Responsabilità civile

La compensatio lucri cum damno non opera se il vantaggio non è conseguenza diretta e immediata del fatto generatore di responsabilità risarcitoria

Cass. civ., sez. I, 5 agosto 2020, n. 16702 – Pres. Genovese – Rel. Mercolino Parole chiave: Risarcimento del danno – Pluralità di inadempimenti imputabili a soggetti diversi – Diversità dei rapporti ai quali sono riferibili gli inadempimenti – Compensatio lucri cum damno – Applicazione – Esclusione [1] Massima: L’applicazione del principio della compensatio lucri cum damno richiede che il vantaggio conseguito dal danneggiato rientri nella serie causale dell’illecito, da ricostruirsi secondo un criterio adeguato di causalità, dovendosene quindi escludere l’applicazione allorché il vantaggio si presenti come il frutto di scelte autonome e del sacrificio del danneggiato, o come l’effetto di un evento che si sarebbe in ogni caso prodotto, indipendentemente dal momento in cui si è verificato l’illecito, o…

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I rischi dell’investimento in Real Estate: responsabilità civile residuale dell’acquirente incolpevole di sito inquinato

Consiglio di Stato Sez. II, Sent. n. 4248 del 2 luglio 2020 Parole chiave  responsabilità danno ambientale – sito inquinato – bonifica – smaltimento – investimento – chi inquina paga –  rivalsa sul proprietario – Covid 19 – onere reale – privilegio immobiliare Sintesi del problema La presenza nelle acque reflue del virus SARS-COV-2 e lo smaltimento di rifiuti da questo contaminati apre nuove tematiche per gli investitori del Real Estate. Più in generale, l’acquisto inconsapevole di area contaminata può essere per il nuovo proprietario fonte di responsabilità di varia natura.  Un tema da affrontare alla luce della ricca giurisprudenza in materia, ben ricostruita nella recente sentenza del Consiglio di Stato, puntuale su questi aspetti, che spiega portata e limiti…

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Revirement della Cassazione in tema di responsabilità per danni cagionati dalla fauna selvatica e riconoscimento dell’applicabilità dell’art. 2052 c.c.

Cass. civ. Sez. Terza Ordinanza, 06/07/2020, n. 13848, Pres. Travaglino, Est. Guizzi Circolazione stradale – Danni cagionati dalla fauna selvatica – Responsabilità ex art. 2052 c.c. – Sussistenza – Fondamento [1] In tema di responsabilità extracontrattuale, il danno cagionato dalla fauna selvatica in circolazione è risarcibile non ex art. 2043 c.c., ma ai sensi dell’art. 2052 c.c., poiché tale ultima disposizione non contiene alcun espresso riferimento ai soli animali domestici, ma riguarda, in generale, quelli suscettibili di proprietà o di utilizzazione da parte dell’uomo, prescindendo dall’esistenza di una situazione di effettiva custodia degli stessi. Disposizioni applicate Art. 2043 c.c., Art. 2051 c.c., Art. 2052 c.c., Art. 2054, comma 1 c.c. CASO A causa di un sinistro avvenuto nello scontro tra…

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Spedizione per posta ordinaria di un assegno non trasferibile e concorso colposo

Cass. civ. Sez. Un. 26 maggio 2020 n. 9769 – Pres. Tirelli – Rel. Mercolino [1] Responsabilità civile – Banca – Concorso colposo – Assegno non trasferibile – Colpa – Evento dannoso (Cod. civ. 1227 c.c.) [1] “La spedizione per posta ordinaria di un assegno, ancorché munito di clausola d’intrasferibilità, costituisce, in caso di sottrazione del titolo e riscossione da parte di un soggetto non legittimato, condotta idonea a giustificare l’affermazione del concorso di colpa del mittente, comportando, in relazione alle modalità di trasmissione e consegna previste dalla disciplina del servizio postale, l’esposizione volontaria del mittente ad un rischio superiore a quello consentito dal rispetto delle regole di comune prudenza e del dovere di agire per preservare gli interessi degli…

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Danno biologico terminale, danno morale terminale o catastrofale e danno tanatologico

Cass. civ., ord., 28.02.2020, n. 5448 – Pres. Frasca – Rel. Cigna Risarcimento del danno biologico terminale – Presupposti – Risarcimento del danno morale terminale – Lucida agonia – Danno tanatologico – Esclusione [1] La perdita della vita, di per sé non risarcibile quale danno subìto in proprio dalla persona deceduta, in caso di decesso immediato o avvenuto dopo pochissimo tempo dalle lesioni, va risarcita, invece, nell’ipotesi di decesso avvenuto dopo un apprezzabile lasso di tempo dalle lesioni, sotto il duplice profilo di danno biologico c.d. terminale e danno morale terminale. Nell’unitarietà del “genus” del danno non patrimoniale, può talora aggiungersi a siffatto danno biologico terminale anche un peculiare danno morale, ovvero il danno consistente nella sofferenza provocata dalla consapevolezza…

