Responsabilità civile

Attraversamento improvviso del pedone e responsabilità da sinistro stradale

Cass. civ., Sez. III, Ord., 13.07.2023, n. 20140 – Dott. G. Travaglino Circolazione stradale – Responsabilità civile – Presunzione di responsabilità – Prova contraria (art. 2054 c.c.) Massima: “In materia di responsabilità civile da sinistri derivanti dalla circolazione stradale, in caso di investimento di pedone la responsabilità del conducente è esclusa quando risulti provato che non vi era, da parte di quest’ultimo, alcuna possibilità di prevenire l’evento, situazione ricorrente allorché il pedone abbia tenuto una condotta imprevedibile ed anomala, sicché l’automobilista si sia trovato nell’oggettiva impossibilità di avvistarlo e comunque di osservarne tempestivamente i movimenti. Tanto si verifica quando il pedone appare all’improvviso sulla traiettoria del veicolo che procede regolarmente sulla strada, rispettando tutte le norme della circolazione stradale e…

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Il custode di azioni date in pegno risponde della perdita di valore se non si attiva tempestivamente per la loro liquidazione

Cass. civ., sez. I, 6 marzo 2023, n. 6549 – Pres. Valitutti – Rel. Fidanzia Parole chiave: Pegno – Creditore pignoratizio e custode di beni oggetto di pegno – Conoscenza di informazioni in ordine al possibile deterioramento del valore economico del bene in garanzia – Dovere di buona fede – Obbligo di tempestiva ed efficiente liquidazione del bene – Sussistenza [1] Massima: “In tema di pegno di azioni, il creditore pignoratizio che sia a conoscenza di informazioni sul rischio di un sensibile deterioramento del valore economico del bene in garanzia è obbligato a fornirle immediatamente al debitore e a procedere alla tempestiva ed efficiente liquidazione dei beni oggetto della garanzia; ove le parti si siano avvalse della facoltà prevista dall’art….

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Perdita di chance ed intervento estetico non riuscito

Cass. civ., Sez. III, ord., 05.09.2023, n. 25910 – Pres. Travaglino – Rel. Rubino Responsabilità professionale – Danno estetico – Danno da perdita di chance – Presunzioni [1] In tema di risarcimento del danno da perdita di chance, quest’ultima non è una mera aspettativa di fatto, bensì deve tradursi nella concreta ed effettiva possibilità di conseguire un determinato risultato o un certo bene giuridicamente ed economicamente suscettibile di autonoma valutazione, così che la sua perdita configura un danno concreto ed attuale commisurato alla possibilità perduta del risultato sperato .Ne consegue che il soggetto che agisce per ottenere il risarcimento del danno da perdita di chance è tenuto ad allegare e provare l’esistenza dei suoi elementi costitutivi, ossia di una plausibile…

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Danno da cose in custodia e criterio del “più probabile che non”

Cass. civ., Sez. III, 26.04.2023, n. 10978 – Pres. Spirito – Rel. Cricenti Danni da cose in custodia – Concorso di cause – Criteri della “probabilità prevalente” e del “più probabile che non” (art. 2051 c.c., art. 2697 c.c. e art. 1227 c.c.) [1] Il nesso di causa è provato quando la tesi a favore (del fatto che un evento sia causa di un altro) è più probabile di quella contraria (che quell’evento non sia causa dell’altro); il che si esprime con la formula del “più probabile che non”. Nel caso di concorso di cause, ossia nel caso in cui si tratta di verificare se la cosa ha contribuito causalmente all’evento insieme ad altre concause, quel principio di diritto è…

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Il nesso di causalità nella responsabilità sanitaria

Trib. Catanzaro, 26.04.2023, sent. n. 663, Dott.ssa C. Ranieli Responsabilità della struttura sanitaria – Nesso di causalità – onere della prova (art. 2697 c.c.) Massima: “Nei giudizi di risarcimento del danno da responsabilità medica, è onere dell’attore, paziente danneggiato, dimostrare l’esistenza del nesso causale tra la condotta del medico e il danno di cui chiede il risarcimento (onere che va assolto dimostrando, con qualsiasi mezzo di prova, che la condotta del sanitario è stata, secondo il criterio del più probabile che non, la causa del danno), con la conseguenza che, se non risulti provato il nesso tra condotta ed evento la domanda va rigettata”.  CASO Tizio cita in giudizio l’Azienda Ospedaliera Alfa e il dott. Caio, per chiederne la loro condanna solidale…

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La responsabilità dell’hosting provider per mancata deindicizzazione dei contenuti

