Responsabilità civile
Sinistro stradale letale: il convivente “more uxorio” ha diritto al risarcimento?
Cass. civ., Sez. III, ord., 28.03.2023, n. 8801 – Pres. Scarano – Rel. Ambrosi Danno da perdita della vita del convivente – Convivenza more uxorio – Coabitazione – Prova presuntiva del danno – Prove indiziarie. [1] 30 CASO In esito ad un sinistro stradale letale, la vittima lasciava la sua compagna ed i figli di lei, tutti con lui conviventi al tempo del fatto. I superstiti ottenevano in via stragiudiziale dalla compagnia assicurativa del responsabile un risarcimento pari ad € 150.000,00, a titolo di danno patrimoniale e non patrimoniale. Non ritenendolo congruo, i superstiti convenivano in giudizio il danneggiante e la compagnia assicurativa, onde ottenerne la condanna al risarcimento del danno patrimoniale e morale subìto per effetto dell’interruzione del rapporto…
Continua a leggere...L’estensione della responsabilità del produttore al fornitore nel caso in cui quest’ultimo abbia semplicemente la medesima denominazione del produttore: rinvio alla Corte di Giustizia dell’Unione europea
Cass. civ. Sez. Terza Ord., 06/03/2023, n. 6568, Pres. Travaglino, Est. Graziosi Responsabilità per danno da prodotti difettosi – Responsabilità del fornitore ex art. 4 d.p.r. n. 224 del 1988 (ora art. 116 del d.lgs. n. 206 del 2005) – Presupposti [1] La Terza Sezione Civile, in tema di responsabilità per danno da prodotti difettosi, ha disposto il rinvio pregiudiziale alla CGUE, ai sensi dell’art. 267 TFUE, formulando il quesito «se sia conforme all’art. 3, comma 1, dir. 85/374/CEE – e, se non sia conforme, perché non lo sia – l’interpretazione che estenda la responsabilità del produttore al fornitore, anche se quest’ultimo non abbia materialmente apposto sul bene il proprio nome, marchio o altro segno distintivo, soltanto perché il fornitore…
Continua a leggere...La fornitura di mangimi tossici integra un aliud pro alio
Cass. civ., sez. II, 13 dicembre 2022, n. 36360 – Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Contratto di compravendita – Consegna di cosa inidonea a fornire l’utilità richiesta – Aliud pro alio – Sussistenza – Azione di risoluzione o di adempimento – Termini di decadenza e di prescrizione previsti dall’art. 1495 c.c. – Inapplicabilità [1] Massima: “In tema di compravendita, si ha consegna di aliud pro alio, che dà luogo all’azione di risoluzione o di adempimento ai sensi dell’art. 1453 c.c., svincolata dai termini di decadenza e di prescrizione previsti dall’art. 1495 c.c., ogni qual volta il bene venduto sia completamente diverso da quello pattuito, in quanto, appartenendo a un genere diverso, si riveli funzionalmente del tutto inidoneo…
Continua a leggere...Danno da emotrasfusione e decorrenza della prescrizione del diritto al risarcimento del danno
Cass. civ., Sez. III,17.02.2023, n. 5119 – Pres. Travaglino – Rel. Rubino Risarcimento del danno da emotrasfusione – Danno biologico – Tabelle di Milano – Decorrenza della prescrizione – Indennizzo – Compensatio lucri cum damno – Cumulo – Scomputo – Criteri (artt. 2043, 2056, 2041, 2697 e 2727 c.c., L. 210/1992) [1] In caso di danno c.d. lungo-latente, il diritto al risarcimento del danno biologico sorge solo con riferimento al momento di manifestazione dei sintomi e non dalla contrazione dell’infezione, in quanto esso non consiste nella semplice lesione dell’integrità psicofisica in sé e per sé considerata, bensì nelle conseguenze pregiudizievoli per la persona, sicché, in mancanza di dette conseguenze, difetta un danno risarcibile, altrimenti configurandosi un danno in re ipsa,…
Continua a leggere...Garanzia per vizi e decorrenza dei termini di prescrizione dell’azione ex art. 1495 c.c.
Cass. civ. Sez. Sesta Sent., 09/02/2023, n. 3926, Pres. Scrima, Est. Pellecchia Garanzia per i vizi – Termine annuale di prescrizione – Decorrenza – Mancata scoperta dei vizi – Esclusione [1] Massima: “In tema di compravendita, l’azione del compratore contro il venditore per far valere la garanzia ex art. 1495 c.c. si prescrive, in ogni caso, nel termine di un anno dalla consegna del bene compravenduto e ciò indipendentemente dalla scoperta del vizio”. Disposizioni applicate Art. 1495 c.c. CASO Gli attori hanno convenuto in giudizio la società immobiliare da cui hanno acquistato un immobile, al fine di veder riconosciuto il risarcimento dei danni subiti in ragione dei vizi riscontrati sull’immobile acquistato, vizi peraltro denunciati già alla data del rogito e mai…
Continua a leggere...Trattamento sanitario obbligatorio: è ammesso il risarcimento del danno in caso di mancata prestazione del consenso informato?