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Nozione di agente, procacciatori di affari e obbligo di pagare i contributi all’Enasarco

Corte di cassazione, Sezione Lavoro, n. 16565 del 31 luglio 2020 Parole chiave Contratto di agenzia – Contratto di procacciamento d’affari – Carattere di stabilità del rapporto – Obbligo di pagare i contributi all’Enasarco Massima In tema di obbligo di pagamento dei contributi all’Enasarco, la figura del procacciatore d’affari non può essere assimilata a quella dell’agente, poiché il rapporto di procacciamento d’affari non è caratterizzato da quella stabilità che è invece tipica della nozione di contratto di agenzia, con la conseguenza che il procacciatore d’affari non è tenuto al pagamento dei contributi all’Enasarco. Disposizioni applicate Art. 1742 c.c. (nozione di contratto di agenzia) CASO La Fondazione Enasarco ingiunge a una società di capitali di pagare € 206.598,21 per contributi, somme…

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Responsabilità medica e accertamento del nesso di causalità

Cass. civ. sez. III, 6 luglio 2020, n. 13872 – Pres. Armano – Rel. Guizzi [1] Responsabilità medica – Nesso di causalità – Probabilità logica – Criterio del più probabile che non – Prevalenza relativa della probabilità (Cod. civ. art. 2043) [1] “Il procedimento logico-giuridico da seguire ai fini della ricostruzione del nesso causale implica che l’ipotesi formulata vada verificata riconducendone il grado di fondatezza all’ambito degli elementi di conferma (e nel contempo di esclusione di altri possibili alternativi) disponibili in relazione al caso concreto (c.d. probabilità logica o baconiana), nel senso, cioè, che in tale schema generale della probabilità come relazione logica va determinata l’attendibilità dell’ipotesi sulla base dei relativi elementi di conferma.” CASO [1] Una donna veniva ricoverata…

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Prelievi bancomat abusivi, responsabilità della banca e onere della prova

Cass. civ., ord., 26 maggio 2020, n. 9721 – Pres. Amendola – Rel. Cricenti  Responsabilità della banca – Prova liberatoria – Diligenza qualificata  (art. 1176, co. 2°, c.c.) [1] In tema di responsabilità della banca in caso di operazioni effettuate a mezzo di strumenti elettronici, anche al fine di garantire la fiducia degli utenti nella sicurezza del sistema (il che rappresenta interesse degli stessi operatori), è del tutto ragionevole ricondurre nell’area del rischio professionale del prestatore dei servizi di pagamento, prevedibile ed evitabile con appropriate misure destinate a verificare la riconducibilità delle operazioni alla volontà del cliente, la possibilità di una utilizzazione dei codici di accesso al sistema da parte di terzi, non attribuibile al dolo del titolare o a…

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Responsabilità medica e consenso informato

Cass. civ., sez. III, 26 maggio 2020, n. 9887 – Pres. Armano – Rel. Olivieri [1] Responsabilità medica – Consenso informato – Risarcimento del danno – Danno alla salute – Danno alla lesione del diritto all’autodeterminazione – Onere della prova (Cod. civ. art. 2043) [1] “La violazione, da parte del medico, del dovere di informare il paziente, può causare due diversi tipi di danni: un danno alla salute, sussistente quando sia ragionevole ritenere che il paziente, su cui grava il relativo onere probatorio, se correttamente informato, avrebbe evitato di sottoporsi all’intervento e di subirne le conseguenze invalidanti; nonché un danno da lesione del diritto all’autodeterminazione, rinvenibile quando, a causa del deficit informativo, il paziente abbia subito un pregiudizio, patrimoniale oppure…

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Responsabilità per danno ambientale

La responsabilità per danno ambientale è stata introdotta per la prima volta nell’ordinamento italiano con la Legge 8 luglio 1986, n. 349, istitutiva del Ministero dell’ambiente. L’illecito ambientale veniva definito all’art. 18, co. 1, come «qualunque fatto doloso o colposo in violazione di disposizioni di legge o di provvedimenti adottati in base a legge che comprometta l’ambiente, ad esso arrecando danno, alterandolo, deteriorandolo o distruggendolo in tutto o in parte». La disciplina del 1986, predisposta con funzione deterrente e sanzionatoria in quanto imputava la responsabilità in base ad un criterio soggettivo, si mostrò, tuttavia, insufficiente a tutelare il bene ambiente. I numerosi interventi a livello internazionale ed europeo, tra cui il Libro Verde sul risarcimento dei danni all’ambiente del 1993,…

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