Cass. civ. Sez. I, ord. 8 giugno 2022, n. 18430 – Pres. Genovese – Rel. Nazzicone [1] Responsabilità – Hosting provider – Deindicizzazione degli URL – Conoscenza dell’attività illecita – Responsabilità per attività omissiva (D. Lgs. n. 70 del 2003, artt. 16 e 17) [1] “Il prestatore del servizio di hosting (…) è responsabile con riguardo al contenuto delle informazioni ai sensi del D.Lgs. n. 70 del 2003, art. 16, quando: a) egli “sia effettivamente a conoscenza del fatto che l’attività o l’informazione è illecita” e per quanto attiene ad azioni risarcitorie “sia al corrente di fatti o di circostanze che rendono manifesta l’illiceità dell’attività o dell’informazione”; oppure b) egli non “agisca immediatamente per rimuovere le informazioni o per disabilitarne…

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Sinistro stradale letale: il convivente “more uxorio” ha diritto al risarcimento?

Cass. civ., Sez. III, ord., 28.03.2023, n. 8801 – Pres. Scarano – Rel. Ambrosi Danno da perdita della vita del convivente – Convivenza more uxorio – Coabitazione – Prova presuntiva del danno – Prove indiziarie. [1] 30 CASO In esito ad un sinistro stradale letale, la vittima lasciava la sua compagna ed i figli di lei, tutti con lui conviventi al tempo del fatto. I superstiti ottenevano in via stragiudiziale dalla compagnia assicurativa del responsabile un risarcimento pari ad € 150.000,00, a titolo di danno patrimoniale e non patrimoniale. Non ritenendolo congruo, i superstiti convenivano in giudizio il danneggiante e la compagnia assicurativa, onde ottenerne la condanna al risarcimento del danno patrimoniale e morale subìto per effetto dell’interruzione del rapporto…

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L’estensione della responsabilità del produttore al fornitore nel caso in cui quest’ultimo abbia semplicemente la medesima denominazione del produttore: rinvio alla Corte di Giustizia dell’Unione europea

Cass. civ. Sez. Terza Ord., 06/03/2023, n. 6568, Pres. Travaglino, Est. Graziosi Responsabilità per danno da prodotti difettosi – Responsabilità del fornitore ex art. 4 d.p.r. n. 224 del 1988 (ora art. 116 del d.lgs. n. 206 del 2005) – Presupposti [1] La Terza Sezione Civile, in tema di responsabilità per danno da prodotti difettosi, ha disposto il rinvio pregiudiziale alla CGUE, ai sensi dell’art. 267 TFUE, formulando il quesito «se sia conforme all’art. 3, comma 1, dir. 85/374/CEE – e, se non sia conforme, perché non lo sia – l’interpretazione che estenda la responsabilità del produttore al fornitore, anche se quest’ultimo non abbia materialmente apposto sul bene il proprio nome, marchio o altro segno distintivo, soltanto perché il fornitore…

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La fornitura di mangimi tossici integra un aliud pro alio

Cass. civ., sez. II, 13 dicembre 2022, n. 36360 – Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Contratto di compravendita – Consegna di cosa inidonea a fornire l’utilità richiesta – Aliud pro alio – Sussistenza – Azione di risoluzione o di adempimento – Termini di decadenza e di prescrizione previsti dall’art. 1495 c.c. – Inapplicabilità [1] Massima: “In tema di compravendita, si ha consegna di aliud pro alio, che dà luogo all’azione di risoluzione o di adempimento ai sensi dell’art. 1453 c.c., svincolata dai termini di decadenza e di prescrizione previsti dall’art. 1495 c.c., ogni qual volta il bene venduto sia completamente diverso da quello pattuito, in quanto, appartenendo a un genere diverso, si riveli funzionalmente del tutto inidoneo…

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Danno da emotrasfusione e decorrenza della prescrizione del diritto al risarcimento del danno

Cass. civ., Sez. III,17.02.2023, n. 5119 – Pres. Travaglino – Rel. Rubino Risarcimento del danno da emotrasfusione – Danno biologico – Tabelle di Milano – Decorrenza della prescrizione – Indennizzo – Compensatio lucri cum damno – Cumulo – Scomputo – Criteri (artt. 2043, 2056, 2041, 2697 e 2727 c.c., L. 210/1992) [1] In caso di danno c.d. lungo-latente, il diritto al risarcimento del danno biologico sorge solo con riferimento al momento di manifestazione dei sintomi e non dalla contrazione dell’infezione, in quanto esso non consiste nella semplice lesione dell’integrità psicofisica in sé e per sé considerata, bensì nelle conseguenze pregiudizievoli per la persona, sicché, in mancanza di dette conseguenze, difetta un danno risarcibile, altrimenti configurandosi un danno in re ipsa,…

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