Cass. civ., ord., 11.01.2023, n. 509 – Pres. Travaglino – Rel. Rossetti Trattamento sanitario obbligatorio (TSO) – Consenso informato – Violazione del diritto alla libertà di autodeterminazione e del diritto alla salute – Omissione del medico dell’obbligo informativo – Risarcimento del danno – Onere della prova (art. 32 Cost., art. 2 Cost., art. 34 e 35 L. n. 833/78) [1] Il Trattamento Sanitario Obbligatorio è un evento terapeutico straordinario, finalizzato alla tutela della salute mentale del paziente, che può essere legittimamente disposto solo dopo aver esperito ogni iniziativa concretamente possibile, se pur compatibilmente con le condizioni cliniche, di volta in volta accertate e certificate, in cui versa il paziente – ed ove queste lo consentano – per ottenere il consenso…
Continua a leggere...Responsabilità ex art. 2051 c.c., individuazione del caso fortuito e rilevanza della condotta colposa del danneggiato
Cass. civ., sez. III, 9 febbraio 2023, n. 4051 – Pres. Sestini – Rel. Pellecchia [1] Responsabilità civile – Caso fortuito – Condotta colposa del danneggiato – Nesso causale tra la cosa in custodia e il danno – Caduta di un motociclista – Buca stradale (Cod. civ. art. 2051) [1] “Ove sia dedotta la responsabilità del custode per la caduta di un motociclista in corrispondenza di una sconnessione o buca stradale, l’accertamento della responsabilità deve essere condotto ai sensi dell’art. 2051 c.c. e non risulta predicabile la ricorrenza del caso fortuito a fronte del mero accertamento di una condotta colposa della vittima (la quale potrà invece assumere rilevanza, ai fini della riduzione o dell’esclusione del risarcimento, ai sensi dell’art. 1227,1…
Continua a leggere...Responsabilità da cose in custodia per il danno riportato dal minore che cade su recinzione appuntita e tagliente
Tribunale di Macerata, 29 novembre 2022, n. 1048, Sent., G.U. Dott. U. Rana Responsabilità da cose in custodia – Prova contraria – Concorso colposo del danneggiato – Esclusione (art. 2051 c.c.) Il proprietario-custode della recinzione che delimita la sua proprietà dal suolo pubblico risponde del danno patito dal minore che in bici cade su detta recinzione riportandone un danno, a nulla rilevando l’assenza dei genitori al momento del fatto lesivo che non è fattore idoneo a escluderne il carattere di prevedibilità ed evitabilità. CASO Tizio e Caia, quali esercenti la responsabilità genitoriale sul figlio minore Sempronio, citavano in giudizio la società Alfa e i soci illimitatamente responsabili, per ottenere il risarcimento del danno patito dal figlio. Esponevano infatti che Sempronio…
Continua a leggere...Cremazione di salma esumata non autorizzata dai parenti e risarcimento del danno per lesione del diritto di culto
Cass. civ., Sez. III, 10.01.2023, n. 370 – Pres. Travaglino – Rel. Cricenti Cremazione non autorizzata – Lesione del diritto di culto – Risarcimento del danno non patrimoniale. (art. 19 Cost., art. 2 Cost., art. 2059 c.c., art. 3 L. 130/2001, art. 79 DPR 285/1990) [1] L’interesse al culto dei defunti non è leso soltanto dalla distruzione o dispersione del cadavere, ma altresì dalla imposizione di forme di culto che non sono previamente accettate dai parenti del defunto. Questa conclusione è imposta proprio dalla necessità del consenso dei parenti alla cremazione del corpo del defunto, poiché prevedendo che la trasformazione della salma in cenere debba essere autorizzata, è la legge stessa che considera lesione del diritto una trasformazione che ne…
Continua a leggere...La tutela consumeristica dell’acquirente di un’automobile usata
Cass. civ., sez. II, ord. 3 ottobre 2022, n. 28583 – Pres. Orilia, Rel. Besso Marcheis Parole chiave: Contratti dei consumatori – vendita di beni di consumo – bene usato – difetto di conformità – rimedi – risoluzione del contratto. Massima: “Il distacco parziale manifestatosi nella verniciatura di un’auto è difetto che impedisce il normale utilizzo dell’autovettura, che per quanto usata deve essere conforme alle caratteristiche dovute del prodotto (accolta, nella specie, la richiesta di risoluzione del contratto di compravendita di una autovettura usata con conseguente restituzione della somma versata quale prezzo di acquisto)”. Disposizioni applicate: Artt. 128, comma 3°, 129, 130 cod. cons. (vecchio testo) CASO L’acquirente di un’automobile usata venduta da una s.r.l. si rivolge al Giudice di…
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