdotte con il D.L. 50/2017, convertito, con modificazioni, dalla Legge 96/2017, il diritto alla detrazione Iva può essere esercitato, al più tardi, con la dichiarazione relativa all’anno in cui il diritto alla detrazione è sorto, e le fatture di acquisto devono essere annotate nell’apposito registro anteriormente alla liquidazione periodica nella quale è esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta e, comunque, entro il termine di presentazione della dichiarazione annuale relativa all’anno di ricezione della fattura e con riferimento al medesimo anno. Per effetto delle novelle, inoltre, hanno subito modifiche anche i termini per operare la detrazione in caso di emissione di note di variazione Iva. Anche ricorrendo le fattispecie per le quali l’articolo 26 D.P.R….
Continua a leggere...Antiriciclaggio: limitazioni all’uso del contante
Novità dal decreto antiriciclaggio anche per le violazioni dei limiti di utilizzo del contante. In particolare, a partire dallo scorso 4 luglio, il nuovo articolo 49, comma 1 del D.Lgs. 231/2007 dispone che: è vietato il trasferimento di denaro contante effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, “siano esse persone fisiche o giuridiche”, di importo pari o superiore a 3.000 euro; il trasferimento che eccede il limite dei 3.000 euro, “quale che ne sia la causa o il titolo”, è vietato anche quando è effettuato con più pagamenti, inferiori alla soglia, che appaiono “artificiosamente frazionati”. Resta fermo che detti pagamenti possono essere eseguiti esclusivamente tramite intermediari abilitati(banche, Poste italiane, istituti di moneta elettronica ecc..). Tuttavia, anche a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 90/2017, pare resti ferma la possibilità di operazioni frazionate di importo inferiore alla soglia,…
Continua a leggere...Opposizione al pignoramento: competenza del giudice tributario
Con la recente sentenza n. 13913 depositata in data 5 giugno 2017, la Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, ha dichiarato la giurisdizione del Giudice tributario in relazione alla proposizione di opposizione agli atti esecutivi inerente l’atto di pignoramento in forza di crediti tributari, viziato per l’omessa o invalida notifica della cartella di pagamento, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, D.Lgs. 546/1992, articolo 19 D.P.R. 602/1973, nonché degli articoli 57 e 617 c.p.c.. In particolare, l’oggetto della controversia riguardava l’impugnazione proposta dalla società contribuente in cui veniva eccepita la mancata notifica dei titoli esecutivi posti a fondamento del pignoramento eseguito dall’Ente impositore. La CTP rigettava il ricorso dichiarando il proprio difetto di giurisdizione, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, D.Lgs….
Continua a leggere...- PRECEDENTE
- 1
- 2
- …
- 4
- 5
- 6
- SUCCESSIVO